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Autore: esse198    17/09/2013    1 recensioni
Anya è una ragazza come tante, con l'unico vantaggio di lavorare negli studi dove viene realizzata la sua serie preferita "Doctor Who". un passo dopo l'altro il "destino" la avvicinerà a Matt.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Matt Smith, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dinner
 
- Hello!
- Ciao! – e la sua bocca si spalancò in un’espressione di sorpresa.
Non era tanto la bellezza, che già le mozzava il fiato senza che lui si mettesse in tiro e la camicia chiara con il collo sbottonato aumentava il suo fascino, senza contare la curva perfetta del suo meraviglioso ciuffo. La meraviglia era dovuta a un bellissimo bouquet di fiori, che non era eccessivamente vistoso, ma era pieno di colori e lei non era abituata a ricevere fiori. Troneggiava giusto appena sotto il faccione di Matt.
- Sembra che tu non abbia mai ricevuto dei fiori…
- Da un attore mai… -  disse Anya prendendo titubante i fiori, come se non le spettassero.
- Ma da un regista sì, in effetti… - si ricordò la ragazza, voltando le spalle a Matt e andando a cercare il posto giusto per quel dono inaspettato.
- Come da un regista? – si accese la curiosità dell’attore.
- È una lunga storia. Te la racconterò durante la cena.
La tavola era perfettamente apparecchiata. Al centro aveva messo anche dei fiori, ma quelli di Matt erano decisamente più belli. Era tutto perfetto: la casa era in ordine, l’antipasto in frigo, il pasticcio in forno e un odore di buono si diffondeva in tutta la casa.
- Hai proprio pensato a tutto. Anche ai fiori! – disse Matt.
- I tuoi sono più belli.
Matt sorrise e notò che per l’occasione Anya aveva indossato un abitino corto, attillato sul busto e dalla gonna leggermente svasata ai fianchi, che dondolava sensualmente al movimento del bacino. Ai piedi le immancabili scarpe alte. I capelli erano stati in parte raccolti indietro, con una pinza a forma di fiore, il trucco leggero attorno agli occhi ne risaltava la profondità, mentre il lucidalabbra evidenziava, senza accentuarla, la carnosità della bocca. Ebbe un attimo di smarrimento, poi recuperò il controllo di sé stesso e andò a sbirciare in cucina.
- Allora! Cos’hai preparato di buono? – chiese sfregandosi le mani.
Lei lo raggiunse, dopo aver sistemato i fiori, e illustrò il menù:
- Antipasto di mare, pasticcio di lasagne, dolce a sorpresa e l’immancabile caffè!
- Uhm… so già che mi scoppierà la pancia!
- Prima dobbiamo verificare se è venuto tutto buono… - disse preoccupata Anya.
- Sono sicuro che lo sarà!
Aveva deciso per una cena all’italiana perché lui aveva insistito tanto, ma temeva che quei sapori così diversi da quelli a cui era abituato, non li avrebbe potuto apprezzare.
Durante l’aperitivo parlarono del tour promozionale. Matt disse che si sentiva un po’ stanco, ma era comunque molto divertente. Quando si misero a tavola e Anya sfoderò i piatti con l’antipasto, Matt andò in visibilio. Spazzolò tutto quanto. Anche il pasticcio ebbe la stessa accoglienza e la stessa sorte. Prima del dolce decisero di fare una pausa. Fu allora che Matt si sporse in avanti e chiese:
- Allora! Com’era la storia del regista?
Anya rise e poi iniziò:
- Ero piccola, avrò avuto nove o dieci anni. Mio padre ha sempre avuto il pallino del mondo dello spettacolo e qualche volta mi faceva fare dei provini. Un giorno venimmo a sapere di un ragazzo che stava provinando delle persone per la realizzazione di un corto, per raccontare le festività tipiche della nostra città. Fu una cosa discreta, un semplice passaparola. Feci il provino e fui presa. Nel video cantavo una canzoncina, niente di più. Il giorno della festa della donna, dopo mesi da quel giorno di riprese, mi arrivò a casa un mazzo di mimose e altri fiori, che non ricordo più. E un biglietto dove mi ringraziava per la disponibilità.
- È stato un pensiero gentile.
- Si, molto. Infatti lo ricordo con molta tenerezza.
- Quindi eri una piccola star!
- Già, come no! – rise Anya.
- Scommetto che se tuo padre aveva questo pallino, non hai fatto solo quel corto, vero?
Anya non avrebbe voluto raccontare delle stupidate che aveva fatto per conto di suo padre… Matt era un vero attore e ciò che aveva fatto lei erano poco più che delle recite… ma alla fine cedette. Raccontò della sua modestissima esperienza fino all’età dei diciassette anni, spinta dal padre che era a capo di una compagnia teatrale amatoriale.
- E non ti manca il palcoscenico? – la canzonava bonariamente Matt.
- No, per nulla. Gli unici momenti in cui mi sono davvero divertita è stato quando mi sono dedicata al lavoro dietro le quinte: andare e venire dal fonico, controllare che i ragazzi fossero pronti a entrare in scena, occuparmi degli oggetti di scena. Era un’attività pratica, ma molto divertente!
- A te non piace proprio attirare l’attenzione! – concluse il ragazzo.
- Beh, non di molti, ma di pochi.
- Pochi, ma buoni. – Completò Matt guardando fisso negli occhi la ragazza.
- Beh! Adesso che ti ho raccontato la mia carriera teatrale possiamo prendere il dolce.
Lo aveva fatto di nuovo. Ogni volta che si creava un’atmosfera particolare, una certa tensione, lei finiva per smorzarla. In realtà era terrorizzata. Se ci pensava, quella era la terza volta che aveva un contatto ravvicinato con “l’attore Matt Smith”. Era come se la sua migliore amica diventasse amica di Raoul Bova. Una cosa completamente assurda. E se aggiungeva il fatto che lui era molto gentile con lei, osava pensare che fosse quasi interessato, sentiva che poteva impazzire. Così, per paura di cadere in qualcosa di troppo grande per lei, finiva per minimizzare ogni cosa. Cercava di non dare alcuna importanza a quel che le stava succedendo. Ed era una gran fatica.
Matt ritornò allora sull’argomento:
- Saresti potuta diventare una grande attrice.
Ad Anya venne da ridere. Non se l’era cavata male, ma di certo non poteva definirsi attrice.
- Sul serio! Magari se avessi continuato, se avessi studiato.
- Certo, ma non mi interessava più.
In realtà ciò che aveva fatto mollare Anya era l’aria di importanza che si davano le persone intorno a lei. Sì, c’era un clima giocoso durante le prove, ma c’era anche chi credeva di essere già una star hollywoodiana. E lei proprio non soffriva chi si dava tante arie.
- E fino a quando hai recitato? – chiese Matt.
- Fino a diciassette anni, circa.
- Curioso… a quell’età nemmeno a me interessava recitare. Anzi, credo di aver pensato che era l’ultima cosa che avrei fatto nella mia vita. – fece una pausa, lesse negli occhi di Anya molto interesse, e continuò:
- Io volevo diventare un calciatore. Era l’unico scopo nella mia vita, ma purtroppo ho avuto un incidente che mi ha costretto a lasciare il calcio. Una mia insegnante, dopo qualche tempo, mi ha praticamente costretto a prendere parte ad uno spettacolo teatrale, diceva che ero bravo, che avrei dovuto studiare recitazione, ma io non volevo saperne nulla. Ero tutto concentrato sulla perdita che avevo subito, sull’enorme rinuncia che avevo dovuto fare. Ma lei era molto ostinata e alla fine ho ceduto. Non la ringrazierò mai abbastanza.
Anya sapeva del suo passato da calciatore e della sua passione per questo sport, ma non sapeva che il passaggio dall’uno all’altro era stato lento e travagliato.
- Avremmo potuto recitare insieme in un film! – non riusciva a togliersi quell’idea dalla testa.
Ciò che aveva appena scoperto lo divertiva molto, ma soprattutto sembrava che lo avvicinasse sempre un po’ di più alla ragazza, come un sottilissimo filo del destino che si annodava lentamente al suo.
La serata trascorse tranquilla, chiacchierando e raccontandosi aneddoti più o meno curiosi o divertenti. Si respirava un’atmosfera molto rilassata, quasi familiare. Anya si sentiva quasi completamente a suo agio, solo ogni tanto perdeva un po’ di sicurezza, quando si rendeva conto che Matt era non più solo il suo attore preferito, ma una persona così simpatica, disponibile e talentuosa, modesta e appassionata che stava trasformando quella sua iniziale ammirazione in qualcosa di diverso, qualcosa su cui lei evitava puntualmente di soffermarsi. Una sensazione di benessere, un tepore così avvolgente che non provava davvero da molto tempo.
Prima di separarsi, Matt le comunicò che la settimana dopo sarebbe partito per l’America, destinazione Detroit, per girare un film. Propose di sentirsi per telefono.
 
 
 
  
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