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Autore: AriaChan    13/09/2013    6 recensioni
- Piccola Mezzosangue, attenta il tempo scorre, il destino ti aspetta, la storia si ripete, con piccole differenze, tutti voi siete destinati a morire, gli Dei cadranno e io sorgerò- disse questa voce, non sapevo da dove provenisse, ero in mezzo al nulla e le sue parole non aiutavano.
Sono Alison Green, non sono sicura del perché sono qui, so solo che io non ho paura.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1.



Lo so, la mia vita non è tra le migliori, ma insomma dopo un po’ ci si abitua. Tutto è iniziato quando mia madre morì, quando avevo solo sette anni, era una persona stupenda, caratterialmente e fisicamente, aveva i capelli e gli occhi color cioccolato, la pelle costantemente abbronzata e uno di quei sorrisi così dolci che solo a guardarlo ti veniva il diabete era una persona rispettata da tutti, con un lavoro, una casa e amici, insomma tutto il contrario di quello che sono io, occhi color ghiaccio e capelli neri con una pelle pallida, asociale e acida. Dopo la sua morte sono andata a vivere con mia zia, una signora di quarant’anni alcolizzata che mi tratta male ogni volta che mi vede, ma dopo un po’ ci si arrangia e si impara a cavarsela da soli.
È un giorno come un altro, mi alzo, faccio la doccia e mi preparo per andare a scuola, non riesco nemmeno a fare colazione, ho lo stomaco chiuso, uscì, salì sul pullman aspettando di arrivare in quella prigione comunemente chiamata scuola, per una ragazza dislessica, iperattiva e con un deficit dell’attenzione, non è uno dei posti migliori in cui andare a marcire, arrivata a scuola presi i miei libri e andai in classe pochi secondi prima del suono     della campanella. Prima che la prof iniziasse la lezione presentò il nuovo ragazzo.

-Ragazzi lui è Nico Di Angelo- disse, era più alto di me di una decina di centimetri, aveva degli occhi scuri, quasi neri, che esprimevano solitudine, aveva dei folti capelli neri come la pece e una pelle pallida, mi stava fissando, mi senti avvampare probabilmente ero rossa, quindi mi girai verso la finestra a guardare fuori sperando non lo notasse- puoi sederti vicino a Green visto che è l’unico posto libero- concluse, perfetto.
-Io sono Nico Di Angelo, piacere- sembrava uno di quei ragazzi scontrosi e solitari.
-Io sono Alison Green- probabilmente ero ancora rossa, ma mi girai comunque per rivolgergli un sorriso di cortesia, appena mi vide la sua espressione cambiò, era interrogativa ma divertita allo stesso tempo, dovevo essere un pomodoro con le gambe –ehmmm… ho-ho caldo- presi un foglio a caso e iniziai a sventolarmelo in faccia.
-Già tutti hanno caldo quando parlano con i ragazzi- cercando di soffocare una risata, poteva anche essere simpatico.
-Come mai sei qui? In questa scuola?- ero curiosa, di solito non parlavo mai con nessuno, ma quel ragazzo… non lo so aveva qualcosa di deverso.
-È una lunga storia- intuivo che non ne voleva parlare, iniziò a fissarmi.
-Cos’è? Ho qualcosa in faccia?- iniziai a toccarmi il viso con le mani, cercando qualcosa.
-No, non hai niente in faccia- disse sorridendo, aveva un sorriso strano, forse perché sembra una di quelle persone che sorride raramente. Ma era carino quando sorrideva… cioè no Alison, lo conosci da poco più di cinque minuti, non può piacerti, è solo un ragazzo carino che ti sorride okay? Tutto qui.
-E allora perché mi fissavi?- chiesi incuriosita, diventò leggermente rosso anche se non voleva darlo a vedere, era adorabile.
-Stavo pensando, ogni tanto mi capita di fissare cose o persone quando penso, tutto qui- sembrava imbarazzato- parlami di te- aggiunse.
-Non ci so fare con le persone… ora tocca a te- dissi indicandolo.
-Allora siamo in due, mi piace stare per conto mio, senza nessuno che mi disturbi- continuammo così fino alla fine della scuola, avevamo molte cose in comune, anche se ogni tanto se ne usciva con qualcosa di stupido per farmi arrabbiare, iniziando a litigare come forsennati e i prof puntualmente ci richiamavano.
-Sei la cosa più simile ad un amico che io abbia mai avuto- in effetti era vero, non avevo mai avuto amici, e di solito non gradivo la compagnia delle persone.
-Sono lusingato, io ho qualche amico, ci siamo conosciuti ad un campo estivo- gli spuntò un piccolo sorriso, come se si fossero appena risvegliati dei bei ricordi.
-Hai sorelle o fratelli?- vidi il suo sorriso spegnersi di colpo, non avrei dovuto chiederlo.
-Avevo una sorella…- meglio non chiedergli altro sulla sua famiglia- tu invece? Hai qualcuno?- chiese cupo.
-No, cioè vivo con mia zia alcolizzata che mi odia, ma è come se non avessi nessuno-  lo guardai sorridendo in modo forzato, se ne accorse ma non disse niente, mi guardò come se stesse dicendo “va tutto bene”.

Finalmente anche la campanella dell’ultima ora era suonata, uscì da scuola, mi misi il cappuccio della felpa in testa, stavo per incamminarmi verso casa quando sentì chiamare il mio nome, mi girai e vidi Nico camminare verso di me con uno dei suoi sorrisi che mi facevano arrossire.

-Ehi piccola, posso avere l’onore di accompagnarla a casa?- disse facendo un inchino e porgendomi la mano.
-Quanto sei scemo? Certo, Sir Nico Di Angelo, sarebbe un onore farmi riaccompagnare da lei- dissi porgendogli la mia mano, la prese e la baciò – non chiamarmi mai più piccola, mi fai sentire bassa- dissi dandogli un pugno sulla spalla e facendo la finta offesa.
-Ahi! Mi hai fatto male piccola- disse strofinandosi la spalla con la mano.
-Smettila - lo ammetto un po’ mi stavo divertendo.
-Come vuole sua altezza- disse inchinandosi di nuovo.
-Sei l’unica persona al mondo che si inchina nella grande mela- iniziammo a ridere, lo guardai mentre rideva, era ancora più carino, no Alison, smettila, lo conosci a malapena da un giorno, non può piacerti, no.
-Sei inquietante, lo sai?- disse ironicamente.
-Io inquietante?- come mai mi trova inquietante?
-Hai degli occhi color ghiaccio che incutono terrore- aggiunse.
-Allora se sono così inquietante perché sei qui a parlare con me?- si sta prendendo gioco di me?
-No, intendevo dire che mi piacciono i tuoi occhi- ma che…
-Quindi tu fai i complimenti dicendo “ciao, sei inquietante”? per favore non prendermi in giro- è serio? Crede davvero che io creda a questa sciocchezza.
-E' solo che io… io non ci so fare con le persone, tutto qui- ma per favore.
-Se non vuoi essere mio amico fai prima a dirmelo, non mi piace essere presa in giro-  era irritante quando faceva cosi, accelerai il passo, quado mi sentì tirare per un braccio, per poi essere avvolta in un caldo abbraccio (cosa che non mi dispiaceva visto che stava per nevicare).
-Mi dispiace, non avevo cattive intenzioni piccola- disse dolcemente stringendomi ancora più forte, non mi aspettavo quell’abbraccio, ero spiazzata, è da quando avevo sette anni che nessuno mi abbraccia.
-È colpa mia, mi arrabbio per qualsiasi cosa- risposi triste appoggiando la testa al suo petto- scusami…- ci sciogliemmo dall’abbraccio, lo guardai e riuscì a sussurrare solo- grazie…- e mi accompagnò fino a casa.
-Ehmmm… grazie per avermi accompagnato- gli dissi con un po’ di imbarazzo.
-È stato un dovere piccola- facendomi l’occhiolino, arrossì di nuovo e si mise a ridere.
-Non chiamarmi piccola, potresti finire molto male- dissi sfidandolo.
-Va bene piccola, non ti chiamerò più così- accettando la sfida.
-Io mi rassegno- dissi sospirando, lui si mise a ridere- non c’è niente da ridere, sei irrecuperabile- aggiunsi.
-Sei carina quando fai così- disse facendomi l’occhiolino, mi senti avvampare, dovevo essere rossa in viso, molto rossa- ora devo andare, ci vediamo domani, ciao- disse allontanandosi.

-A domani- poi chiusi la porta, andai in camera mia, mi tolsi la giacca e mi buttai sul letto a guardare il soffitto, c’era qualcosa in Nico che mi attirava, mi sono sempre sentita diversa dalle altre persone, e finalmente ho trovato qualcuno di così simile a me. 




Angolo Autrice.
Salve a tutti, questa è la mia prima fanfiction, spero di aver fatto un buon lavoro e che vi piaccia, se qualcosa non vi convince scrivetemelo, accetto tutti i consigli.
In questa storia ho pensato ad Alison, una ragazza con un carattere forte e ribelle, perchè mi incuriosiva "vedere" le cose da questa prospettiva.
Sarò il più attiva possibile e pubblicherò un capitolo a settimana, o almeno ci proverò.

Baci Aria.

   
 
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