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Autore: Lavandarose    02/10/2013    4 recensioni
Seguito del Il Mistero della Strega
LavandaRose e Dean Winchester si trovano a dover combattere un nuovo nemico assieme. Ma stavolta il pericolo è maggiore e la posta in gioco molto più alta. Chi ha rubato il Necronomicon dai luoghi dell'Inferno e del Paradiso in cui era custodito? Chi vuole riportare i morti in vita? E che cosa sta nascondendo Lavanda a Dean questa volta?
Genere: Avventura, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Lav&Dean: a supernatural lovestory'
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Dedicato a Nerea_V e a Concy, grazie per avermi fatto di nuovo credere in questa storia! :)

 

Sospesa.

Ecco come si sentiva Lavandarose mentre cercava di capire cosa era successo in quegli ultimi cinque minuti della sua vita.

Sospesa.

Mentalmente e fisicamente. Sì, perché aprendo gli occhi e cercando di non farsi accecare dalla luce che la stava circondando, la ragazza si era accorta di essere davvero sospesa a mezz'aria.

Spaventata, si era portata automaticamente le mani al ventre, cercando di proteggere la vita che stava crescendo lì, ma si accorse però che la luce stava diventando sempre più calda, quasi confortevole. Portò le braccia lungo il corpo e guardò in basso.

Fu allora che vide.

Vide il luogo dove era seduta fino a qualche minuto prima, dove aveva conosciuto quel ragazzo, come aveva detto di chiamarsi?, dove stava cercando di rilassarsi dopo avere discusso con Dean.

E vide se stessa con gli occhi chiusi, accasciata sotto un albero. Vide Dean che l'abbracciava e la chiamava e Sam in piedi dietro di lui.

Li poteva anche sentire, parlavano e il loro tono di voce era concitato.
-Siamo arrivati tardi, Dean -

-Non è tardi, ce la possiamo ancora fare. Respira -

Perché erano così disperati?Lei stava bene, era lassù, come mai non la vedevano? Cercò di allungare una mano e di richiamare la loro attenzione, ma non riusciva a raggiungerli.
E continuava a rimanere sospesa.

-Dean – provò a chiamarlo, ma la voce rimbombava, sembrava venire da lontano.
- Proviamo a portarla a casa – il ragazzo l'aveva persa in braccio e con Sam la stava portando verso l'Impala. Ma perché non la vedevano? E come mai lei era sia in aria che tra le braccia di Dean?

- È la magia, Lavanda -

Lei si voltò, chi stava parlando? Era quel ragazzo, quello che fino a poco prima stava parlando con lei sotto l'albero.

- Ma cosa sta succedendo? Chi sei tu? -

- Sono il dio Loki, sono il padre di tutte le streghe. Sono certo che mi hai sentito nominare -

Lo guardò: lui aveva puntato i suoi occhi chiari su di lei e d'improvviso alla strega sembrava che tutti i problemi, tutte le fatiche si sciogliessero sotto la luce del sorriso del giovane uomo.

-Certo, ti conosco. Raccontano di te. Noi tutte discendiamo da te e ti dobbiamo la vita -

Loki sorrise, sarebbe stato ancora più semplice del previsto. Allungò una mano e prese quella della ragazza.

- Siamo sospesi in aria – disse lei cercando di capire cosa stava succedendo.

-Sì, perché noi siamo creature magiche, Lavanda, noi possiamo fare tutto quello che

vogliamo. Te ne eri dimenticata? -

No, non se ne era dimenticata, ma ultimamente aveva cercato di farsi accettare dell'uomo che amava cercando di mettere da parte la magia. Insomma, avrebbero avuto un bambino e...

Improvvisamente Lavanda si ricordò dell'ultima discussione avuta con Dean, del fatto che lui aveva sottolineato che la magia poteva essere un problema fra loro e si arrabbiò.

Si arrabbiò così tanto che i suoi occhi versi iniziarono a lampeggiare sotto gli occhi divertiti di Loki che, sempre sorridendo, le strinse di più la mano e le si avvicinò. Era bello, non più vestito come una persona qualunque, ma come il suo rango regale gli richiedeva. Il mantello verde lo ricopriva per intero e al di sotto la ragazza poteva intravedere stoffe delicate sui toni del verde e nel nero.

Era affascinante, era delicato e le stava tenendo la mano. La strega poteva sentire la magia che percorreva le loro mani che si toccavano.

- Ma perché sono qui? E anche là? Perché ho visto il mio corpo per terra? Cosa succede? -

Sempre sorridendo, il dio le si avvicinò e le cinse la vita con un braccio.

- Non succede nulla di che. Stai solo prendendo di nuovo coscienza di chi sei tu e delle tue potenzialità. Che anzi in questo momento sono ancora più estese, visto il prossimo arrivo di una piccola strega. O stregone -

Sorrideva Loki, sicuro di arrivare all'obiettivo che si era posto. Aveva bisogno di quella strega per arrivare a ciò che desiderava.

- Ma io, ma Dean … - Lavanda non sapeva più cosa dire. Era confusa. Sentiva che, in qualche modo, il suo posto reale era con Loki, ma un'altra parte di lei sapeva che stava tradendo la persona che amava. Provò, con uno sforzo terribile, a ragionare ancora una volta.

- Spiegami cosa sta succedendo, per favore -

- Lavanda, ti sto solo facendo rientrare in te, in quello che devi essere. Ti eri un po' persa ultimamente, vero? -

- Persa? -

- Sì, dove era finita la tua magia? Come mai stavi cercando di diventare più umana possibile? -

- Non è proprio così. Io...io aspetto un bambino e... -

- Già, parliamo di questo, Lav. Aspetti un bambino da chi? Da un uomo senza magia, non è vero? Da un uomo che non ha nessuna intenzione di farlo crescere come si dovrebbe, sbaglio? Da un cacciatore di creature magiche, che non rivelerà mai a vostro figlio la sua vera natura. Perché abbassi gli occhi? Perché sai che ho ragione? -

Sì, LavandaRose aveva abbassato gli occhi: il dio aveva ragione, Dean non avrebbe mai voluto che il loro figlio fosse “magico”. E quindi sarebbe stata lei a rinunciare a tutto, a crescere il loro bambino il più umano possibile. Davvero era pronta a tutto questo?

Loki strinse gli occhi: era sicuro che avrebbe fatto breccia nei sentimenti di quella strega confusa.

D'altra parte aveva necessità di avere una strega potente, molto potente. E quale migliore cosa di una creatura magica che aspettava un figlio da un umano? In questo modo, grazie alla commistione di generi, la magia di Lavanda sarebbe stata ancora più efficace. E lui ne aveva bisogno: solo in questo modo avrebbe potuto utilizzare il Necronomicon.

Sì, il libro era arrivato nelle sue mani, dopo avere lasciato una scia di morte, ma per attivarlo Loki aveva bisogno di una strega che poggiasse con lui le mani sulla prima pagina del tomo.

Era stato più facile del previsto circuire la ragazza: la sua insoddisfazione e la sua tristezza lo avevano guidato fino a lei e ora eccola lì tra le sue braccia.

- Ti ho voluto solo far vedere chi in realtà sei tu, perché mi sembra che tu te lo sia dimenticata. Ecco perché ho lasciato il tuo involucro appoggiato a quell'albero, mentre tu e la tua reale essenza magica siete qui con me -

- Ma come mi hai trovato? -

Furba, pensò Loki

- Come padre di tutte le streghe posso sentire quando una mia figlia è in dubbio e sta male – mentì spudoratamente – e quindi eccomi da te -

Le si avvicinò ancora un po' di più, Lavanda poteva sentire il suo respiro sulla guancia.

- Non ti piacerebbe vivere così? - la voce era suadente, il tono tranquillo – non ti piacerebbe tornare a essere quello che sei? Vivere nella magia, crescere tuo figlio nella magia...Dimmi che non ti piacerebbe, Lavanda, dimmelo e io me ne andrò e ti lascerò tornare dal tuo umano. Ma se vorresti almeno solo vedere come sarebbe vivere nella magia assieme a tuo figlio, allora dammi e datti una possibilità di renderti felice -

Il colpo era stato davvero basso: il dio sapeva infatti che il riferimento al figlio avrebbe fatto capitolare una strega già piuttosto confusa.

- Dimmelo, Lavanda – insisteva, non poteva mollare la presa ora, non quando era così vicino alla soluzione.

- Sì, mi piacerebbe –

Tre parole e un destino segnato.

Loki sorrise e mosse lievemente la testa. Così nella luce LavandaRose scomparve assieme al dio, lasciando il suo corpo sulla terra e portando la sua essenza magica con lui.

 

***

- Ma perché non si sveglia? - Dean e Sam erano arrivati a casa della strega e avevano deposto un addormentata Lavanda sul letto.

- Non lo so, Dean. Da quando ha toccato Loki si è accasciata al suolo così. L'hai visto anche tu -

- Cosa facciamo? -

- Non ne ho idea – Sam guardava il corpo della ragazza – la cosa strana è che davvero sembra dormire. Il respiro è regolare, il viso è rilassato. Non si direbbe sotto un incantesimo. Sembra quasi che volontariamente si sia allontanata da tutto e da tutti -

Dean lasciò il letto della ragazza e si avvicinò al fratello.

- Hai ragione, ma anche se non è sotto un incantesimo qualcosa non va -

- L'altra domanda è: perché Loki l'ha presa? Non credo che la volesse per altri motivi. Secondo me è legato tutto a quello che sta succedendo -

- Parli del Necronomicon? -

- Sicuramente c'è qualcosa che lega il libro a Loki e a LavandaRose -

- Potremmo cercare qualcosa – poi Sam guardò il fratello – cioè, volevo dire, io cerco qualcosa on line e tu resta pure qui con lei -

- No, credo che verrò anche io a cercare qualcosa con te di là. Tanto non si sveglierà tanto presto, me lo sento. Forse non avrei dovuto farla uscire.

Il fratello lo guardava: sapeva che dentro Dean si stavano muovendo tante cose, tra cui il fatto di sentirsi in colpa per aver detto alla ragazza che rifiutava il suo essere magica e per averla fatta uscire da sola.

È che proprio non aveva avuto voglia di affrontare ancora il discorso con lei e ora se ne pentiva.

Ora probabilmente l'aveva persa per sempre. E con lei il loro bambino.

Strinse i pugni, non poteva andare così, maledizione!

Qualcosa avrebbe fatto, ancora non sapeva cosa, ma era il momento di agire e di prendere decisioni.

Di qualsiasi genere.

- Forza Sam, cerchiamo di scoprire cosa lega il libro alla mia strega e a Loki. Nel frattempo chiamiamo Mel e Selene, magari con loro si può fare qualcosa per Lavanda. Per tutto il resto me la vedrò io -

Perché glielo devo: a Lavanda e al nostro bambino.

Si diresse in salotto, non rendendosi conto che finalmente aveva pensato al bimbo come “suo”.

In camera da letto, un movimento delle labbra, quasi un sorriso, increspò la bocca della strega dormiente.

 

Lav's corner

E sono tornata! ^^ Dopo un periodo terribile di mancanza di ispirazione sono di nuovo con voi, sperando di trovare ancora qualcuno!^^'
A volte mi capita: perdo la strada e la devo ritrovare. Ora mi sembra che le cose siano tornate a procedere e spero di aggiornare presto anche le altre mie storie.

Se avete voglia vi aspetto sulla mia pagina facebook!

Un bacione

Lav

 

 

   
 
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