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Autore: GWatcher    05/10/2013    8 recensioni
Il folle diario virtuale di un ragazzo alle prese con la propria coscienza, personificata come una Cacca Rosa Gigante. Puro trash per veri intenditori.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1x09 Coming Shit

Poco dopo aver scoperto che in realtà non avevo una Cacca Rosa Gigante per Coscienza, bensì un Angelo custode chiamato niente poco di meno Luigi, realizzai che in effetti io non avevo affatto una voce interiore portatrice di consigli giusti e rimproveri sbagliati. Tant’è che ricominciai a rubare qualsiasi cosa mi passasse davanti agli occhi (e al culo), persino una confezione di assorbenti per donne incontinenti, che decisi di regalare a mia Nonna, la quale me lì infilò con forza dritti nell’ano.
Eh, si, Blair era divenuta piuttosto suscettibile da quando aveva zavorra in grembo. Ormai erano passati già tre mesi e la nascita era piuttosto vicina. Ah, no, perché non ve l’ho detto? Chi resta incinta attraverso la Cacca partorisce prima rispetto alle altre donne, con esattezza dopo cinque mesi e cinque giorni.
Pasquale, ormai, era diventata una di famiglia: stava sempre a casa nostra, mangiava con noi, rideva con noi, cagava con noi e per noi. Cercava di essere vicina al bambino, anche se mal sopportava la presenza di quella grande cessa di Blair.
Aveva persino lasciato il lavoro alla Marketoala per avere più tempo libero, e di conseguenza faceva la spogliarellista per arrotondare.
“Credo che dovremmo chiamarlo Sandro se è una femminuccia e Anna se è un maschietto” suggerì Pasquale, mostrando chiaramente di aver ereditato dai genitori il cattivo gusto nella scelta dei nomi.
Comunque, frattanto che le tre puttanelle + essere misterioso nella pancia chiacchieravano della gravidanza, io mi rintanavo nella mia camera e pensavo a tutte le possibili torture a cui avrei sottoposto il mio nuovo…ehm, in realtà non sapevo come chiamarlo considerato che quello sarebbe dovuto essere mio… zio/a/trans.
Ok, quanti di voi stanno pensando alla remota possibilità che il nuovo arrivato possa essere trans? Ci sarebbe mancato solo quello, giusto?!

**
“Anche se non sono la tua vera Coscienza, devi comunque obbedirmi ed io ti ordino di non rubare più, piccolo psicolabile puttaniere” disse dolcemente Luigi.
Tutt’oggi non so se le persone facessero a gara per affibbiarmi i complimenti più belli, considerato anche che avevo soli 12 anni. Quindi, se adesso insulto facilmente quelle teste di cazzo che leggono questa cazzo di storia perché non hanno un cazzo da fare e vogliono provare una cazzo di emozione per non apparire come cazzi, beh, non lamentatevi, tutti abbiamo i propri cazzi di traumi.
“Vai a farti fottere” fu la mia semplice risposta e, il secondo dopo, mi ritrovai a correre per tutto il centro commerciale alla disperata ricerca di un bagno.
Ma questa, ormai, è storia vecchia!

**
“Credo che tu sia relativamente brava a lavorare qui e hai una faccia da troia vogliosa niente male, ma dovresti allargare un po’ più le gambe per dare un senso di infinita elasticità” suggerì Pamela, la proprietaria del locale Casual Club, lo stesso in cui lavorava ShaXia e lo stesso in cui adesso lavorava Pasquale.
La mia sexy amica apprese quel consiglio con molta serietà e si mise a lavoro duramente per sembrare una vera troia.
Se solo fossi più troia, non è giusto!
(Se questo capitolo ha preso una piega maschilista, beh, non venite a cercare me!)
“Un padre di famiglia non dovrebbe fare la puttana” una voce rauca e assurda allo stesso tempo si udì nel locale a luci rosse.
“Blair, e tu che ci fai qui?”. Diciamo che Pasquale era sconcertata quanto me. Ah, nel caso non ve l’avessi detto, io mi ero nascosto sotto il tavolo per non farmi vedere, d’altronde mia mamma mi credeva nel bagno a defecare.
“Sono venuta a iscrivere mia figlia, mi hanno detto che cercano una nuova spogliarellista chiamata Trinità e i tre capezzoli di Serena sembrano perfetti per questo ruolo”.
(Ma stiamo ancora parlando di mercificazione della donna? Bah!)
“Io non voglio vederti in questi locali” sibilò d’improvviso Pasquale “non voglio che nostro figlio mi veda in questo stato”.
“Tuo figlio non può vederti, cretina, è nel mio utero”.
(Cercando di cancellare questa boriosa immagine dalla mente… comunque Pasquale non aveva tutti i torti: i bambini concepiti attraverso la Cacca erano dotati della vista a raggi X)
“Ma se è per questo… nemmeno io voglio vederti così piena di vergogna. Devi essere fiera di fare la puttana per mantenere la famiglia”.
Ad un tratto le luci si abbassarono e il silenzio calò nella saletta soft. Molto probabilmente non crederete a quello che sto per dirvi, ma io ve lo dico lo stesso.
Pasquale e Nonna si guardarono languidamente negli occhi, come due lontani amanti che non scopano da mesi.
“Grazie” fu la risposta della mia sexy amica.
Lettori miei, credetemi quando vi dico che si avvertiva una profonda tensione sessuale che urlava chiaramente “voglio il BIS!”.
Non so come fosse possibile, non so se io avevo avuto i paraocchi per tutto quel tempo e non avevo mai fatto caso a nulla, non so se il bambino aveva fatto avvicinare le due acerrime nemiche, ma… in quel momento capii come stavano le cose.
Pasquale e Nonna si amavano.
Per davvero.


Continua l’11 Ottobre con un nuovo Caccoso Capitolo!


  
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