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Autore: redflowers    24/09/2013    1 recensioni
Lo guardai negli occhi. Ero incantata e sembravo una rincoglionita con problemi alla materia grigia, cosa che probabilmente era vera ma, attenzione, quel giorno avevo motivi per essere rincoglionita.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alice's mind.
Vi prego perdonatemi, mi era andata via l'ispirazione infatti non sapevo più che scrivere ma ora sono tornata quindi amatemi e ditemi cosa ne pensate :( ahahha.
Comunque, questi due ragazzuoli molto presto vi sorprenderanno.
Voglio solo dirvi che mi piace fare capitoli profondi e credo che dal prossimo capitolo la storia cambierà radicalmente. Intendo, Aislin sarà meno simpatica e dirà meno parolacce. Ihih, bulla. Buona lettura.
Vi amo tutte, grazie per le cento e passa visite e per le recensioni. A presto. :: ali ::
 
3. Months later..
Justin's mind.
L'estate era finita ed era Ottombre già iniziato ormai. Non vedevo Aislin da due mesi. Era partita, era andata a Londra a studiare. Comunque, attraversai il cancello e tornai a casa stanco di sentire quei rompi cazzo dei professori dell'Università. Vivevo con quei cazzoni di Zeke ed Hunphry in una casetta niente male a dieci minuti dall'Università. Tornando a casa pensai molto ad Aislin. Mi mancava un casino. Volevo abbracciarla forte a me e non potevo negare che quella ragazza aveva un effetto più che positivo su di me. Arrivai dopo poco e la porta di casa era semi-aperta. Mi spaventai in primo luogo, poi entrai e trovai tutto apposto, nulla rubato o messo in disordine. Ma allora che succedeva? Poco dopo, ero nella mia stanza, mi sentii preso da dietro e riconobbi quel profumo. Mi girai ad occhi spalancati. Guardai la persona davanti a me e l'abbracciai. L'abbracciai forte, quasi a toglierle il respiro, quasi a strapparle la pelle, i capelli, i vestiti. L'abbraciai fino a perdere le forze. 
"oh, Aislin." sussurrai felice e mezzo shockato. Sorrise e si strinse forte a me. Era la cosa più bella del mondo.
"non immagini quanto mi sei mancato, Justin." sussurrò.
"perché sei tornata? Non che non ti volessi ma.. i tuoi progetti?" 
"studio qui, ora. non potevo vivere con addosso la tua mancanza, era troppo.. troppo per me." sorrise, facendo scatenare il big bang in me. Era tornata. Era di nuovo con me, ora. Eravamo insieme, io e lei. Al caldo, al freddo. Sotto la grandine, la neve, la pioggia, il sole spacca pietre. 
"dove sono quei coglioni dei tuoi amici?" domandò.
"bella domanda." risi contaggiandola. Mi era mancata. L'ho già detto?

Aislin's mind.
Stava ridendo. Mi era mancato da morire vederlo sorridere e cazzo non sarei più partita. Avevo un'intero zoo nello stomaco. Ovvio, tutti gli animali tranne l'uccello. 
Quello era altrove. Okay okay, stai diventando una pervertita poco di buono, Aislin. La mia mente mi ripeteva che ero una poco di buono ma io continuavo a pensarla allo stesso modo. Bulla del Bronx raga. 
"allora.. che facciamo?" domandai.
"beh, calcolando che io sono tornato a casa per dormire ma ti ho trovata qui.. dormiamo insieme. Che ne dici? Mi sei mancata e voglio passare del tempo da solo con te. Anche dormendo ti sento vicina." t'oh, abbiamo il poeta poetoso dei tempi dell'età poetica. Però era dolce. Un po'. 
"si, ottima idea. Buonanotte." mi buttai sul letto facendolo ridere e mi chiusi a chiocciola sul fianco destro cercando di dormire. Sentii il suo corpo farsi spazio tra le coperte ed avvicinarsi al mio pericolosamente. Nonché volesse stuprarmi. Almeno spero non era quello il centro dei suoi pensieri. Mi addormentai addosso a lui sorridendo come un'ebete.

Quella sera.
Aprii gli occhi assonnata, sentendomi nei guai senza motivo. Guardai l'ora. Merda.
"merda, Justin! Accompagnami a casa!" iniziai a scuoterlo impanicata. Erano le 9:00 PM e mio fratello mi si sarebbe.. mangiato. Si.
"che vuoi?!" sbottò. Oh fratello ti stacco il pisello.
"sono le 9:00 PM! corri!" urlai correndo da tutte le parti. Iniziò a ridere.
"che c'è?" mi fermai ma lui continuò a ridere. Ma io dico.
"sono le 6:00 PM, idiota!" rise ancora più forte. Ok.
"..scherzetto!" cercai di essere convincente ma il risultato fu la sua risata ancora più forte. Mi avvicinai pericolosamente a lui decidendo di picchiarlo a sangue. 
"se non la smetti ti faccio fuori, Bieber." yo.
"sei sexy quando mi chiami per cognome." 
"tu sei sexy sempre."
tossii. 
"grazie piccola, lo so." modesto del cazzo. ma.. piccola. Mi aveva chiamata piccola. A me. Piccola. Ok.
"ma fottiti, piccolo." decisi di stare al gioco dei nomignoli. Sorrise malizioso. Oh no.
"fottimi tu, amore." Eh no però. Questo è sfruttamento di cuori. Sorrisi dolcemente a quell'affermazione pensando che non sarebbe stato male fotterlo. Sempre detto che sei una pervertita del cazzo, Aislin. Senti stupida mente, io sei tu e tu sono io quindi stai zitta, me! Ammetto che non ero la ragazza più normale al mondo ma c'era gente più idiota di me. Scherzo. Nessuno era più idiota di me. Lalalaaa. 
  
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