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Autore: Amor31    23/09/2013    1 recensioni
Due ragazze da sempre rivali.
Due sconosciuti in attesa del loro arrivo.
Un'avventura che le unirà nel bene e nel male.
*PROSSIMO AGGIORNAMENTO: SABATO 5 APRILE*
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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40. Verità svelate

Ce l’aveva fatta.
Finalmente aveva parlato con Cody.
Mai il suo cuore era stato tanto leggero, mai si era sentita così in pace con il resto del mondo.
Aveva ricevuto tutte le risposte che cercava, riuscendo perfino a beffare il fratello.
-Que storia affascinante! Avrei voluto assistere a ogni episodio da vos vissuto. Como sarebbe stato eccitante viaggiare per mare al vuestro fianco! Credete que in futuro sarà posible continuare a frequentarci?-.
Osservò il ragazzo, sperando in una sua risposta positiva. Lo vide muovere pian piano le labbra, pronto a fornire il proprio responso.
-Sierra, io…-.
La nobildonna si sentì strattonare per un braccio da un’entità invisibile.
-No, lasciatemi! Soy Donna Burromuerto y non vi permetto di…-.
-Señora, svegliatevi. Il sole è sorto da muchas horas y es tiempo di entrare en azione-.
La voce di Ann Maria le giunse calda, ma lontana. Percepì chiaramente che di lì a poco l’immagine di Cody sarebbe scomparsa, tornando a nascondersi nel mondo dei sogni.
-Ah-, sbadigliò Sierra schiudendo le palpebre e stiracchiandosi lievemente sotto le lenzuola di lino, -siete voi. Avete interrotto un sueño meraviglioso…-.
-Lo avevo intuito-, rispose con un sorriso la serva. -Bisbigliavate nel sonno; avreste dovuto ver que espressione estaba sul vuestro viso-.
La nobile avvampò, temendo di aver detto qualcosa di compromettente senza accorgersene, ma si diede subito un contegno; si raschiò per un attimo la gola e tornò a parlare: -Donde está Alejandro?-.
-El padrone è uscito poco fa. Ha dicho que…-.
-Doveva incontrare Lord Johnson, sì-, finì per lei Sierra. -Me lo aveva detto ieri sera, durante la cena. Somos sole en casa, vero?-.
-Claro. Estamos nosostros, il cuoco y las otras siervas. Quando sarete pronta potremo hablar con Sir Anderson-.
Sierra si stropicciò gli occhi, mettendosi a sedere sul letto e ripensando alla sera precedente, quando al termine del pasto Ann Maria le si era avvicinata riferendole la soluzione proposta dal cuoco.
-Non avrei mai creduto di poder ottenere così presto le informazione que desidero-, rifletté ad alta voce.
-Invece esta es la realtà. Non sois feliz?-, le chiese la domestica aiutandola ad alzarsi e a togliersi la leggiadra vestaglia bianca che indossava.
-Sì. Ma non riesco ancora a realizar que…-.
-Non temete. Que quereis para desayunar?-.
-Latte y avena, por favor. Aspettatemi pure in veranda, tra poco lascerò la stanza-.
-Como desiderate, señora-.
Ann Maria la lasciò sola e corse giù per le scale, fiondandosi in cucina.
-Allora? Que piensa la padrona?-, domandò immediatamente Devon vedendola entrare con il fiatone.
-Credo proprio che ti sarà debitrice-, gli rispose la ragazza strizzando l’occhio. -Quando sono entrata nella sua camera, estaba hablando nel sonno-.
-Oh, deve ser muy agitata-, notò con piacere il cuoco. -Soy fiero di poterla ayudar-.
-Claro. Ma ahora dammi del latte; c’è ancora un poquito de avena?-.
-Sì. Aquí tienes-.
-Gracias. Voy a la veranda; appena Donna Burromuerto avrà finito di comer, tornerò a chiamarti-.
-Bien. Ti aspetto-.
La serva prese un vassoio e vi dispose tutto l’occorrente per una nutriente colazione, poi uscì dalla cucina e percorse i due soliti corridoi che l’avrebbero condotta all’esterno della villa.
-Non c’è nada di meglio que empezar la giornata con un buon pasto-, l’accolse gioiosamente Sierra, che aveva già preso posto a tavola sedendo sulla poltrona preferita del fratello.
Ann Maria poggiò il cibo e rimase ad osservare la nobile allontanandosi di soli due passi. Attorno alle due donne non c’era altro che il silenzio, interrotto da un qualche sporadico canto di uccelli; la pace regnava sovrana e sembrava quasi che il tempo si fosse fermato.
-Todo perfecto como siempre-, affermò con convinzione Sierra posando la propria tazza di ceramica sul vassoio.
-Señora, volete andare da Sir Cody subito?-.
-Ancora no-.
Ann Maria si stupì della risposta appena ricevuta.
-Ma credevo que…-.
-Chiamatemi il cuoco, por favor. Devo scambiare algunas palabras con lui, prima-.
Senza aggiungere nulla, la serva si congedò e raggiunse nuovamente la cucina.
-Es hora de ir?-, chiese Devon alzandosi immediatamente dalla sedia su cui aveva deciso di riposare per cinque minuti.
-Quasi-.
-Que quieres decir?-.
-La padrona ha chiesto di te. Raggiungila in veranda: credo che debba domandarti qualcosa-.
Sorpreso per quell’improvvisa decisione di Sierra, il cuoco fissò preoccupato Ann Maria e finalmente si decise ad abbandonare la stanza.
“Chissà cosa avrà pensato”, si domandò svoltando a destra e intravedendo già la luce proveniente dall’esterno. “Speriamo que non accada nada de male…”.
-Mi avete fatto chiamare, señora?-, chiese il giovane uscendo dalla villa e avvicinandosi alla nobile con un inchino di riverenza.
-Sì. Tiengo il bisogno di hablarve-, disse quella con tono serio.
-Que quereis saber?-.
-Potete raccontarmi qualcosa della vuestra vida prima di incontrare noi Burromuerto?-.
-Probabilmente la cosa non avrà alcun interesse por…-.
-Se vi ho chiesto di narrare, significa che tiene importanza-, replicò imperiosa Sierra. -O preferite que vi cavi las palabras di bocca?-.
-No, no. Soy pronto ad obbedire a los ordenes-.
-Allora fatelo, que estais aspettando?-.
Il cuoco abbassò lo sguardo, fissandosi intensamente la punta dei sandali malandati. Chiuse gli occhi e sospirò, indeciso su come iniziare l’intero discorso.
-Sarà meglio partire dal principio, dal mio nombre. Vosostros mi conoscete solo como Devon, ma in realtà esto è seguito da Joseph: mia madre decise di chiamarmi così in onore di mio nonno. Soy nato en un pequeño villaggio della Giamaica y lì ho imparato a hablar ingles. A cinco años sono arrivato en Florida insieme ai miei genitori, que speravano di poder escubrir buone possibilità lavorative. Le uniche cose que hanno avuto sono state miseria y malattia: il primo ad andarsene fue mio padre, poi fue il turno di mia madre. A catorce años ero rimasto da solo, sopravvissuto ad un inferno soltanto para viverne un otro. Ho sofferto la fame, porqué nessuno accettava di offrirmi un’occupazione; ho chiesto l’elemosina y ho rubato para tentar di sopravvivere. Ma un día en mi vida è entrata la famiglia Burromuerto: ricordo todo como se fosse ayer. Don Alejandro non aveva alguna intenzione di prendermi a servizio, ma vostros avete insistito tanto da convincerlo. Señora, vi devo ogni cosa. Forse ahora non sarei stato ancora vivo, se non mi aveste tratto en salvo-.
Aveva pronunciato quelle parole come un fiume in piena, desideroso di liberarsi del peso che si portava dentro da almeno sette anni. Non ebbe il coraggio di guardare la padrona negli occhi; preferì rimanere in silenzio, aspettando che fosse la nobile a dire qualcosa.
-Dunque esta es vuestra storia…-.
Devon annuì con un debole cenno del capo.
-Avreste dovuto raccontarla prima, sapete? Probabilmente avremmo avuto maggior riguardo por…-.
-No, no es necessario. Vi ringrazio profondamente por todo lo que habeis hecho por me, ma ahora es el momiento que yo ricambi el favor-. Si interruppe di nuovo e lasciò vagare lo sguardo dalla padrona al giardino che si stendeva davanti ai suoi occhi, poi proseguì: -Lasciatemi hablar con Sir Cody. Sarò onorato di poderve ver feliz-.
L’espressione di Sierra si addolcì ed ella non poté fare a meno di sorridere in direzione del cuoco.
-Bien; soy entusiasta di haber un amigo como vos. Vamos-.
 



Ann Maria era in attesa ai piedi dell’imponente scalinata marmorea. Teneva tra le mani un altro vassoio contenente stavolta uova, bacon e una spremuta di arance: quella sarebbe stata la colazione dell’ospite tanto caro alla padrona. Era stato Devon a suggerirle di preparare quell’abbondante pasto, non solo perché Sir Cody aveva bisogno di rimettersi in forze, ma anche perché quel tipo di cibarie apparteneva di diritto alla tradizione anglosassone.
-Eccovi, allora-, la chiamò Sierra vedendola pronta a salire al piano superiore. -Estais aspettando da molto tiempo?-.
-No, señora. Ho appena finito di preparare el necessario por Sir Anderson-.
-Ottimo. Seguitemi, forza-.
Donna Burromuerto si avviò lungo le scale con passo spedito, precedendo il cuoco e la povera domestica, che, arrancando, raggiunse il pianerottolo con il fiatone.
-Datemi il vassoio, presto-, comandò sbrigativa Sierra strappando dalle mani di Ann Maria l’occorrente.
-Ma non quereis que…?-.
-Sarò yo a servire el desayuno, claro? Y ahora bussate: dovrebbe ser sveglio, ormai, ma quiero ser comunque certa-.
Scambiando un’occhiata sospetta con Devon, la serva batté le nocche contro la porta e attese una risposta dall’interno.
-Avanti-.
“Sì! È sveglio, è sveglio!”, pensò entusiasta Sierra, immaginando di avere gli occhi brillanti per l’emozione.
-Aprite Ann Maria, muovetevi!-.
La domestica obbedì di nuovo, sospirando impercettibilmente e strappando un sorriso divertito a Devon; la padrona, intanto, mise piede nella stanza, cercando immediatamente l’ospite con lo sguardo.
-Es hora de comer!-, esclamò entusiasta vedendolo già seduto sul letto.
Gli si avvicinò pian piano, sorreggendo il vassoio e posandolo sul grembo del ragazzo.
-Grazie-, mormorò Cody guardandola dritta negli occhi e stupendosi di non rintracciarvi nessun’ombra di rancore.
-Ve gusta, señor?-, domandò Sierra con un sorriso smagliante.
Sir Anderson non rispose, preso com’era dal divorare tutto quel ben di Dio. Erano settimane che non mangiava così bene e, per quanto la colazione si basasse su semplici uova, trovò il tutto semplicemente gustoso.
-Complimenti al cuoco!-, sbuffò sazio il ragazzo una volta inghiottito anche l’ultimo boccone. -Mai assaggiato del bacon così buono-.
-Voi mi lusingate, signore-.
Cody si voltò di scatto, sgranando gli occhi.
-Chi ha parlato?-.
-Oh, perdonatemi. Mi chiamo Devon Joseph e… sono il cuoco a cui avete fatto riferimento-, spiegò brevemente il ragazzo muovendo qualche passo verso il letto.
-Voi… Parlate inglese?-, domandò sorpreso l’ospite.
-Sì. Sono giamaicano e conosco la vostra lingua fin da quando ero bambino-.
-Ma è fantastico! Finalmente potrò parlare con qualcuno che mi comprende!-.
-Devon, que pasa?-.
-Señora, he dicho a él que puedo hablar ingles-.
-Bien! Podeis decir que quiero comunicar para conocer su storia?-.
-Esperais un momiento, por favor…-.
-Cosa ha detto Lady Burromuerto?-, chiese perplesso Cody spostando lo sguardo dalla ragazza al cuoco.
-Desidera che voi le raccontiate cosa vi è successo prima di arrivare qui-.
-Ma… Non è adirata con me per quello che ieri le ha detto Don Alejandro?-.
Devon tradusse a Sierra la domanda ed ella si affrettò a rispondere con tono concitato, battendosi ripetutamente il petto all’altezza del cuore.
-La padrona dice che si è trattato di un malinteso. L’unica persona che biasima è suo fratello, che le ha nascosto la verità fin dall’inizio-.
-Ma lui dov’è, adesso?-.
-È uscito poco più di un’ora fa. Non sarà di ritorno prima di pranzo, comunque. Potete star tranquillo che non interromperà la conversazione tra voi e Donna Sierra-.
 Cody annuì con un cenno della testa e concentrò la propria attenzione sulla ragazza che aveva di fronte.
-Dunque posso cominciare a raccontare tutto?-.
-Certamente-.
-Mi giurate che questa trovata non si tratti invece di un piano elaborato da Don Alejandro per ottenere maggiori informazioni da me?-.
-No, signore. E per dimostrarvi la mia onestà, vi chiedo di specificare se ci sono particolari che volete tenere nascosti alla mia padrona. Mi limiterò a non tradurre tutto ciò che potrebbe essere “compromettente”-, propose Devon senza pensarci un istante.
-Bene, allora. Desidero fidarmi di voi-.
Cody inspirò profondamente e rimase in attesa per una manciata di secondi, deciso a narrare ogni cosa.
-Sono il più fidato collaboratore di Lord Trent Spencer, proprietario di un vasto appezzamento terriero in Georgia e principale rivale di Don Burromuerto. Lo scorso aprile sono stato inviato in Inghilterra per concludere una trattativa d’affari e portare in America una nobildonna conosciuta dal mio amico. Il viaggio è durato più a lungo del previsto a causa di un maltempo che non ci ha concesso un giorno di tregua; ormai prossimi alle Isole Bermude, il nostro vascello è stato messo a ferro e fuoco da una banda di pirati, che hanno rapito la ragazza sotto la mia protezione e ucciso l’intero equipaggio. Solo per miracolo sono riuscito a sopravvivere; per giorni sono stato trascinato via dalle onde, aggrappato ad un’asse di legno, unico frammento rimasto della nave su cui viaggiavamo. La provvidenza ha fatto sì che venissi recuperato da un’imbarcazione comunitaria proveniente ancora una volta dall’Inghilterra; sono stato sottoposto a continue cure, ma le condizioni igieniche non erano delle migliori. Ho contratto la malaria e sono rimasto in quarantena fino alla fine della traversata, quando la nave è attraccata al vostro porto. Non ricordo nulla di quello che è successo in seguito, se non il fatto di essermi risvegliato in questo letto e aver scoperto che a portarmi qui era stato Don Alejandro-.
Devon tradusse in fretta ogni parola del ragazzo e Cody ebbe la possibilità di vedere le diverse espressioni che poco alla volta si susseguivano sul volto di Sierra.
-È tutto?-, domandò il cuoco.
-Già. Perdonate la mancanza di descrizioni più dettagliate, ma come vi ho detto i miei ricordi non sono poi così chiari-.
-Señora, él no tiene otras informaciones. Ha dicho todo lo que…-.
-Devon, tiengo una pregunta por él-.
Sir Anderson attese che i due finissero di parlare prima di chiedere che cosa la ragazza avesse domandato.
-La padrona vorrebbe sapere chi è Gwen-.
Cody s’irrigidì tutto d’un tratto e sentì il sangue raggelarglisi nelle vene.
-Come fa a conoscere questo nome?-, disse, spalancando gli occhi.
-Dice che durante il vostro lungo sonno lo avete esclamato più volte-, spiegò Devon. -E ogni volta che lo avete fatto, vi siete svegliato da un brutto incubo-.
Il ragazzo si passò una mano tra i capelli, scompigliandoli più di quanto non lo fossero già: -È la nobile di cui vi ho parlato poco fa. La ragazza fatta prigioniera da quel branco di assassini!-.
Strinse il pugno destro e si morse il labbro superiore come a trattenere un urlo dovuto all’ira.
-Era una persona importante per voi?-.
Cody alzò lo sguardo sul cuoco e rispose un mesto “Sì”.
-Siete innamorato di questa donna?-.
Sir Anderson si prese un minuto prima di dare una conferma o una smentita, chiedendosi dove Sierra Burromuerto volesse arrivare rivolgendogli quelle ultime domande.
-Mi è molto cara. Al solo pensiero di saperla in balia di quegli esseri immondi, percepisco una pugnalata qui, in pieno petto-.
Si passò con leggerezza una mano all’altezza del cuore e con la coda dell’occhio cercò di cogliere la reazione della nobile spagnola.
Un velo di tristezza le si posò sul volto, andandolo ad oscurare. La scintilla che fino a pochi istanti prima le aveva illuminato le pupille si spense pian piano, portata via dalle parole tradotte che Devon le aveva appena rivolto.
-Siete a conoscenza del nome del suo rapitore?-.
-Io… Sì, mi sembra che fosse… Mi pare di averlo riconosciuto, ma non sono perfettamente convinto. C’era un forte vento, il giorno in cui siamo stati assaliti, e la pioggia batteva incessantemente. Il mugghiare delle onde rendeva l’atmosfera ancor più spettrale e… Ho ancora negli occhi le immagini di quegli orribili momenti. Vedere Gwen trascinata via di peso, contro la sua volontà…-.
La voce gli si spezzò in gola, rotta dall’irresistibile impulso di sfogarsi in un pianto liberatorio.
-Sapreste almeno descrivere il suo aspetto?-.
-Oh, sì. Nella vita ci sono momenti e persone che non si riescono a dimenticare tanto facilmente… Ma non ce ne sarà bisogno. Se davvero le apparenze non mi hanno ingannato, posso affermare che il maledetto sia il pluriricercato pirata Crouch, sulla cui testa è posto l’ammontare di ben centomila sterline-.
-Un gruzzoletto che farebbe gola a chiunque, vero, Sir Anderson?-.
Tutte le persone all’interno della stanza volsero l’attenzione sulla persona che aveva interrotto il nobile e, con somma sorpresa, si ritrovarono a fissare Don Alejandro, tornato a casa in anticipo e accompagnato da Lord Johnson, suo devoto e fedele sgherro.
-Hermano!-, esclamò Sierra con gli occhi sbarrati. -Que estas haciendo aquí?-.
-Oh, me gusta esta pregunta-, ghignò l’altro perfidamente. -Querería haber la misma informacion da te-.
-Ma guarda chi si vede-, disse con una punta di malcelata ironia Noah. -Vi porgo i miei saluti, Sir Cody. Don Alejandro mi ha raccontato delle vostre… Come chiamarle? Peripezie in mare…-.
-Cosa volete, Johnson? Perché vi trovate qui?-, domandò Cody accigliandosi.
-Ma come? Sono venuto a fare una visita all’ammalato e mi riservate questo trattamento? Uhm, sempre scortesi, voi Inglesi-.
-Non osate parlarmi di scortesia! Non dopo aver ripudiato la madre patria pur di godere dei benefici che quest’uomo vi ha promesso!-, sbottò adirato Cody indicando Don Alejandro con la punta dell’indice.
-Questi non sono affari che vi riguardano-, rispose piccato Noah. -Non ho nulla da spartire con voi usurpatori-.
-Freniamo le lingue, señores. Non vedete que en esta camera ci sono algunas personas di troppo?-, intervenne il padrone di casa lasciando saettare lo sguardo sulla sorella e i suoi servitori.
-Alejandro, que quieres da Cody? No has hecho…-.
-Sierra, sali. Y vostros dos… Tornate a vuestros deberes. Ahora!-.
Il tono imperioso dello Spagnolo non ammetteva repliche. I tre uscirono in silenzio dalla stanza, abbassando il capo; l’ultima ad abbandonare la camera fu proprio Sierra, che lanciò un’ultima occhiata a Cody prima di seguire ammutolita Devon e Ann Maria.
-Bien-, riprese Don Burromuerto sbattendo la porta dopo aver lasciato passare la sorella. -Finalmente possiamo hablar de lo que ci interessa-.
Fece il giro dell’imponente letto a baldacchino e si sistemò di fronte a Cody, chinandosi verso di lui e fissandolo dritto negli occhi: -Dunque avevo razon. Non mi avevate raccontato i particolari del vuestro viaje in Inghilterra-.
-Avrei dovuto?-, replicò l’altro con tono di sfida.
-Sarebbe stato meglio, ma no tiene importancia-, tagliò corto Alejandro. -Quiero solo algunas otras respuestas-.
Cody restò zitto, aspettando che il nemico formulasse le nuove domande.
-Habeis dicho que è stata la banda di pirati di Crouch a distruggere il vuestro veliero, vero?-.
Il ragazzo annuì.
-Y después siete stato recuperato dalla American Hope-.
Sir Anderson asserì nuovamente.
-Sabeis, su aquella nave doveva esserci anche una nobildonna inglese il cui nome es Courtney Bennet. Ne avete sentito parlare?-.
Stavolta il nobile scosse il capo, ignorando a chi si stesse riferendo l’altro.
-Perché mi chiedete tutto ciò?-, domandò perplesso Cody.
-Oh, es muy semplice. Non è stato un caso, se il giorno dello sbarco mi trovavo al puerto. Por vosotros è stata una fortuna avermi incontrato, ma credetemi quando vi dico que, se avessi potuto, vi avrei volentieri lasciato perire-.
-Molto gentile da parte vostra-, sentenziò sarcasticamente Sir Anderson.
-Ad ogni modo, aquella mañana ero allí para accogliere proprio Lady Bennet. Ho aspettato che todos los pasajeros scendessero, sperando di ver la chica uscire alla luz del sol. Ma non c’è stato niente da fare: ella no estaba. L’ultimo a essere trasportato fuori siete stato voi y yo vi ho tenuto sotto stretto controllo en casa mia. Dopo il vuestro arrivo vi ho fatto sistemare aquí, en la camera destinata alla mia ospite, y subito ho fatto llamar un dottore para visitarve. Per due settimane ho atteso il vuestro risveglio, desideroso di saber que puede ser accaduto a Lady Bennet, ma ahora vosotros mi dite di non averla mai sentita nominare. Que pasò? Por qué ella non estaba su aquella nave?-.
Alejandro si ritrasse di un passo e guardò i verdeggianti campi oltre la finestra, assillato da mille dubbi e da domande a cui nessuno sembrava essere in grado di dare risposta.
-Fatemi pensare…-.
Sussurrando appena quelle due parole, Cody richiamò l’attenzione del nobile spagnolo, sempre più in preda all’agitazione.
-C’è… C’è una cosa che non vi ho ancora detto-.
-Y que estais aspettando, allora? Hablate, hablate!-, esclamò Alejandro con un tono che tradiva allo stesso tempo ira e preoccupazione.
-Dopo essere stato portato a bordo dell’American Hope, alcuni medici mi hanno sistemato nell’infermeria, accertandosi delle mie non rassicuranti condizioni. So di aver dormito molto in quei giorni, ma ricordo di aver udito un gran trambusto, una mattina. Non riuscivo a capire che cosa stesse accadendo; solo poche ore più tardi mi giunse la notizia che la nave era stata abbordata da un vascello pirata in cerca di ricchezza. Ma non avendo trovato nulla di valore all’interno di una nave comunitaria scelta perlopiù da gente in cerca di fortuna, mi dissero che il capitano di quella ciurma di malviventi aveva deciso di prendere con sé due ostaggi tra le donne presenti a bordo-.
Don Alejandro percepì un brivido accarezzargli malevolo la schiena, mentre il cuore gli sprofondava in un punto imprecisato all’altezza dell’intestino. Un’improvvisa, crudele consapevolezza s’impadronì di lui.
-Sois seguro de lo que estais diciendo?-.
-Non ho motivo di tacere questo dettaglio-, si limitò a rispondere Cody.
-Ma allora… Lady Bennet potrebbe essere prigioniera di quegli uomini-, notò Noah.
-Vosotros habeis un grande espirito di osservazione, eh?-, lo zittì con un’occhiataccia Alejandro.
-Ora che vi ho detto tutto ciò che sapevo, sarei felice se mi comunicaste quando dovrò abbandonare la vostra villa-, provò Sir Anderson, tentando di spostare la conversazione su un altro argomento.
-A esto penserò yo-, lo liquidò Don Burromuerto. -Non temete, tornerete ben presto dal vuestro amigo Spencer. Vi he già dicho que vi accompagnerò personalmente; anzi, gradirei che con nos ci fosse anche Lord Johnson-.
Alejandro si voltò appena verso il proprio compagno di malefatte, assicurandosi di avere una sua risposta positiva con il solo sguardo.
-No quiero tormentarvi oltre, Sir Cody. Ma ho bisogno di saber se qualcuno a bordo dell’American Hope vi abbia fornito ulteriori informazioni su aquel pirata-.
Il ragazzo si massaggiò delicatamente le tempie, chiudendo gli occhi e concentrandosi sui labili ricordi che riaffioravano poco alla volta.
-Sentii un’infermiera parlare con un dottore… Si confrontavano su quanto era accaduto e… Mi pare che quella donna si fosse portata le mani alla bocca per la sorpresa nell’udir pronunciare il nome di quell’ignobile assassino-.
-Y allora? Riuscite a focalizzare lo que habeis escuchado?-.
-Non vorrei sbagliarmi, ma credo che si trattasse ancora una volta della banda di Crouch. Lo stesso dannato che mi ha portato via…-.
Cody si bloccò, correggendosi immediatamente: -… Che ha rapito Lady Thompson-.
Un’espressione a metà tra la contentezza e la disperazione plasmò il volto di Don Alejandro, teso come non mai. Alla fine era riuscito ad estorcere a quell’ingenuo tutto ciò di cui necessitava.
-Vi ringrazio profondamente para haber deciso di collaborare-, disse a Cody, spostandosi dall’altro lato del letto e avvicinandosi alla porta chiusa. -Continuate a riposare. Vi trovo già migliorato, ma dovremo esperar algunos otros días antes di partire per la Georgia-.
-Ma sto benissimo! Il problema da risolvere è tanto grande da non poter essere rimandato ancora!-.
-Apprezzo el vuestro coraggio-, fece finta di ammettere lo Spagnolo, -ma siate consapevole dei vuestros limites. Adios, Sir Cody-.
Alejandro aprì la porta e uscì dalla stanza precedendo Noah, che non degnò di uno sguardo il nemico semi disteso sul letto.
-Che intenzioni avete?-, chiese Lord Johnson non appena ebbero varcato la soglia.
-Ah, amigo, non indovinate?-.
Noah scosse la testa.
-Allora abbiate fiducia nel sottoscritto. Vedrete, non resterete deluso dal mio astuto piano-.
-Sì, ma… Come intendete agire?-.
Don Burromuerto mosse alcuni passi verso la rampa delle scale, pronto a scendere al piano inferiore.
-Farò in modo que aquellos stupidos Ingleses  si fidino di me-, spiegò in un sussurro. -Li convincerò a sferrare un attacco congiunto contro i pirati di Crouch; no creo que sarà dificil, visto que una delle prigioniere ahora sarebbe dovuta ser già en Georgia. Dirò loro que anche una mia ospite è diventata ostaggio di aquellos hombres, così penseranno di potersi alleare con me-.
-E poi? Che vantaggio trarrete da questo piano?-.
-Semplice. Non solo recupererò la mia promessa esposa, ma al mismo tiempo le difese di Spencer si affievoliranno. Mentre sarò impegnato in mare, vosotros y Lord Richardson organizzerete l’esercito della Confederazione para preparar la battaglia decisiva contro los Ingleses, que non saranno en grado di resistere all’assalto di todas las nuestras fuerzas-.
Noah osservò ammirato l’uomo che gli stava davanti: chi mai avrebbe potuto elaborare un piano d’azione perfetto, se non Don Alejandro Burromuerto?
-È un’idea geniale-, disse in un soffio Lord Johnson. -Quando ci metteremo all’opera?-.
-Non siate impaziente, amigo mio. Compiremo la primera mossa presto. Muy, muy presto-.
   
 
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