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Autore: buffy4ever    20/09/2013    2 recensioni
Raccolta di one-shot su momenti non visti Rumbelle, dalla Foresta Incantata a Storybrooke. Cercherò di seguire un ordine cronologico.
1. La tazzina scheggiata
2. Affetto?
3. Il prezzo della Libertà
4. L'ombra
5. Skin Deep
6. Non rifletto il volto ma il cuore
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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5. Skin Deep

Il castello era silenzioso, come spesso accadeva. Eppure in questa giornata, Belle si sentiva particolarmente sola… di solito i suoi compiti da governante le impedivano di rattristarsi per buona parte del tempo , ma niente stavolta sembrava darle pace: non spolverare gli oggetti più strani del castello, non cercare stanze nuove da esplorare e riordinare, non tentare di staccare altre tende inchiodate. Oggi non ci sarebbe stato nessuno a salvarla da una brutta caduta dalla scala. Oh, era forse questo il più grande problema? Rumpelstiltskin aveva lasciato il castello la sera prima, con le sue mille raccomandazioni e limitazioni durante la sua assenza…assenza che ora più che mai Belle sentiva come opprimente. I primi tempi al castello, utilizzava queste giornate per dedicarsi un po’ di più a se stessa, per leggere tanti meravigliosi libri…ma adesso era cresciuta più affezionata al suo padrone, e questo, immaginava, non poteva portare a nulla di buono. Giorni fa, quando l’aveva afferrata prima di colpire il pavimento, era stata travolta da sentimenti mai provati prima…le sue braccia che la reggevano con delicatezza, la sua espressione persa e confusa da quel contatto un po’ nuovo, e il suo viso che pareva brillare alla luce del sole…

Oh Belle, cosa ti prende?

Appoggiò le mani sul lungo tavolo della sala , cercando di respirare correttamente e tornare in sé. Gettò un’occhiata al filatoio, poi distolse immediatamente lo sguardo. Doveva pensare ad altro.
Il telo che copriva un mobile in un angolo attirò subito la sua attenzione: la forma era lunga e sottile, e immaginava fosse uno specchio. Tutti gli specchi erano coperti nel castello oscuro. Si era sempre chiesta il perché di questa bizzarra usanza del padrone, ma lui era sempre stato evasivo al riguardo, evitando la domanda o dandole una delle sue spiegazioni ridicole e spiritose…ma Belle sapeva che doveva esserci qualcosa di più… Belle, sapeva che ogni cosa in quel castello aveva un significato apparente e uno nascosto in profondità. Ogni oggetto, ogni stranezza, rappresentava una parte di Rumpelstiltskin che era a lei ancora incomprensibile. A volte, non sapeva come spiegare certi suoi atteggiamenti affettuosi, meno irrisori del solito…la protettività nei suoi confronti…la tristezza del suo viso in alcune particolari giornate, in cui la evitava persino all’ora del tè. Belle avrebbe tanto voluto conoscere quest’uomo, la sua storia , il suo passato. Ma poche volte lui si lasciava andare a confidenze. Belle amava raccontare aneddoti sulla sua infanzia al castello, ma quando cercava di estirpare qualche informazione sulla vita privata del suo padrone, non otteneva mai risultati soddisfacenti…

Stizzita, e annoiata dalla piega che stava prendendo il giorno, si avvicinò piano allo specchio coperto, decisa a dare una sbirciatina. Da quanto tempo non si specchiava correttamente? Cercare di acconciare i capelli guardando il vetro delle finestre era impresa piuttosto ardua. Oggi Rumpelstiltskin non c’era, e al suo ritorno non si sarebbe neanche accorto di ciò che stava per fare. Di certo, non poteva far male a nessuno, no?
Era a metà strada , quando sentì due mani afferrarle la vita, tirandola indietro. Gettò un grido allarmata, e si voltò di scatto, solo per tirare un sospiro di sollievo quando capì di essere tra le braccia di Rumpelstiltskin. La sensazione era particolarmente gradevole, anche se l’aveva spaventata a morte!

“Non potreste fare un po’ più di rumore al rientro a casa?”

Lui la guardò con occhi dubbiosi, per poi piegare le labbra in un mezzo sorriso : “Penso di poter fare ciò che voglio nel mio castello, cara! Cosa stavi combinando con quel vecchio specchio? Quante volte ti ho detto di non scoprirne neanche uno?”

“Niente. Io…mi annoiavo. Non avrei fatto niente di male. Cosa può mai fare uno specchio??”

“Oh cara…non ci intendiamo dunque. Gli specchi sono molto pericolosi per me quanto per te. Ti ordino di non provare mai più a scoprirne uno, o temo che ci saranno conseguenze…poco piacevoli, ci siamo?”

Belle deglutì. La sua voce accanto all’orecchio aveva qualcosa di temibile e emozionante al tempo stesso. E non erano mai stati così vicini tanto a lungo. Per quanto fosse riuscita a vedere la parte buona di lui, sapeva ancora che l’oscurità era presente nel suo cuore.

“D’accordo.”
“Molto bene cara. Ti sono mancato?”

Di nuovo la sua voce acquistò quell’ironia e quel ghigno insopportabile. Belle scosse la testa, voltandosi a guardarlo meglio.
“In realtà, sì!”

Lui allargò gli occhi, confuso, e subito Belle si pentì di aver parlato tanto sinceramente. Girò lo sguardo davanti a sé, osservando ancora lo specchio coperto, schiarendosi la voce.
“Voglio dire…quando sono sola…sento di più la mancanza della mia famiglia…”

Le parve di sentire maggior presa delle sue mani sui fianchi, e Rumpelstiltskin accostò di più il volto verso il suo…

“Conosco la sensazione, cara.”

“Quindi voi…anche voi avevate una famiglia?”

Belle girò un po’ il volto per guardarlo di nuovo, e lui aveva ancora quel cipiglio triste che era solito portare quando filava alla ruota, nei suoi giorni di solitudine. Avrebbe tanto voluto abbracciarlo, ma sapeva di non poter fare una mossa tanto azzardata adesso.

“E’ stato molto tempo fa”
Lui si riscosse, guardandola dritta negli occhi. Belle arrossì, distogliendo lo sguardo sperando non se ne accorgesse, e guardò un punto indefinito oltre il suo volto.

“E cosa gli  successo?”

Sentiva il suo respiro caldo sul viso. Cercò di non perdere la calma, ma l’emozione rischiava di farla crollare tra le sue braccia. E non voleva che accadesse, proprio ora che sembrava aprirsi con lei.

“E’ successo…che io sono un uomo difficile da amare.

Detto questo, Belle sentì i suoi fianchi di nuovo liberi e la sua magia dietro di lei.

Andato.

Belle aspettò tre secondi ancora prima di tirare un profondo sospiro, portando una mano al petto e sentendo il cuore battere forte. Gettò un’altra occhiata allo specchio, per poi allontanarsi definitivamente.

Una tazza di tè era sicuramente d’obbligo per cercare di calmarsi. Sicuramente Rumpelstiltskin non si sarebbe unito a lei, se per umore tenebroso, o per imbarazzo dopo questo momento, non era sicura di volerlo neanche sapere.

Mentre usciva non notò neanche il filatoio mancante…
 

......................

Salve a tutti! Eccomi tornata da voi! Quest'estate particolare mi ha portato via un bel po' di tempo per dedicarmi alla scrittura, ma adesso spero di poter recuperare prima dell'inizio della terza stagione! Manca pochissimooo! *-*  Dopo l'acquisto dei dvd della prima stagione, riguardo continuamente skin depp, e sopratutto i vari special e dietro le quinte...avevo già visto questa scena girata e poi tagliata, minuscola ma intensa, in cui Rumpel dice a Belle che è un uomo difficile da amare. Visto che sono davanti allo specchio coperto, ho immaginato il come possano essersi trovati lì in quel momento :D spero di essere riuscita a dare un senso a questa scena! Fatemi sapere cosa ne pensate, e spero a presto! ;)
 
  
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