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Autore: Annabeth Jackson    27/09/2013    1 recensioni
SPOILER Cpss
Solamente io sono rimasta delusa dal fatto che la Clare non abbia approfondito i sentimenti di Will dopo la morte di Jem? Se non sono la sola leggete questa ff
Will è devastato dalla perdita del suo parabatai e niente e nessuno riesce a farlo stare meglio, ma capisce grazie ad una persona speciale che se vuole evitare di fare del male a quelli che ama deve andare avanti, anche se crede di non potercela fare.
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cecily Herondale, Theresa Gray, William Herondale
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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                                       TO THE DEATH AND BEYOND

" Mi hai sentito James Carstairs? Io e te siamo legati. Per sempre. "
Erano queste le ultime parole che aveva rivolto al suo parabatai, suo fratello, la sua metà. Gli aleggiavano nella mente e non poteva staccare lo sguardo dalla porta che Jem aveva appena chiuso andandosene per sempre, uscendo definitivamente dalla sua vita così improvvisamente come c'era entrato.
Will si lasciò cadere a terra non riuscendo più a trattenere le lacrime, che ora gli rigavano il volto.
Come avrebbe fatto senza Jem? Come avrebbe potuto solo pensare di proseguire la sua vita senza una ragione per farlo?
In quel momento, quando si rese pienamente conto della realtà dei fatti e della sua impotenza, fu come se tutto il suo mondo gli crollò addosso, schiacciandolo in una morsa mortale.
Si alzò di scatto e prese la prima arma che gli capitò tra le mani. Era un coltello, uno dei tanti che loro usavano negli innumerevoli allenamenti. Inizialmente non riusciva a lanciarne nemmeno uno e Jem, con la sua infinita pazienza, gli ripeteva la tecnica per effettuare un lancio perfetto.
Cercando di scacciare questo pensiero doloroso, Will lanciò il coltello, che andò a conficcarsi nel centro esatto del bersaglio.
-Sei fiero di me,vero James?- disse in lacrime, scagliando altri coltelli che raggiunsero tutti il primo.
-Mi senti James? Sei ancora il mio parabatai,devi combattere con me, noi siamo una cosa sola! - . Will ormai stava urlando. 
Non gli importava che qualcuno potesse sentirlo o vederlo in quello stato. Ormai la sua vita non aveva più importanza.
In quel momento la porta si spalancò e Tessa entrò correndo lanciandosi su Will e togliendogli di mano l'ultimo coltello.
-Will basta. Ascoltami, devi calmarti - disse abbracciandolo e cullandolo tra le sue braccia.
Will cercò di liberarsi dall'abbraccio della ragazza e dimenandosi caddero a terra.
Tessa si sedette di fronte a lui e le osservò.
Gli avvenimenti degli ultimi mesi lo avevano segnato profondamente. 
Sotto gli occhi aveva occhiaie marcate. Era chiaro che non dormiva molto.
I capelli erano cresciuti un po' e ora si arricciavano sulle punte.
Ma quello che la sconvolse di più fu il suo sguardo. Dove un tempo c'erano allegria, sfacciatagine e a volte dolcezza, ora c'era il vuoto. Era come se una parte di Will se ne fosse andata con Jem e ora lui stesse vivendo solo perchè doveva, senza nessun piacere o desiderio.
Tessa si mise di fianco al ragazzo e lo abbracciò di nuovo. Questa volta lui non oppose resistenza e lasciò che lei  lo consolasse e gli asciugasse le lacrime.
- So che ora é difficile e non vedi una via d'uscita - disse lei stringendolo a sè - Io ti capisco Will, so come ti senti, ma non otterrai niente così -
Il ragazzo emise un suono che sembrava a metà tra un singhiozzo e una risata.
- Lui non vorrebbe vederti così, lui non... -
- Lui non c'è! - sbottò Will allontanandosi da Tessa - Lui non c'è e non ci sarà più. Aveva giurato... lui... aveva... non doveva abbandonarmi " - disse scoppiando di nuovo in lacrime e prendendosi la testa tra le mani.
- Non aveva intenzione di farlo. Se avesse avuto altra scelta, non ti avrebbe mai lasciato volontariamente. -
- Ma lo ha fatto - disse con la voce soffocata tra le mani.
- Will... - Tessa non poteva vederlo così, le si stringeva il cuore. - Guardami Will - sussurrò sperando che lui la sentisse.
Alzò piano la testa e fissò il suo sguardo in quello di lei.
- Tu non sei solo, hai una famiglia che ti ama e ti sostiene. Tua sorella è preoccupatissima, non sa cosa fare per farti stare meglio. Ogni notte la sento piangere... -
Al sentire quelle parole Will si riscosse. Sembrava che sapere della sorella lo avesse riportato alla realtà.
- Cecily... non voglio che soffra a causa mia - disse preoccupato.
- Allora devi andare avanti, so che sarà difficile e ci saranno momenti in cui ti sembrerà di non farcela. Ma insieme ce la faremo, va bene? - La ragazza lo guardò abbozzando un sorriso.
- Sissignore -rispose lui ridendo e alzandosi.
I due ragazzi scesero per andare nel salone principale, dove Charlotte aveva indetto una riunione.
Nel corridoio si fermarono di botto. Appoggiati alla parete c'erano Cecily e Gabriel, avvinghiati in un abbraccio.
Will guardò Tessa. Nel suo sguardo non c'era odio nè rabbia, solo divertimento. Le venne quasi da ridere.
Il Nephilim si schiarì la gola e Cecily sobbalzò, sciogliendo l'abbraccio.
- Will che... io stavo solo... - balbettò lei ancora scossa nel vedere il fratello.
Lui guardò Tessa e lei capì al volo. Prese Gabriel per un braccio e i due si diressero verso il salone lasciando soli i due fratelli.
Cecily si guardò intorno non sapendo cosa dire.
Suo fratello era stato quasi sempre chiuso in camera o nella sala degli allenamenti, e ora che ce l'aveva davanti voleva abbracciarlo, ma aveva paura che lui non l'avrebbe presa molto bene.
Non ebbe nemmeno il tempo di pensarci, perchè lui le si avvicinò e la attirò a sè abbracciandola forte.
Lei si aggrappò a quell'abbraccio come se fosse la sua unica speranza di vita. Forse suo fratello stava pian piano tornando se stesso. 
Sia chiaro, per quanto possa essere se stesso un Will che ti abbraccia e non lancia coltelli al tuo ragazzo, ovvero il suo acerrimo nemico.
- Mi dispiace tantissimo Cariad - sussurrò continuando ad abbracciarla - So che ti ho fatta preoccupare e credimi, l'ultima cosa che voglio é essere la causa del tuo dolore. So come ci si sente quando si perde un fratello e non voglio che tu ti senta così solo perchè io non riesco ad andare avanti. Ti prometto che ci riuscirò -
Cecily lo guardò sorridendo - Sei tornato - disse dandogli una gomitata.
Gli Herondale entrarono nella sala preceduti da Gabriel e Tessa.
Tutti si sorpresero vedendo Will e Cecily che parlavano fitto fitto in gallese e ridevano, come se solo loro potessero capire il perchè. E logicamente era vero.
Will guardò la sala. Tutti lo stavano fissando, in attesa di qualcosa.
- Che cos'è la riunione annuale 'tutti credono che Will sia pazzo'? - chiese il ragazzo sorridendo. Non appena finì la frase il sorriso gli scomparve dal volto. Questa volta non c'era Jem a rispondergli.
Nella sua testa sentì la voce calma e divertita del parabatai che rispondeva sorridendo - Non è annuale, è biennale -
 Si sentì mancare il fiato e guardò Tessa.
Anche lei aveva la sua stessa espressione. Anche lei ricordava quella scena.
I due ragazzi scoppiarono a ridere e Tessa gli si avvicinò, gli prese la mano e gliela strinse forte, rassicurandolo.
-Che c'è ? Perchè ridete?- chiese Cecily fingendo di essere arrabbiata col fratello.
-Non preoccuparti Cecy. Non è niente di serio- rispose il ragazzo scompigliandole i capelli.
Lei non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere, dandogli uno schiaffo sulla mano.
Will si sedette sul divano con Tessa e Cecily ai lati. Prese la mano della ragazza e mise un braccio attorno alle spalle della sorella.
Sentiva la mancanza di Jem, ma ora, invece di essere un peso che non lo lasciava vivere, era una consapevolezza.
Sapeva che Jem non lo avrebbe mai abbandonato, perchè avrebbe sempre fatto parte di lui.
-Che succede Charlotte?- chiese guardando il capo dell'Istututo di Londra, non che Console.
Ora si sentiva meglio e più speranzoso.
Insieme, come una famiglia, avrebbero superato anche questo ostacolo.

ANGOLO DELL'AUTRICE

salve a tutti :D
partiamo dal presupposto che la mia parabatai vuole uccidermi per questa ff, spero che a voi sia piaciuta.
Posso elemosinare una recensione?? 
Grazie :D

Annabeth
  
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