C’era la verità, c’era una conseguenza a tuo svantaggio. Una difesa debole, poi ci sono io.
Ho diciassette anni e cerco guai.


 
La verità era che non ti saresti mai arresa. Da quando avevi appreso la notizia, avevi già deciso, era stata una conseguenza naturale. Non avresti mai lasciato il tuo migliore amico partire senza di te, non sarebbe stato concepibile nemmeno pensarlo. Però io ci ho sperato. Per un minuto, ci ho sperato  che tu stavolta scegliessi me, scegliessi noi. Per noi, il tempo è stato sempre troppo poco, c’era sempre qualcosa di più importante. Ma so che hai agito per il bene più grande, per avere la libertà, la pace. E poi, diciamolo, io sono solo un diciassettenne, sempre nei guai, che ride sguaiato e fa scherzi a tutti dalla mattina alla sera. O per lo meno, questo è quello che ero. Adesso faccio parte dell’Ordine, cerco di essere utile alla resistenza attraverso Radio Potter. Nonostante questo però sono sempre il solito ingenuo. Anche adesso, mentre parlo alla radio facendomi chiamare “Mordente”, spero che tu, ovunque sia, mi stia ascoltando. E anche qui, la cosa che riesco a fare meglio è far sorridere la gente, nonostante l’immenso dolore che permea il Mondo Magico in questo momento. Queste risate sono anche per te, Hermione.
 
Ecco ora i nostri sogni sono realizzati, la persona giusta.
 
 
Che strano pensare a come ho capito di essermi innamorato di te. E' stato uno shock. Alla coppa del mondo di Quiddich, fuori da scuola e fuori dalla Tana, mi sei sembrata subito diversa. Io mi sono accorto di te, ma tu non mi guardavi, troppo presa dalle mille novità e dagli spettacoli che avevi davanti agli occhi. I tuoi occhi, sono stati loro a catturarmi. Così limpidi, sognanti mentre guardavi le mascotte delle due squadre esibirsi. Forse è stato George ad accorgersene prima di me. Mi ha sorpreso a guardarti come un ebete mentre tutti erano intenti a seguire la partita. Mi ha messo una mano sulla spalla e ha solo detto: ”Beh, non fartela scappare fratellino.” Come sempre, con un solo sguardo ha capito tutto. E poi tu mi hai guardato. Hai sorriso imbarazzata e mi hai fatto cenno di guardare la partita. Ma io già non c’ero più, ero andato oltre, a fantasticare su di noi. E in quel momento ho deciso che eri tu la persona giusta per me. Diversi ma complementari. Così sarebbe stato.


 
Perso nella città degli angeli
Preso a confortare gli stranieri



 
E adesso sono qui, alla Tana, casa mia, casa nostra. E’ stato allestito un campo per le cure dei feriti, sai com’è fatta mia madre. E mi ritrovo a confortare persone che non conosco, quando l’unica che vorrei qui con me sei tu. Chissà se mi stai pensando adesso. Questa guerra sta distruggendo tutto: case, famiglie, l’intero mondo magico. Forse è sciocco pensare che non distruggerà anche noi.


Una premonizione viene pagata bene
per una madre, un fratello e me


 
Siamo di pattuglia, a Hogsmeade. Sento qualcosa, un presentimento. Guardo George, anche lui lo sente. Siamo legati, legati in un modo inspiegabile e indissolubile. Anche in quello che credo sia solo il mio dolore per la lontananza da te, lui c’è. Mia madre mi chiama, mi fa cenno di avvicinarmi. Mi prende il viso tra le mani e mi dice semplicemente: “Andrà tutto bene, tutti torneremo insieme a casa stanotte”.
 
Un sentiero di speranza e sogni
E strade fatte di desideri


 
La guerra è finita. Harry ce l’ha fatta. Siamo tutti vivi. Ma non ti ho ancora vista. Vago nel castello senza una vera meta, sperando solo che tu mi venga incontro. Ma non ci sei. Non è possibile. Non ci voglio credere. Arriva George e vedo dopo tanto tempo un sorriso sulla sua faccia. Preso dalla mia disperazione, non riesco nemmeno a rispondere a quel sorriso, così simile al mio. Ma lui non ci bada, mi prende per mano e mi trascina nel cortile. Mi divincolo, lo stattono. Devo trovarti, io devo trovarti, tutto il resto verrà dopo. Ma lui lo sa cosa cerco, lo sa sempre. E poi ti vedo. E tutto sparisce. Sei malconcia, piena di graffi e perdi un po’ di sangue. Ma sei VIVA. Georgie mi lascia la mano e mi spinge verso di te. Ormai sei li e non ti farò mai più andare via. Tu mi guardi, bloccata, senza sapere bene cosa fare. Anche in questi momenti riesci ad essere razionale? Ma mi sorprendi. Prendi a correre verso di me, incurante del dolore fisico che stai provando. Il mio mondo ha ripreso a girare.
 
Sono a casa, a casa, a casa, a casa


Tutto il dolore, l’amarezza, la paura che ho provato in questo anno di guerra passato senza di te mi scivolano via. Come se non facessero più parte di me. Il tuo abbraccio toglie via ogni cosa. E mi riempie, completamente. Sono sopraffatto dalle emozioni. Io, Fred Weasley, sto piangendo. E non me ne vergogno. Tu mi guardi e, tra le lacrime, sorridi. E’ tutto ciò di cui ho bisogno.
 
Una sola notte, un solo amore
 
E’ passata una settimana dalla fine della guerra. Non siamo ancora tornati a casa, presi dalla ricostruzione del castello, il simbolo della resistenza. Ma questa è la notte. La notte in cui torneremo a casa, in cui tutta la nostra famiglia saprà che voglio sposarti. Non voglio aspettare più. Abbiamo aspettato 3 anni per dirglielo, per paura che non capissero, soprattutto Ron. Ma poi è bastato rivederci per perdere ogni pudore, ogni buon proposito e  baciarci, davanti a tutti nel cortile della scuola.
Ti amo Fred.
Anche io, Hermione.