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Autore: rainicornsan    05/10/2013    2 recensioni
Tutti i miei simili mi stanno alla larga, perchè non devono assolutamente avvicinarsi a me.
Perchè se mi si avvicineranno, rimarrebbero con me per l'eternità, fino alla morte.
Perchè io sono Cabiria, l'Angelo Piangente della più antica leggenda degli Angeli Piangenti.
Sono l'Angelo più pericoloso per i miei simili.
Non tanto per me stessa, ma per il luogo in cui mi trovo, e dal quale non potrò mai spostarmi.
Perchè io sono Cabiria, l'Angelo Piangente della Grotta di Specchi.
Sono imprigionata qui da sempre.
Non posso muovermi. La mia immagine riflessa, la mia immagine mi guarda da tutti i lati.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Angeli Piangenti, Doctor - 11, River Song, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Salve... Mi scuso con tutti per il periodo in cui non ho aggiornato... Vi auguro Buona Lettura!

Sentii il sussurro dolce del Dottore.
"Cabiria... Ora ti puoi muovere... Ma tu devi combattere il tuo istinto da Angelo. Combatti gli impulsi elettromagnetici. Anche se mi toccherai non tornerò nel passato.
Solo gli Angeli possono farlo, e tu non lo sei. Lo sai pure tu. Cercati nel tuo cuore. Cerca i ricordi.
Cerca l'amarezza, la tristezza. La gioia, la felicità. Cerca il tuo flusso temporale. Gli Angeli non ne hanno uno. Tu sì. Trovalo.".
"Perchè mi devo muovere se è solo un lavoretto psicologico?" chiedo sprezzante, mentre mi gratto la base delle ali.
"Perchè gli umani si muovono. E, se non ti dispiace, mancano quarantasette minuti e ventinove secondi alla mia morte... Potresti fare in fretta?".
"Tante grazie. Vieni qui, sbuchi dal nulla, e mi chiedi persino un favore?".
La voce di River sbuca arrabbiata da qualche punto: "Vuoi essere un'umana sì o no? Allora sbrigati... Dopo la sua morte non avrai più possibilità di tornare indietro.
E non ti azzardare a rompere il collo a mio marito!".
"Oh, non lo farà, River. Certo che ti preoccupi però...".
"Scusate, potreste flirtare più tardi? Mi starei concentrando per cercare di essere un'umana!".
"La gentilezza. Brava, continua così. Un Angelo non usa mai il condizionale. Non dà mai possibilità.".
"Posso sfogare la mia rabbia per tornare umana?".
"Non su di noi. Per favore.".
Un rumore di frantumazione scaturisce da vicino a me.
Ho appena fracassato uno di quei dannati specchi.
Per tutte le stelle, come li odio.
Per tutte le stelle? Da dove viene? Cabiria. Cabiria. Cabiria. Sono felice che stiano affiorando altre parti della vera me.
"Vuoi un cioccolatino?".
"Come?" chiedo arrabbiata.
Sto cercando di tornare com'ero e quella pazza a cui servirebbe una bella piastrata, tra parentesi, mi offre un dannato cioccolatino?
"E perchè dovrei prenderlo?". Inverto la domanda.
"Magari hai dei ricordi legati ai dolci... Che ne so? Prova.". Tendo la mano.
River sembra sapere con esattezza dove sono.
Mi ritrovo con un involto argenteo fra le mani.
Lo scarto e me lo metto in bocca.
Cioccolato.
Soufflè al cioccolato. Che roba è?
Un'altro ricordo. Tutto il rancore svanisce. "Grazie, River.".
"Sei proprio una bella ragazza!".
"Grazie ma... Io sono di pietra... Come fai a saperlo??".
"Occhiali a vista notturna, cara.".
"MA-IO-SONO-DI-PIETRA." scandisco lentamente.
"Ora non più! Più facile di quanto immaginassi. Dottore salvo, Cabiria salva. Sei stata brava!".
Il Dottore interviene allegro.
Sbarro gli occhi. "Come?".
"River, togli quel telo.".
"No! Ferma!".
Toccandomi la pelle mi ero resa conto di una cosa.
"Che c'è, tesoro?".
"I-io credo di essere nuda..." mormorai imbarazzata.
Una sensazione nuova, quella del rossore che si faceva strada sulle mie guancie, comparve.
"O merda." esclamò poco finemente River.
   
 
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