A yingsu,
che è qui
presente con la sua Shakira
la quale
dovrebbe comprarsi dei vestiti decenti ♡
I colori sono le parole che non
riescono a dire.
|| RACCOLTA DI DRABBLE ―
Black for hunting through the night – ALEXANDER GIDEON LIGHTWOOD.
Gli
avevano sempre detto che la sua vita era qualcosa di cui andare fiero, che il
suo destino da Cacciatore doveva renderlo orgoglioso – che il suo cognome,
addirittura, doveva farlo camminare a
testa alta.
Ma
Alec non voleva avere un atteggiamento prominente, preferiva sentirsi piccolo,
stare dietro alle spalle di Jace.
Voleva
confondersi con la notte, essere l’ombra del suo parabatai ed alzare lo sguardo solo quando, scoccando una freccia, salvava
il suo compagno.
Alec
voleva cacciare indisturbato, essere un Nephilim che
non si vantava, che passava innoservato.
Voleva
vestirsi di nero per essere un Cacciatore perfetto: un eroe invisibile.
For death and mourning the color’s white – RAGNOR FELL.
Ragnor aveva avuto
occasione di assistere al funerale di un Cacciatore, più di uno – in realtà.
Se ne
stava sempre in disparte, in un suo angolino – talvolta coperto da un incantesimo
che lo rendesse invisibile.
Osservava
i Nephilim vestiti di bianco, e si accorse quasi con
ironia che quel giorno indossava un abito di quello stesso colore – anche i
suoi capelli erano di quel candido quasi spettrale.
Sospirò,
facendo dietrofront e ripercorrendo la strada che lo avrebbe condotto a casa, per
tutto il giorno nella sua mente riecheggiava solo un’idea: quando morirò – pensava –
voglio che tutti si vestano di bianco.
Gold for a bride in her wedding gown – CECILY LIGHTWOOD née HERONDALE.
Cecily rideva,
volteggiando nel suo abito oro – si guardava allo specchio ogni volta che le ne
aveva l’occasione durante le giravolte che minacciavano di rovinarle la
pettinatura accurata.
Amava
l’acconciatura dei suoi capelli, il trucco, i merletti del vestito e anche quel
dorato splendido che facevano sembrare i suoi occhi delle pietre preziose.
Pensava
a Gabriel che l’attendeva e si riscopriva rossa in viso, sbottava a ridere all’idea
della reazione di William che, sapeva, le avrebbe detto di essere troppo
preziosa per uno come il Lightwood che stava per
sposare.
Ma lei
voleva sentirsi preziosa, e con quell’abito
lo era.
And red to call enchantment down – GIDEON ARTHUR LIGHTWOOD.
Gideon era infelice – a Londra,
scappato in Spagna e nel mondo per sfuggire alla pesante situazione che si
presentava a Londra – situazione che si rifiutava di accettare.
Non
voleva Benedict, non sopportava Gabriel così ferreo
nel seguire il padre, desiderava dimenticare ciò che sapeva e scrollarsi il
peso che aveva sulle spalle.
E al
suo ritorno tutti i suoi problemi sono mutati in una cicatrice, in un fruscio di gonne che sperava fossero si Sophie, in sguardi che sperava ricambiasse. In un
matrimonio che lo aveva reso felice, in un bouquet di rose rosse che aveva
regalato alla sua amata.
White silk when our bodies burn– SIMON LEWIS.
Ricordava
la ninna nanna che Isabelle gli aveva letto – quella dei colori e il loro
significato per la cultura dei Cacciatori. E anche a distanza di ore, steso sul
suo letto a giocare alla PSP, ripensava al bianco.
Non gli piaceva che il bianco – rappresentante della gioia del matrimonio nel
cattolicesimo – venisse usato per il lutto. E sentiva un nodo allo stomaco
pensando a come Isabelle stesse bene con un abito di quel colore.
E
tutto quel meditare gli faceva venire in mente che era diventato immortale, che
il suo corpo non sarebbe mai bruciato assieme a quello della Lightwood.
Blue banners when the lost return– WILLIAM HERONDALE.
Will
si sentiva potente.
Sentiva
di poter conquistare il mondo, di poter conquistare lei – il suo cuore galoppava come quello di Lancillotto mentre
andava dalla sua Ginevra; ed era strano il modo in cui si sentiva così vicino
al Cavaliere, tanto era innamorato quella sera. Innamorato.
Poteva
amare, e lo voleva davvero, come un re vuole tornare dalla sua regina dopo una
guerra. Era forte più che mai, un guerriero – un Nephilim
pronto ad affrontare il demone più grande della vita: l’amore.
Aveva
perduto la speranza, l’aveva ritrovata e gli occhi dell’Herondale
erano diventati un po’ più blu, più vivi.
Flame for the birth of a Nephilim,
and to wash away our sins – ROBERT LIGHTWOOD.
Non l’amava
più da tempo, Robert.
Alternava
la sua attenzione tra il suo terzogenito Maxwell e l’imponente statua dell’Angelo
dietro il Fratello Silente che battezzava suo
figlio.
Teneva
per una mano Alexander e per l’altra Isabelle, ancora piccoli, sentendosi fuori
luogo nel suo vestito color fuoco e avrebbe voluto scappare, oppure scomparire.
Le
fiamme lo avvolgevano come le catene di quel peccato che aveva commesso – l’infedeltà
lo aveva stregato con la più bella e soave delle voci. E mentre Max diventava
un Nephilim, Raziel lo
guardava con occhi inquisitori, brandendo la sua spada.
Aiutami – pensò Robert, ma non successe
nulla.
Gray for knowledge best untold – LUKE GARROWAY.
Luke
si guardava allo specchio, sospirando.
«Mi
stanno venendo i capelli grigi» constatò infine, muovendosi la zazzera
arruffata sopra la sua testa – oltre che grigi, i suoi capelli stavano
diventando anche troppo lunghi.
Dallo
specchio, poteva vedere la figura di Jocelyn ridere divertita, «esiste la tinta
per capelli, Luke» lo apostrofò lei, alzandosi dal bordo della vasca per poi
stringerlo da dietro le spalle, allacciandogli le braccia attorno alla vita.
Il
Licantropo sorrise, voltandosi con cautela per non rompere quell’abbraccio,
prese il viso di Jocelyn tra le mani per baciarla.
E’ passato molto tempo dal Circolo.
Ma
nessuno doveva saperlo.
Bone for those who don’t grow old– JAMES CARSTAIRS.
Non
gli era mai piaciuta l’idea della Città di Ossa.
Non
gli era mai piaciuta l’idea di farne parte – non sopportava nemmeno il pensiero
della toga color pergamena, della conoscenza dei Fratelli Silenti e, soprattutto,
non riusciva a calarsi in una situazione laddove la musica non esisteva.
Eppure
ora eccolo lì, a lasciare la sua identità per un nome che non sentiva suo, che
non avrebbe mai accettato pienamente.
Forse
sarebbe riuscito ad arrendersi ad essere solo Fratello Zaccaria, ma il dolore e
i sentimenti non sarebbero mai scomparsi, lo sapeva.
Sarebbero
tutti morti prima o poi, lui nemmeno invecchiava.
Saffron lights the victory march – WOOLSEY SCOTT.
Woolsey aveva attraversato
di corsa tutta la casa, saltando in braccio al fratello – questo lo aveva preso
di peso e fatto fare una giravolta al dodicenne che rideva.
«Hai vinto?»
chiese entusiasta il biondo – una domanda retorica, ovviamente, appena messo a
terra saltellava su posto, aspettando la risposta.
«Ho
scacciato i vampiri, se è questo che intendi» Ralf sorrise, sfilandosi il gilet
e sbottonandosi la camicia mentre con i piedi si toglieva le scarpe slacciate,
«andiamo a correre? Ti faccio andare avanti».
Il
giorno dopo i mondani affermarono di aver visto due lupi, di cui uno biondo,
correre per Londra.
Green will mend our broken hearts – SHAKIRA ESPINOSA.
La runa che guarisce i cuori spezzati è la
più dolorosa.
Shakira
pensava e ripensava a quella frase, forse letta – o forse le era stata detta da
qualcuno – e più ci rimaneva su più si sentiva coinvolta in quella situazione.
Camminava
sulla spiaggia, avvolta nel suo vestito di tela verde, comprato nel mercato del
giovedì a Madrid. Venivano a galla i ricordi dei suoi genitori, di James, dell’Istituto
in cui era cresciuta.
Il suo
cuore aveva tante piccole crepe, di tante persone diverse. Era come un mosaico,
variopinto – fragile.
Solo
il mare e la musica non le avevano fatto male.
Silver for the demon towers – ISABELLE SOPHIE LIGHTWOOD.
Isabelle
adorava Alicante, pensava che fosse assolutamente normale, in realtà, «Beh,
sono una Cacciatrice – è normale che mi senta a casa, no?» rideva con le
persone che incontrava, aggiungendo alla conversazione moine come “vorrei
ritornarci più spesso”.
Eppure
si sentiva tremendamente piccola, minuscola in confronto alle imponenti torri
anti-demone, ma simile a loro nel suo vestito grigio e la sua frusta color
argento avvolta al braccio. Rimaneva ad ammirarle come se fossero loro stesse
degli angeli in carne e ossa.
Silenziosamente,
pregava Raziel che alla sua morte il suo corpo
venisse cremato e le sue ceneri usate per proteggere Alicante.
And bronze to summon wicked powers – MAGNUS BANE.
Ricordava,
Magnus, che una volta un paio di Cacciatori – che lui aveva amabilmente
apostrofato come deviati mentali –
gli avevano chiesto di evocare dei demoni di una certa posizione gerarchica per
un’ingente somma di denaro.
A quel
tempo, Magnus non si sentiva affatto coinvolto nei problemi dei Nephilim e, trattandosi di lavoro, aveva accettato l’incarico.
Questi si erano presentati a casa sua vestiti di un ignobile color marrone che,
oltre ad essere fuori moda, faceva a pugni con l’arredamento.
Li
aveva cacciati da casa sua, indignato da quel cattivo gusto. Poi, una volta
vista la loro vettura allontanarsi, scoppiò a ridere.