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Autore: LevyMc    03/10/2013    5 recensioni
Bastarono poche frasi ancora ed i suoi dubbi vennero confermati: quel giorno era il compleanno di Levy.
Fu colto da un'improvvisa ondata di panico, lui non le aveva fatto un regalo!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajil Redfox, Levy McGarden
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le ragazze della Gilda erano tutte agitate, assieme a loro anche Jet e Droy sembravano entusiasti.
Lo scontroso Dragon Slayer, Gajeel, se ne stava in disparte a borbottare su quanto fosse idiota fare quel gran baccano senza motivo. 
O almeno, lui credeva non ci fosse una ragione.

«...Si! ...Aha. Compleanno... Si, oggi. ...Di Levy.»

Uhm? Gli parve di distinguere queste parole nella conversazione accesa.
Senza farsi notare iniziò ad ascoltare quel che dicevano, incuriosito dopo aver sentito pronunciare il nome della giovane scripter, 
che guarda caso quella mattina non era presente.
Bastarono poche frasi ancora ed i suoi dubbi vennero confermati: quel giorno era il compleanno di Levy.
Fu colto da un'improvvisa ondata di panico, lui non le aveva fatto un regalo!
Subito dopo aver pensato una simile cosa, però, si arrabbiò con se stesso per essere tanto melenso.
Fortunatamente nessuno parve notarlo, neppure quando iniziò a darsi forti colpi in testa, per rinsavire o per uccidersi; il suo scopo 
rimase sconosciuto.
Prontamente sgattaiolò fuori dalla Gilda e si mise a vagabondare per le strade dell'affollata cittadina.
Per quanto cercasse di convincersi e di distrarsi, proprio non riusciva a smettere di pensare al regalo adatto per quella piccoletta 
con il pallino per la lettura. Questo perché, si, alla fine aveva deciso che un regalo doveva pur prenderglielo. 
"Non perché me ne importi molto, è pura formalità!" Mentì a se stesso.
Un libro, di certo, sarebbe stato troppo scontato. E poi sarebbe stata un'impresa trovarne uno che lei non avesse già letto fino a consumarlo.
Per un attimo pensò di comprarle un indumento, ma poi comprese che sarebbe stato abbastanza innaturale ed imbarazzante andare 
a comprare un abitino da donna in un qualsiasi negozio. Con la fortuna e la brutta fama che aveva sarebbe potuto benissimo essere 
scambiato per un qualche maniaco o un travestito.
Più camminava e meno gli venivano idee, stava per perdere le speranze, ma poi... Eccolo. Il regalo perfetto.

Entrò di soppiatto nella stanza della giovane scripter. 
La parte difficile fu aggirare Erza, che per sua sfortuna abitava nello stesso dormitorio di Levy; ma alla fine sembrava essere 
arrivato nella stanza giusta e senza essere scoperto. Si rilassò un po'.
C'erano libri ovunque. "Per fortuna ho scartato l'idea del libro..." Pensò, tirando un sospiro di sollievo.
Poggiò sul tavolo il piccolo pacchettino incartato malamente. Poi lo riprese. Lo poggiò di nuovo. E poi ancora e ancora, 
indeciso sul da farsi. Proprio non ce la faceva a lasciarle quel pacchetto.
Dopo aver discusso un po' con se stesso, e dopo aver anche perso, lasciò il regalo lì dov'era e ci aggiunse anche un bigliettino 
scritto frettolosamente, sul quale vi erano solo le seguenti parole: "Auguri, Levy."
Non firmò il biglietto. Proprio non gli andava a genio che lei capisse che era suo, quel regalo.
Proprio non poteva fare la parte del "debole", no, andava contro i suoi princìpi.

Il caso volle che proprio mentre Gajeel se ne stava andando in tutta fretta la giovane maga rincasasse dopo essere stata al 
centro dei festeggiamenti di tutta la Gilda. In effetti aveva notato che lui, alla sua festa a sorpresa, non si era presentato. 
Lui non la vide neppure tanto andava di corsa, ma a lei ovviamente non sfuggì l'altro.
Entrata in camera, chiedendosi cosa ci facesse lui nel dormitorio femminile, si accorse di un piccolo pacco regalo sulla sua scrivania.
Sorrise nel leggere quel biglietto semplice che sembrava essere stato scritto da un bambino.
Spalancò la bocca in un'espressione meravigliata quando, aperto il regalo, vi trovò una splendida penna di un nero lucido quasi abbagliante. 
Era così semplice ed elegante, così normale eppure così particolare che non poté far altro che adorarla immediatamente.
Si fermò un secondo a ragionare e non le servì molto tempo per trarre l'esatta conclusione.
Quel regalo, ovviamente, era di Gajeel. Ciò rese quella penna ancor più speciale.

Gajeel nel vedere il giorno dopo la piccola Levy che, seduta ad un tavolino, scribacchiava chissà cosa con quella penna che le aveva 
comprato lui, rimase tremendamente turbato, o meglio, si imbarazzò da morire.
"Per fortuna che almeno lei non sa che è stata opera mia..." 
Povero illuso.
  
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