Non avete raggiunto il numero di recensioni richieste ma fa niente io posto lo stesso concludo con l'ultimo capitolo!
Grazie a tutti per le recensionie grazie a chi ha inserito la storia nei preferiti!!!!!!!!!!!!!!
Evely non si era ancora
fatta sentire… beh la provo a
chiamare io, come aveva detto di fare??
A si di
chiamarla….
Mi concentrai e con tutta la
potenza della mia mente scandii
bene il suo nome, EVELYN!!
-Eccomi qua, oi ciao Bill, come è andato il
concerto??
Splendidamente!
Sai che mi sei
mancata?!
- hihihi come faresti senza di
me!
Già! All’ora quando ti
incontro??
-
Non mi
incortri!
Come no? Daiiiiiiiiiiiii,
facciamo tre date in Italia in almeno una di queste devi
esserci!
-Seeeeeeee mi piacerebbe! MI dispiace ma non posso venire a
nessuna delle tre??
E
perché?
-troppo lontane da casa
mia.
Dove cavolo abiti
scusa?
-Milano!
Aaaaaaaaaaaaaaaa eri al
concerto del 30 quindi?
-
No nemmeno
lì!
UFfffffffff va bene se vengo a casa tua a
perenderti!!
-
Si certo e io cosa dico ai mie… “ scusate devo fuggire con Bill
Kaulitz”??
E’ un
idea….
-Va beh poi ci
pensiamo….
Senti ci vediamo in
piazza duomo la mattina dei 23 prima del concerto di
Torino.
-
Si penso di
esserci!
Uuuuuuuuuuuu che bello! E mi
misi a fare su e giù per la stanza inciampando in qualche bottiglia di
birra sparsa qua e
là.
-Devo ricordarti che sei
stanco morto e di conseguenza… Fila
a lettooooooooooooo!
Sei peggio di mia
madre!
-
No la sostituisco e basta!
Notte Bibi!
Mi misi a letto
risoluto…
Evy… non è che mi canteresti una
canzone….
http://it.youtube.com/watch?v=nEeoaG5e-3k
-In mir wird es
langsam kalt
wie lang könn' wir beide hier noch sein
Bleib hier
Die
Schatten woll'n mich hol'n
ab heute wird die uhr durch´n countdown ersetzt
Doch wenn wir gehen,
dann gehen wir nur zu zweit
Du bist
alles
was ich bin
und alles was durch meine Adern fließt
Immer werden wir uns
tragen
Egal wohin wir fahr'n
Egal wie tief
Refrain
Ich will
da nicht allein sein
lass uns gemeinsam
In die Nacht
Irgendwann wird
es Zeit sein
Lass uns gemeinsam
In die
Nacht…..
Penso mi addormentai con la bellissima voce di Evelyn che cantava per me….
Il giorno dopo però Evelyn
non si fece sentire…. e nemmeno quello successivo e quello dopo
ancora.
Aspettai una settimana,
nulla.
A quel punto cominciavo a
preoccuparmi. La chiamai con tutta la
forze della mia mente ma
riuscii solo a sentirla debolmente dire…
-Bill, non ho
energia…
Cosa?
-Sono in
coma….
Poi più nulla.
Ritentai, cercai di chiamarla
nuovamente ma non rispondeva.
Mi sentivo vuoto, perso,
senza una guida.
La data di Torino si
avvicinava sempre più, non sapevo se
sarei riuscito ad incontrarla.
Il giorno prima del fatidico
incontro lei si
ripresentò…
-Bibi.. non ho
molte energie quindi ascolta bene…..
Cercami all’ospedale San
Raffaele…..
Non feci in tempo a chiedere nulla che sentì
la sua presenza svanire… come
avvolta dalla nebbia.
L’autista posteggiò davanti
all’ingresso dell’ospedale,
non c’era nessuno con me apparte Saki.
Chiedemmo di lei con qualche difficoltà non sapendo e il suo cognome e quando un
infermiera ci chiese se eravamo
parenti….
B:- si si, sono… il suo
ragazzo!
Mentii spudoratamente ma
l’infermiera ci portò nella camera
di Evelyn senza fare altre obbiezioni.
Era distesa tra delle
lenzuola immacolate e bianche come la neve. Il viso pallido e inespressivo era contornato da dei sottili e lunghi capelli biondo cenere dai quali spuntavano una decina
ci ciocche blu
elettrico.
Il viso era un perfetto ovale e, stranamente, non aveva
zigomi.
Non avevo immaginato così il
nostro primo incontro….
-Ti sento
vicino
Lo
sono
-E’ vero, sento la tua
presenza di fianco a me.
Svegliati per favore… ti
prego.
-Non posso…. non ci riesco,
aiutami…
Come
faccio?
-Dammi un po’ della tua
energia….
Posai la mia mano sulla
sua fronte
pallida.
Sentii le forze abbandonarmi
ma la vidi pian piano riacquistare
colorito e riaprire gli occhi. Due bellissimi occhi verdi, liquidi nei quali potevi
specchiarti.
E:Grazie!Beh piacere….
Evelyn!
B: come se avessi bisogno di
presentazioni….
E:Bill…
B:-
è…
E.- mi fai la micure
?
E qui inizia un’altra storia, che si dovrà raccontare
un’altra volta!
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