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Autore: La Dame Blanche    29/09/2013    1 recensioni
Un'altra storia vera: il resoconto delle mie vacanze estive anno per anno; ovviamente non ricordo benissimo i particolari di ciò che successe anni fa, ma TUTTO ciò che ho scritto è la pura verità. Il campeggio esiste, i miei amici sono reali, veramente ci conosciamo da una vita, anche se per la maggior parte di loro ho usato i soprannomi che uso quando ci parlo. La dedico a tutti loro, e al nostro amato campeggio La Vecchia Torre di Gallipoli.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Me, myself and I'
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Memories_    ANNO 2006

Dell'estate 2006 non ho molti ricordi, invece; probabilmente perché rimasi solo dieci giorni in campeggio, poi ci spostammo in Sardegna con i miei zii. 

L'avvenimento più eclatante mi venne reso noto appena misi piede nel campeggio: Elsa si era fidanzata con Thias. Thias, il fratello di Miki. Ovviamente, dopo un iniziale e naturalissimo "Ma state scherzando?!!" da parte mia, mi resi conto che la situazione era, se non distesa e serena, per lo meno tranquilla: Miki non parlava con loro e loro non parlavano con Miki; quantomento, non rischiavamo risse o simili. Questa novità comportò una frequentazione molto più stretta tra me, Julin e Thias, che comunque si risolse abbastanza piacevolmente, credo. In fondo, la mattina in spiaggia eravamo comunque tutti insieme, al pomeriggio eravamo comunque in sala giochi a giocare o ascoltare la musica del juke box, e la sera eravamo comunque in piazzetta, dove avevamo iniziato a partecipare ai balli di gruppo. Ricorderò per sempre il complimento diabetico che Thias tirò fuori una sera che io ed Elsa discutevamo sul colore dei nostri occhi:

"In quella settimana di gennaio sono nate le due paia di occhi più belli!"

Perché io ed Elsa abbiamo solo tre giorni di differenza.

Julin nel frattempo languiva, per la partenza del suo amore, tale GG ( il vero nome non è pervenuto), conosciuto la settimana precedente e partito il giorno del mio arrivo; resuscitò una sera in cui, in sala giochi, trovò l'asciugamano di questo GG, dato per disperso e invece imbucato da qualche parte lì dentro; non ho ancora capito come un asciugamano possa essere finito, dalla spiaggia, dall'altra parte del campeggio.

A me invece era andata male anche quest'anno: Renato non ne voleva sapere di rendersi conto che gli morivo dietro da anni, ormai. O meglio, se ne rendeva conto benissimo, visto che lo sapevano perfino quelli del bar e Andrea il bagnino, ma se ne fregava bellamente.

Il 2006 però fu anche il primo anno in cui uno di noi abbandonò: fu l'ultimo anno di Mauri. I suoi genitori erano clienti affezionati, ma ciò non impediva alla sicurezza di fargli la guerra quando passava rumorosamente in sella alla sua bici durante l'orario del silenzio o quando lo beccavano a lanciare le pigne dal tetto del bungalow 99, e di convocare i genitori in direzione per lamentarsi del figlio. La situazione degenerò una mattina in cui, ansioso di arrivare in spiaggia, Mauri mollò la bici in mezzo al passaggio invece che in parte, e qualcuno del campeggio in sella al trattore la investì. Bici rovinata, figlio in lacrime, il padre andò arrabbiatissimo in direzione a lamentarsi e litigò col direttore in modo talmente irreparabile da decidere di non tornare l'anno seguente.

Immusonita, mi trascinai in macchina dopo soli 10 giorni di mare, piena di invidia per loro che rimanevano fino al venti di agosto. Ovviamente, la storia di Elsa e Thias non sopravvisse a mezza Italia di lontananza e sfumò in un'amicizia tutta particolare che li unisce ancora adesso.
  
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