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Autore: Madama Pigna    20/09/2013    1 recensioni
Cos'è la giustizia senza la pietà?
Cos'è la vendetta senza l'atrocità?
I figli del Tessitore di Inganni sembrano avere dimenticato l'esistenza della prima, ma Jormungandr, terzogenito di Loki, unico essere nei Nove Regni ad avere mai sconfitto Thor in modo assoluto, non ci sta. In grado di dare sia la vita sia la morte, come il padre, ritorna su Midgard dopo essere stato liberato dalle acque del mare terrestre, in cerca di alleati che possano far tornare il senno ai suoi fratelli.. E che facciano tornare lo Jotun che gli ha dato la vita.
Se non fosse stato ubriaco, non lo avrebbe mai fatto, ma lo fece.
Ci furono momenti in cui Loki quasi pianse, sapendo che quella patetica toccata e fuga sarebbe stata la sola cosa che avrebbe ottenuto, che Thor non lo avrebbe mai amato come lo amava lui.
Quello che gli aveva dato, non lo avrebbe dato a nessun altro.[..]Ancora non sapeva che le vere conseguenze sarebbero state molto più grandi.

Seguito della Oneshot ''Solo un discendente diretto della famiglia reale''.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incest, Mpreg
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il ritorno dei Tre'
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- Dici che si sveglierà presto? -, domandò il biondo.
- Immagino di sì, Capsicle. Quel ragazzo potrebbe inghiottire un tir in un sol boccone e avere ancora fame! Dubito che un tuffo in mare sia così mortale per lui -, rispose il moro.
- Perché sei così sicuro che si tratti di.. Jormunagad? -.
- Jormungandr, Cap. Te l’ho detto. Mi sono informato. Non ci sono molti altri serpenti con dimensioni enormi nelle storie norrene, e questo in particolare veniva dal Bifrost! L’unica cosa che non capisco è perché abbia il martellone di Conan. Ma  questo ce lo dirà lui.. -.
- Però tu non pensi che Thor gliel’abbia prestato -.
- Certo che no! Fa sempre un sacco di storie per il Mjolnir, come io le farei per le mie armature e tu per il tuo scudo.. -.

Del resto, la prima volta che si erano incontrati, quando Steve aveva chiesto a Thor di dargli il martello, il dio non aveva reagito molto bene.
- Strano che non si sia staccato dalla sua mano. Quello ha una stretta molto forte -, affermò il Ragazzo d’Oro d’America.
- Anche tu resti sempre brioso, Capitan Vintage. Ecco, Leviathan sta aprendo gli occhi.. -.
- Non credi che sia il caso di lasciare a Natasha l’interrogatorio? -.
- E lasciarle tutto il divertimento? Non credo proprio -.

- Vedi di non aizzare la bestia, Stark. Non sappiamo nemmeno se è il figlio di Loki, pure con una certa somiglianza -, affermò Fury, appena entrato nella stanza insieme a Hawkeye, Vedova Nera e Banner.
- Perché? In caso abbiamo sempre Hulk -, replicò Ironman, ancora in armatura, indicando Bruce alla sua destra.
- Credo sia meglio evitare di far quasi precipitare l’Eliveivolo come la scorsa volta, Tony -, rispose lui, guardando la figura sottile del prigioniero che si stava mettendo a sedere.
 
 
 
 

Aprì gli occhi lentamente, sentendosi accecato da un’energica luce bianca. Istintivamente si mise la mano libera sulla fronte, cercando di riavere una vista nitida, più o meno. La luce forte gli dava ancora qualche problema, e quella artificiale non faceva eccezione.
Con sollievo, capì di avere ancora il Mjolnir, e non cercò di disfarsene in alcun modo, anzi, continuò a tenerselo stretto, per quanto l’arma in sé non gli piacesse affatto.
Gli sembrò di sentire delle voci. Vedi di non aizzare la bestia, Stark. Non sappiamo nemmeno se è il figlio di Loki, pure con una certa somiglianza. Ah! Aveva già fatto una bella impressione, decisamente. Ma ormai ci aveva fatto l’abitudine.
Non ascoltò il resto della conversazione, non gli interessava. Cercò invece di rimettersi in piedi, cercando di placare il forte mal di testa che aveva da quando era precipitato su Midgard. Decisamente, non era un granché con gli atterraggi. Non lo era mai stato..
 
Si massaggiò la fronte, mettendosi a sedere. Almeno le sue capacità rigenerative avevano fatto un buon effetto, perché, emicrania a parte, non sentiva più niente. Poi si guardò intorno. Si trovava su un lettino, dentro una specie di.. prigione di vetro, dalla forma cilindrica. La struttura di quello che c’era tutt’intorno non era niente che avesse mai visto prima. Ma almeno era tutto sufficendemente illuminato.
- Ben svegliato, Bell’Addormentata -, disse un uomo ricoperto di metallo oro e rosso, uno dei colori che avrebbe detestato di più, non fosse stato che era negli occhi di suo padre.

- Quindi sarebbe questa la sede dei Vendicatori? -, chiese, ignorando lo strano soprannome che l’Uomo di Metallo gli aveva appioppato.
- Qualcosa del genere -, rispose un mortale dalla pelle scura. Lo sguardo truce e la benda sull’occhio gli ricordavano terribilmente Odino, quindi decise di non guardarlo troppo, ache se avvertiva ugualmente l'intensità del suo sguardo. Esclusi i primi due, nella sala, fuori da quella curiosa cella, c’erano altre quattro persone, e tutte lo stavano studiando.
- Avete un modo curioso di trattare chi vi chiede aiuto -, rispose, squadrandoli con le sue pupille verticali.
- Te lo concedo, Serpente di Midgard. Ma sono queste le misure per gli affiliati dei nostri nemici -.
- Non mi pare che l’ultima volta questa prigione abbia funzionato -.
- Forse. Ma l’ultima volta tuo padre è stato sconfitto! -, affermò un terzo, armato di arco, anche se, ovviamente, non lo stava puntando, perché in ogni caso avrebbe colpito solo il vetro.
- Già -.
- Perché sei venuto qui? E perché hai il Mjolnir? Come l’hai avuto? -, chiese Natasha.
- Sono venuto per chiedere aiuto. Ed è stato Mjolnir a portarmi qui, perché sono stato in grado di sollevarlo -.
- Che fine ha fatto Thor? -, continuò la Vedova.
- Thor è prigioniero di Thanos, come i miei fratelli e il resto di Asgard -.
- Cosa è successo lì sopra? -.
- E’ una lunga storia -.
- Abbiamo tutto il giorno libero -, rispose Rogers.
- Allora apritemi la porta. Non mi piace stare rinchiuso e farei molti più danni se mi liberassi da solo, perché non avrei difficoltà a farlo, credetemi -.
I sei mortali si scambiarono un’occhiata. Chiuso là dentro potevano sempre scaricarlo in mare, ma di certo sarebbe sopravvissuto alla caduta e avrebbe potuto fare danni a dei civili. Così Nick rispose affermativamente. - D’accordo. Ma se ti venisse in mente di trasformarti o attaccare in qualsiasi modo, sappi che tutte le nostre armi sono puntate contro di te. E ti farebbero male -.
Jormungandr annuì, per nulla intimorito, e si alzò verso l’uscita della cella, che si aprì lasciandolo passare, e richiudendosi dietro di lui.
 
 
 
 
 
 
- Dopo che Thor riportò Loki ad Asgard, Odino esiliò mio padre su Midgard per evitare che facesse altri danni -.
- Un momento: perché non siamo stati informati? Loki poteva farne un’altra delle sue anche qui! -.
- No, Uomo di Metallo: era stata esiliata l’anima di mio padre, in uno stato di quiescenza, in un luogo quasi irraggiungibile. Il suo corpo è stato distrutto. L’incantesimo però era estremamente potente, ed era già stato molto indebolito dall’aver mandato suo figlio qui con la magia. In questo modo, i sigilli delle nostre prigioni –la mia e quelle dei miei fratelli- si sono indeboliti, e poi spezzati -.
- E così avete scatenato il Ragnarok? -.
Il Gigante guardò Stark con irritazione. - Smettila di interrompermi, mortale, se vuoi conoscere il resto della storia. E comunque quello che voi chiamate Ragnarok è solo una stupida leggenda. In ogni caso, ci siamo liberati quasi contemporaneamente, e, insieme, abbiamo deciso di attaccare Asgard per farci dire da Odino dove era stato imprigionato nostro padre. Abbiamo sottomesso il suo esercito e io ho sconfitto personalmente Thor in battaglia -.
Jormungandr si era aspettato un certo allarmismo, alle sue parole, e quindi non si stupì della reazione generale. La donna dai capelli rossi e l’agente nero misero mano alla.. come si chiamava.. ah si, alla pistola. Il loro compagno all’arco e alla faretra. Tutti si prepararono con le proprie armi.
- Non l’ho ucciso, state tranquilli. E’ ancora vivo, come vi ho detto. Fenrir gli ha mangiato la mano destra, però -.
- Non sei molto abituato a parlare con le persone, vero? -, chiese la spia.
Il rettile sorrise leggermente, mostrando i denti. – No, in effetti no -.
Si sporse di più verso il tavolo, incrociando le braccia. – Ma non è questo il problema. So perfettamente di non ispirare fiducia in nessuno, ma sono venuto qui perché siete le uniche persone nei Nove Regni che possono aiutarmi -.
- Perché mai dovremmo aiutarti? Da quanto ci hai raccontato, sei più nostro nemico che amico -, disse Steve.
- Perché anche Thor, Asgard, l’intero universo ha bisogno di voi -, rispose.
 
Prese un profondo respiro. – I miei fratelli sono stati.. posseduti. Non sono più loro stessi, sono controllati da qualcun altro, un essere di nome Thanos.. -, spiegò, cercando di trovare le parole giuste.
- Compromessi, insomma -, completò la rossa.
- Esatto. Noi non volevamo la distruzione fine a se stessa, ma adesso è cambiato tutto. Vogliono usare il Tesseract per distruggere l’intero cosmo. L’unica persona in grado di fermarli senza ucciderli.. -, continuò, respirando ancora profondamente. – E’ mio padre -.
- Quindi ci stai chiedendo di.. -.
- Liberarlo e allearsi con lui, Lady Natasha. So di chiedere molto, ma.. -.
- Tu ci stai chiedendo di ridare la libertà a quell’assassino psicopatico di Loki??! Sei più pazzo di tuo padre, se credi che.. -.
- Mio padre -, sibilò Jormungandr, che alzando lo sguardo guardò Stark in modo inquietante. – Non è pazzo, né psicopatico. Ha ucciso come chiunque altro, in questa stanza, e non negatelo, perché anche se ho passato la mia vita nel profondo dell’oceano, non sono così ingenuo da non capire quando mi trovo davanti ad un assassino. Non vi biasimo per la vostra mancanza di fiducia. Mio padre ha attaccato questo pianeta, è vero. Ma se ha arrecato dolore e distruzione su Midgard era perché voleva colpire Thor, non voi. Non voleva un Regno da governare, quanto un cuore da distruggere -.
- Come facciamo a sapere che quello che dici è la verità e che non ci stai manipolando per liberare tuo padre e ucciderci tutti? -, chiese Ironman, a nome del gruppo.
- Avete solo la mia parola -, disse. Poi prese il martello di Thor, e lo appoggiò al grande tavolo da riunione. – E questo. Mjolnir ha mietuto vittime come ben poche armi, in tutti i Nove Regni. Ma non lo si può alzare, se non si è degni, almeno secondo le regole morali di Odino. Provate voi stessi. Ho il sospetto che non molti di voi riusciranno anche solo a sollevarlo -.
Alcuni di loro provarono, in effetti. Soltanto il Capitano riuscì nell’intento.
- Perché solo io..? -.
- Evidentemente la tua morale e il tuo animo fanno sì che tu ne sia in grado. Non credo che tu lo possa usare per, che ne so, sparare fulmini o altro, come non posso nemmeno io, ma questa è un’altra storia -.
- Il tuo racconto non regge in ogni caso -, proferì la Hill.
Il serpente s’incupì. – Era la mia sola possibilità di avere un aiuto. Vorrà dire che dovrò.. fare da solo -.
- Chi ti dice che ti lasceremo uscire da qui? -,
- Chi vi dice che io mi farò trattenere con le buon.. -, Jormungandr si interruppe, sbarrando gli occhi dalla sorpresa e, forse, dalla paura.
Le sue pupille si erano ridotte a due linee sottili.
Stette in silenzio un momento. Poi parlò.
Lui è qui -.
 
 
Nel frattempo, un altro umano entrò nella sala. – Signore, c’è un picco di energia elettromagnetica che.. -, le sue parole furono interrotte da un fulmine vicinissimo alla base, subito seguito da un assordante rombo di tuono. L’Helicarrier ebbe un violento scossone, e chi era in piedi perse l’equilibrio miseramente.

- Cosa sta succedendo qui?! -, urlò Nick Fury, palesemente alterato.
- Mi hanno trovato! Thanos vuole catturarmi perché sono l’unico che sa come trovare mio padre! E se lo prende, non avrà più ragioni per non distruggere il cosmo! -.
- Quindi adesso dovremo combattere con un essere potentissimo? -, chiese Stark.
- Sì! Ma non è di lui che ci dobbiamo preoccupare, in questo momento! -.
Ci furono un altro fulmine e un altro tuono. Dal corridoio a ovest si udirono le urla degli agenti di guardia, subito seguiti da una sparatoria, e, successivamente, dal rumore di una potente scarica elettrica.
- Maledizione -, mormorò il rettile. – Dovete andarvene! Le vostre armi non lo sfiorerebbero nemmeno!! -.
- Chi non sfiorerebbero? -, domandò Natasha
Lo sportellone della sala esplose, non colpendo solo per un pelo Clint, buttatosi di lato come gli altri per evitare quella lastra di metallo fin troppo pesante che aveva subito ridotto in pezzi il tavolo, creando ulteriore rumore assordante.
 
E fu allora che gli Avengers videro Fenrir Lokison.
 







 
Sappiate che non posterò sempre tanto spesso xD ma in questi giorni ho voglia di aggiornare, questo capitolo era già pronto, e così.. eccomi qui!
Allora, che ve ne pare del capitolo?
Trovo che Leviathan sia un nomignolo azzeccatissimo per il Serpente di Midgard, ma questo lo lascio giudicare a voi (per chi non lo sapesse, il Leviatano è un mostro marino della Bibbia che uscirà fuori durante l'Apocallisse. Viene descritto come 'il re di tutte le bestie più superbe', ed è una sorta di dimostrazione del potere del dio cristiano/ebraico. Anche lui di considerevoli dimensioni xD).

Alla prossima!
Madama Pigna
  
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