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Autore: magic mellah    29/09/2013    7 recensioni
{ long-fic | Sana/Akito | Tsuyoshi/Aya | Gomi/Hisae | accenno Fuka/Akito e Sana/Naozumi | dedicata a violaine per il suo compleanno | AU }
uhm, alice mia. ♥ ti ho dedicato uno schifo, scusa :c
comunque, ssssalve gente del fandom di kodocha. uhm, qui Sana è sordo-muta, e la fic è au, ovvero si svolge in un universo parallelo. Sana ha quindici anni, e anche Akito, ma lei non è un attrice, e suona uno strumento... e caiser, non vi dico altro c":
tratto dal secondo atto:: Sana salutò con un cenno della mano i ragazzi, e solo quello occhialuto ricambiò energicamente, mentre il biondo le lanciò uno sguardo eloquente, annoiato.
Sperava solamente che non fosse un uscita a quattro, ma solamente da amici, perché se no avrebbe ammazzato Aya, solamente se avrebbe provato a cercare di farli mettere insieme; quel "siete carini tu e Akito" che le aveva detto prima di andarsene, la aveva fatta arrossire ed infastidire allo stesso tempo.
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Aya Sugita/Alissa, Sana Kurata/Rossana Smith, Tsuyoshi Sasaki/Terence, Un po' tutti | Coppie: Sana/Akito
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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{ act two. }
 

Aya era simpatica, pensava Sana.
Una ragazza che le assomigliava molto. Da quello che aveva visto era abbastanza solare, come lei.
Era gentile e disponibile, tanto che aveva chiesto alla ragazza dai capelli color rame di andare a casa sua per studiare, ed aveva accettato.
«Ehi, pasticcino!» urlò un ragazzo verso Aya.
«Tsu, amore!» la Kurata li guardava con occhi sgranati, vedendo che avevano incominciato a coccolarsi a vicenda, e non si fermavano più.
Molto probabilmente, se non era così fifona, si sarebbe cavata gli occhi per non vedere tale spettacolo.
Considerava stupido il sentimento "amore", e non aveva mai avuto una relazione in tutta la sua vita. Sinceramente neanche ci teneva molto, dunque alla fine non le importava. Ma vedere i due che erano più appiccicosi del miele, decise di andarsene, quando dietro a tutti e tre comparve un biondo che salutò Tsuyoshi e Aya.
Era un suo compagno di classe, di cui ricordava vagamente il nome. Forse si chiamava Aki. Non ricordava di preciso.
Lui la guardò con i suoi occhi color oro, ma non la salutò. Già le era antipatico...
Aya interruppe la situazione di disagio che si era creata per Sana, e decise di portarla a casa, quando il ragazzo con gli occhiali, che se non errava si chiamava Tsuyoshi, aveva detto di voler accompagnare la sua pasticcina, e così anche il ragazzo con i capelli biondo cenere venne con loro.
Arrivate finalmente a destinazione, la nuova arrivata in classe salutò i due ragazzi, di cui solo uno ricambiò con un cenno della mano. Ovviamente era il fidanzato di Aya. Sembrava un tipo per bene, lui, anche se non era il suo ragazzo ideale. Non che ne avesse una particolare idea su come doveva essere, comunque...
E così salirono, e si misero a studiare Algebra, una delle materie che Sana decisamente odiava.
Era complicata, e non le piaceva affatto.
Sana prese a scrivere su un foglietto qualcosa, passando poi il biglietto ad Aya.
"non capisco matematica.... se magari mi aiuti, o mi fai copiare." scrisse, scocciata.
"uhm, Akito è bravissimo in algebra. Il migliore della classe. Tu potresti prendere lezioni anche da lui."
"oh, si chiama Akito. Credevo Aki... comunque, no. Mi è antipatico, e credo la cosa sia reciproca!" scrisse in fretta e furia, arrossendo, mentre la Sugita rideva mentre la guardava.
Era buffa, e non lo si poteva nascondere.
"sei arrossita. Secondo me ti piace."
Se possibile Sana arrossì ancora di più, abbassando lo sguardo, e fece una smorfia.
"è carino, ma niente di speciale." scrisse, e poi prese il libro di grammatica, facendo finta di leggere.
La ragazza sorrise, per poi prendere anche lei il libro, ed incominciare a leggere ad alta voce, come era sua abitudine fare.
Dopo qualche ora, Sana guardò il suo telefono, vedendo che erano le cinque del pomeriggio; avevano appena finito i compiti lei e Aya, così incominciò a mettere i libri nella cartella, e si alzò, facendo una piccola smorfia.
Le gambe si erano indolenzite, visto che era rimasta molte ore seduta, senza alzarsi, e così si stiracchiò un pochino.
Aya prese il suo quaderno, e dalla fine ne strappò un pezzettino, su cui scrisse con la matita se Sana quella sera voleva uscire con lei, Tsuyoshi, e il suo amico Akito. Lei avrebbe preferito dire di no, ma accettò perché la ragazza la guardava supplicante, e poi perché non voleva fare la ragazza isolata che stava sempre da sola.
«Allora è perfetto!» cinguettò Aya felice, mentre chiese a Sana dove abitava, così da passarla a prendere.
Così le scrisse il suo indirizzo, e le disse che la sarebbe passata a prendere alle sette.


Arrivata a casa Sana andò a farsi un bagno, visto che era molto stanca e si voleva rilassare. Riempì la vasca di acqua calda, e al punto giusto si spogliò e ci si tuffò dentro, per poi giocare con la schiuma che vi era dentro, come una bambina.
Dopo, scocciatasi di restare in acqua, si passò tra i capelli lo shampoo, e poi ci passò sopra altra acqua, ovviamente senza schiuma. Uscì dalla vasca, costatando che erano già le sei, e si doveva sbrigare.
I capelli li lasciò bagnati, visto che bene o male si asciugavano subito con quel caldo, e andò a scegliere cosa mettersi.
Così optò per un pantaloncino di jeans, una cannottiera nera, e scarpe da ginnastica nere.
In quei giorni era andata un paio di volte al centro commerciale, decisa a cambiare look, e invece di mettere i soliti abiti principeschi che la distinguevano dalla massa, aveva deciso di optare per qualcosa di carino, così sarebbe passata innosservata, sperava.
Non che lei fosse una star internazionale o qualcosa del genere, ma comunque era abbastanza conosciuta, o almeno la maggioranza che la conoscevano erano adulti, e non ragazzi della sua età, visto che nessuno si importava di classica a quella età.
Guardò il telefono, vedendo che erano le sette meno un quarto, e Aya le aveva scritto un messaggio, dicendole che sarebbe arrivata in una decina di minuti.
Così prese il phon, visto che i capelli erano ancora un poco bagnati, e lo passò tra i suoi lunghi capelli per cinque minuti; la piastra non se la fece, anche perché in vita sua non si era mai piastrata i capelli, e poi li aveva abbastanza lisci, dunque non le importava molto.
Si avvicinò al comodino, prendendo un elastico azzurro che vi era sopra, e si legò i capelli in una coda di cavallo, che nonostante tutto, le arrivava a metà schiena. Di trucco non se ne mise, poiché era una ragazza semplice. Soltanto un poco di lucido sulle labbra, e nulla di più.
Bussarono al citofono, e lei andò ad aprire. Scese al piano di sotto in fretta, mettendo il telefono in tasca, e davanti si trovò un Aya molto carina.
Era leggermente truccata come lei, e indossava una gonnellina di jeans blu scuro, una maglia a maniche corte color rosa, e ballerine sempre blu. Indossava anche un braccialetto carino, di color rosa, ed aveva una borsetta nera, non troppo grande, in cui mettere il giusto necessario.
Si sorrisero, e poi uscirono dalla piccola villa, avviandosi verso il posto che Sana ancora non conosceva.
Arrivarono nel parco principale della città, e vi erano Tsuyoshi e Akito seduti su una panchina. Tsuyoshi indossava una camicia bianca e pantalone nero, insomma, cercava di essere elegante, al contrario di Akito che indossava una felpa viola, scarpe bianche, e pantaloni sempre bianchi.
Sana salutò con un cenno della mano i ragazzi, e solo quello occhialuto ricambiò energicamente, mentre il biondo le lanciò uno sguardo eloquente, annoiato.
Sperava solamente che non fosse un uscita a quattro, ma solamente da amici, perché se no avrebbe ammazzato Aya, solamente se avrebbe provato a cercare di farli mettere insieme; quel "siete carini tu e Akito" che le aveva detto prima di andarsene, la aveva fatta arrossire ed infastidire allo stesso tempo.
Insomma, lei diceva NO ai ragazzi.



angolo autrice.
oh oh oh. --uat-- 
eccomi qui, dolci amori del mio cuore.
il capitolo è orrendamente orrendo, lo so. spero possiate perdonare una povera ragazza che non sapeva che avreste seguito la fic. .o. mi aspettavo delle recensioni negative, boh.
e non ci sono, stranamente. ringrazio chi ha commentato il primo capitolo.
piccola cara alice, sai che questa fic è per te, e tu ora dirai "no, non la voglio se devono dedicarmi una cosa così orrenda".
ceh, perdonami se puoi. ti prego.

mari.
   
 
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