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Autore: Kleio    24/09/2013    3 recensioni
Tom Riddle aveva una vita perfettamente normale, e grazie tante. E una figlia secchiona. E una madre fuori di testa, un'ex moglie rompipalle, un sacco di soldi e una brillante carriera che gliene avrebbe garantiti ancora di più... Sempre che Cornelius Caramell non gli avesse soffiato il posto, cosa possibile, ma decisamente improbabile.
E poi c'era la sua Bellatrix, intelligente, affascinante... e sposata.
Dal Ministero della Magia all'uffico di Silente, dalle atmosfere scintillanti di antichi manieri nobiliari all'antro buio e umido della Camera dei Segreti, le vite di personaggi vecchi e nuovi si intrecciano in una vicenda in cui, da un presupposto di perfezione, si arriverà all'infrangersi di ogni speranza...
Ovvio OOC per Tom Riddle e Merope Gaunt.
Genere: Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Merope Gaunt, Nuovo personaggio, Tom O. Riddle, Un po' tutti | Coppie: Bellatrix/Voldemort
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Memorabilia'
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6. The name of the game





Everything's out in the open


-Tutta questa umidità mi farà arricciare i capelli.- protestò una ragazzina minuta con una vocina querula, mentre si passava freneticamente una mano tra il caschetto di capelli neri e cortissimi. -Dovrebbero trovare una soluzione!-
-Certo.- replicò Patrick, seduto vicino a lei su una poltrona di pelle nera. -Quando troveranno il modo per spostare il Lago Nero da sopra le nostre teste ti farò sapere, Pansy.-
Pansy si bloccò con la mano tra i capelli e le guance le si tinsero di un rosa acceso.
Draco, appollaiato su un divano di fronte a loro, guardò il cugino divertito, mentre Theodore Nott, un undicenne secco e dall'aspetto conigliesco rannicchiato nell'angolo alla sua destra, sorrise beffardo. Il ragazzino di colore sdraiato prono sul pavimento, invece, trovò la battuta meno divertente.
-Qualche problema, Blaise?- chiese Patrick, con una voce spaventosamente priva d'interesse.
-Se non ne hai tu.- rispose quello secco, puntellandosi sui gomiti e assottigliando gli occhi obliqui.
-Che cosa abbiamo oggi?-  domandò Draco a nessuno in particolare.
Theodore fece per estrarre il programma dalla borsa, ma Patrick lo precedette:
-Due ore di Difesa con i Grifondoro, poi Incantesimi,  a seguire Trasfigurazione e questo pomeriggio si va alle serre con i Tassorosso.-
-Che schifo!- esclamò Pansy disgustata. -Grifondoro e Tassorosso nello stesso giorno!-
-Una buona occasione per dimostrare chi è il migliore.- replicò Theodore con un sorriso furbo.
-Secondo voi quale delle due è peggio?- chiese Pansy, che ora aveva afferrato un pettine e si lisciava la frangetta.
-Tassorosso.- asserì Patrick con decisione.
-Su questo non posso che essere d'accordo.- convenne Blaise dal pavimento. -Quelli sono delle piaghe.-
-Anche i Grifondoro sono messi male, però.- osservò Draco malevolo. -Hanno i Weasley.-
-E Paciock.- aggiunse Theodore. -Paciock! Boh...-
-Anche il cappello può sbagliare, no?- disse Patrick. -In fondo, è solo un cappello.-
-Il cappello non sbaglia.- replicò Blaise con convinzione.
Patrick gli lanciò un'occhiata in tralice, ma lui non se ne accorse.
-Almeno abbiamo Piton.- disse Draco. -Lui è grande; favorisce sempre quelli della nostra Casa!-
-Davvero?- Patrick non sembrava sorpreso da quell'affermazione, ma non era per nulla convinto. -A mia madre lui non piace per niente.-
-A mio padre sì.-
-Anche al mio!- s'intromise Theodore.
-E poi c'è Lumacorno, che non è male.- continuò Draco.
-Anche lui favorisce i Serpeverde?- chiese Pansy interessata.
-Ama radunare attorno a sé un gruppetto di studenti selezionati- spiegò Blaise, -che poi possono partecipare alle feste o alle riunioni che organizza, ma non occorre essere un Serpeverde.-
-E come fai ad essere scelto?-
-O sei molto bravo...-
-... o hai un genitore famoso.- completò Draco con un ghigno.
-O entrambe le cose- aggiunse Patrick, -come Elettra Riddle.-
Draco arrossì violentemente.
-Elettra Riddle? La figlia del Ministro?!- chiese Blaise curioso.
Patrick annuì.
-Qual è?-
-Molto alta, capelli rossi, anche lei Serpeverde.- la descrisse Patrick. -Il mio adorato cugino l'ha conosciuta sul treno.- aggiunse, con un sorrisetto sarcastico.
Draco lo incenerì con lo sguardo e Blaise aggrottò la fronte.
-Ma sì, dai!- intervenne Pansy, ancora ostinatamente impegnata a pettinarsi. -Quella che se ne va sempre in giro con Tassorosso Testaviola.-
Blaise sembrò aver capito.
-Che poi...- continuò Pansy divertita, -se io fossi la figlia del Ministro non mi farei vedere in compagnia di un fungo catarifrangente.-
Tutti i presenti, meno Patrick, sogghignarono.
-Già.- replicò Patrick con freddezza. -I capelli a caschetto sono così out! Vero, Pansy?-
Draco e Theodore scoppiarono a ridere e Pansy si immobilizzò per la seconda volta, con il pettine in mano.
-I miei almeno non sono viola.- mugolò lei risentita.
-Sicura?!- chiese Patrick sardonico. -Perché con questa luce verde...-
-Oooooooh!- esclamò Draco, che ancora non aveva smesso di ridere.
-Ma cosa ti prende?!- chiese Pansy stizzita, scattando in piedi come una molla.
Patrick la squadrò da capo a piedi, ma non rispose.
-E' quello che vorrei sapere anch'io.- disse Blaise, alzandosi dal pavimento e spolverandosi la divisa. -Io vado; non ho nessuna intenzione di arrivare in ritardo il primo giorno.-
E uscì dalla Sala Comune seguito a ruota da Pansy.
-Meglio se andiamo anche noi.- osservò Patrick, che non sembrava per nulla turbato dalla reazione dei compagni alle sue parole. -Dove sono Tiger e Goyle?-
-In Sala Grande a rimpinzarsi come gorilla.- rispose Draco sprezzante, alzandosi a sua volta dal divano imitato da Theodore, che si precipitò di corsa in Dormitorio a prendere il libro di Difesa.
-Patrick- cominciò Draco non appena furono soli, -ho capito che vuoi metterti in mostra, ma se continui così...-
-Mettermi in mostra?!- ripeté Patrick esterrefatto. -Ma che cavolo dici?!-
-Sì, insomma, hai capito...-
-No.- sentenziò Patrick seccamente.
-Da che parte stai?- insistette Draco. -Non puoi fare l'antipatico proprio adesso o rimarremo soli con Tiger e Goyle!-
-Se non sbaglio, anche tu hai riso...- gli fece notare Patrick alzando un sopracciglio, -e poi che ti serve un'oca coma Pansy? Non ho mai incontrato nessuno di più superficiale...-
-Pansy?!- Draco era confuso. -Io parlavo di Blaise! Non ha senso metterti contro i compagni di Casa!-
-Mi metto contro solo alle persone che mi stanno antipatiche.- replicò Patrick freddamente. -E Pansy è tra queste. Di Blaise non mi importa un bel niente.-
Draco sbuffò spazientito, come se il cugino non riuscisse a cogliere il nocciolo della questione.
-Dovrebbe, invece. E poi, sicuro che Pansy proprio non ti piaccia?- chiese in tono vagamente irrisorio.
-Che cosa?!- sbottò Patrick.
-Non diceva delle cose così sbagliate, in fondo...-
-Tu scherzi.-
-Perché dovrei?-
-Oh, Draco, non credi anche tu che dovrei cambiare balsamo?!- disse Patrick con voce acuta e stridula.
-Parlavo di quello che ha detto sull'amica di Elettra.-
-Della tua cara amica Elettra.-
-Finiscila.-
-Potevo capire se l'avesse presa in giro in quanto Tassorosso- concesse Patrick, -ma - sorpresa, sorpresa - ha parlato solo dei suoi capelli!-
-Secondo me ti piace.-
-Hai la capacità intuitiva di un cucchiaino.-
-Dico davvero.-
-Sei fuori come un geranio.-
-Come vuoi tu.-
-Ma perché dovrebbe piacermi, se ti ho appena detto che è stupida!- esclamò Patrick spazientito.
-Credevo volessi attirare la sua attenzione.- replicò lui con un ghigno.
-Ti assicuro che non è così.- rispose Patrick categorico.
-Beh, allora cerca di farti andare a genio Blaise. E' sempre utile una bacchetta in più contro i Grifondoro.- concluse Draco con un'alzata di spalle.
Non dovettero fare molta strada per raggiungere l'aula di Difesa contro le Arti Oscure, che, su espressa richiesta del professor Piton, si trovava nei sotterranei: buia, umida e pervasa da un'inquietante luce verdastra, ricordava la Sala Comune dei Serpeverde sotto molti punti di vista.
Il professor Piton
, avvolto nel suo mantello nero come un grosso pipistrello, li aspettava immerso nella penombra di un angolo della classe, tanto che alcuni studenti sobbalzarono, colti alla sprovvista dalla sua tetra presenza. Con la sua voce atona e mostruosamente serica, fece l'appello senza guardare in faccia nessuno di loro, ma arrivato a Patrick si bloccò, alzò il capo lentamente e le sue labbra si incresparono in un sorrisetto vagamente beffardo.
-Sei il figlio di Bellatrix e Rodolphus?- chiese, con un'impercettibile vena sarcastica.
-In persona.- rispose Patrick candidamente.
-Credi di essere spiritoso?-
Patrick non rispose, ma continuò a sostenere il suo sguardo.
-O forse credi di sapere già tutto?- insistette lui, mellifluo.
Patrick rimase ostinatamente in silenzio e il sorrisetto beffardo di Piton si allargò, diventando una vera e propria smorfia di scherno.
-Mi sarei aspettato più ardimento da parte tua.- replicò con un ghigno, tornando poi a concentrarsi sull'elenco.
-Beh, mi dispiace averla delusa, professore- disse Patrick con disinvoltura ben simulata, -ma non sono stato abituato a rispondere male ad un mio superiore.-
Alcuni tra i Grifondoro sorrisero, i Serpeverde, invece, sembravano disorientati.
-Due punti in meno a Serpeverde per la tua fastidiosa arroganza, signor Lestrange.- dichiarò Piton secco, alzando la testa di scatto.
Draco, incredulo, fissava il cugino con aria contrariata.
Ma Patrick si rese conto quasi subito di non essere l'unica persona nella classe su cui il professore aveva deciso di riversare il proprio odio:
-E tu, invece, devi essere il figlio di James Potter?- aveva chiesto allo stesso ragazzino occhialuto che avevano conosciuto sull'Espresso.
-Precisamente.- aveva risposto quello, ricambiando il suo sguardo lugubre con un'occhiata limpida.
-C'è solo da augurarsi che tu non sia come tuo padre- aveva commentato Piton in tono aspro, -o come il tuo sciagurato padrino.-
Harry aveva aperto la bocca per ribattere, indignato, ma una ragazzina dai capelli crespi, la stessa che durante la cerimonia dello Smistamento aveva agguantato il cappello con tale foga che sembrava quasi avesse paura che volasse via, gli aveva prontamente assestato un calcio sugli stinchi, che lo aveva convito a desistere.
-Qualcosa non va?- aveva chiesto lui, tradendo un'ombra di soddisfazione.
-Nulla.-
-Nulla, professore.- lo aveva corretto, soave, cogliendo immediatamente il pretesto per togliere due punti anche a Grifondoro per la sfacciata mancanza di educazione del signor Potter.
Draco, dal canto suo, non poteva certo lamentarsi del trattamento che gli veniva riservato e fece riguadagnare a Serpeverde i punti persi soltanto prestando a Piton il libro di testo.
-Favorisce sempre noi, eh?!- disse Pansy a metà tra l'ironico e il lamentoso, mentre si avviava insieme a Patrick e Draco verso l'aula di Incantesimi.
-E' così.- rispose Draco convinto. -Se Patrick non gli avesse risposto male...-
-Io non ho fatto niente!- protestò Patrick. -E' lui che ha iniziato ad attaccarmi! Avrei dovuto dargli ragione, così sarebbe stato ancora più soddisfatto?-
Draco alzò le spalle.
-Potevi stare zitto.-
-Ci ho provato!- replicò, irritato. -Ma, se non l'hai notato, ha trovato il modo per togliere punti anche a Potter.-
-Potter se l'è meritato.-
-Non più di quanto me lo sia meritato io.-
-Che importa se se l'è meritato o meno!- sbottò Draco animatamente. -Meglio così, no?!-
-No!- esclamò Patrick. -Non ha alcun senso vincere la Coppa delle Case se veniamo favoriti!-
-Ma che stai dicendo?!- Draco sembrava sconvolto, mentre Pansy fissava Patrick sdegnata.
-A quel punto non dimostreremmo un bel niente!-
-Tu sei matto.- disse Pansy sprezzante.
-Nessuno ha chiesto la tua opinione.- ribatté Patrick glaciale. -Ma state pure tranquilli, non ci farò perdere altri punti; se è per questo, io devo essere un vero e proprio conflitto interiore
per Piton.-
-Che intendi?- chiese Draco con scarso interesse.
-E' ovvio, no?- disse Patrick. -E' combattuto tra l'antipatia per me e la sua preferenza per i Serpeverde; non mi toglierebbe mai dei punti se poi non avesse la certezza di farceli recuperare, in un modo o nell'altro.-
-E allora che senso ha?-
-Vaglielo a chiedere.-


-Il programma di quest'anno è piuttosto complesso.- esordì il professor Lumacorno, la massiccia mole incastrata tra la sedia e la cattedra. -Un disegno ambizioso, lo riconosco, che verterà sulle pozioni curative, andando a tracciare un parallelo con gli antichi preparati Babbani, che questi ultimi avevano la presunzione - chiaramente erronea - di considerare pari ai nostri per efficacia. Tuttavia, come sapete da sette anni a questa parte, sebbene nel Medioevo i Babbani fossero ferocemente convinti che alcuni dei loro intrugli possedessero capacità magiche, non sarebbero mai stati in grado di preparare una Pozione funzionante
anche se in possesso di tutti gli ingredienti necessari, dal momento che è indispensabile una bacchetta magica.-
Elettra, seduta in primo bianco con una piuma in mano e la pergamena dispiegata, annuì con fervore.
-Mi rendo conto- proseguì Lumacorno, -che si tratta di un progetto impegnativo e per tanto mi aspetto da tutti voi la serietà che si addice ad una classe dell'ultimo anno di corso. Studiate sodo fin da subito e non avrete nessun problema a superare in modo soddisfacente i vostri M.A.G.O.-
Elettra non gli staccava gli occhi di dosso, attentissima, mentre Miranda, seduta accanto a lei, aveva un'espressione preoccupata.
-Ora, c'è qualcuno di voi che abbia una vaga idea del concetto che i Babbani avevano di 'pozione magica'? Perché è da lì che dobbiamo partire se vogliamo mettere a confronto la nostra sottile scienza con le loro sterili imitazioni.-
La mano di Elettra scattò in aria all'istante, Miranda ridacchiò.
-Qualcun altro, oltre a lei?- insistette Lumacorno con un largo sorriso.
Un Tassorosso, dal fondo dell'aula, alzò la mano.
-Molto bene!- disse Lumacorno incoraggiante. -Prego!-
-Beh- cominciò quello dopo essersi schiarito la voce, -in origine, per i Babbani il termine 'pozione' era associato alla medicina e, più precisamente, ad un preparato che veniva somministrato ai malati per via orale. Da qui alla magia il passo è breve, tant'è che nel loro immaginario collettivo il matraccio, quel contenitore vitreo utilizzato nei laboratori, è diventato popolare come contenitore specifico per le loro cosiddette 'pozioni'.-
-Ottimo, ottimo!- si complimentò Lumacorno. -Cinque punti in più a Tassorosso! Qualcun altro?-
Elettra alzò la mano di nuovo.
-Signorina Riddle?-
-Senza dubbio il Medioevo è il periodo più fecondo, per quanto concerne i tentativi Babbani di emulare la magia.- asserì Elettra con voce chiara. -In quest'epoca, infatti, le conoscenze scientifiche derivate dai popoli antichi quali greci e romani, e ancor prima egizi e babilonesi, erano andate ormai perse nella loro integrità; gli scienziati medievali, dunque, furono costretti a basare la propria sapienza su trattati naturali più recenti e più facilmente reperibili, in genere risalenti al 300 d.C. Tali manuali erano però pieni di inesattezze e superstizioni, che venivano spesso descritte come tipiche di alcune erbe e delle pozioni con le quali venivano realizzate. Ed è per tale ragione se queste bevande sono state così spesso associate alla magia.-
-Non avrei saputo dirlo meglio!- dichiarò Lumacorno soddisfatto. -Sette punti a Serpeverde! Adesso, le pozioni che studieremo e proveremo a distillare quest'anno avranno scopi curativi e...-
Lumacorno si interruppe: Elettra aveva alzato la mano un'altra volta.
-Signorina Riddle?-
-La pozione Antilupo può essere considerata una pozione curativa?-
-Ah, caso particolare quello della Antilupo, sì.- rispose Lumacorno a voce bassa, con gli occhi che brillavano. -Come tutti voi dovreste sapere è stata inventata da...-
-... Damocles Belby.- completò Elettra.
-Precisamente, signorina Riddle, precisamente. E, come forse non saprete, Damocles Belby era...-
-... un suo allievo.-
Questa volta Lumacorno la guardò interrogativo, come gran parte della classe; Miranda, invece, non sembrava affatto sorpresa.
-E' sulle mensole, signore.- spiegò Elettra semplicemente.
-Sì, certo, le mensole.- annuì Lumacorno con un sorriso compiaciuto. -Ad ogni modo sì, la pozione Antilupo è da annoverarsi tra le pozioni curative, ma suppongo che tuo padre - salutamelo molto, a proposito - ti abbia spiegato che la sua preparazione è considerata una pratica illegale dal Ministero della Magia, dal momento che vige una politica atta a sorvegliare il fenomeno del Licantropismo. Bisogna avere un'autorizzazione speciale e, a meno che tu non riesca a convincerlo a cambiare parte del nostro Statuto, noi non possiamo fare assolutamente nulla, se non, ovviamente, studiarne la composizione in modo prettamente teorico.-
Elettra annuì.
-Tornando a noi- proseguì Lumacorno, - la mia esperienza come insegnante mi suggerisce di cominciare da qualcosa di più accessibile e - perché no? - legale. Pensavo di iniziare, solo grazie alla preziosissima collaborazione della professoressa Sprite, con il ricostituente alla Mandragola. Mafalda...-
-Miranda.- lo corresse lei con un sorriso.
-Perdonami.- disse Lumacorno gentile. -Miranda, sapresti descriverci le caratteristiche di questa pianta?-
-Ehm, la Mandragola è una pianta dal fusto grosso e nodoso che al posto delle radici ha una specie di... neonato urlante... e il suo pianto può uccidere una persona o farla svenire per molte ore. I suoi effetti sono proporzionali all'età della pianta.-
-Bene, Marianna. Perdona la domanda di Erbologia, disciplina che cedo volentieri alla mia espertissima collega, ma era necessario introdurre l'argomento. E, dimmi, saresti capace di indovinare a quale scopo si utilizza il ricostituente alla Mandragola?-
Miranda fece una smorfia e Elettra sventolò in alto la mano.
-Risvegliare le persone pietrificate, credo...- provò lei, esitante.
Elettra si rimise a sedere composta e Miranda fu certa di aver dato la risposta giusta.
-Ci siamo.- disse Lumacorno in tono di lode. -Altri due punti a Tassorosso. Per preparare correttamente il ricostituente dovete tenere a mente che...-
-Mi scusi, professore.- lo interruppe Miranda confusa.
-Dimmi pure, Marietta.-
-Ma in quale caso potrebbe rivelarsi utile il ricostituente? Insomma, per le persone che vengono paralizzate durante un duello dovrebbe essere sufficiente un controincantesimo...-
Elettra, interessata, si sedette più dritta sulla sedia.
-Beh, signorina- replicò Lumacorno in tono serio, -il ricostituente è ad uso terapeutico e viene utilizzato anche per curare ferite e traumi, ciò non toglie che la sua funzione principale rimanga quella di risvegliare una persona pietrificata; potrebbe sempre tornare utile nel caso in cui un semplice controincantesimo non fosse sufficiente.-
-Per esempio?-
-Non siamo qui per indagare i casi specifici.- rispose Lumacorno evasivo. -Temo che questo vada al di là del settore di mia competenza e, forse, trovereste nel professor Piton una fonte di informazioni più attendibili di quelle che vi potrebbe fornire un semplice insegnante di Pozioni.-
Miranda non era soddisfatta, mentre Elettra si era fatta pensierosa, Lumacorno, tuttavia, non sembrava affatto propenso a continuare quella conversazione.
-Tuo padre non avrebbe potuto fare di meglio.- gongolò Lumacorno a lezione conclusa, contemplando inorgoglito il liquido verde smeraldo che fumava nel pentolone di Elettra.
Lei sorrise smagliante e ringraziò educatamente.
-Anche tu, Millicent, hai fatto un buon lavoro!- aggiunse, mentre Miranda contemplava soddisfatta e allo stesso tempo sollevata il bollente liquido verde pisello.
-La ringrazio, professore.-
Le due ragazze raccolsero il materiale e si diressero in fretta verso la porta, ma Lumacorno, che adesso guardava le personcine ammiccanti e sorridenti delle cornici sulle mensole con la stessa espressione inorgoglita di poco prima, richiamò Elettra
indietro .
-Ti aspetto fuori.- disse Miranda all'amica, e li lasciò soli nella stanza.
-Mia cara ragazza- disse in tono allegro, non appena lei gli si fece vicino, -non ti preoccupare, non ti tratterrò a lungo... volevo solo farti presente che anche quest'anno è mia intenzione continuare ad organizzare un certo numero di riunioni riservate a studenti selezionati...-
-Certamente, professore.-
-Ribadirlo nel tuo caso è inutile, ma sei caldamente invitata a partecipare, come tutti gli anni, d'altra parte. Ci riuniremo in settimana.-
-La ringrazio infinitamente, professor Lumacorno. Non mancherò.- rispose Elettra con un sorriso educato.
-Che ti ha detto Lumacorno?- chiese Miranda quando lei la raggiunse.
-Oh, niente di particolare.- replicò Elettra con un'alzata di spalle. -Le solite cose che organizza lui, sai...-
-Ah, giusto, i meeting tra secchioni.-
-Sono una cosa carina...- mormorò Elettra in tono di scusa.
-Immagino.- rispose Miranda. -Mi dispiace solo che non si ricordi il mio nome...- disse, sarcastica.
-Non esagerare!-
-Mafalda?-
Elettra alzò le spalle.
-Marianna? Marietta? Millicent?- insistette lei, a metà tra il divertito e il contrariato.
-Va bene, va bene!- si arrese Elettra con un mezzo sorriso. -Forse non si ricorda il tuo nome...-
-Già... forse.-
-Eh oh!-
-E poi non ha nemmeno risposto alla mia domanda...-
-Se non ha risposto è perché non voleva rispondere.-
-Appunto!- esclamò Miranda sdegnata. -Se non è disparità di trattamento questa!-
-Non lo è, infatti.- spiegò Elettra con un tono paziente particolarmente fastidioso. -Evidentemente, sei andata involontariamente a toccare un punto delicato. Forse rientra in quelle cose che gli insegnanti non possono spiegare a noi studenti.-
-Sì, come no...- ribatté Miranda lugubre. -Neanche gli avessi chiesto come si pratica un rito vudù... la verità è che il vecchio tricheco non  mi può vedere.-
-Non lo so.- replicò Elettra tranquilla.
-Te lo dico io. Dove devi andare ora?- chiese.
-Trasfigurazione, ma ci vediamo dopo per Rune, no?-
-Rune, giusto! Che cosa tediosa...- brontolò lei, roteando gli occhi.
-E' facoltativa...- osservò Elettra. -Smetti di farla.-
-E la cultura generale dove la metti?-
-Ti serve per il curriculum, eh?-
-Già.- ribattè Miranda afflitta. -Niente Rune, niente giornalismo... a volte vorrei essere una Babbana, così le rune non esisterebbero e basta!-
-Teoricamente, non è esatto.- la corresse Elettra con semplicità. -Vedi, già Tacito nella sua opera De Origine et situ Germanorum del 98 d.C. riferisce che i sacerdoti e i capitribù Babbani praticavano la divinazione gettando a caso su un telo bianco alcuni pezzetti di legno su cui erano incise le rune, mentre in un passo del poema epico del X secolo Havamal si legge che il dio Odino si sarebbe sacrificato per apprendere il significato delle rune.-
Miranda la fissò sbattendo le palpebre.
-Tacichi?-
-Publio Cornelio Tacito. Era uno storico romano Babbano.-
-Ah.- disse Miranda in tono atono. -Però ora non le studiano più!-
-Certo.- concesse Elettra. -Ma studiano il latino. E anche il greco antico.-
-Ma come cavolo fai a sapere tutte queste cose?!-
-Me le raccontava papà quand'ero piccola.- rispose Elettra con noncuranza.
-Ma tu pensa! A me raccontavano le favole...-



Kleio dice:

E ho cambiato anche il titolo... Beh, buonasera a tutti. Sarete felici di sapere che anche questa volta ho una serie infinita di cosette da comunicarvi. Partiamo da quelle semplici: mi auguro che nessuno dei personaggi descritti in questo capitolo risulti OOC. E' la prima volta che scrivo di Lumacorno, di Piton e anche solo di Draco, e spero vivamente di non aver combinato un emerito casino; ad ogni modo, siete caldamente invitati a farmelo sapere, miei cari. Spero anche che non vi stiate annoiando a morte: vi assicuro che la storia segue una trama ben precisa, ma non posso far accadere determinati avvenimenti senza prima avervi tediato almeno un pochettino. Perdonatemi, ve ne prego.
Passando alle questioni burocratiche (si dice così, vero?), per le descrizioni di luoghi e pozioni mi sono attenuta alle informazioni fornite da RadioPotter e Potterpedia, mentre alcune delle spiegazioni che ho messo in bocca agli studenti provengono dal libro Guida completa alla saga di Harry Potter di Francesca Cosi e Alessandra Repossi, pubblicato da Avaliardi.
Come sospettavo, la scuola - brutta bestia - non mi lascia lo spazio per respirare... figurarsi quello per scrivere! E questo comporta un delizioso ritardo negli aggiornamenti, che - prego sia così - non dovrebbe mia arrivare ad oltrepassare il mese, comunque.
E adesso spazio ai ringraziamenti... ora, io mi limiterò a riportare tutti i nomi nuovi comparsi nella lista dei followers (all'inglese, che è più figo...), onde evitare di commettere torti, tuttavia, qualcuno di voi deve aver cambiato nick (no, non tu, Euterpe... mi dispiace), altrimenti i conti non tornano... ad ogni modo, un grazie non meno sincero a: Avigail, Elvass, helena31527, Kimaira Malfoy, LadyIce92, LysandraBlack, Maggie_Koala, Mm Marla Thernadier, Singer Wilde e thelovelylidia.
Concludo avvisandovi tutti, sebbene a malincuore, che potrei anche (non è detto, magari riesco a sbrigarmi) aggiornare tra un mese, perché tra tre giorni parto per la Tasmania (quell'isoletta alla fine del mondo
superato il Big Ben, dopo la seconda stella a destra tra l'Australia e il Polo Sud) e tra un Koala e un ornitorinco non credo proprio avrò il tempo materiale per scrivere il prossimo capitolo.
Detto questo, vi saluto! Spero che anche questo capitolo sia stato di vostro gradimento!
Un abbraccio virtuale, ci rivediamo (per così dire...) quando torno!
E come direbbe mago Merlino: Tasmania, arrivo!


riferimento titolo: Everything's out in the open di Johnnie Taylor
  
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