La borsa scucita che
le
tamburellava fastidiosamente contro la coscia, il libro
che minacciava di caderle da un momento all’altro e la spallina che le
scivolava
via sull'avambraccio ogni cinque passi contati.
Un sospiro e un riassestamento
veloce: una mano si posava sulla base della
borsa e l’altra sulla spallina, riportandola al suo posto con un fluido
gesto.
Sentiva i bordi della gonna
regolamentare pizzicarle lievemente le gambe
lasciate scoperte al di sotto di essa e i capelli sfuggiti dalla
crocchia
disordinata solleticarle la pelle diafana del collo.
Gli occhi vispi di Lily guardavano
fissi davanti a lei e i piedi camminavano
spediti per la prossima lezione da affrontare; non guardava in faccia
nessuno,
ma solo alcune volte si concedeva un sorriso e un saluto di troppo.
“Ciao Lily!”
“Ehilà!”
“Dove stai andando così di corsa?”
“Ho Trasfigurazioni tra cinque minuti.”
E di nuovo via.
Un veloce controllo alla bacchetta
che fuoriusciva dalla parte sinistra della
sua gonna e la mano ancora libera che posiziona una ciocca di capelli
dietro l’orecchio,
con naturalezza.
Una mano che aggiustava il
cravattino verde-argento che precedentemente aveva
lasciato allentato, le spalle contro il muro e un sorriso appena
accennato
sulle labbra.
Aveva soffiato sul ciuffo biondo
che gli ricadeva sulla fronte, per poi posare lo
sguardo verso uno dei suoi tre amici, abbozzando quello che sembrava un
ghigno
consenziente, nonostante non avesse ascoltato neanche un quarto della
conversazione.
Una ragazza aveva osato un leggero
saluto verso di loro e mentre Scorpius si
era chiesto chi fosse, Nott aveva improvvisato un lieve inchino e
Zabini un
notevole fischio d’ammirazione.
Solo Davies era rimasto in silenzio
con il fantasma di una risata sul volto.
Aveva le mani occupate da due
enormi tomi e la sigaretta – rubata precedentemente
ad un Serpeverde nella loro Sala Comune – posata in equilibrio sul suo
orecchio
destro.
“Rossa ad ore dodici,” aveva
esclamato divertito, attirando dell’attenzione
degli altri tre.
Zabini aggrottò le sopracciglia
scure, girandosi poi verso di lui. “Di quale
rossa parli?” domandò giustamente, ricordando la multitudine di teste
rosse che ormai popolava Hogwarts.
“E’ la Potter” aveva preso parola
Scorpius, mentre si era sporto maggiormente
verso il corridoio, staccandosi completamente dal muro e uscendo appena
dalla
cerchia degli amici.
“Non stai per farlo di nuovo, vero?
E’ più piccola di te, lasciala in pace.”
Ma Nott lo sapeva da sempre che era
inutile anche solo provarci.
Questo stupido piacere che sfociava
nel masochismo più assoluto nel provocare Lily Potter e ricevere
insulti
in cambio, che poi avrebbe prontamente ricambiato, lui non riusciva a
capirlo.
Si erano scambiati qualche bacio -
da quanto aveva compreso - okay, ma chi di loro non l’aveva fatto con
qualche ragazza così... solo per il gusto di farlo?
Nott, tutto questo farsi
volenterosamente male, non lo avrebbe mai capito. Quindi
scosse lentamente la testa e se non poteva fermarlo, tanto valeva
assecondarlo e
godersi la scena.
“Ehi Pott-”
Ora, non che Lily non fosse quel tipo di ragazza.
Non che non fosse il tipo che baciava il primo che capitava ad una festa, viva l’adolescenza, ma avrebbe tanto preferito dimenticarsi dell’accaduto e continuare a fingere che tutto fosse rose e fiori, anche con lui che continuava a schernirla di continuo.
E non che non ne fosse la tipa, ma mentre passava davanti a quei ragazzi, senza neppure guardarli in faccia e immaginando solamente il sorrisino idiota di Malfoy provocarle l’omicidio pari a quello di Lord Voldemort verso i Babbani; aveva estratto la bacchetta e – continuando a non guardarlo neppure per sbaglio – l’aveva sorpassato di qualche passo, ignorandolo completamente, prima di puntare la bacchetta appena sopra la sua spalla e lanciare uno Schiantesimo direttamente sulla fronte del biondo, continuando a camminare alla svelta, con sguardo austero.
Mentre premeva le mani contro la fronte, in una smorfia dolorante per colpa dello Schiantesimo e per la botta al sedere non appena aveva toccato bruscamente terra, Scorpius aveva mormorato un sonoro “Merda” sentendo solo in lontananza qualcuno battere le mani – e solo in un secondo momento avrebbe collegato quel movimento alle mani di Zabini, per poi udire un “Wow” di completa ammirazione.
“Andiamo Scorps, non te la prendere. E, uhm, dovresti alzarti! Stai bloccando il passaggio,” aveva osato Davies, guardando l’amico dal basso.
Scorpius mugolò qualcosa d’incomprensibile, prima di brontolare dolorante un: “Oh, fottetevi tutti.”
Nott, con le mani ancora nelle tasche, aveva girato parzialmente il corpo verso la direzione di Lily, alzando di proposito la voce in modo che lei sentisse.
“Bel colpo, Potter! Complimenti.”
“Fottiti, Nott!” fu l'unica affermazione di Lily.
Nessuno poté vedere il viso lentigginoso di lei, ma rimasero a guardarla mentre andava via. Con passo spedito, gonna oscillante e capelli in completo e adorabile disordine.
“Scorpius, non fare il melodrammatico.. ”
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Okay! Mi sono fatta prendere da questa FanArt qui: click ! Quello è il tumblr della mia Lily (insieme a quello di quando cliccate su Scorily)! Se volete, potete seguirla, giuro che ricambio -
E... uhm, mi andava di scrivere qualcosa! E' da tanto che non lo faccio < 3
Spero vi piaccia ;___;