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Autore: Justice Gundam    21/03/2008    3 recensioni
Tre anni dopo la distruzione di Lucemon, i Leggendari Guerrieri saranno costretti a tornare in scena: numerosi Digimon ostili stanno infatti iniziando ad apparire nel Mondo Reale, e Takuya e i suoi compagni saranno costretti a scendere di nuovo in campo... ma che cos'è quella misteriosa organizzazione, la DATS, che sta cercando di tenere i Digimon sotto controllo? Chi è che sta dietro a questa invasione? Forse qualcuno, tra le file di una delle fazioni, sta complottando qualcosa di ancora più terrificante? I Leggendari Guerrieri, assieme a nuovi alleati e ai giovani agenti della DATS Masaru, Touma e Yoshino, dovranno venire a capo del mistero, prima che sia troppo tardi per entrambi i mondi! Riusciranno nella loro impresa? Quali incredibili segreti li attendono?
Genere: Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Record of Digital Wars-09

Digimon Frontier & Savers: Record of Digital Wars

Una fanfiction di Digimon Frontier e Savers scritta da: Justice Gundam

 

Holà, ragazzi! Eccomi di nuovo al lavoro, nel tempo che mi è possibile risparmiare... e sto di nuovo lavorando alla mia fanfiction preferita, il mio crossover Frontier / Savers! Ora che tutti e sei i Guerrieri Leggendari sono tornati in campo, la storia può finalmente darsi una smossa... e comincerà a farlo proprio con una capatina nel Mondo Digitale, per recuperare il Drimogemon che Masaru si è stupidamente lasciato sfuggire nello scorso episodio! Riuscirà il nostro eroe a rimediare al suo errore? E riuscirà una buona volta a mettersi d'accordo con Tohma? E soprattutto, i Guerrieri Leggendari accetteranno finalmente di unirsi alla DATS?

Oh, e non basta, abbiamo anche un sacco di altre cose da svelare... nello scorso episodio, alla fine, è entrata in scena un personaggio di mia creazione, Kaede Suzushiro, che è stata prontamente rapida da dei misteriosi individui. La domanda è, cosa c'entrano quei tizi con la recente mergenza Digimon, e cosa vogliono fare a Kaoru? Hmmm... ma credo che queste domande dovranno aspettare un pò più a lungo per avere una risposta...

Per adesso, seguiamo Masaru, Tohma, Agumon, Gaomon, Takuya e Kouji nel loro primo viaggio nel nuovo Mondo Digitale. Devono recuperare un Drimogemon fuggito, prima che faccia danni... e lo devono fare esplorando un territorio sconosciuto, e con le poche risorse a loro disposizione! Per chi conoscesse già Digimon Savers, e ne avesse già visto l'episodio 5, vedrete che mi sono preso un pò di licenze, e la storia non segue esattamente i binari della serie canonica... ma è stato fatto tutto per rendere la storia più scorrevole! E poi, sarebbe un pò noioso se le cose seguissero unicamente i binari già tracciati, no?

Molto bene, vediamo un pò le recensioni...

 

Kari 89: Grazie della tua recensione! Anche stavolta sei stata la prima! Come ben sai, Masaru e Tohma hanno approcci diversi al loro lavoro, e vengono anche da background diversi, quindi è anche ovvio che tra loro ci siano delle differenze! Ma vedrai che col tempo le cose miglioreranno tra loro! Sì, finalmente i Guerrieri Leggendari sono tornati in scena... e ho lasciato il mio preferito per ultimo! Adesso è anche sensato che si uniscano alla DATS, visto che i loro scopi sono gli stessi... anche se significherà rivelare la loro vera identità! Oh, e Dorimon... beh, sei molto informata sul mondo di Digimon, vedo! Sì, è proprio il personaggio di quel film! Che ruolo avrà in questa storia... aspetta e vedrai!

TopoMouse: Masaru è un pò sventato, in effetti... ma del resto, non lo erano anche Taichi, Daisuke e Takuya? Takato un pò meno, visto che cercava di non combattere quando possibile... Per quanto riguarda il discorso Kaede, e la sua somiglianza con la protagonista di Elfen Lied... non ti preoccupare, le somiglianze sono soltanto nell'aspetto! E comunque, vedrai che i suoi rapitori non meritano tanta considerazione...

 

E' tutto? Ci siamo tutti? Bene, allora direi che possiamo anche iniziare! Godetevi il capitolo 8!

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Capitolo 8 - Nel Mondo Digitale

 

Quella notte, chiunque si trovasse nella sede centrale della DATS avrebbe concordato che la situazione era abbastanza concitata. Diversi operatori e Digimon collaboratori, tra cui l'onnipresente distributore di tè Kamemon, erano in attività, con un fervore ancora maggiore di quello usuale, impegnati a trasmettere informazioni e a fare preparativi, mentre altri, prime tra tutte Shirokawa e Kurosaki, lavoravano ai terminali nel tentativo di ritrovare le tracce del Digimon che era sfuggito alla squadra della DATS, in modo da arginare i danni che avrebbe potuto causare. Del resto, tutta questa attività sarebbe risultata ben comprensibile vedendo le sei colorate figure che, con passo lento e misurato, guardandosi attorno meravigliate e ricevendo in cambio le espressioni stupefatte degli agenti, avanzavano nella sala principale.

Agunimon, Lobomon, Beetlemon, Kazemon, Kumamon e Loweemon si trovavano davvero senza parole. Non riuscivano a credere che, all'insaputa di praticamente tutto il Giappone, avesse potuto nascere un'organizzazione così attiva ed organizzata, specializzata nella lotta contro i Digimon invasori... erano sempre stati convinti, almeno prima che Sethmon non 'inaugurasse', per così dire, i ripetuti attacchi dei Digimon selvatici al Mondo Reale, che l'esistenza di DigiWorld sarebbe sempre rimasta un mistero agli occhi del genere umano... e invece, eccoli lì, ad ammirare con la meraviglia dei bambini, lo spettacolo di quelle stazioni ipertecnologiche, e di quell'organizzazione perfetta in ogni dettaglio... che certo non avevano potuto nascere cos, da un giorno all'altro! Sicuramente, erano in attività già da molto, molto tempo...

Il Guerriero del Fuoco si fermò in mezzo alla sala, rivolgendo lo sguardo alla ragazza dai capelli rossi e al piccolo Digimon rosa simile ad un fiore che gli si avvicinavano con calma, e che lo salutarono non appena arrivate a distanza di cortesia. Yoshino Fujieda e Raramon fecero un inchino ai Guerrieri Leggendari prima di presentarsi nuovamente. "I Guerrieri Leggendari al completo, immagino. Benvenuti alla sede centrale della branca giapponese della DATS. Il mio nome è Yoshino Fujieda... i vostri compagni qui davanti a me mi hanno già conosciuto, qualche giorno fa..." disse, riferendosi alla battaglia contro gli Ogremon che Agunimon, Lobomon e Loweemon avevano sostenuto al fianco suo e di Masaru. "E quella che vedete al mio fianco è la mia Digimon, Raramon."

"Piacere." salutò educatamente la Digimon fluttuante.

Agunimon e i suoi compagni, dopo aver osservato per un attimo la loro interlocutrice come se volessero rendersi conto in pieno delle sue intenzioni, decisero che non era il caso di restare sulla difensiva, e si presentarono a loro volta. "Sì, signorina Yoshino, ci ricordiamo di lei da quella volta... sì, noi siamo Agunimon, Lobomon e Loweemon." disse il leader dei Guerrieri Leggendari. "Ma non mi risulta che lei abbia ancora incontrato i nostri compagni, che non erano ancora riapparsi in quel momento. Quindi... lascio a loro le presentazioni!"

"Grazie, Agunimon..." ringraziò Beetlemon, facendosi avanti e chinandosi a Yoshino, Raramon e tutti gli agenti che guardavano stupiti loro e i loro compagni. "Allora, io sono Beetlemon, Guerriero Leggendario del Tuono. Questa notte è la mia prima giornata di attività dopo il periodo di ferie che mi sono preso... circa tre anni fa!" Si mise la mano dietro alla nuca e rise della battuta, facendo fare una breve risatina nasale anche a Yoshino e a Raramon.

A farsi avanti per seconda fu Izumi, nei panni di Kazemon. "Io sono Kazemon, la Guerriera Leggendaria del Vento! Al vostro servizio... e aggiungo che mi fa piacere vedere una ragazza Digiprescelta oltre a me!" esclamò, chiaramente inorgoglita al pensiero di avere finalmente una compagna di avventure del suo stesso sesso. Le tese la mano e strizzò un occhio dietro il suo visore, facendo ondeggiare i suoi lunghi capelli lilla. "Sono sicura che io e te andremo d'accordo... sorellina Yoshino!"

La reazione della formale Yoshino davanti ad una ragazza così estroversa e dinamica fu di leggero spaesamento: la rossa sbattè gli occhi, e la sua bocca si contorse appena in un'espressione di dubbio. "Hmm? Sorellina? Una... Digiprescelta? Scusa se te lo chiedo, ma potresti essere un pò più chiara?" chiese.

Agunimon alzò gli occhi al cielo. "Ehm... non ci badi, agente Fujieda... è quello che succede quando si è l'unica ragazza in un gruppo." rispose, gettando uno sguardo di sfuggita al proprio lato, e vedendo Kazemon che lo osservava con espressione falsamente imbronciata. "E poi, Kazemon è sempre stata uno dei più estroversi membri del nostro gruppo..."

L'ultimo a presentarsi fu Kumamon: l'orsacchiotto di neve si avvicinò alla giovane agente della DATS e alzò una mano per salutarla. "E infine... ci sono io! Piacere, signorina Yoshino-san, Raramon-san... il mio nome è Kumamon, e sono il Guerriero Leggendario del Ghiaccio! Per me è un onore conoscerla, e spero che potremo collaborare!" esclamò vivacemente.

Davanti all'aspetto carino ed inoffensivo del Guerriero del Ghiaccio, Yoshino non potè trattenersi, e gli fece una carezza sulla testa. "Ah, lo spero anch'io! Sei davvero carino, sai?" disse, per poi rivolgersi ad Agunimon. "Bene, Guerrieri Leggendari... immagino che voi abbiate già un'idea della situazione attuale. Di recente, numerosi Digimon hanno cominciato ad emergere nel nostro mondo, oltre ogni limite mai registrato in precedenza. Questo improvviso incremento nelle emersioni non può che voler dire che c'è una crisi in atto nel Mondo Digitale, e che purtroppo, molto probabilmente, dovremo prepararci ad un attacco su larga scala in un futuro non troppo lontano. Il nostro scopo, come organizzazione ufficiale nata per tenere i Digimon sotto controllo, consiste appunto nell'arginareuesto fenomeno e, possibilmente, giungere alla radice del problema, per estirparlo prima che possa risultare in un disastro."

Raramon annuì, poi proseguì il discorso della sua partner umana. "Sfortunatamente, i mezzi attualmente a nostra disposizione non ci consentono una conoscenza abbastanza approfondita di DigiWorld da poter risalire con assoluta certezza all'origine del problema." spiegò la piccola Digimon vegetale. "Siamo in grado di combattere quelli che emergono, ma senza poter mettere la parola fine, una volta per tutte, alla causa di queste emersioni, non possiamo fare altro che difenderci in caso di attacco. Capirete quindi che poter contare su un aiuto esterno è per noi una manna dal cielo, soprattutto se questo aiuto viene da qualcuno che, come voi, ha già una certa esperienza in fatto di Digimon."

"Certo." rispose Lobomon. "E, dal momento che la questione riguarda direttamente anche noi, saremo lieti di darvi il nostro appoggio. Ne avevamo già discusso in precedenza tra noi, e ci eravamo tutti detti d'accordo sull'unirci alla vostra organizzazione, dato che potremo darci una mano a vicenda. Tuttavia, credo che dovremo parlare con il vostro comandante, per formalizzare il tutto. Sa per caso dove possiamo trovarlo, Yoshino-san?"

La ragazza dai capelli rossi indicò dietro di sè con lo sguardo, e i Guerrieri Leggendari seguirono la sua indicazione per vedere il capitano Rentaro Satsuma, con l'inseparabile Kudamon sulla spalla, entrare da una porta scorrevole e avanzare con passo lento e cadenzato verso i sei umani-Digimon, seguito a breve distanza da Masaru e Tohma, entrambi i quali sembravano tutto meno che contenti di essere in quella situazione. Tutti gli operatori della DATS si misero in piedi in segno di saluto al loro superiore, che subito dopo fece loro segno di mettersi pure comodi, mentre i Guerrieri Leggendari studiavano quell'individuo dall'aria misteriosa che pareva soppesarli attentamente da dietro le lenti dei suoi occhiali scuri.

Agunimon e i suoi compagni restarono fermi, in attesa, mentre l'uomo accompagnato da Masaru e Tohma si avvicinava a loro, i passi che risuonavano solenni nella sala principale. Giunto a pochi metri da loro, Satsuma si fermò, fece a Yoshino, che stava già facendo il saluto, segno di mettersi pure comoda, e cominciò ad osservare attentamente i sei guerrieri che gli stavano davanti. La sua espressione sembrava seria ed imperturbabile, ma si poteva percepire in lui un notevole interesse verso quei sei che, pur senza rendersene conto, avevano svolto una parte cruciale nella creazione della DATS. A loro volta, i Guerreri Leggendari restituirono lo sguardo, non del tutto sicuri di cosa dire o fare...

Finalmente, il capitano Satsuma ruppe gli indugi, e iniziò a parlare ai Guerrieri Leggendari, aggiustandosi gli occhiali scuri con un gesto della mano. "E' molto interessante, devo dire." iniziò, senza tradire eccessiva emozione. "Che coloro che hanno protetto entrambi i mondi, i famosi Guerrieri Leggendari, siano ora qui davanti a me, che rappresento un'organizzazione di mantenimento dell'ordine. Il mio nome è Rentarou Satsuma, e sono il direttore esecutivo della DATS giapponese. Mentre il mio partner, che vedete qui con me..." indicò con lo sguardo il Digimon simile ad una donnola che gli stava attorno al collo. "...è Kudamon. E' per noi un grande onore conoscervi."

"Altrettanto, capitano Satsuma." rispose Agunimon, ora un pò più sicuro di quello che doveva dire. Nonostante quel suo modo di fare un pò freddo e distante, che comunque si addiceva ad un professionista come lui, il capitano Satsuma aveva un modo tutto suo di far sentire i suoi interlocutori a proprio agio, e dava l'idea di una persona ragionevole... quindi, Agunimon decise che molto probabilmente era il caso di fidarsi di lui. "Siamo lieti di vedere che non siamo i soli a cercare di opporci all'invasione dei Digimon, e abbiamo avuto modo di constatare da noi le notevoli prestazioni dei vostri agenti. Quindi, abbiamo deciso di comune accordo di accettare la vostra offerta, e di unirci alla vostra organizzazione. Ci aiuterà a rispondere alle domande che ci assillano."

Il Guerriero Leggendario del Fuoco fece un inchino, e tutti gli altri lo imitarono, presentandosi uno ad uno al comandante della DATS e ai suoi agenti. Uno per uno, essi pronunciarono i loro nomi, rendendo nota la loro identità di Digimon ai membri della DATS là presenti. "Il mio nome è Agunimon, guerriero del Fuoco. Sono un pò il leader del gruppo..."

"Lobomon, guerriero della Luce." si presentò l'uomo-lupo, freddamente calmo come lo era di solito.

"Io sono Kumamon, guerriero del Ghiaccio. Piacere!" disse l'orsacchiotto di neve, che già era seguito dallo sguardo adorante di Miki e Megumi.

"Kazemon, la stupenda Guerriera del Vento, e unica ragazza del gruppo! Molto lieta!" esclamò la fata.

"Il mio nome è Beetlemon, e il mio potere viene dal Tuono." proseguì il coleottero in armatura blu. "I vostri due agenti mi hanno incontrato adesso, mentre cercavamo di fermare quel Drimogemon..."

"E per finire ci sono io." concluse seriamente Loweemon. "Il mio nome è Loweemon, e sono il Guerriero Leggendario dell'Oscurità. Sono stato l'ultimo ad unirmi al gruppo... ed è stato in circostanze decisamente inusuali, potrei dire..."

"Comunque, siamo tutti onorati di conoscere il personale della DATS." disse Agunimon, prima che Kouichi potesse rivangare troppo un passato di cui non andava fiero. "E forniremo a questa organizzazione tutto l'appoggio possibile per venire a capo di questo mistero."

Ancora per un pò, Satsuma e Kudamon rimasero ad osservare i Guerrieri Leggendari, come se volessero loro fare un esame ai raggi X con lo sguardo. Mentre Yoshino e Tohma rimanevano fermi al loro posto, attendendo con pazienza che il loro superiore desse il suo responso, Masaru sospirò in maniera piuttosto sgarbata, e strusciò un piede a terra, evidentemente infastidito da tutte quelle formalità. Avevano un Digimon da recuperare, e certo lui non poteva starsene con le mani in mano quando c'era da risolvere un problema che lui aveva provocato. In ogni caso, sapeva che non era il caso di insistere troppo, e quindi scelse saggiamente di tacere.

Finalmente, la voce profonda di Kudamon ruppe il silenzio. "Hm. Molto bene. Mentre mi trovavo a DigiWorld ho sentito parlare molto di voi, Guerrieri Leggendari; le voci sul vostro valore si sono diffuse rapidamente, anche se... beh, non importa. Quello che conta, è che ci avete aiutato in maniera sostanziale in questi ultimi giorni, e che tre anni fa avete sconfitto il potente Lucemon, salvando l'umanità intera dalla sua tirannia." rispose. "In virtù di questo, riteniamo che la vostra collaborazione con la DATS darà degli ottimi risultati."

"Esatto, Kudamon. Era proprio questo il nostro pensiero." riprese Satsuma, aggiustandosi gli occhiali da sole. "So che avete già conosciuto i nostri agenti... la qui presente Yoshino Fujieda, il nostro stratega Tohma Norstein, e il cadetto Masaru Daimon."

Agunimon annuì, guardando con particolare interesse il ragazzo dai capelli rossicci, che a sua volta gli rispose con un'espressione incuriosita e vagamente irritata, come se si stesse chiedendo come mai il Guerriero del Fuoco fosse così concentrato su di lui. Un lieve sorriso apparve sul volto del guerriero in armatura fiammante, che si chiese, non senza un certo divertimento, che faccia avrebbe fatto Masaru se avesse scoperto la sua vera identità. Cosa che, in effetti, sarebbe probabilmente accaduta presto...

"Sì, come ho detto, capitano Satsuma..." rispose Agunimon. "Abbiamo visto la loro abilità, e dobbiamo dire che siamo impressionati. Dal cadetto Daimon, in particolare... non ho mai visto un essere umano che riesce a prendere a pugni i Digimon!"

"In effetti, la cosa ha sorpreso anche noi." rispose Satsuma, tenendo per sè le conclusioni che lui e Kudamon avevano tratto vedendo il primo combattimento tra Masaru ed Agumon. Non era ancora il caso di rivelare certi elementi... almeno, non prima che la situazione lo rendesse necessario. "Comunque, come sapete, adesso la nostra situazione è questa. Un Digimon, un Drimogemon per l'esattezza, è riuscito a sfuggirci, ed è tornato nel Mondo Digitale. Sfortunatamente, sappiamo già che non ci resterà a lungo. Ormai, è stato, per così dire, 'corrotto' dal desiderio di tornare nel Mondo Reale, e si ripresenterà qui, presto o tardi, pronto a causare ulteriore distruzione."

"Non è una bella situazione..." rispose Kazemon, chiedendosi, tra sè e sè, cosa potesse spingere i Digimon ad azioni tanto estreme.

"Infatti." disse Kudamon. "In condizioni normali, aspetteremmo che il Digimon in questione riemerga, visto che conosciamo ancora troppo poco del Mondo Digitale per rischiare di inviare lì i nostri agenti. Tuttavia, se potessimo contare sull'appoggio di qualcuno di voi, vi chiederemmo, come parte della nostra collaborazione, di accompagnare gli agenti Daimon e Norstein in esplorazione nella zona in cui Drimogemon si è rifugiato, in modo da prendere il suo codice e trasformarlo nuovamente in un Digi-Tama. Possiamo contare sul vostro aiuto?"

Mentre Agunimon si consultava rapidamente con i suoi compagni, e infine dava un segno affermativo al capitano e al suo Digimon, Masaru si ritrovò a corrugare la fronte con sospetto. Gli faceva piacere sapere che il capitano gli dava ancora fiducia nonostante l'errore che lui ed Agumon avevano commesso, e apprezzava il fatto che gli fosse data la possibilità di rimediare al suo errore... ma allo stesso tempo, l'idea di dover fare ancora coppia con quel biondino presuntuoso non gli piaceva. Gli urtava terribilmente i nervi... bah, se non altro, ci sarebbero stati i Guerrieri Leggendari a fare da spartiacque...

A giudicare dalle successive parole di Tohma, il ragazzo biondo la pensava più o meno come lui. "Capitano Satsuma, se permette... accetto di buon grado l'incarico, ma avrei una richiesta da farle." disse, senza mai perdere quell'aria formale e professionale... ma con la voce tinta da una appena percettibile antipatia nei confronti di Masaru...

Satsuma rimase un pò stupito, dal momento che di solito Tohma eseguiva gli ordini con efficienza e senza fare alcuna discussione, ma non lo diede a vedere, e si voltò verso il giovane agente biondo per ascoltarlo. "Certamente. Prego, agente Norstein, esponga pure la sua richiesta."

"La ringrazio." rispose il ragazzo mezzo-austriaco. "Chiedo che l'agente Daimon sia esonerato da questa missione di recupero, e che al suo posto venga mandato un altro agente. Il suo individualismo e la sua impulsività si sono rivelati un grave ostacolo allo svolgimento delle nostre operazioni, e hanno portato alla fuga di quel Drimogemon."

Kumamon si voltò verso Beetlemon, sbattendo gli occhi un pò confuso. "Come sarebbe? E'... è stato proprio Masaru-san a far scappare quel Drimogemon di cui dicevi, Beetlemon?"

Lo scarabeo in armatura si grattò una tempia con espressione un pò melensa, e una gocciolona di sudore che gli colava lungo la nuca. "Ehm... In effetti è proprio così! Stavamo per spingere quella talpa troppo cresciuta in acqua, dove non avrebbe potuto scavare... e invece Masaru-kun e il suo Agumon hanno voluto combatterci a tutti i costi... e questi sono i risultati!"

"Hey! Guarda che ti ho sentito, cosa credi?" borbottò Masaru con espressione comicamente offesa, rivolto al Guerriero del Tuono. "Se proprio devi sparlare di me, assicurati almeno di farlo a voce abbastanza bassa, la prossima volta!"

"Oops... come non detto..." mormorò Beetlemon.

Agunimon soffocò una breve risata e alzò gli occhi al cielo, scuotendo la testa in un modo che stava a metà tra il divertito e l'esasperato. Era abituato a certe uscite del suo compagno di classe... "Heh... il solito vecchio Masaru-kun... sempre il tipo che prima tira i cazzotti e poi, forse, si mette a pensare!" disse sottovoce, rivolto a Kazemon e Lobomon.

La fatina del vento non resistette alla tentazione. "Un pò come eri tu all'inizio..." lo stuzzicò, con un sorrisetto saccente.

"Già, non facevo altro che... HEY!" esclamò il guerriero di fuoco, rivolgendo alla sua compagna di squadra (che si limitò a guardarsi in giro con aria innocente...) uno sguardo contrariato...

"E comunque, signorino, guarda che quel Digimon non mi sarebbe scappato, se non ti fosse venuta in mente la brillante idea di attaccarlo quando io ed Agumon potevamo fermarlo!" proseguì Masaru, ora rivolto all'impassibile Tohma. "Ammetto che mi sono lasciato prendere la mano prima, ma questo non ti dà il diritto di assumere quel tuo tono arrogante!"

Il capitano Satsuma decise che era venuto il momento di mettere fine a quelle dispute controproducenti, e battè le mani tra loro un paio di volte per reclamare ordine. "Mi dispiace, agenti Daimon e Norstein. Non posso acconsentire a questa richiesta. L'unica agente attualmente in grado di accompagnare l'agente Norstein in questa missione sarebbe Fujieda, che però avrà il compito di monitorare i vostri spostamenti a DigiWorld, in modo da consentirvi il ritorno a missione conclusa." spiegò, con calma ma senza dare spazio a contraddizioni. "Quindi, questa decisione è finale. Gli agenti Daimon e Norstein, assieme ai Guerrieri Leggendari Agunimon e Lobomon, si occuperanno di questa operazione di recupero."

Mentre Masaru grugniva per il disappunto, e Tohma scuoteva la testa con un lungo sospiro nasale, Loweemon alzò la mano per fare una domanda. "Mi scusi, capitano Satsuma... come mai soltanto due di noi?"

"Non possiamo sottovalutare l'ipotesi che si verifichino altre emersioni nel corso della missione." spiegò Kudamon. "Se ciò dovesse accadere, sarebbe molto utile avere qualcuno di voi a poter intervenire nel Mondo Reale."

"Ricevuto." rispose Kumamon facendo una specie di saluto militare. Quando Kazemon e Beetlemon lo guardarono confusi, l'orsacchiotto di neve non fece altro che sorridere e rispondere: "Hey, entriamo pur sempre a far parte di un'organizzazione governativa, no? Tanto vale iniziare subito a comportarsi in maniera consona!"

"Okay..." ribattè la Guerriera del Vento, non del tutto convinta...

Satsuma annuì, con un sorriso appena appena visibile sul suo volto severo... poi rivolse la parola a Yoshino. "Agente Fujieda, sai già qual è il tuo incarico. Monitorare gli spostamenti degli agenti Daimon e Norstein sul Digital Radar, e fare in modo che il Digital Dive avvenga con successo." spiegò. "Ti ricordo che è un'operazione estremamente delicata, quindi devi essere sicura di sapere quello che fai. Il Digital Dive è stato tentato soltanto tre volte finora, ed è sempre stato un evento molto complesso."

"Certamente, capitano Satsuma." rispose Yoshino. "Stia tranquillo, farò quanto devo per assicurare il successo di questa operazione."

"Molto bene." concluse il leader della DATS. "In tal caso... a tutti gli operatori, iniziare subito i preparativi per il Digital Dive. Orario previsto di inizio, ore 2 e 00. Tra circa mezz'ora. Gli agenti Daimon e Norstein e gli agenti temporanei Agunimon e Lobomon si tengano pronti ai loro posti."

"D'accordo!" risposero all'unisono Agunimon e Lobomon... prima che il Guerriero del Fuoco si rivolgesse a Raramon, chiedendo una spiegazione. "Un... Digital Dive?"

"Significa mandare un essere umano nel Mondo Digitale." rispose la Digimon rosa. "E' un'operazione pericolosa, e il fatto che abbiamo deciso di usarla dovrebbe farvi capire la gravità della situazione."

Lobomon corrugò la fronte, meravigliato. "Non immaginavo che la fuga di un singolo Digimon potesse avere conseguenze così terribili..." rispose. "Ma del resto, ci era stato detto che ai Digimon non era concesso di stare nel Mondo Reale."

"Già... e che le conseguenze di ciò sarebbero state disastrose!" concluse Agunimon.

"Ricevuto..." risposero Masaru e Tohma. Mentre il ragazzo biondo, nonostante l'ordine gli desse fastidio, mantenne comunque un tono impeccabile, Masaru non si fece problemi ad esprimere la sua irritazione con un saluto decisamente trasandato, e un'occhiata di traverso al giovane genio di etnia mista, che a sua volta si accorse di questo, e ricambiò con un'espressione gelida.

"E' un ordine del capitano Satsuma, e non posso certo oppormi..." commentò Tohma. "Ma questo non significa che mi attiri l'idea di lavorare con uno sventato come te. Cerca almeno di non starmi tra i piedi, in questa missione."

Masaru grugnì antipaticamente, e il suo volto assunse una buffa espressione irritata. "Ma guarda, biondino, mi hai tolto le parole di bocca... non sarai telepatico, per caso?"

Il capitano Satsuma si schiarì la gola, richiamando immediatamente all'ordine i due litiganti, che si misero sull'attenti, e mormorarono delle scuse non proprio convinte, mentre Yoshino e Raramon scuotevano la testa desolate. "Sigh... quei due non impareranno mai a lavorare assieme... Agunimon-san, Lobomon-san... spero soltanto che riusciate a fare da pacieri tra loro due, altrimenti la vedo brutta!" commentò la ragazza dai capelli rossi, rivolta ai due Guerrieri Leggendari che avrebbero accompagnato i due giovani agenti.

Tuttavia, nessuno dei due sembrava eccessivamente preoccupato del contrasto che c'era tra i loro compagni, e Agunimon si limitò a sorridere tra sè, ricordando quello che accadeva nel loro gruppo ai tempi del viaggio a DigiWorld. "Non credo ci sia tanto di cui preoccuparsi, Yoshino-san..." spiegò. "Vede... anche io e Lobomon, tre anni fa, abbiamo avuto problemi simili! Io e Beetlemon... io e Kazemon... ma soprattutto, io e Lobomon! Non riuscivamo proprio ad andare d'accordo, inizialmente! E pensavo che la cosa fosse destinata a durare!"

"E' vero. All'inizio, non avevo nessuna voglia di unirmi al loro gruppo, e pensavo che sarebbe stata soltanto una perdita di tempo. Poi, però... col tempo e con pazienza... abbiamo imparato a collaborare." proseguì Lobomon. "E soprattutto, io ho imparato a fidarmi di loro, e a fare gioco di squadra come tutti. Siamo diventati amici anche se io, all'inizio, non lo volevo."

"Io penso..." proseguì Loweemon, intromettendosi nella discussione. "...che il capitano Satsuma abbia messo quei due in squadra perchè ha visto che tra loro può nascere un rapporto che va oltre il dovere come colleghi!"

Yoshino sbattè gli occhi, un pò meravigliata... poi guardò verso i suoi due compagni, che si tenevano a debita distanza l'uno dall'altro, ed evitavano testardamente di guardarsi negli occhi. L'inimicizia tra i due era quasi palpabile, e le riusciva difficile immaginare che le cose, tra loro, sarebbero potute un giorno andare diversamente... tuttavia, Agunimon, Lobomon e Loweemon parlavano con grande sicurezza, ed era chiaro che sapevano bene quello che stavano dicendo...

"Beh, se lo dite voi... forse può accadere!" concluse la ragazza dai capelli rossi con un sospiro. "Solo, non mi aspetto che accada molto presto. Tohma-kun non lo ammetterebbe mai, ma quando si mette, sa essere testardo quanto Masaru-kun..."

 

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Mezz'ora dopo, Masaru e Agumon avevano preso il loro posto in un grande cilindro di vetro trasparente che ricordava un pò la cabina di un ascensore, posto sulla parete di una grande sala di controllo alle cui interfacce lavoravano con zelo numerosi operatori della DATS, tra cui le sempre presenti Miki e Megumi, e Yoshino, che stava supervisionando le operazioni. Il giovane street fighter stava muovendo nervosamente i piedi calzati di stivali bianchi sul pavimento della camera di Digital Dive, volgendo di tanto in tanto lo sguardo ora alle apparecchiature che costellavano la stanza, ora ai suoi compagni di viaggio, che si trovavano in altre tre camere adiacenti alla sua. Immediatamente alla sua destra, Tohma e Gaomon attendevano compostamente l'inizio della procedura, con espressioni impassibili... e un pò più in là, si trovavano anche Agunimon e Lobomon, mentre tutt'attorno a lui e al suo partner risuonavano le voci dei tecnici che parlavano di cose che il giovane street fighter si rifiutava per principio di capire...

"Flusso di dati completato al 38%. Armonizzatore stabile. Dispositivi in condizione gialla, e in attesa di caricamento." commentò Miki, l'operatrice dai capelli violetti con il PawnChessmon nero al seguito. "Megumi, qual è la situazione da te?"

L'operatrice bionda e dai capelli corti, affiancata da un PawnChessmon bianco, diede un'occhiata ai suoi strumenti, e alzò la testa verso la sua compagna. "Bilanciatore in funzione. Armonizzatore attivato. Coordinate memorizzate, e locazione di emersione visualizzata. A tutti i partecipanti a questa missione, vorrei ricordare che il recupero potrà avvenire soltanto nella stessa zona di atterraggio, e avverrà alle ore 3 e 00. E' soltanto un'ora, lo so, ma non possiamo rischiare un tempo più elevato con le scarse conoscenze che abbiamo del Digital Dive fino a questo momento." Disse l'ultima parte alzandosi dal suo posto, e guardando negli occhi Masaru, Tohma e i due Guerrieri Leggendari. "Se non doveste riuscire a individuare e mettere in sicurezza quel Drimogemon entro lo scadere di questa ora, tornate subito indietro, o potremmo non essere in grado di recuperarvi."

"Ricordatevi inoltre che non potremo aiutarvi, una volta che sarete arrivati nel Mondo Digitale." ricordò loro Yoshino, voltandosi verso le camere di trasferimento. "Sarete da soli, e dovrete cercare di cavarvela con le vostre forze. Non possiamo mandare altri agenti."

"Ricevuto." rispose Tohma, e Gaomon fece un cenno di assenso.

Agunimon sospirò. "Diavolo, è come il coprifuoco di mia mamma..." mormorò tra sè.

Agumon non sembrava essere troppo convinto, e alzò la testa verso il suo 'capo', che pure non dava l'aria di essere spaventato da quel salto in un mondo ignoto, e restava fermo al suo posto con aria quasi impaziente di iniziare. "Hey, capo... ma sei sicuro che andrà tutto bene? Non... non chiedermi perchè, ma questo sistema di trasferimento non mi convince..."

"Non ti metterai ad avere paura proprio adesso, vero?" chiese retoricamente Masaru. "Tanto, ora ci siamo dentro, e non possiamo più tirarci indietro! Vediamo almeno di completare questa missione il prima possibile, e tornare a casa."

Agumon sospirò, e guardò il terreno di freddo linoleum nero della cabina di trasferimento, picchiettando gli artigli delle zampe posteriori contro di esso. "Sigh... anche questo è vero, capo, ma... insomma, siamo sicuri che andrà tutto bene?"

"E io come diavolo faccio a saperlo?" rispose Masaru, come per dire che la risposta non poteva che essere ovvia. "Yoshino e le altre sono le esperte in queste diavolerie tecniche... fidiamoci di loro!"

Agumon capì che ogni ulteriore discussione sarebbe stata inutile. Masaru sapeva quanto lui del Mondo Digitale e del Digital Dive, e trarsene là a discutere non sarebbe stato altro che una perdita di tempo. "Okay..." sospirò il piccolo dinosauro. "Speriamo solo che non succeda nulla di strano..."

Masaru doveva ammetterlo, anche lui non si sentiva completamente sicuro... ma non era da lui mostrare paura o indecisione, quindi si limitò a guardarsi attorno, verificando se i suoi compagni erano allo stesso modo preparati e determinati. Non si sorprese di vedere Tohma e Gaomon sempre con quella loro espressione seria, illeggibile... sembrava che nulla potesse far loro perdere la loro fredda sicurezza professionale. Storcendo il naso, il giovane street fighter si voltò verso i due Guerrieri Leggendari che attendevano a loro volta nelle capsule di trasferimento. Sia Agunimon che, seppur in misura minore, Lobomon, gli davano l'impressione di essere emozionati, e anche se nulla traspariva dai loro volti, il ragazzo colse subito l'impazienza che avevano di rivedere quello che, in effetti, era il loro mondo...

Una luce azzurra illuminò il soffitto del cilindro nel quale Masaru e Agumon si trovavano, e un rumore basso e vibrante segnò l'attivazione del meccanismo di trasferimento. In un istante di sorpresa, Masaru lasciò che il suo atteggiamento sicuro vacillasse, anche soltanto per un attimo, e fece un passo indietro, andando a toccare con la schiena il vetro che stava alle sue spalle... ma si ricompose subito e prese un respiro profondo, mentre la luce invadeva la camera di Digital Dive, e le voci che provenivano dall'esterno si facevano sempre più distanti, confuse... ad esse si sovrapponeva il suono delle macchine ora operative, che ronzava nelle orecchie dei due amici.

"Procedura di conversione e trasferimento... iniziata! Condizione verde, sistemi operativi alla piena efficienza."

"Digital Dive iniziato..."

"Ci siamo, Agumon..." disse Masaru. "Nervi saldi, e vedrai che ce la caveremo. Siamo o non siamo una coppia inossidabile?"

Agumon corrugò la fronte... poi strinse un pugno davanti a sè, deciso. "Io mi fido di te, capo... non posso dire di non avere paura, ma... d'accordo! Diamoci dentro!"

Mentre i loro corpi venivano sommersi dalla luce, e trasformati in dati, i due amici riuscirono ancora a cogliere Tohma e Gaomon che si guardavano negli occhi un'ultima volta, scambiandosi un segno di assenso, prima di scomparire, e di Agunimon e Lobomon che annuivano l'uno rivolto verso l'altro... poi, la luce azzurra si fece abbagliante, e coprì completamente la loro visuale, sentirono il pavimento svanire sotto i loro piedi, e si ritrovarono immersi in un abbacinante vuoto...

Il loro primo viaggio nel Mondo Digitale era iniziato. Con la speranza che non fosse anche l'ultimo...

 

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Gli operatori presenti nella sala di controllo, tra cui Yoshino, rimasero a guardare con malcelata trepidazione le camere di trasferimento che continuavano a brillare per diversi secondi, e nelle loro orecchie continuarono a risuonare i rumori delle macchine in attività... finchè la luce non svanì completamente, rivelando l'interno dei cilindri completamente vuoto, senza neanche una traccia o un'impronta a testimoniare il fatto che fino ad un attimo prima c'erano delle persone... e dei Digimon... al loro interno.

Kurosaki si spostò sulla sua sedia, e tirò un sospiro mezzo di sollievo, mezzo di ansia, mentre si voltava verso Yoshino. "Digital Dive effettuato con successo. Il trasferimento dei dati è stato completato al 100%, e ora stiamo attendendo che il loro segnale ci pervenga. Da quel momento, potremo iniziare a seguire i loro spostamenti."

"Ottimo..." commentò la rossa, senza eccessiva convinzione. Yoshino sperava soltanto che i suoi colleghi tornassero sani e salvi, e il fatto che il Digital Dive fosse stato effettuato così poche volte non le permetteva di essere completamente fiduciosa nella riuscita dell'operazione. Ora, poteva soltanto tenere le dita incrociate e sperare che tutto andasse come doveva...

La porta d'ingresso scivolò di lato, e fecero il loro ingresso nella stanza Kazemon, Loweemon, Beetlemon e Kumamon, accompagnati dal silenzioso e servizievole Kamemon. Immediatamente, gli operatori si rivolsero a loro, rispondendo anticipatamente alla domanda che stavano per fare.

"Il Digital Dive è riuscito, signori." disse Shirokawa, tenendo sempre un occhio sugli strumenti anche mentre parlava con loro. "Adesso, i nostri agenti e i vostri compagni si trovano nel Mondo Digitale. Seguiremo i loro progressi passo-passo, e saremo aggiornati in tempo reale sul loro status. Purtroppo, per adesso, più di così non è possibile fare."

Beetlemon mosse verso il basso il suo lungo corno-cannone, e incrociò le braccia sul petto. Sperava che l'operatrice potesse essere più specifica, ma evidentemente le tecnologie di trasferimento non erano ancora avanzate fino al punto che avrebbe voluto lui. Certo, sarebbe stato tutto molto più semplice se avessero potuto contare sui Trailmon... "Hmm... ho capito..." rispose il Guerriero Leggendario dalle sembianze di scarabeo. "Beh, grazie comunque per la vostra collaborazione... senza di voi, ora saremmo ad un punto morto nelle nostre indagini!"

"Lo stesso si può dire di noi..." rispose Raramon, fluttuando sopra la spalla di Yoshino. "E' stata una fortuna che ci siamo incontrati ora che il problema delle emersioni comincia ad inasprirsi... dico davvero, ci state aiutando più di quanto non crediate!"

"Figuratevi, non è un problema..." rispose Loweemon, mentre Kazemon e Kumamon mandavano segni di accordo alle operatrici.

Mentre Shirokawa e Kurosaki tornavano ai loro strumenti, in attesa che le coordinate digitali dei loro colleghi e dei due Guerrieri Leggendari apparissero sugli schermi, il guerriero-leone in armatura nera si avvicinò alle capsule che, fino ad un attimo prima, contenevano Masaru, Tohma e i suoi compagni, e rimase ad osservarle per un attimo, inviando un augurio silenzioso di buona fortuna.

"Takuya-kun... Kouji-kun... ritornate sani e salvi, tutti quanti..." mormorò Kazemon, al suo fianco.

 

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La prima cosa che Masaru Daimon vide, una volta che la luce del Digital Dive ebbe finito di occupare il suo campo visivo, fu un tranquillo panorama, non troppo dissimile da quello del Giappone rurale, con ampie distese di prati verdi sormontate da un cielo azzurro pieno di innocue nubi bianche, verso il quale si protendevano maestose delle larghe montagne dalle cime innevate. Un caldo sole inviava i suoi raggi su tutto il paesaggio, e riscaldava la sua pelle e i suoi muscoli... e tuttavia, nonostante le apparenze tranquille, Masaru notò subito che c'era qualcosa che non andava...

"Ow... ma guarda un pò che strano... qui è tutto capovolto!" commentò il giovane agente della DATS.

In effetti, questo era stato il primo particolare che il ragazzo aveva notato, subito dopo il suo turbolento arrivo a DigiWorld... dove doveva esserci il cielo, c'erano i prati verdi, e viceversa, e le montagne, anzichè salire, scendevano, dando l'impressione di immense stalattiti dalle punte spruzzate di ghiaccio. A rinforzare ulteriormente questa strana impressione iniziale, ci pensò il fatto che Agumon, che in quel momento si stava avvicinando al suo partner umano, senza dare l'impressione di essere particolarmente scosso dal turbolento viaggio d'arrivo, era a sua volta capovolto...

"Ehm, capo..." commentò Agumon. "Non per dire, ma sei tu ad essere a testa in giù."

Masaru sbattè gli occhi un paio di volte, meravigliato... e solo in quel momento la coscienza tornò del tutto, e il ragazzo si rese conto dei suoi compagni di viaggio che gli stavano attorno, e lo guardavano con curiosità (mista, nel caso, di Tohma e di Lobomon, ad un non troppo celato paternalismo...). Solo in quel momento, Masaru tornò a sentire il proprio corpo, e si rese conto che, al momento dell'atterraggio a DigiWorld, era capitombolato per un certo tratto, ed era atterrato sulle spalle, con la testa per terra e le gambe all'aria, in una posizione ben poco elegante!

"Ehm... giusto, Agumon... hai ragione..." commentò Masaru, sentendosi piuttosto stupido. Tohma sospirò e scosse la testa, e un gocciolotto di sudore apparve sulla tempia di Agunimon, che mormorò tra sè un 'Cominciamo bene...'

Comunque, Masaru non perse tempo a districarsi da quella imbarazzante situazione... e, con un agile colpo di reni, si rimise in piedi e si spazzò la polvere dai vestiti. Attese per un istante che il sangue che gli era andato alla testa riprendesse il suo normale fluire, poi si guardò attorno, ammirando per la prima volta il Mondo Digitale.

In effetti, la sua impressione iniziale non era molto lontana dalla realtà. A prima vista, DigiWorld sembrava molto simile al Mondo Reale, e anzi, per certi versi ancora meglio, con i suoi cieli limpidi, l'aria fresca mossa da qualche profumata brezza di primavera, e i prati di un verde rigoglioso, punteggiati di fiori di diversi colori. Vicino al luogo dove erano arrivati, un ruscello mormorava districandosi agilmente tra le rocce e le rive sabbiose... e in qualche modo, i colori, i suoni e l'atmosfera stessa parevano più vibranti, più ricchi di vita. L'unica cosa che faceva subito capire che non si trattava del Mondo Reale erano le strane creature... esserini che Masaru, prima di allora, non avrebbe mai neanche ipotizzato esistere... che volavano, rimbalzavano, nuotavano o scorrazzavano qua e là... Digimon grandi e piccoli, di ogni forma, colore e dimensione, che davano un tocco di vitalità al paesaggio già di per sè variopinto. Nel cielo, volavano maestosi e silenziosi alcuni Airdramon... e un pò più in là, un gruppetto di Gazimon grigi si accompagnavano ad alcuni graziosi Yokomon rosa la cui testa era decorata da uno stupendo giglio viola. Era uno spettacolo quasi ipnotico per uno come Masaru... e anche Tohma e Gaomon, nonostante la loro professionalità, non potevano non ammettere di trovare la scena molto suggestiva. Il loro primo impatto con DigiWorld era stato più spettacolare di quanto non avrebbero ammesso anche a sè stessi...

Anche Agumon, meravigliato, si guardava attorno con l'espressione felice e quasi confusa di un bambino che vede Disneyland per la prima volta... ma Agunimon e Lobomon, qualche metro più in là, non sembravano condividere la meraviglia dei loro compagni. Sotto un certo punto di vista, la cosa era anche comprensibile, dal momento che non era questa la loro prima volta nel Mondo Digitale... ma Masaru sentiva che c'era qualcos'altro. Entrambi parevano sospettosi, e nel loro sguardo si notava subito una punta di delusione, come se si fossero resi conto che c'era qualcosa di diverso, rispetto alla prima volta... e questa impressione non fu che rafforzata quando Agunimon si voltò verso il suo compagno, dicendogli qualcosa a bassa voce, e quest'ultimo gli rispose scuotendo lentamente il capo.

"Ehm... e così... questo è DigiWorld!" disse Masaru, cercando di iniziare un pò di conversazione con i due Guerrieri Leggendari... e per magari cercare anche di capire cosa li stesse turbando così tanto. "E' un pò... diverso da come me lo aspettavo!"

La risposta che lui, Tohma e i loro Digimon ricevettero non era esattamente quello che si aspettavano. Il Guerriero della Luce volse lo sguardo verso le montagne più alte, che svettavano all'orizzonte come le torri di un castello medievale, e la sua sciarpa svolazzò per un istante dietro la sua testa, spinta dai gentili venti che spazzavano la prateria.

"Sfortunatamente, è anche diverso da come lo ricordavamo noi..." commentò il guerriero-lupo, il cui sguardo passava lentamente dalle montagne ai prati, al ruscello che passava loro accanto, agli alberi rigogliosi che punteggiavano il terreno. Più lui ed Agunimon si guardavano attorno, più si rendevano conto che DigiWorld era molto cambiato dall'ultima volta che l'avevano visto... la riconfigurazione che aveva subito dopo essere stato distrutto da Lucemon e in seguito ripristinato aveva cambiato parecchie cose... per esempio, giusto per citare la più evidente, dove erano finite le rotaie dei Trailmon, che loro avevano percorso chissà quante volte per viaggiare da un luogo all'altro? Per come lo ricordavano loro, DigiWorld era più... bizzarro!

"In che senso, diverso?" chiese Tohma. "Volete dire che tre anni fa, quando lo avete visitato voi, DigiWorld aveva un'altra configurazione?"

Agunimon annuì lentamente. "Precisamente, Norstein-kun..." rispose. "E forse abbiamo già anche una spiegazione al fatto che ora si presenti così diverso. Vedete... prima che noi riuscissimo a sconfiggerlo, Lucemon, il Digimon malvagio che aveva reso necessario il nostro intervento, era riuscito ad assorbire in sè tutti i dati di questo mondo... e, quando poi lo abbiamo sconfitto, DigiWorld è stato ripristinato. Ma, a quanto vedo, i dati non sono stati configurati esattamente nello stesso modo, e per questo motivo, ora ci troviamo davanti un Mondo Digitale molto diverso da quello che ci eravamo lasciati dietro."

"Il che significa, che la nostra esperienza passata non servirà a farci da guida, in questo frangente." concluse Lobomon, non senza un pò di disappunto.

Masaru strinse i denti. Quella sì che era una fregatura... non poter contare su quelle che, nelle intenzioni, dovevano invece essere delle guide preziose. Certo, non era colpa loro, ma il ragazzo dai capelli color mattone si sentiva comunque un pò stizzito... E ora, come avrebbero fatto a...

"Poco importa. Per adesso, tutto quello che dobbiamo fare è recuperare Drimogemon." disse Tohma, semplicemente, mentre apriva il computer portatile che si portava sempre dietro e digitava un paio di stringhe. "Secondo i dati che abbiamo, il Digimon dovrebbe trovarsi vicino a questa zona... non abbiamo individuato la sua posizione esatta, ma abbiamo un'idea di dove potrebbe trovarsi."

Non senza un accenno di irritazione, Masaru si voltò verso il ragazzo biondo, passandosi una mano dietro la testa. "Hmm... e va bene, signor genio, allora sentiamo un pò... abbiamo qualche pista da seguire, per trovare quella specie di talpa troppo cresciuta?" chiese.

Tohma e Gaomon ignorarono volutamente l'accento polemico di Masaru. "I Drimogemon preferiscono i luoghi dove hanno a disposizione più terra solida in cui scavare." spiegò l'agente mezzo-austriaco. "Questa informazione, assieme alle indicazioni che abbiamo ricevuto dal quartier generale riguardo i suoi spostamenti, mi porta a pensare che il Digimon che cerchiamo si sia rifugiato lì, su quei picchi che ci stanno davanti."

Masaru, Agumon, e i due Guerrieri Leggendari seguirono con lo sguardo l'indicazione che Tohma stava dando con l'indice: l'abile stratega della DATS si stava riferendo ad una grande montagna di roccia granitica a diverse centinaia di metri di distanza da loro, nelle cui fiancate sembravano essere state infilate da una mano misteriosa delle schede elettroniche, una delle tante bizzarrie che Takuya e Kouji ricordavano del loro viaggio a DigiWorld. Un fugace sentimento di nostalgia attraversò le menti dei due Guerrieri Leggendari, ma non durò a lungo - in quel momento, c'erano cose di importanza più immediata da fare che abbandonarsi ai ricordi...

"Hmm... questo però non migliora molto le cose." commentò scettico Lobomon. "Se anche il Digimon che stiamo cercando si trovasse lì, trovarlo non sarà facile. Avrà sicuramente scavato altre gallerie."

"E questo significa che dovremo esplorarle tutte per scovarlo..." riprese Agumon. "Tohma, hai per caso idea di come fare?"

Il ragazzo biondo chiuse il laptop e si alzò da terra, facendo cenno a Gaomon di seguirlo. "Una cosa alla volta. Io sono dell'idea che i problemi vanno affrontati nell'ordine in cui si presentano, e comunque ho già qualche idea di come fare." disse, per poi rivolgersi ai Guerrieri Leggendari. "Ad ogni modo, anche se il paesaggio è cambiato molto dall'ultima volta che ci siete stati, voi siete più esperti nel muovervi in questo ambiente. Quindi... noi vi seguiremo. Voi, se siete d'accordo, potete farci strada."

Favorevolmente impressionato dalla mente logica del ragazzo biondo, anche se un pò guardingo davanti alla sua freddezza, Agunimon annuì, in completo accordo, e dopo essersi disposti in una formazione ordinata, i membri della spedizione iniziarono il loro cammino verso la montagna di granito nella quale Tohma ipotizzava che Drimogemon si fosse rifugiato. Mentre proseguivano verso la loro destinazione, i due Guerrieri Leggendari continuavano a guardarsi attorno, per cercare di rendersi conto di quanto fosse cambiato in quei tre anni in cui erano stati assenti. A parte il fatto che le rotaie dei Trailmon erano scomparse, non si vedevano più le numerose piccole città di Digimon che erano state tanto comuni all'epoca... e anche se si vedevano comunque in giro un sacco di Digimon, il nuovo DigiWorld dava comunque un'impressione di minore vivacità, minore organizzazione... assieme ad una strana sensazione che ci fosse qualcosa di indefinibilmente fuori posto. Nostalgia e una strana sensazione di confusione e smarrimento si mischiavano nelle menti dei due ragazzi, e il loro desiderio di sapere cosa stesse succedendo nel mondo che era stato la loro seconda casa si acuiva ad ogni passo che facevano.

Non era questo, chiaramente, lo stato d'animo di Masaru, Agumon e, per quanto questi ultimi due fossero molto bravi a non darlo a vedere, Tohma e Gaomon. Immersi per la prima volta in un mondo nuovo, che rispondeva a regole completamente diverse da quelle a cui erano abituati, gli agenti della DATS e i loro compagni continuavano ad ammirare le cose bizzarre che li circondavano. Ora che si erano avvicinati di più al ruscello, Masaru ed Agumon avevano notato che non era composto da acqua normale, ma da un flusso infinito di pixel blu scuro che di tanto in tanto davano l'impressione di stare guardando lo schermo di un televisore, crepitando e sfumando gli uni negli altri. Oltre una collinetta sulla quale i membri della spedizione erano saliti per abbreviare il percorso, Tohma e Gaomon videro una sorta di mausoleo fatto di ghiaccio scolpito che se ne stava nel bel mezzo della grande pianura, indifferente ai raggi del sole che, in condizioni normali, lo avrebbero già sciolto da un pezzo. L'erba terminava all'improvviso a pochi metri dalla scultura congelata, per lasciare posto ad un tappeto di neve solida. Per quanto contraddittorio, era uno spettacolo suggestivo, e Tohma si ritrovò ad ammirarlo per un istante prima che il suo senso del dovere lo richiamasse all'ordine. Scuotendo la testa quasi volesse rimproverarsi la frivolezza, il ragazzo biondo si rimise in marcia, seguendo a ruota Agunimon e Lobomon...

"Il Mondo Digitale è davvero un posto fantastico!" esclamò Agumon, raggiungendo Agunimon e correndogli al fianco. "Un pò vi invidio... voi e i vostri amici siete già stati in un poso così favoloso! Dev'essere stata una grande avventura!"

Il Guerriero del Fuoco guardò per qualche istante il dinosauro arancione che gli marciava a fianco, restituendogli un'occhiata paterna. Quello spirito avventuroso che Agumon mostrava gli ricordava tanto il Takuya di tre anni fa, entusiasta come lo era oggi, amante dell'avventura ed impulsivo... al punto da iniziare un battibecco con una certa testa bionda per una questione di compleanni! "Beh, in effetti... non posso dire che non mi sia piaciuto viaggiare a DigiWorld! Ma dimmi, Agumon... davvero non hai mai visto il Mondo Digitale? Eppure sei un Digimon..."

"Tutti i Digimon nascono qui..." rispose lui. "Ma io non ci sono rimasto a lungo, e quindi ho pochissimi ricordi... Ma, quindi, quando ci siete venuti voi... il Mondo Digitale era molto diverso?"

"Per certi versi." rispose Lobomon, evitando i giri di parole. Kouji era cambiato molto dal lupo solitario che era, ma una cosa che era rimasta la stessa era che non usava mai due parole quando poteva usarne una sola. "Per esempio, mi ricordo che i Digimon erano maggiormente organizzati in comunità."

"Tutte queste differenze che vediamo, come abbiamo detto, devono per forza essere dovute al fatto che DigiWorld è stato riconfigurato dopo la sconfitta di Lucemon." proseguì Agunimon, continuando a guardarsi attorno per vedere se c'erano pericoli, o se Masaru, Tohma e i loro compagni riuscivano a tenere il passo. Il giovane street fighterascoltava con vivo interesse la conversazione del suo compagno con i Guerrieri Leggendari, mentre Tohma e Gaomon, apparentemente indifferenti e concentrati sulla loro missione, mantenevano l'attenzione fissa sul picco di roccia che si stava avvicinando, stando attenti, di tanto in tanto, a gettarsi un'occhiata ai lati... "Solo che non pensavamo che quest'operazione avesse un impatto così drammatico..."

Agunimon si interruppe quando il gruppo ebbe finalmente raggiunto, dopo una camminata che era durata meno del previsto, la località che doveva ispezionare: davanti a loro si trovava un'imponente caverna alle pareti di roccia scheggiata, dalle quali fuoriuscivano altri angolini di quelle strane schede che i ragazzi avevano visto infisse nella montagna, uno di quei particolari 'fuori posto' che ricordavano ad Agunimon e Lobomon il vecchio Digiworld. Con circospezione, i due agenti, i loro due partner e i Guerrieri Leggendari si avvicinarono all'ingresso della caverna, e Masaru fu il primo a muovere un passo al suo interno, impaziente di portare a termine il lavoro e regolare i conti con quella talpa gigante che gli aveva fatto fare brutta figura poche ore prima...

"Beh, Agunimon... la storia è molto interessante, ma credo che per adesso possa anche attendere!" commentò il giovanotto, sgranchendosi con entusiasmo le nocche delle mani. "Se è qui che si trova quel roditore troppo cresciuto, non vedo l'ora di incontrarlo di nuovo!"

Gaomon scosse la testa davanti all'impulsività dei suoi compagni di squadra. Non c'era bisogno di essere chissà che geni per capire come mai al suo partner non andava a genio lavorare con due individui come quelli... il loro modo di gestire le situazioni era diverso come il giorno e la notte.

"Un momento, agente Daimon! Agumon!" li chiamò Lobomon, involontariamente rubando le parole di bocca a Tohma. "Non vi consiglierei di entrare là dentro così, allo sbaraglio. Non possiamo sapere cosa ci sia là dentro."

Con un grugnito irritato, Masaru ed Agumon frenarono non appena messo piede oltre l'entrata, e si voltarono verso il guerriero-lupo... ma qualsiasi obiezione loro avessero venne messa immediatamente a tacere, tanto per cambiare, da Tohma. "Lobomon ha ragione, non si può mai essere abbastanza prudenti in questo mondo. Disponiamoci nuovamente a quadrato, in modo da offrire sempre la medesima resistenza ad un'eventuale opposizione, da qualunque direzione essa provenga... e proseguiamo così. Niente azioni da cacciatore di gloria come al tuo solito, Daimon-kun. Se ti fossi attenuto alle mie disposizioni, nello scontro di prima, ora non saremmo in questa situazione."

"Hey, biondino, solo perchè ho sbagliato quella volta, non credere di essere autorizzato a sventolarmi in faccia i miei errori ad ogni occasione che ti si presenta!" sbottò Masaru. Agunimon e Lobomon si guardarono incerti, riconoscendo, dalle differenze che c'erano state tra loro nel primo viaggio, le avvisaglie di un diverbio.

"Io sto solo dicendo le cose come stanno." ribattè Tohma. "E ribadisco che, per quanto il tuo potenziale come controllore di Digimon sia innegabile, la tua attitudine è completamente incompatibile con la nostra linea di lavoro. Ho accettato di fare squadra con te perchè era un ordine del capitano Satsuma, ma francamente parlando, non credo che ci possa essere collaborazione tra noi. I nostri approcci sono troppo diversi."

"Tsk!" replicò Agumon, che evidentemente aveva appreso la lezione dal suo partner. "Ma sentitelo, parla come se lui sapesse tutto! Beh, notizia flash, amico, non sei tu l'unico ad avere ragione, da queste parti!"

Prima che la discussione potesse escalare ulteriormente, Agunimon battè le mani un paio di volte, richiamando a sè l'attenzione, e immediatamente Masaru, Tohma e i loro Digimon interruppero il diverbio e si voltarono verso di lui, con un certo imbarazzo. "Okay, okay! Adesso basta, voi! Non dimenticate che siamo qui per una missione importante! Dobbiamo fermare quel Drimogemon prima che faccia troppi danni, e tornare alla base il prima possibile! Qualsiasi discussione ci sia tra voi, dovrà attendere quando saremo tornati indietro! Essere disuniti adesso sarebbe estremamente pericoloso!"

Masaru grugnì e abbassò l'ascia di guerra. Non che gli dispiacesse che quei due si fossero uniti alla spedizione, ma si augurava che non si mettessero in testa di comandarlo a bacchetta solo perchè loro erano più esperti. "Va bene, va bene... per adesso, lascio perdere!"

"Anch'io." rispose Tohma, alzando le spalle. "Litigare con te, in questo momento, sarebbe un inutile spreco di tempo ed energie che potrebbero invece essere impiegate per cercare quel Drimogemon. Proseguiamo pure, ma con circospezione. Gaomon, tu coprici le spalle."

"Sì, signore." rispose il lupacchiotto blu, senza esitazione. Mentre il gruppo si ridisponeva in formazione regolare, con Agunimon e Lobomon in testa, Gaomon si piazzò dietro, senza comunque allontanarsi troppo dal suo partner umano, e alzò i pugni coperti dai guantoni, assumendo una posizione di guardia nel caso e tenendosi pronto ad un attacco da qualsiasi direzione questo fosse venuto. Una volta di più, i Guerrieri Leggendari, Masaru ed Agumon notarono che il lupacchiotto pugile dalle poche parole condivideva l'ossessione per l'efficienza del ragazzo mezzo-austriaco...

Pochi secondi dopo, la squadra della DATS era di nuovo in formazione e stava avanzando a passo cauto lungo il corridoio di roccia che si addentrava nel cuore della montagna, rischiarato solamente da qualche raggio di sole proveniente dall'esterno. In completo silenzio, per cogliere qualsiasi rumore potesse far pensare ad un attacco, i ragazzi continuavano la loro avanzata, l'atmosfera di malcelata ostilità tra Masaru e Tohma che creava una pesante cappa di inquietudine.

Agunimon, un pò a disagio per la mancanza di dialogo che improvvisamente era scesa sul gruppo, si avvicinò al suo compagno, sussurrandogli nell'orecchio mentre continuava a gettare occhiate attente qua e là, sperando di trovare, in uno dei muri, un buco scavato dalla trivella del Digimon che stavano cercando. "Hey, Lobomon... non ti sembra che questa situazione sia un pò familiare? L'abbiamo già vissuta una volta, ai nostri tempi..." commentò a bassa voce, riferendosi ovviamente ai diverbi che inizialmente c'erano tra lui e il solitario Guerriero Leggendario della Luce.

Voltandosi appena un pò verso il suo compagno, Lobomon abbassò il suo muso da lupo in un cenno affermativo. "Hmm. Effettivamente è vero." rispose, senza sbilanciarsi. Forse stava per dire qualcosa di più, ma proprio allora, improvvisamente, il corridoio sfociò in una grande sala naturale dai muri di roccia granitica e dal 'tetto' a forma di cupola, più ampia di qualsiasi sala i ragazzi avessero mai visto, con l'unica eccezione degli interni della Rose Morning Star dove Takuya e Kouji, nei panni di KaiserGreymon e MagnaGarurumon, avevano affrontato Kerpymon. Era una sala enorme, imponente, desolatamente vuota dai muri pieni di crepe, sui quali crescevano a macchie delle felci fluorescenti che le davano un minimo di luce, e anche il terreno era spoglio in maniera quasi inquietante. C'era un tale silenzio che si sarebbe potuto sentire il suono di uno spillo che cadeva a terra, se non fosse stato per il lento, cauto respiro dei ragazzi e dei Digimon, e per il suono dei loro passi mentre si dirigevano verso il centro della caverna. Tutti loro si aspettavano che succedesse qualcosa da un momento all'altro, e il fatto che invece tutto restasse tranquillo non faceva altro che far crescere la tensione...

"Non mi piace. Troppo tranquillo." commentò Gaomon, dando per una volta voce alla propria opinione. "Signore, faremmo meglio a restare uniti."

Tohma, la cui apprensione si capiva soltanto dal fatto che teneva il suo Digivice-Ic più stretto del solito, ridusse appena un pò la distanza che lo separava dal resto del gruppo, e i suoi occhi celesti scandagliarono rapidamente ogni muro e ogni angolo della grande stanza naturale, sperando di intercettare un qualsiasi pericolo prima che potesse colpire. Lobomon attivò la sua spada laser e si mise in guardia, sollevando la lama lucente davanti al viso in una posizione di guardia degna di un cavaliere Jedi, mentre Agunimon sollevava le braccia davanti a sè e stringeva i pugni, dalle cui nocche uscirono delle fiammelle scarlatte. Anche Masaru e Agumon fecero la stessa cosa, e trattennero il respiro in attesa di vedere come si sviluppava quella tesa situazione.

Per diversi secondi, nessuno mosse un dito, e quella poco confortante coltre di silenzio riprese a coprire ogni cosa...

...un suono!

I sensi acuti di Masaru e le orecchie di Gaomon lo colsero per primi. Uno strano, impercettibile rumore di pietra che grattava sulla pietra, e il terreno sotto i loro piedi che si muoveva, dando loro l'impressione di perdere l'equilibrio. Come un terremoto in miniatura, troppo debole per causare danni, ma abbastanza forte da scuotere la loro sicurezza. Un segno inconfondibile che qualcosastava arrivando da sotto di loro, e che forse la loro ricerca era giunta alla fine...

"Forse si tratta di quel Drimogemon..." sussurrò Agunimon, preparandosi a scattare al momento giusto.

"Occhi aperti e massima attenzione... non possiamo sapere da dove emergerà." disse Tohma, concentrato al massimo nel tentativo di capire da dove potesse arrivare la nuova minaccia. "Potrebbe anche cercare di emergere da sotto i nostri piedi, per coglierci di sorpresa..."

Masaru strinse i denti irritato. "Tsk... che venga pure, quel vigliacco! Sono qui che lo aspetto..."

La terra riprese a muoversi. Non più una lieve scossa di assestamento, ma un potente tremore che riempì la grande sala dell'eco della roccia spostata, e il terreno che cominciava a fratturarsi sotto i loro occhi. Non c'era quasi più alcun dubbio... era più che probabile che stessero avendo a che fare con il Drimogemon che era loro sfuggito nel Mondo Reale! Lobomon, Gaomon, Agumon e Agunimon alzarono tutti la guardia, e i due agenti della DATS puntarono i piedi contro il terreno, tenendosi pronti a scattare in caso il pericolo venisse dal basso...

Sentivano il suono farsi sempre più assordante... i muri che tremavano sempre di più, facendo cadere polvere di granito prima, e interi pezzi di roccia poi... e percepivano la grande massa di Drimogemon, tutta muscoli e pelliccia, scavare nella solida pietra sotto i loro piedi con il suo micidiale naso-trivella... ancora qualche secondo...

E finalmente, la situazione si smosse, nella maniera più esplosiva! Una sezione del pavimento, posta a circa dieci metri di distanza da loro, esplose letteralmente sotto l'impeto del gigantesco corpo impellicciato, e grossi pezzi di roccia volarono per ogni dove, assieme alla polvere sollevata dall'impatto! Agunimon si coprì gli occhi con una mano, e gli aguzzi frammenti di granito rimbalzarono sulla sua armatura, mentre un enorme corpo dalla pelliccia violetta emergeva dall'enorme cratere che si era aperto, la trivella sul muso che roteava con un fastidioso stridìo mentre la talpa gigante usciva ringhiando dal suo tunnel. I suoi grandi occhi neri erano accesi dalla rabbia, mentre li puntava verso il gruppo di agenti della DATS e Guerrieri Leggendari, e riconosceva tra essi i due che avevano cercato di fermarlo nel Mondo Reale...

"Direi che lo abbiamo proprio trovato..." commentò Masaru, con un ghigno appena accennato. "E ci è voluto anche meno tempo del previsto!"

Agunimon, più esperto di lui in questioni di Digimon, non si fece prendere la mano. "Non cantare vittoria troppo presto, Daimon! Qui stiamo affrontando Drimogemon nell'ambiente a lui più favorevole!"

"Agunimon ha ragione." spiegò Tohma. "Qui Drimogemon può scavare sia nel pavimento che nei muri, e non sarà facile prevedere dove emergerà. Dobbiamo stare doppiamente attenti."

Agunimon annuì, poi si voltò di nuovo verso Drimogemon mentre questo cercava di strisciare fuori dal suo tunnel per attaccarli. "E va bene... se permettete, cominciò io!" disse, creando dei dardi infuocati nella sua mano per poi indirizzarli tutti verso Drimogemon. "Pyro Darts!"

I bolidi infuocati sfrecciarono verso la talpa gigante, tracciando numerose e spettacolari scie scarlatte nella sala senza luce mentre coprivano la distanza che li separava dal loro ingombrante berasaglio. Ma, con sorpresa di Agunimon, Drimogemon dimostrò una notevole prontezza di riflessi e tornò rapidamente sui suoi passi, guizzando di nuovo all'interno del suo tunnel prima che i dardi fiammeggianti potessero raggiungerlo. I Pyro Darts sfrecciarono oltre la voragine e si schiantarono inutilmente contro il muro in granito, sbocciando in una serie di boccioli fiammeggianti che durarono per un istante prima di svanire. Il Guerriero del Fuoco spalancò gli occhi per il disappunto e si ritirò di un passo, mentre la terra sotto i suoi piedi ricominciava a tremare...

"Maledizione, ma quanto è veloce questa cosa?" si chiese rabbiosamente. Il suo sguardo, così come quello di Lobomon, si spostò verso sinistra, per seguire le appena visibili scosse telluriche che segnavano lo spostamento del Digimon impazzito sotto la superficie...

"Maledetto, cerca di coglierci di sorpresa scavando sotto di noi..." ringhiò Agumon, preparandosi ad attaccare non appena Drimogemon fosse emerso di nuovo. Il piccolo tirannosauro arancione piegò le ginocchia, e attese che la talpa gigante riemergesse...

E un istante dopo, accadde proprio questo! Di nuovo, uno schianto potente fece vacillare il pavimento di roccia della sala, e il Digimon scavatore sbucò fuori dalla sua tana sotterranea, sparando detriti ovunque! Deciso a non lasciargli la prima mossa, Agumon prese rapidamente fiato e sparò una Baby Flame contro di lui, costringendolo a chiudersi in difesa per non rimanere scottato. Con un grugnito, Drimogemon alzò la sua enorme zampa davanti al viso e parò l'attacco... per poi scomparire di nuovo sottoterra prima che Agumon o qualche altro membro della spedizione potesse reagire.

"Sto cominciando a stancarmi di questo nascondino..." commentò un infastidito Agunimon, che a sua volta cercava di seguire con lo sguardo gli spostamenti del loro avversario. Il rombo che Drimogemon provocava con la sua trivella mentre penetrava nel granito gli rendeva difficile sentire le sue stesse parole... e sembrava quasi che il Digimon talpa si stesse divertendo a stuzzicarli, a cercare di infastidirli al punto da spingerli ad attaccare senza criterio... per poi colpire quando loro fossero più vulnerabili!

"Sembra quasi di giocare a quello stupido giochetto in cui si prendono le talpe a martellate..." fu l'opinione irritata di Masaru. "Se riemerge troppo lontano, non posso raggiungerlo e tirargli un pugno prima che si ritiri sottoterra... devo pensare ad un altro modo di colpirlo..."

"Concentratevi, e non fatevi distrarre!" esclamò Lobomon. "Credo stia per riemergere ancora!"

Un'altra esplosione fece tremare la stanza, e ancora una volta Drimogemon apparve con impeto furioso dal sottosuolo... ancora una volta cercò di attaccare i suoi avversari con il suo naso a trivella... e ancora una volta fu costretto a ritirarsi, questa volta sotto il fuoco del laser di Lobomon! Il guerriero-lupo aveva rapidamente puntato il suo raggio contro la talpa gigante nel momento in cui era riemersa, e aveva esploso alcuni colpi contro di lei!

"Lupine Laser!" esclamò Lobomon. Ma ancora una volta, Drimogemon era scomparso sottoterra, sfruttando la sua insospettabile velocità, e i proiettili di luce non riuscirono a colpire altro che il muro, aprendo ulteriori squarci nella parete della già provata spelonca. La talpa gigante riprese ancora una volta a scavare, disegnando un cerchio immaginario attorno a loro mentre tornava nel punto da cui era partita...

...e fu allora che, con uno scatto di orrore, Tohma si rese conto di cosa stava davvero cercando di fare Drimogemon! Non voleva tormentarli con attacchi mordi e fuggi... l'idea era tutt'altra!

"Daimon! Agunimon! Lobomon!" esclamò improvvisamente. "Dobbiamo allontanarci di qui! Questo posto, tra poco, non sarà più sicuro!"

"Che cosa?" chiese Masaru, mezzo assordato dal rombo della pietra contro la pietra. "Che vuoi dire? Cosa vuol fare quel... Ugh!"

"Attenti! Il terreno sta... sta cedendo!" esclamò Agunimon, gli occhi spalancati davanti alle crepe che si stavano aprendo a velocità allarmante sotto i loro piedi. Pezzi di terreno si staccavano gli uni dagli altri e collassavano, facendo perdere l'equilibrio ai ragazzi e ai loro compagni!

"C-Capo!" esclamò Agumon. "Cosa... cosa sta succedendo?"

Masaru trattenne a stento un'imprecazione. "Maledizione... allora era questo che voleva fare, quel bestione! Voleva frci franare il terreno sotto i piedi! Dobbiamo levare le tende, e... Argh!"

Non appena Masaru mosse un passo, la parte di terreno sulla quale si trovavano lui e i suoi compagni non riuscì più a reggere il loro peso combinato! Con un tremendo rumore di roccia sgretolata, il pavimento sotto i loro piedi franò, e immediatamente Masaru, Tohma e i Digimon che li accompagnavano sentirono lo stomaco salire loro in gola, e la terrificante sensazione del terreno solido che veniva loro a mancare, mentre frammenti di roccia e polvere li colpivano da tutte le parti, e il mondo si riduceva ad un turbinio indistinto...

"AAAAAAARGH!"

Con un urlo di paura e disappunto, coperto a malapena dal ruggito trionfante di Drimogemon, il gruppo precipitò negli oscuri abissi della montagna, in un infernale tripudio di roccia frantumata, e le tenebre si chiusero su di loro...

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Cliffhanger! La situazione è rimasta in sospeso, e di brutto, anche! Ora come faranno i nostri eroi a sopravvivere? Davvero la loro avventura a DigiWorld finirà in maniera così deludente? Beh, chiunque mi conosca sa bene che così non può essere... ci sono ancora troppe cose da scoprire, e troppi misteri da svelare! No, non finirà così... e il prossimo capitolo ve ne darà la prova!

E' un capitolo più breve degli altri, ma ho voluto mantenerlo corto intenzionalmente, anche perchè, sinceramente, non mi pare sia stato troppo eccitante. Serviva più che altro ad introdurre i Guerrieri Leggendari alla DATS, e a far dare ai nostri un primo scorcio di come è diventato DigiWorld! E potete stare certi che, ora che degli esseri umani sono tornati a camminare su DigiWorld, le menti che stanno dietro le emersioni di Digimon nel Mondo Reale non se ne staranno zitte! Vedrete cosa ho in mente... molto presto!

Con questo, non credo di avere molto altro da dire...

O forse sì! Sto accarezzando l'idea di scrivere una mini-saga di due storie (massimo una quindicina di capitoli in tutto), completamente slegata dalla saga che sto adesso portando avanti, dedicata alla mia coppia di Digimon preferita in assoluto... ovviamente Takuya e Izumi! Non posso ancora dirvi quando inizierò a scriverla, dato che sto cercando di portare avanti altri progetti... ma indicativamente, potrei iniziare già quest'estate! Spero che la notizia faccia piacere ai fan della coppia!

Bene, questo è tutto. Ci vediamo al prossimo aggiornamento, e mi raccomando... attendo i vostri commenti!

 

Justice Gundam

  
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