-Da quando te ne
sei andato sono cambiate molte cose...forse è
stato un bene che tu abbia lasciato il villaggio.-
L’Uchiha continuò a fissare la ragazza che sosteneva
il suo sguardo.
…è stato un bene che tu abbia
lasciato il villaggio…?
Sbuffò
quasi contrariato per il comportamento della ragazza; con
quell’atteggiamento aveva fatto crollare tutte le sue aspettative:
non aveva pianto, non aveva gridato il suo nome, non aveva picchiato Naruto per la sceneggiata di poco prima…niente. Non
aveva fatto assolutamente niente di quello che si aspettava.
Sakura
scostò stizzita una ciocca di capelli sfuggita alla coda e
continuò a parlare.
-…cosa hai
intenzione di fare ora? Quando ti riprenderai, intendo.-
-…cosa
dovrei fare? Quello che dovevo fare l’ho fatto.-
-Andrai di nuovo
via da Konoha?-
-…è
possibile.-
L’Haruno strinse i pugni continuando a fissare il giovane.
Come diavolo
faceva a essere così? Perché non riusciva a capire quanto li
avesse fatti soffrire?
-Perché?...perché vuoi andartene di nuovo?-
-…non
è rimasto niente qui per me, Sakura.-
-Niente? Noi siamo niente? Vuoi abbandonarci di nuovo?-
-Non hai appena
detto che il mio tradimento è stato un bene?...ora
mi sembra che tu mi stia pregando per restare.-
Lo sguardo calmo
di lui la fece irritare non poco.
Aveva ragione. Si
era contraddetta in appena cinque minuti.
Si morse il
labbro.
Stava cedendo lo
sentiva. Con lui era sempre così, anche se da quando si era svegliato
quella mattina lei aveva tentato di tutto per
trattenersi ora sembrava che i suoi sforzi fossero stati vani.
-…ti rendi
almeno conto di quello che ci hai fatto passare?-
Sakura ora lo
guardava con rabbia, rabbia che in tutti quegli anni
non aveva fatto altro che crescere dentro di lei.
Rabbia per il
tradimento.
Rabbia essersi
sentita abbandonata.
Rabbia per
essersi sentita debole, quando, quella sera, aveva tentato di fermarlo fallendo
miseramente.
Rabbia per quel grazie.
Lui, ancora calmo
e impassibile a quello sguardo, rispose di malavoglia.
-Tsk…non vi
sareste dovuti affaticare tanto per cercarmi. Io te l’avevo
detto…le nostre strade si sarebbero dovute dividere quella notte.-
La ragazza
sgranò gli occhi sentendo quelle parole…di nuovo.
“Non posso seguire il
vostro stesso cammino.”
Ricordava
perfettamente quelle parole…
“Io non sarò mai
come te e Naruto”
…come se
fosse stato ieri…
“D’ora in
poi…seguiremo strade diverse.”
…il
dolore…
“Sakura…”
…la rabbia.
“…grazie.”
No, non poteva
farlo di nuovo. Non poteva lasciarlo andare via ancora.
Non gli avrebbe
permesso di rovinare tutto una seconda volta.
Avrebbe dovuto
fare i conti con lei prima di poter lasciare Konoha,
e non se la sarebbe cavata con un “grazie” per poi sparire per
chissà quanto altro tempo ancora.
Lo doveva fare
per Naruto.
…lo doveva
fare per lei.
Chiuse gli occhi
cercando di calmarsi e di scacciare via i ricordi di quella notte. Doveva stare
calma, lei era forte.
Lei era Sakura Haruno, un eccellente ninja medico, abile nei genjutsu e con una forza sovrumana.
Non avrebbe
pianto, non gliel’avrebbe data vinta.
-Questa volta
io…-
-Yo.-
Entrambi si
girarono verso l’uomo che era appena entrato.
Kakashi, con tanto di libro alla mano, si avvicinò
al letto con un sorriso accennato fissando Sasuke.
-è da un
bel po’ che non ci si vede, Sasuke.-
-Si, e tu leggi
ancora quel libro scadente, Kakashi.-
Il jonin si
portò una mano dietro la testa sorridendo ancora.
-Le brutte abitudini non si perdono mai.-
-Kakashi-sensei…la missione com’è andata?-
L’uomo
smise di sorridere e posò lo sguardo sulla ragazza chiudendo il libro.
Sospirò pesantemente iniziando a parlare.
-…era come
ci aveva detto Tsunade-sama. Abbiamo ritrovato il
corpo di Jiraya nei pressi del paese della Pioggia. Le informazioni che ci aveva
lasciato in punto di morte sono state confermate anche da due ninja che abbiamo
interrogato…ma questo non è certo il luogo per parlarne.-
-…Naruto non lo sa ancora, vero?-
-No…non so
quando abbia intenzione di dirglielo Tsunade-sama…-
-Capisco…-
Sasuke guardava i due senza capire di cosa
stessero parlando. Poi ricordò di aver visto quell’uomo di nome Jiraya con Naruto . Anche Orochimaru ne aveva
parlato qualche volta con Kabuto. Ora che ci pensava meglio doveva essere stato lui a insegnare quella tecnica a Naruto…il rasengan.
Possibile che un
uomo in possesso di una tecnica come quella fosse morto?
Decise di non
pensarci troppo, dopotutto non era certo un suo problema.
-…però, chissà come reagirà Naruto a questa notizia.-
Sakura si
torturava le mani pensando a quello che avrebbe potuto fare l’amico
sapendo della morte del suo maestro. Sicuramente sarebbe partito per cercare il
suo assassino.
Kakashi, sorridendo, posò la mano su
quelle della ragazza per fermarla.
-Non preoccuparti, Sakura. Non gli permetterò di fare
niente di avventato, te lo prometto.-
La ragazza si
calmò sentendo le parole del sensei e sorrise
un po’rassicurata da quella promessa.
Poi, guardando
fuori la finestra, scattò in piedi.
-Ah!
L’orario delle visite è finito almeno mezz’ora fa! Arrivi
sempre troppo tardi sensei!-
-Mh? Davvero? Ah, allora se è così tolgo il disturbo. Mi raccomando,
Sakura non saltare gli allenamenti di domani. A presto
Sasuke.-
Detto questo l’uomo scomparve dalla vista
dei ragazzi.
Sasuke tornò a guardare Sakura che stava
chiudendo la finestra e controllando di nuovo la
flebo.
-Tu non vai?-
La rosa lo
guardò un po’ sorpresa dalla domanda, ma rispose subito.
-Si…tu
cerca di non fare troppi sforzi, Sasuke-kun. Io tornerò di nuovo domani mattina.-
-…-
-…allora a
domani.-
-…si.-
La ragazza
uscì velocemente chiudendosi la porta alle spalle stringendo a cartella
medica dell’Uchiha. Per un momento si era
sentita come quando lo vedeva da ragazzina.
Scosse la testa e
iniziò a camminare per il lungo corridoio.
*-*-*
Sasuke fissava la porta da cui poco prima era
uscita Sakura. Avrebbe dovuto aspettare la mattina seguente per rivederla.
Non aveva nessuna
voglia di aspettare.
“Perché
cavolo dovrei aver voglia di rivederla?!”
Stizzito si rigirò nel letto e si
coprì col leggero lenzuolo cercando di prendere sonno il più
presto possibile.
*-*-*
-Tesoro scendi a mangiare!-
-Scendo subito!-
La ragazza si
fissò di nuovo allo specchio.
Era pallida e
aveva un’aria più stanca del solito. Sbuffò sciogliendosi i
capelli e tentando di sistemarli in qualche modo.
Involontariamente
posò lo sguardo sulla foto del Team 7.
“…il vecchio Team
Fissò il
viso corrucciato di un Sasuke allora dodicenne che
guardava con astio il biondo compagno di squadra. Passò un dito sulla
foto ricordando ancora una volta quelle parole.
“Non
posso seguire il vostro stesso cammino.
Io non sarò mai come
te e Naruto
D’ora in
poi…seguiremo strade diverse.
Sakura…
…grazie.”
Ma non si sarebbe lasciata abbattere, non
più.
Perché lei
era Sakura Haruno, un eccellente ninja medico, abile
nei genjutsu e con una forza sovrumana.
“Questa volta sarai tu a guardare le mi spalle, Sasuke.”
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Sia ringraziato Jashin!!!!! Dopo due mesi ecco il
quarto capitolo!
Mi dispiace di
averci messo tanto ma purtroppo l’ispirazione scarseggia
°_°’’ (e si può notare benissimo in questo cap >_>)
Sinceramente non
so neanche come inizierà il quinto capitolo >__>’’.
Dio…
Heleamicachipss: uuuh grazie
*_*/. Ho soddisfatto la tua curiosità?? Iragazzuoli hanno fatto una
chiacchierata “amichevole”
SasuSaku 4 ever: questo
è il bello della suspance! XD (o come cavolo
si scrive >_>’’’) si, Sasuke è il solito bastardo, ma, come hai detto tu,
è per questo che lo amiamo,no?XD grazie!
Kaeru_chan: spero di aver soddisfatto anche la tua di
curiosità! Eeeh quanti complimenti!XD mi imbarazzo >//> e poi non li merito visto tutto il
tempo che ci ho messo per scrivere sto quarto capitolo
=__=’’….grazie tante!!XD
Hime_chan: e dai, lo sai
come sono XD…comunque Sakura fa bene ad essere cattiva °_°…e
tu sei la solita maniaca!!!XD
MoRoSita: eccoti accontentata!
Nikynaa: aaaahhh lo so
ci ho messo tanto (troppo) >_>’’’, ma ecco il
continuo!°W°/
Al prossimo cap (si spera presto)!
Ciaissimo!^O^