UNO
“Sono geloso” mugugnò il riccio, la bocca serrata sopra il cuscino.
Louis alzò un sopracciglio, estremamente divertito: “Tu cosa?”
Il ragazzino riccioluto, steso pancia sotto sul letto, strinse forte le coperte, sbiancandosi le nocche.
“Sono geloso” sussurrò, appena udibile.
“E di chi, di grazia?” lo canzonò il fidanzato, inginocchiandosi al suo fianco.
Harry schizzò il aria, punto sul vivo: “Desideri un elenco Lou?
Che ne dici di iniziare dalla tua fidanzata Eleonor?”
Il sorriso si spense sulle labbra del maggiore e negli occhi azzurri qualcosa si oscurò, “Lei non è che la mia copertura piccolo, lo sai bene.”
Un lacrimone si affacciò sottò le ciglia del cantante, che lo spazzò via brusco, “E se non volessi più coprirmi Boo?” mugolò piccolo piccolo con voce flebile.
Le braccia muscolose di Louis lo cinsero, stringendolo a sé come non ci fosse stato domani.