Videogiochi > League of Legends
Segui la storia  |       
Autore: LeagueOfLegends    30/09/2013    2 recensioni
[League of Legends]
In un mondo dove le guerre sembrano non aver mai fine una piccola luce comincia ad accendersi. Grandi guerrieri si sfideranno per la vittoria dei loro regni. Tra dolori e sofferenze cercheranno di salvare il loro popolo, anche se questo significa combattere contro i loro stessi amici
Genere: Azione, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO II - La Famiglia Riunita (Parte 2)

Era ormai giunto il tramonto e la famiglia si era riunita da un po’ . Garen e Lux avevano raccontato al padre molte delle loro avventure, ma ormai era giunto il momento di parlare di cose molto più importanti.

<< Vedo che avete fatto moltissime esperienze. >> Esclamò il re, sorridendo. << Adesso dovreste essere abbastanza pronti per aiutare il vostro regno. Sono anni che lottiamo contro il regno di Noxus ma, negli ultimi anni, molte delle battaglie sono cessate. E questa è una cosa che mi preoccupa. Il popolo ha paura che stiano organizzando qualcosa in segreto. Tuttavia, ora che siete qui, sia il morale della nostra gente sia quello dei soldati aumenterà e affronteremo meglio la guerra. Domani finalmente annunceremo il vostro ritorno e la vostra incoronazione, dopodiché partirete per diverse missioni e per stringere alleanze con dei nostri vecchi amici. >>

Il figlio, con sguardo determinato, si avvicinò a lui e gli mise una mano sulla spalla destra. << Non preoccupatevi padre. Noi siamo pronti a donare la nostra vita per il regno. >> Disse.

<<  Si padre! La mia magia è imbattibile!  >> Esclamò Lux, alzandosi di scatto.

<< Oh… siete davvero cresciuti.  Comunque adesso se volete potete tornare nelle vostre stanze e riposarvi un po’. >>
Il sovrano accompagnò i suoi figli nelle loro stanze e, dopo averli salutati, si recò velocemente verso una lunga rampa di scale.  Sceso fino in fondo, si ritrovò in un’enorme stanza illuminata solo da poche torce sparse qua e là per le mura. Al centro della sala c’era un grande tavolo al quale vi erano sedute due persone.

<<  Scusate per l’attesa.  Sono pronto ad ascoltare le vostre parole.  >> Disse il re, accomodandosi.

Uno degli uomini, molto robusto, dopo essersi schiarito la voce cominciò a parlare, picchiettando con le dita sul legno del tavolo.
<< Bene signore, ho passato tredici lunghi anni con vostro figlio e posso assicurarvi che ha avuto dei miglioramenti eccellenti.  Non mi ha mai deluso ed è riuscito a diventare perfino più forte di lei. >>

<<  Sono davvero soddisfatto, grazie Dragon.  Sapevo che non mi avresti deluso.  Dopotutto sei uno dei guerrieri più forti di Demacia…  >>

<< Non deve ringraziarmi, mio re.  Sono felice di aver ricevuto l’onore di allenare vostro figlio.  >>  Rispose il maestro di Garen,  sorridendo.

L’altro uomo,  con una corporatura molto più debole messa a confronto con quella di Dragon, si alzò in piedi, fissando negli occhi il suo superiore.

<<  Adesso è il mio turno.  >> Cominciò.  << Lux è stata la mia allieva preferita, nonostante sia ancora molto giovane ed abbia molto da imparere, posso dirvi che io stesso alla sue età non avevo le sue capacità, e il suo percorso sarà enorme.  Credo proprio abbia ereditato i poteri di Leonard I. >> Finì il maestro di Lux, tornando a sedersi.

 <<   Lo so, sembra che sia al livello di mio nonno. Ma di certo nelle tue mani sarà diventata molto forte, grazie davvero, Dorian.  >> Lo ringraziò il re.

<< Non si preoccupi. Domani però ritornerò all’accademia.  È un piacere venire ogni tanto qui.  >>
 
Dopo la riunione il Re tornò nelle sue stanze per riposarsi. Dorian, che doveva completare alcuni suoi lavori, si ritirò nella sua camera e Dragon, non ancora stanco, decise di avviarsi verso il giardino. Una volta arrivato lì, notò subito Garen che si stava ancora allenando.

<<  Sapevo che ti avrei trovato qui.  >> Sussurrò,  illuminato dalla flebile luce della luna.

Garen si voltò di scatto, colto di sorpresa.  <<  Oh, siete voi maestro. Non riesco a dormire…ho paura di deludere mio padre.  >> Rispose il ragazzo, fermo a guardare il cielo.

<< Garen…tuo padre è davvero felice di aver rivisto sia te sia tua sorella. Non hai deluso me, quindi non deluderai nemmeno lui.  >>  Lo rassicurò il maestro, avvicinandosi a lui.

<<  Lo so però… ho sempre paura che qualcosa possa andare storto. Non ho molta esperienza…e so che quando andremo in guerra dovrò mettere le mie emozioni da parte.  E non sono sicuro di riuscirci del tutto… >>

<<  Oh…capisco. Mi ricordi molto una persona.  Lui adesso non c’è più…ma era proprio come te, onorevole e di buon cuore.  >> Disse Dragon, sorridendo.

<< Davvero?  Chi…chi è questa persona? >>

<< Beh… era mio fratello.  Sei anche forte quanto lui.  E superava perfino me.  >> Rispose l’uomo,  abbassando lo sguardo.  Per un attimo i suoi occhi si riempirono di lacrime.

Devo controllarmi. Pensò, stringendo i pugni.

Il suo allievo lo guardò, curioso.  << Mi dispiace…ma, se posso chiederlo…se era davvero così forte…come ha fatto a morire? >>

 Dragon rimase in silenzio, immobile.  I ricordi di quel giorno erano ancora vivi nella sua testa.  Gli sembrava come se non fosse passato che un giorno, da quel momento.
<<  è morto… a causa mia.  >> Esclamò, trattenendo le lacrime. 
Fissò negli occhi Garen e, con il cuore che gli faceva male, si decise a parlare di quel segreto che si era tenuto dentro da anni.

<< Non ne ho mai parlato con nessuno. Lui è morto a causa mia … lui … mi ha salvato. Ha preferito sacrificare se stesso … per me.  E tu sembri proprio uguale a lui.  Rischieresti la tua vita per salvare qualcuno che ami.  Sono felice di averti conosciuto e di aver passato tutti questi anni con te, Garen.  Adesso andiamo, che domani ci aspetta un grande giorno.  >>
 
Il giorno seguente il sole batteva molto forte su tutto il regno. I suoi raggi penetravano nella grande camera di Garen, che se ne stava nel suo letto a dormire.

<<  Svegliati Idiota!  >> Gridò Lux, prendendo a schiaffi il fratello.

<<  Mh..lasciami dormire…perfavore…  >> Rispose il ragazzo, girandosi dall’altro lato.

<< Va bene… allora la corona da principessa me la prendo da sola. >> Ridacchiò Lux,  cominciando ad andarsene.

<<  Cosa?! Aspetta!  Sarò io il primo ad essere incoronato!  >> Gridò Garen, alzatosi di colpo.

<< Ah, finalmente ti sei svegliato!  Le serve stanno iniziando i preparativi, dobbiamo prepararci.  >> Disse la ragazza, avviandosi in camera sua.
 
 Intanto nella grande sala da pranzo i preparativi erano quasi finiti e molti nobili stavano giungendo al palazzo eccitati per la cerimonia. Il popolo era finalmente felice, quel giorno, sapendo che c’erano due grandi eredi al trono.

<< è tutto pronto. Ormai è arrivata l’ora, mio re.  >> Disse Dragon.

<< Si … credo sia arrivata l’ora di lasciare tutto nelle loro mani. Anche se hanno ancora molto da imparare.  >>
 
Garen continuava a fissare la sua immagine riflessa nello specchio.
È arrivato il grande giorno. Pensò, attaccandosi la spada dietro la schiena.

Uscito dalla stanza trovò sua sorella che l’aspettava nel corridoio.

<< Sei pronto?  >> Chiese lei, agitata.

<< Sono pronto. Tu? >> Rispose Garen, stringendo i pugni.

<< Sono pronta. >>

E così, i due eredi al trono cominciarono a camminare verso le scale. Dopo aver preso un grande respiro guardarono avanti a loro, notando molte più persone di quanto si aspettassero. Grandi applausi e urla facevano da sottofondo al loro cammino, facendo crescere in loro l’imbarazzo. Non avrebbero mai immaginato una simile accoglienza.
Scesero le scale lentamente, sotto lo sguardo di tantissime persone. Il lungo vestito di Lux brillava sotto le luci del castello e suscitava l’ammirazione di tutti i cavalieri, così come il corpo possente di Garen e il suo sguardo sicuro lo faceva sembrare un degno principe di demacia.
Non ci misero molto ad arrivare al tavolo dove si teneva il banchetto e, nel vedere i loro genitori e i loro maestri, i due eredi si sentirono più tranquilli.

<< Non mi aspettavo un’ accoglienza del genere, sono molto felice.  >> Esclamò Garen, contento.

<<  Neanche io, finalmente il nostro regno ha ripreso la fiducia. Mostreremo il nostro potere a Noxus, anche se per molti anni non ha più invaso i nostri confini. >> Rispose il padre, sorridendo.

<< Sono onorato di essere seduto qui, accanto a voi. >>

<< Figlio mio adesso pensa solo a divertirti.  Questo è il vostro giorno speciale. >>
 
Il banchetto durò diverse e ore e, dopo aver finito i festeggiamenti per l’arrivo di Lux e Garen, finalmente arrivò il momento dell’incoronazione.
La sala reale era stata addobbata magnificamente per quell’evento e tutti non vedevano l’ora.

<< Garen e Lux, inchinatevi al vostro re e alla vostra regina.  >> Disse un uomo,  facendo calare il silenzio nella sala.  Il battito dei cuori dei due eredi aumentava sempre di più per l’emozione. Dopo essersi inchinati ed aver abbassato lo sguardo, il re si alzò e, afferrando la sua spada, diede dei piccoli colpetti sulle spalle dei suoi figli.

<< Adesso finalmente siete dei veri principi. Garen e Lux del regno di Demacia! >> Gridò lo stesso uomo che aveva parlato poco prima.
E in un attimo il silenziò svanì, facendo cominciare un nuovo festeggiamento.

<< è stata una giornata molto lunga…ma adesso sono una bellissima principessa! >>  Gridò Lux, scoppiando a ridere.  Il fratello la guardò sconvolto e si allontanò pian piano da lei.

<< Mi fai paura…sembra che tu abbia una doppia personalità… >> Sussurrò, andandosene.  << Io vado un po’ nel giardino. Ci rivediamo stasera, sorellina. >>

 Ho bisogno di un po’ di tranquillità.  Pensò il ragazzo, stanco.  Era stata una giornata movimentata e non ci era molto abituato.  Aveva bisogno di stare un po’ da solo per rimettere insieme i suoi pensieri e realizzare che finalmente era diventato un principe a tutti gli effetti. Camminò perso nei suoi pensieri fino all’entrata del giardino e non si rese conto che qualcuno lo stava aspettando proprio lì davanti.

<< Ne è passato di tempo,  Garen. >> Disse un uomo, sorridendo.  << Sei cresciuto. >>

Garen rimase immobile, per poi fare un enorme sorriso e correre verso la persona che gli aveva appena parlato.

<< Sei davvero tu?  Sei…cresciuto tantissimo! >> Gridò, meravigliato.

<< Lo so…sono cambiato molto.  Ma dopotutto sono il figlio della principale famiglia alleata a Demacia. >>

<< è passato tantissimo tempo dall’ultima volte che ci siamo visti... Jarvan. >>

 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > League of Legends / Vai alla pagina dell'autore: LeagueOfLegends