Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: Marty_Kaulitz    28/03/2008    3 recensioni
Guardò quegli occhi nocciola, così profondi, così espressivi, così belli.. gli occhi della persona che amava.. ma che quel giorno sarebbe partita e che avrebbe rivisto chissà quando..
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 25– I’M WITH YOU


All'areoporto, Bill e Georg si sedettero ad aspettare, Tom buttò a terra la valigia e abbracciò Eleonora prendendola per la vita, mentre lei gli stringeva le spalle assaporandone il profumo.

-Questa volta ti chiamerò.. resteremo in contatto.. -le disse

-Promettilo..

-Te lo prometto.

A questo punto la rossa scoppiò a piangere, non ce la faceva più.

Tom la strinse più forte e chiuse gli occhi. Perché se ne doveva separare di nuovo?

-E’ strano..

-Cosa? –chiese Eleonora fra le lacrime

-Dicono sempre che l’amore è il sentimento più forte che lega due persone, indistruttibile, bla, bla, bla... allora perché ci dobbiamo separare? Non sai quanta voglia avrei di gridare al mondo che ti amo, che voglio stare con te, che non me ne frega un cazzo dei concerti, del successo.. perché senza te nulla di tutto questo ha senso.

-Tom.. –riuscì a dire solo questo e a piangere ancora più forte. Nessuno le aveva mai detto parole più belle –Tom, ti amo, ti prego non lasciarmi..

-Se potessi..

Ma una voce di donna registrata annunciò l’arrivo dell’aereo. La odiavano quella voce.

-Ti chiamo.. ti chiamo appena arrivo..

-Ok..

-Ti amo.

-Anch’io ti amo..

Si diedero un lungo bacio mentre, puntuale, partiva il secondo richiamo per i passeggeri.

Eleonora salutò e abbracciò gli altri tre ragazzi.

-Ciao, Georg..

-Ciao, Ele –le disse per poi abbracciarla

-Bill! Ciao, ‘amicheccio’ mio..

-Ciao, ‘amicheccia’.. –anche lui l’abbracciò

-Ciao anche a te Gustav

-Ciao, stammi bene, mi raccomando –e abbracciò anche lui.

Anche Roxi nel frattempo aveva abbracciato e salutato tutti, in particolare Gustav.

-Gus, io..

-Roxi, ci rivedremo e presto, te lo prometto.

-Ok.. ti amo

-Anch'io ti amo.. non dimenticarlo

-Non lo farò

Gustav prese fra le braccia la bionda per poi baciarla dolcemente, mentre lei piangeva.

Le due ragazze guardarono i quattro salire svogliati sull’aereo. In cima, tutti si voltarono: Bill e Georg salutarono con la mano, le facce erano tristi, ed entrarono. Tom e Gustav, invece, si impalarono lì, a guardare le loro rispettive ragazze (che ricambiavano tale sguardo, pieno di tristezza e desiderio) finché un hostess non venne a rimproverarli perché stavano bloccando la fila; allora si voltarono e si diressero ai loro posti, i gemelli vicini e Georg e Gustav vicini a loro volta, tutti e quattro di fronte.

Gustav ripensò a quegli ultimi minuti di Roxi, a quegli occhi gonfi che non smettevano un attimo di lacrimare sulle guance, non umide, zuppe.

L’aveva abbracciata, l’aveva baciata, ma il momento della separazione era arrivato. Aveva cercato di non perdere neanche un secondo di lei, osservando i suoi capelli lucidi, scintillare mentre abbracciava gli altri suoi tre amici per salutarli.. chissà quando si sarebbero rivisti. Certo lui le aveva assicurato che sarebbe stato presto, ma nessuno poteva dirlo con certezza.

Guardò Tom, che fissava con una faccia da funerale, il paesaggio fuori dal finestrino, senza vederlo.

Pensava a Eleonora, a quanto l’amava. A quanto era ingiusto partire, non vederla per chissà quanto.

Era stanco, quella notte non aveva dormito un granché (e ti credo..). Si accomodò meglio sul sedile e chiuse gli occhi, lasciando la testa penzolante verso il petto.

Voleva ancora un po’ di tempo con lei, anche solo un minuto, non importava. Ma la rivoleva adesso.

Stress e voglia di fuggire dalla dura realtà sono peggio di diecimila sonniferi messi insieme: dopo poco, Tom si addormentò e, inconsciamente, poggiò la testa sulla spalla del fratello.

Bill lo guardò sorpreso, poi capì che stava dormendo.

Menomale, pensò, ne aveva bisogno. Guardò Gustav per vedere se anche lui si fosse addormentato.

Il biondo teneva lo sguardo basso, ma non dormiva; Georg invece fissava il soffitto, senza espressione.

Il moro non lo dava a vedere, ma era un po’ preoccupato della sorte dei Tokio Hotel come band. Né Tom, né Gustav erano contenti di partire e chissà quante volte avevano maledetto il loro lavoro, e Georg sembrava sempre più scocciato di tutti questi viaggi.

Certo ci sono cose molto più importanti del successo ma, al di là di questo, a lui piaceva comporre musica con i ragazzi. E se si fossero sciolti, che avrebbe fatto?

No, non ci voleva pensare ora. Appoggiò la testa su quella del gemello e si addormentò a sua volta, sognando spade enormi che dividevano in quattro un poster gigante dell’album Schrei; queste quattro parti venivano pio sistemate lontane fra di loro. Ognuna aveva raffigurato sopra uno dei componenti della band.

Quando si svegliò, scoprì di avere la testa appoggiata a un cuscinetto che probabilmente gli aveva messo Tom, il quale ora era sveglio e aveva ripreso a guardare fuori dal finestrino, tutt’altro che allegro; Georg e Gustav dormivano.

Bill pensò bene di tirare una cucinata al rastaro, che si girò e gli disse in tono burbero –che cazzo fai?

-Oh, scusa, eh..

-No, scusa te, fratellino.. sono un po’ nervoso.

-Ti capisco –Tom gli fece un leggero sorriso e tornò a guardare fuori.

Un quarto d’ora dopo, l’aereo atterrò nell’aeroporto di Marsiglia dove, due giorni dopo, avevano il concerto.

I ragazzi furono sballottati in un'altra limousine: Georg era nervoso per essere stato svegliato così di soprassalto, Gustav e Tom per motivi sentimentali ormai ben noti e Bill era sfinito (essendo il leader, era lui, insieme ai manager, che pianificava tutto e, alla lunga, era veramente snervante).

Almeno i letti (come al solito matrimoniali, per stare più larghi) delle quattro camere in albergo, erano comodissimi e ognuno aveva la propria stanza.

Bill e Georg si addormentarono appena toccarono i letti, mentre Tom chiamò Eleonora, come promesso

-Pronto? –rispose una voce femminile ma piuttosto nasale dall’altra parte

-Amore mio! –la salutò lui.

A Eleonora quasi saltò via il cuore. Tom l’aveva chiamato ‘amore mio’...

-C-ciao... allora sei.. arrivato?

Che domanda idiota.. certo! Altrimenti non ti avrebbe chiamato! commentò puntuale la vocina..

Ma la smetti! Ci vuoi parlare te?

Mmm.. magari!

Sognatelo!

-Sì.. questo posto non posto non mi piace.. parlano tutti in francese!

-Be’ cosa ti aspettavi??

-Non lo so.. tedesco!

-Ceeeerto –lo prese in giro lei

-A parte quello.. non mi piace perché sono lontano da te..

Tom sentì la ragazza tirare piano su col naso

-Eleonora.. stai piangendo?

-Nonononono –rispose lei asciugandosi le lacrime. Grazie al cielo non poteva vederla.

Ma Tom sospirò: aveva capito ugualmente che la ragazza era in lacrime –Sai cosa odio di più? Che non posso venire a consolarti.. tu stai piangendo e io sono lontano anni luce..

-Ma no! Io non sto piangendo.. comunque.. il.. il concerto c’è dopodomani vero?- chiese lei, cercando di non far tremare la voce, per cambiare discorso.

-Sì.. –disse Tom che stava ancora pensando al pianto della rossa.

-E domani invece fate le prove?

-Esatto.. occupano un sacco di tempo.. tutto il pomeriggio a provare... ma cambiando discorso.. tu che hai fatto invece oggi?

Eleonora rifletté. Non poteva dirgli che dopo essere tornata a casa aveva pianto abbracciata Roxi (che piangeva a sua volta) sul divano e che aveva smesso solo un quarto d’ora fa per andare ad annusare le coperte dove il rastaro aveva dormito lasciando il suo buon profumo..

Comunque la conversazione fu interrotta da Roxi, che entrò come una furia nella stanza dell’amica

-ELEONORAAAAAAAAA!! AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!

-Roxi?! Ma che ti strilli???

-E’ successa una cosa stupenda!! AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!! Ti devo raccontare tuuuuttoooooo!!!!!

-Non puoi aspettare un attimo? Sono al telefono..

Intanto Tom dall’altra parte, rideva

-Che hai da ridere? –gli chiese

-Roxi non cambierà mai! –disse lui che aveva riconosciuto la proprietaria dell’altra voce

-No, putroppo..

-Insomma sbrigati!!! Ti devo raccontare!!!!! –e Roxi prese a saltare come una pazza per tutta la stanza

-Tom, scusa, ma se non l’ascolto, quella non mi dà pace..

-Non preoccuparti! Ci sentiamo domani..

-Ok..

-Ah, Eleonora?

-Sì?

-Ti amo.

-Anch’io ti amo, Tom.. ciao..

Tom riattaccò, ma fece in tempo a sentire Roxi urlare: –GLI HAI DETTO TI AMO??????????????

Sorrise e, girandosi a pancia in giù, si addormentò con il telefono ancora in mano.


**


-GLI HAI DETTO TI AMO?????????????????? –urlò Roxi mentre Eleonora riattaccava

-Sì.. –rispose quella sorridendo e diventando rossa come un peperone

-ODDIOOOOO!! AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!

-Roxi, non urlare, ti prego!!!

-Ok.. AAAAAAAAAA!!!! Gli hai detto ti amoooo!!!!!!!!!!

-Aiuto..

-Ma anche lui te lo ha detto vero? ..Certo, gli hai detto ‘anche io ti amo’... AAAAAAAAAA!!

-Sì.. e in italiano!

-Ma allora ha veramente imparato l’italiano per te!!

-Sì!!

-AAAAAAAAA!! Che carino!!!

Eleonora rise e cominciò a mordicchiare imbarazzata il bordo della federa del cuscino del letto (dove lei era seduta a gambe incrociate)

-Comunque.. anche io e Gustav ci siamo detti ti amo!!!

-No!! Veramente??? Wowwwwwwwww!!!!!!

-Sì.. prima io, però!

-Che audacia!!!!! Sono contentissima per voi!!!

-Ehehe!! –anche Roxi era diventata rossa

-Ma.. qual era la cosa così tanto urgente di cui mi volevi parlare? –le chiese stando attenta a non far trapelare quella punta di seccatura, che però c’era: sarebbe potuta stare di più al telefono con Tom!

-Ah, sì!! AAAAAAAAAAAAA!!! Gustav mi ha telefonato!!!! Abbiamo parlato fino a adesso e ti voglio raccontare tuuuuuuuuutto!!!!

-Ok, vai!

-Mi ha chiamato lui, mi ha chiesto come stavo.. io gli ho risposto che stavo male, mi manca troppo.. lui mi ha detto che non devo piangere, che mi è sempre vicino, anche se non c’è.. questa non l’ho capita molto, comunque.. poi mi ha detto che domani mi richiamerà verso sera, a quest’ora perché si devono svegliare prestissimo e hanno tutto il pomeriggio occupato dalle prove e..

-ROXI!!!!

-Poi dici a me di non strillare.. che c’è?

-Mi è venuta un’ideona.. andiamo al concerto!

-Coooosa??

-Sì, facciamo loro una sorpresa!

-Ma sei matta??

-No.. innamorata! Dai, domani compriamo i biglietti per il volo e partiamo!

-Ce ne saranno rimasti?

-Be’.. possiamo sempre provare, no?

-Mmm.. è una follia.. giusto, giusto nel nostro stile!

-Appunto!

-Ma come facciamo con l’Università? Abbiamo già perso molte lezioni..

-Ok ascoltami: da una parte c’è Gustav... dall’altra la De Simons, che più che all’Università, farebbe bene a insegnare ai rospi.. dove vuoi andare?

-GUSTAV!!!

-Lo vedi? Allora ci stai??

-Mmm.. ... ... Sìììììììììì!!

-Perfetto!!!!!!!!!!!! Domani si parteee!!! Prenoti tu o io per l’albergo?

-Io!

-Però non uno troppo lussuoso naturalmente..

-AAAAAAAAAAAAAAAA! Faccio la valigia!!! –e la ragazza corse in camera sua sbattendo la porta

Eleonora sorrise.. dopodomani avrebbe rivisto Tom.. Però prima doveva fare un’ulteriore chiamata..

-Pronto?

-Bill?

- Ohy, ciao Eleonora! Dimmi –rispose il moro soffocando uno sbadiglio, dato che il telefono lo aveva appena svegliato.

-Senti.. lo sai che io e Roxi siamo pazze, giusto?

-Sì

-Ok.. non è che al concerto, appena ci vedi ci puoi mandare qualcuno che abbia i biglietti, che ce li possa dare? Naturalmente paghiamo, è che ormai quelli messi in vendita normalmente, saranno già finiti e non sapevo a chi altri rivolgermi..

-No, no, aspetta frena.. -Bill credette di essere ancora mezzo addormentato e si mise a sedere -di che concerto stai parlando?

-Quello di dopodomani

-E tu e Roxi..??

-Sì!

-Oh, ma è.. pazzo! Però fantastico: Tom e Gustav saranno strafelici!

-Ecco è questo il punto.. loro non lo sanno.. e non lo devono sapere.. è una sorpresa!

-Ah, ho capito! Bell’idea!

-Comunque.. allora va bene per quella storia dei biglietti?

-Oh, ma voi entrate gratis

-No, Bill, ti prego, già che quando andavamo fuori pagavate sempre voi, ora anche il concerto, no!

-E invece sì! Lo dirò a Saki, la nostra guardia del corpo che vi saprà riconoscere sicuramente

-No, Bill!

-Sì invece! E non discutere!!

-Ufffffffffffffffff.. allora grazie..

-Di niente! Ok, allora a dopodomani!

-Sì e acqua in bocca!

-Sarò muto come un pesce affogato!

-Eh?

-Niente, lascia stare.. ciao, ciao!

-Ciao!

Era fatta! Doveva resistere solo un altro po’ e poi di nuovo con lui..

Fece la valigia scegliendo con cura i vestiti da indossare per il concerto, poi si rimise sul letto, dove si addormentò stringendo il cuscino al petto e sognando Tom.


**


Roxi era agitatissima, correva a destra a manca: non sapeva cosa mettere in valigia! Come si sarebbe vestita? Minigonna o jeans? Scollatura o top? No, top, no iniziava a fare fresco ormai..

Decise di infilare mezzo armadio nella valigia, avrebbe deciso sul momento cosa mettersi.

Invece chiamò il numero informazioni francese.

-Desiderez-vuos?-gli rispose una voce maschile

-Emh.. Parla italiano?

-Attendez..

Dopo cinque minuti buoni, alla voce maschile si sostituì una di donna.

-Desidera?

-Oh, grazie al cielo! Dunque.. sa dirmi un hotel poco costoso nel centro di Marsiglia?

-Be’ in centro è difficile trovarne uno economico, comunque.. il Paris è piuttosto economico, cinquanta euro al giorno vitto e alloggio inclusi. Prezzo uguale anche per le matrimoniali, mentre se ne sceglie due singole pagherà il doppio

-Perfetto, mi può dare il numero?

-07 38975834

-Grazie mille, arrivederci

-Arrivederci

Roxi copiò sul telefono il numero appena scritto sul foglietto di carta e, quando le risposero, chiese come al solito se c’era qualcuno che parlava italiano

-Oui.. je .. parlare poco però..

-Certo, certo.. comunque volevo prenotare una camera matrimoniale per due notti e tre giorni..

-Trois giorni.. deux notti.. oui, c’est possible. Quali giorni ?

-I prossimi tre a partire da domani pomeriggio.

-Oui, très bien. Merci.

-A voi.

E Roxi riagganciò. Poi ci pensò un attimo: aveva prenotato, sì, ma i biglietti per l’aereo?

Ma quei biglietti DOVEVANO esserci, quindi..

Anche lei si addormentò, con ancora i vestiti addosso.


Stava facendo un sogno talmente bello di lei e Gustav insieme che quando Eleonora la svegliò la mattina dopo, quasi la mandò a quel paese.

-No, lasciami dormire...

-No che non ti lascio dormire! Aereo? Francia? Gustav? Tom? Ti dice niente tutto questo?

La ragazza balzò in piedi, sveglissima –la colazioneee!! Forza, muoviti, facciamo tardi! Non sappiamo neanche se c’è il volo.. speriamo bene perché per l’albergo ho già prenotato..

-Cosa?! –chiese la roscia seguendo l’altra in cucina

-Be’.. sì.. ma tanto il volo ci sarà sicuramente, no problem.. life is now..

-Oddio.. vabbè, ormai lo so, con te è sempre così..

-Io sono la matta per eccellenza, lo sai, no?

-Sì purtroppo..

-Bene! Allora.. facciamo colazione, io mi vesto e poi andiamo

-Ok..

E tutto filò secondo i piani di Roxi e trovarono anche il biglietto.

-..E parte fra un quarto d’ora.. MITICO!! –esclamò Eleonora

-Stiamo per partire.. AAAAAAAAA!!!!

Un quarto d’ora dopo, l’aereo arrivò puntuale e le ragazze vi salirono sopra.

-Dunque, arriveremo verso le dieci, ora in cui più o meno ci chiameranno Tom e Gustav.. ma noi non diremo loro che siamo qui!–ragionò Eleonora

-No, infatti! –convenne Roxi

Le due sorrisero soddisfatte e si infilarono i rispettivi mp3. Inutile dire che ascoltarono solo Tokio Hotel.

Quando scesero, presero un taxi diretto al loro albergo e, mentre viaggiavano, il cellulare di Roxi suonò.

-Oddio, è Gustav!!!!! Che faccio????

-Mmm, fammi pensare... aspetta, aspetta, aspetta.. ah, sì! Devi rispondere!... che domande intelligenti che fai, Roxi.

-Ok.. allora rispondo.. Pronto?

-Roxi!

-Gus, ciao!

-Come va?

-Va.. va tutto bene! Allora, emh.. domani hai il concerto!

-Sì.. ma sinceramente non m’importa molto.. preferirei stare con te

-Presto saremo insieme di nuovo..

-Lo spero tanto.. comunque tu che mi racconti?

-Emh.. sono su un taxi e.. –ma si bloccò grazie alla gomitata di Eleonora –emh.. sai, non mi andava di tornare a casa a piedi!

-Scansafatiche! –la prese in giro lui

-In persona!

I due risero per poi perdersi in parole dolci come ogni coppia di innamorati.

Eleonora a quel punto mise rette mich al massimo, per cercare di non sentire. Fu molto sollevata quando Roxi riattaccò.

-Che carino che è!!

-E’? –chiese Eleonora rimettendo il mp3 a volume normale

-Dicevo che Gus è carinissimo.. comunque.. hanno finito le prove, quindi anche Tom ti chiamerà presto!

-Già –Eleonora si girò verso il finestrino per evitare di mostrare un sorrisetto.

Arrivate all’ albergo, pagarono la corsa e si diressero nella stanza loro assegnata.

-Chi si lava per prima? –chiese Roxi poggiando la valigia (enorme) sul letto matrimoniale.

-Tu! Mi squilla il cellulare!

Roxi alzò i pollici facendo l’occhiolino all’amica e andò a farsi una doccia, mentre Eleonora rispondeva, con il cuore a mille.

-Pronto?

-Eleonora..

-Ciao, Tom! Come stai?

-Bene, bene, grazie tu?

-Anch’io.. come sono andate le prove?

-Umh.. bene, bene, grazie..

-Sei agitato per il concerto di domani?

-Non è che me ne importi più di tanto.. un po’ sì ma non eccessivamente.. per esempio non faccio come fai te quando mi vedi perché sei agitata!

-E che farei io??

-Ahh, meglio che non te lo dico è moooolto imbarazzante..

-Ah sì? Vedremo che farai te la prossima volta che mi vedi! Di sicuro molta più scena di me..

-Hai in serbo qualche sorpresa??

-E chi può dirlo..

-Così mi tieni sulle spine!

-Lo so!

Tom sbuffò, Eleonora rise.

-Tu invece che hai combinato oggi?

-Nulla di ché.. –disse lei con fare innocente, ma ormai Tom la conosceva troppo bene

-Mi nascondi qualcosa..

-Chi? Io? Noooooooo! –e soffocò una risata -comunque adesso devo andare, Roxi ha appena finito la doccia, è il mio turno! –gli spiegò mentre l’altra, avvolta da un asciugamano, usciva dal bagno

-Ok.. però devo scoprire cosa stai tramando!

-Lo scoprirai molto presto! Ciao amoruccio mio!

-Se se.. ciao ‘amoruccia’

Eleonora rise, salutò ulteriormente il ragazzo e chiuse il telefono.

-Roxi.. vado a farmi la doccia.. ordini il servizio in camera intanto?

-Jaaaa!

-Perfetto.. a dopo!


**


Chissà cosa mi nasconde quella matta! pensò Tom dopo aver attaccato il telefono.

Fece scorrere velocemente tutte le immagini salvate nella memoria del cellulare, per poi arrivare alla sua preferita: quella che aveva scattato di nascosto a Eleonora. La ragazza stava ridendo, tappandosi la bocca con una mano. Gli piaceva così tanto..

Sarebbe rimasto molte ore a guardarla ma Bill lo chiamò.

-TOOOOMIII!! Vieni!!! Dobbiamo andare al ristorante! Sbrigati a vestirti!

Tom si chiese perché dovessero andare a mangiare fuori, era stanco morto, ma tanto non valeva la pena di discutere, così iniziò a vestirsi.


____________________________


Ciaooooooo!! Piaciuto questo capitoluzzo?? Spero di sì..

Ringrazio:

tesorinely

jolly24


Nel prossimo vedremo Tom fare una cosa moooooooolto carina per Eleonora.. senza sapere che lei lo stava guardando.. hihihi!!! ..cosa non ci si inventa per queste FF!!Ah volevo dirvi.. mancano 3 capitoli alla fine.. e vi giuro, mi dispiace!!:(:(:(

Comunque.. Ci vediamo presto!

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: Marty_Kaulitz