Si vede che ti piace

Hermione era seduta su una poltrona e fissava la scacchiera.  Ripensava alle mosse che l’avevano portata ad una spettacolare batosta. Come era possibile? Aveva seguito i consigli e i metodi di ben tre libri sugli scacchi!
“Perché fissi quella scacchiera?” chiese Remus, sedendole di fronte.
Hermione sospirò “Ron mi ha battuto” disse indicando il rosso che aiutava Sirius, Ginny e i gemelli a ultimare l’albero di Natale di Grimmauld Place.
“Non vedo la novità, chi è che Ron non ha battuto?” rispose Remus, accarezzandosi la barba.
“Anche tu?”
“Cinque volte di fila solo ieri. Dopo di che ho dato bandiera bianca” spiegò Remus.
La ragazza sbuffò “È per questo che fisso la scacchiera, per cercare di capire come ha fatto!”
“E per cercare di non fissare troppo Ron” aggiunse Remus, divertito.
Hermione per poco non cadde dalla poltrona. “Co… No io non..”
Remus sorrise “È inutile che cerchi giustificazioni, si vede che ti piace”.
“Davvero?” chiese Hermione, preoccupata.
“Solo a occhi attenti” rispose Remus “Non ti preoccupare, il tuo segreto è al sicuro non me!”
“Quale segreto?” chiese Sirius, buttandosi di peso sul divano accanto a Remus. Il mannaro lo spinse via.
“Nessun segreto!” rispose prontamente Hermione.
Sirius li guardò entrambi sospettoso. “È inutile che fai gli occhi dolci a Remus, Hermione”.
La ragazza per poco non cadde dalla poltrona per la seconda volta. “Il cuore del nostro lupacchiotto è già occupato” aggiunse Sirius, indicando Tonks che stava entrando nel salone.
“Smettila” borbottò Remus.
“Dai, non essere timido” disse Sirius “Si vede che ti piace!”
“Anche se mi piacesse, e non dico che sia così, è troppo giovane per me” rispose Remus, amareggiato.
“Ma non è vero” si intromise Hermione con coraggio.
“Ascolta la nostra Hermione, voce della verità!” disse Sirius, agitando le mani verso Hermione “Tonks non è troppo giovane, se si trattasse della nostra cara quindicenne Hermione sarebbe un’altra storia”.
“Sedicenne se non ti dispiace!”
Sirius si avvicinò all’orecchio di Remus “Stai attento alle giovani donne, Remus. Sono piuttosto suscettibili”.
“Ti ho sentito!” esclamò Hermione. “Ti consiglio di non parlare se non hai cose giuste da dire”.
“Io dico sempre cose giuste” rispose Sirius.
“No, perché A: Remus ha detto che Tonks non le piace, B: Io non sono suscettibile e C: Avendo sedici anni posso decidere quello che voglio, quindi per legge posso anche andare con un uom…” Hermione chiuse la bocca, rendendosi conto di quello che stava per dire e arrossì.
“Ma davvero?” disse Sirius, divertito.
“Sirius non hai niente da fare che venir qui a rovinare la nostra pace, tranquillità e salute mentale?” chiese Remus, spazientito.
“Probabilmente no” rispose Sirius, alzandosi. “In ogni caso questa bella conversazione mi ha portato a una piacevole conclusione. Volete sapere quale?”
“No” dissero in coro.
“Ed è per questo che ve la dirò comunque. Se le cose stanno così, mia cara suscettibile Hermione, puoi fare gli occhi dolci a me! Sono libero! Tutto tuo quando vuoi” e se ne andò facendo l’occhiolino ad Hermione, la quale lo guardava con la bocca spalancata.
“Non dargli ascolto” disse Remus “È pazzo!”
“Probabilmente” rispose Hermione, alzandosi a sua volta “Ma non ti preoccupare, il tuo segreto è al sicuro con me” disse dando un buffetto in testa a Remus “Non posso garantire lo stesso per Sirius”.
Poi la ragazza indicò con la testa Tonks, che stava pregando gli altri di lasciarle appendere alcune palline sull’albero “In ogni caso, si vede davvero che ti piace”.
Sorrise a Remus e raggiunse gli altri, sperando di impedire l’ennesimo disastro di Tonks.