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Autore: LilyOok_    29/09/2013    9 recensioni
Ambientata prima dell'arrivo di Smaug e a seguire.
Dalla prima OneShot:
"Aggirandosi per la Montagna, capitava molto spesso di incontrare Nani e Nane, a volte anche Nanetti, che di fronte a lui chinavano rispettosamente il capo, sorridevano e solo dopo proseguivano per la loro strada.
Ogni volta, Thorin si mostrava fiero e camminava con compostezza, rispondendo ai saluti del suo popolo, orgoglioso di farne parte, di esserne il legittimo sovrano."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Se volete leggetela con http://www.youtube.com/watch?v=r5uYB9T_GlY mi sembrava un ritmo appropriato per il contesto. (Tranne che per l'ultima parte.)

 

5.  "Loro mi hanno protetto, io non ho saputo fare lo stesso."

 

La terra era nera, l’aria era satura di morte.

Innumerevoli corpi giacevano ammassati sul campo di battaglia.

L’accampamento per i feriti era stato situato al confine con quello sfondo angosciante e carico di dolore per tutti coloro che aveva visto perire un loro amico, un loro padre, un loro figlio, un loro fratello.

 

Edren, al confronto di Dìs, impassibile ad occhi estranei, non sapeva nascondere così bene le sue emozioni e il dolore che provava in quel momento. Dopo la lettera, Dìs aveva raccolto una piccola scorta e subito si erano dirette verso la loro vecchia Casa in attesa trepidante di accertarsi loro stesse delle notizie riportate sul quel pezzo di carta.

 

 

Ad accoglierle ci fu Dwalin. Il guerriero aveva evidenti tracce di dolore in volto e i suoi occhi erano arrossati, ma non vi fu una sola lacrima che cadde davanti alle due. Così come per Dìs.

La Principessa e il guerriero si guardarono per un lungo istante, lasciando la povera Edren ad osservarli senza essere presa in considerazione. Dwalin non si era nemmeno accorto delle condizioni in cui versava la Nana.

Si riscossero tutti solo al pronunciare delle parole di Dìs “Portaci da loro.” e solo allora il Nano guardò l’altra, annuendo convinto.

 

Il tragitto fu breve, ma sembrò durare secoli. Immerso in un silenzio opprimente, carico di domande e privo di risposte.

Arrivarono davanti ad una tenda, dove fuori vi era a guardia Balin. Il povero vecchio era distrutto, cercò di sorridere non appena le vide, ma poi si diede dello sciocco: non c’era alcun motivo per sorridere.

“Sono tutti qui, vero?” Domandò Edren, flebile, gli occhi già le pizzicavano e calde lacrime salirono ad appannarle la vista.

Balin la guardò, sul suo viso vi era una tale sofferenza... Non sapeva?

“Forse dovresti riposarti. Vuoi sederti, bambina mia?” Le chiese alzandosi dal suo posto.

Lei racchiuse le mani in grembo, sbattendo le ciglia permettendo così che qualche lacrima tracciasse il suo percorso sulle sue guance bianche. “Se non ti dispiace, vorrei vederli. Grazie, comunque.” Disse, cercando di abbozzare invano un sorriso.

“Facci strada, Balin, non perdiamo altro tempo.” Intervenne Dìs, gli occhi azzurri coronati dalla stanchezza e la spossatezza.

Il vecchio Nano annuì e le due entrarono nella tenda. Devastante fu l’emozione che colse Edren al veder posarsi su di lei due occhi azzurri, lucidi, tremolanti, ma pur sempre bellissimi.

 

 

 

“Thorin?” Domandò incredula.

“Edren, Dìs... non dovreste essere qui.” Thorin, che quando erano entrate gli dava le spalle, si era voltato e le osservava con espressione sorpresa.

“Non ho forse il diritto di vedere il volto dei miei figli un’ultima volta, fratello?” Rispose la Nana più anziana, in un tono così freddo che perfino il ghiaccio stesso sarebbe stato fuoco al confronto.

“Certo, sorella, ma...”

“Niente ma, Thorin! Hai portato i miei Fili e Kili alla morte e osi anche dirmi che non dovrei essere qui?!” Dìs tremava, tutta la rabbia e il dolore repressi ora volevano uscire, essere sfogate e liberarla da quel peso che le sostava sullo stomaco e sul cuore.

“Mi dispiace. Loro mi hanno protetto, io non ho saputo fare lo stesso.” I pugni del Nano erano stretti fino a far sanguinare i palmi. Sentiva che era colpa sua e Dìs non lo stava di certo aiutando. Ma come poteva biasimarla...

 

Inaspettatamente, Edren assistette alla debolezza di entrambi: i due Nani si abbracciarono forte e piansero calde lacrime per i due giovani stesi inermi dietro di loro. Lei non poté fare a meno che unirsi silenziosamente al pianto, cercando un posto dove sedersi.

Era stanca, aveva un gran mal di testa.

Volse lo sguardo a Fili e Kili. Gli era grata, grazie al loro sacrificio ora Thorin era vivo. Nonostante ciò, pensò la giovane, il prezzo pagato era stato troppo alto.

 

Lasciarono Dìs con i suoi figli, sapevano entrambi che una volta sola avrebbe esternato tutto il suo dolore.

 

 

“Stai bene?” Le chiese Thorin, una volta usciti.

“Si, io sto bene. Tu...” La frase venne interrotta dalle labbra di lui che si posarono repentine sulle sue. Erano mesi che agognavano entrambi quel bacio e finalmente erano di nuovo insieme per soddisfare quel desiderio.

Il Nano la prese per i fianchi e l’attirò a se e solo in quel momento si accorse di qualcosa, un qualcosa di importante che era sfuggito ai suoi occhi qualche minuto prima.

Si staccò da lei, allontanandosi quel po’ che bastò che per guardarla da testa a piedi, anche se il suo sguardo si fermò molto prima dei piedi.

Il ventre rigonfio sporgeva, messo in evidenza dal vestito che portava – anche se un po’ rovinato dal viaggio.

All’apprendere quella notizia, Thorin lasciò che per quegli attimi la sua mente si svuotasse da tutto ciò che la occupava e si insinuasse in lui una remota felicità che non provava da tempo.

Il sorriso sulle sue labbra si allargò ancora di più quando vide quello sul volto di lei. Non seppe più per cosa piangeva, ma quel momento così lieto non poteva più essere testimone di lacrime.

Le andò vicino e le accarezzò le guance, spazzando via quelle stille trasparenti; dapprima le baciò la fronte, poi la punta del naso e infine le labbra rosee e morbide.

“Questa notizia affievolisce il dolore delle perdite. Ha riportato gioia nel mio cuore e nel mio animo, come ha fatto il rivederti dopo così tanto tempo.” Le sorrise, beandosi poi nuovamente del sapore delle sue labbra.

 

 

 

 

-Angolino autrice.-

Buonasera a tutti voi! 

Come avete visto, non ho abbandonato questa raccolta, ho intenzione di portarla a termine ad ogni costo.

Purtroppo quello che avevo critto in precedenza nel cellulare è andato definitivamente perso, quindi ho dovuto riscrivere il tutto da capo ed ecco il perché di questo madornale ritardo del quale mi scuso!!

Abbiate pietà di me, se non vi è piaciuto vi comprendo, questo capitolo è davvero orrendo al confronto con i precedenti ç_ç perdo copli... spero comunque che il risultato sia positivo ^^

Mi dispiace troppo per Fili e Kili, solo i Valar sanno quanto non avrei voluto che morissero.... ma, avete presente l'angioletto e il diavoletto che ti appaiono sulle spalle? Beh, ha vinto il diavoletto u.u non me ne vogliate <3

Per quanto rigarda la sorpresa? Spero di non essere andata 'fuori personaggio' con Thorin :S in ogni caso, era necessario.

Ringrazio tutti coloro che hanno recensito i capitoli precedenti, chi ha aggiunto la storia nelle preferite-ricordate-seguite e i lettori silenti. Spero abbiate apprezzato anche la colonna sonora del Re Leone :')

Adesso basta farvi perdere tempo, aspetto i vostri pareri.

Lily!

   
 
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