Don't make me stay the night.
I'm here, for you! Buona lettura e, per anticipazioni o altro, leggete le note "autrice" a fine capitolo! ◕‿◕ Grazie! ❤ ❤ ❤
"Quand'è che te ne andrai da qui? Quando tornerai alla tua vita da ragazzino ricco e viziato e lascerai in pace Harmonie?" Grant sorrise spavaldo, facendo ribollire l'anima del riccio. "Mmm... Quando voglio considerando che, come dici tu, sono ricco e viziato." Rispose questo incrociando le braccia al petto con la consapevolezza che le sue parole avrebbero infastidito l'altro ragazzo. "Almeno ammetti ciò che sei... Uno come farà solo soffrire Harmonie!" Il castano fece spallucce con aria di sfida. Harry in quell'istante esplose. Rabbia. Confusione. Incertezza. Paura. "Ammettilo dai, non riuscirai mai a dare ad Harmonie una vita vera, ma solo una falsa, sempre sotto i riflettori, falsa quanto te." L'aspirante attore si avvicinò al riccio. "Lasciami in pace!" Urlò Harry contenendosi dal dare uno spintone a Grant. "E perché dovrei?! Per accontentare il volere di un ragazzino... Ricco e viziato?! Ma per favore!" Una fragorosa risata venne sprigionata dal castano. Ad Harry, questa, sembrò la risata isterica di una iena, ma si impose di non dirlo apertamente. "Grant, ti prego, se ci tieni a quel bel faccino, vattene via e non farti più vedere da me." Il riccio serrò la mascella, in attesa di una risposta. "Tu non sei degno di lei, Styles!" Grant si avvicinò al diciannovenne e lo spinse, prendendolo per le spalle. "E tu sì?! Ti sei invaghito di lei solo per la sua dannata bellezza e adesso vieni a farmi il giudice dei vivi e dei morti?!" Le mani di Harry si chiusero automaticamente a pugno lungo i fianchi, mentre con il torace si sporgeva verso Grant. "Vorresti fare a botte Styles? Ma ti prego!" Il castano rise ancora. Harry se ne sarebbe andato, se una parte di lui non glielo avesse impedito: le parole di Grant avevano aperto una voragine nel suo cuore. Se c'era una cosa, infatti, che il riccio temeva, era la possibilità che Harmonie uscisse dalla sua vita, esausta da questa. Una grande scossa di adrenalina percosse il corpo di Harry. Che il cantante fosse una brava persona, a molti era noto, ma non si sarebbe pensato mai che lo fosse a tal punto di non voler difendersi. Un altro pugno sul fianco destro fece vacillare Harry. Lui, come aveva già fatto, non si mosse e rimase immobile. "Sei un cretino Styles, talmente viziato che non sai difenderti da solo! Nemmeno ci provi!" Grant, approfittò della calma apparente del riccio, per denigrarlo ancora. Harry raggiunse il limite. La sua tranquillità e indifferenza avevano raggiunto il limite. Al terzo pugno, in pieno volto, il cantante spinse con tutta la forza che aveva in corpo Grant, verso il muretto dietro di loro: ne aveva abbastanza di quell'esaltato. Così corse, nel buio, in un distretto di New York che non riusciva a riconoscere. Rotto. Dentro. In lotta tra ragione e sentimento. Harry voleva staccare la spina: Grant gli aveva dato il colpo di grazia. Non bastava già lo stare senza Harmonie per sicuramente un mese, non bastava sapere che lei e quella feccia si erano baciati. Il riccio aveva pure dovuto sentirsi ripetere a voce da un estraneo ciò che la sua mente gridava da tempo. Una vita sotto i riflettori, una vita falsa, falsa come te. Copiose lacrime esondarono dagli occhi verdi del ragazzo. Perché tutto doveva essere così difficile in quel momento?! "Cazzo." Imprecò Harry battendo il pugno a un palo della luce che, almeno all'apparenza, sembrava già rotto. In quell'istante, il ragazzo si rese conto di non sapere cosa fare. "Vaffanculo!" Harry era arrabbiato, in parte con Grant, ma molto con se stesso. Perché doveva reagire così?! Perché era così debole da scappare!? Ringraziandosi mentalmente di essersi infilato una felpa con cappuccio prima di uscire, Harry si coprì il volto. Già si immaginava le voci che sarebbero girate se qualcuno lo avesse visto il labbro spaccato, gli occhi gonfi a causa delle lacrime e uno zigomo ormai quasi violaceo. Uno schifo insomma. Harry camminava a vuoto, senza una meta. Si ritrovò in una delle spiagge della Grande Mela. Le scarpe che affondavano nella sabbia, i passi che si facevano pesanti. Un momento dopo il riccio si ritrovava sulla riva, in un punto completamente privo di vita. Si liberò, così, di scarpe e calzini, facendo affondare i piedi nella sabbia ormai fredda, non più calda grazie alla presenza del sole. Harry diede un'occhiata al cellulare e si rese conto che si erano già fatte le dieci e mezzo. Harmonie gli avrebbe perdonato questa sua debolezza?! E lui si sarebbe meritato il suo perdono?! Con uno scatto, il cantante si poggiò sulla schiena, per poi lasciarsi andare ai suoi pensieri, la testa che sembrava esplodere. Le sue certezze, il suo amore, messo così in discussione, distrutto da qualcun altro, come fosse stato un castello di sabbia che con un'onda di troppo era destinato a sparire, ad essere raso al suolo. * * * "Harmonie, cosa c'è?" Louis, rispose alla chiamata della rossa. "C'è un problema! C'è un problema tremendo!" Harmonie si lasciò sfuggire un singhiozzo. "Oddio... Monie... Metto il viva voce..." Le mani del cantante tremarono mentre stringevano il cellulare. "Harry... Harry... Cazzo, Louis! Non risponde alle chiamate! Doveva prendere delle pizze, ma sono tre ore che è uscito!" Il cuori di Lou, di Niall, di Liam e di Zayn si fermarono di colpo. Il loro migliore amico, fratello praticamente, non si trovava e loro stavano dall'altra parte del mondo. Impotenti, impossibilitati a fare qualunque cosa. Niall, per l'ansia, venne travolto da un attacco d'asma. Il ragazzo per metà pakistano, quello che persone avevano osato definire terrorista, corse in soccorso all'irlandese. Lo fece sdraiare sul divano del tour bus, con la testa poggiate sulle sue ginocchia. Poi, bastò sussurrare che Harmonie avrebbe trovato sicuramente, per tranquillizzarlo. Zayn infine prese un broncodilatatore che, come anche gli altri ragazzi, aveva sempre a portata di mano, in caso di emergenza per Niall. "Oh merda." Si lasciò sfuggire il castano strabuzzando gli occhi. “Gli hai detto di Grant?” Domandò poi. La stylist, prima di confessare del bacio ad Harry, ne aveva parlato con i ragazzi, facendoli venire al corrente di tutto. “Sì!” Urlò Harmonie, con la paura che fosse stato quel discorso a far allontanare il suo Harry. "Hai idea di dove sia?" Chiese Zayn con il respiro mozzato mentre carezzava il braccio del biondino. "Niall, provi a chiamarlo tu?" Aggiunse poi. "Certo." Confermò questo prendendo il cellulare dopo essersi ripreso. "Non lo so... Non lo so proprio! Potrei provare a sentire se lo hanno visto in giro qui al residence! Non ho altre idee, Zay!" Harmonie sbottò frustrata. "Va bene... Mantenete la calma e ascoltatemi tutti." Liam, con fare autoritario prese in mano la situazione. Ancora una volta il suo essere saggio e maturo lo distingueva dagli altri. "Harry è uno sveglio e, se si è allontanato, lo ha fatto per pensare a qualcosa di importante. Secondo me è successo qualcosa, avrà incontrato qualcuno che lo ha fatto reagire così. Adesso noi ci teniamo questa sua bravata come un segreto, non lo diciamo agli altri ragazzi, né a Jesy, Perrie, Leigh e Jade che stanno venendo qui in Australia per il loro tour..." Il cantante incominciò a parlare, facendo accendere una cosiddetta lampadina nel cervello della rossa. "Harmy, noi terremo sotto controllo internet, nel caso uscissero sue foto scattate da alcune fans, tu pensa a cercarlo." Concluse poi, con le lacrime agli occhi, ma la voce sicura e decisa. "Liam... Forse ho capito chi ha incontrato Haz..." Harmonie sussurrò queste parole, stringendosi nel maglioncino che aveva indosso. "Pensi sia Grant, non è vero? Beh, chiamalo dai!" Disse Niall, dando voce ai pensieri della rossa. Questa, senza neanche salutare Zayn, Louis, Niall e Liam. si affrettò a chiudere la chiamata, per poi digitare il numero del ragazzo. Primo squillo, secondo squillo. Al terzo rispose. "Grant... Hai incontrato Harry per caso? Ti prego, dimmelo!" Harmonie non diede tempo di parlare a Grant. "Bella chiacchierata?" Chiese dopo poco, avendo realizzato che le sue paure erano fondate. "Diciamo che... Ho alzato le mani... Tanto per smerdare un po' quel pallone gonfiato che non si è nemmeno degnato di rispondere ai miei pugni." Grant usò un tono di voce fiero e orgoglioso che fece infastidire Harmonie. Questa, infuriata, attaccò, con il cuore che le martellava nel petto. Con un messaggio, avvisò i ragazzi della chiamata. Era davvero terrorizzata: il suo Harry se ne girava chissà dove, per di più indolenzito da Grant. Harmonie doveva trovarlo, voleva trovarlo. Prese un impermeabile dal suo armadio e si catapultò giù per le scale, arrivando anche ad inciampare. In quel momento il suono di una notifica Twitter la distrasse dalla sua corsa. Don’t Try to make me stay Or ask if I’m okay I don’t have the answer Don’t Make me stay the night Or ask if I’m alright I don’t have the answer Midnight doesn’t last forever Dark turns to light Heartache flips my world around I’m falling Down, down, down that’s why.. Ecco le parole di un tweet, scritto proprio da Harry. Un groppo in gola si fece sempre più fastidioso per Harmonie. Almeno pero', la ragazza grazie a quelle parole aveva la certezza che questo stesse bene. Inviò, così, un messaggio al ragazzo, sperando in una sua risposta che non arrivò. * * * Un tuono improvviso svegliò Harry. Il ragazzo si era addormentato esausto tra la sabbia. Dopo quel rumore si scatenò una pioggia violenta e piuttosto fitta. Il riccio imprecò, per poi andarsi a sedere sotto il portico di un bar sulla riva. Un fulmine apparve in cielo, per poi riflettersi nell'oceano. Il ragazzo diede una seconda occhiata al cellulare, notando con tristezza altre chiamate perse e messaggi inviati dai ragazzi e dalla rossa. Lui, pero', non ne voleva sapere di rispondere. Doveva solo capire se stare con Harmonie era la cosa giusta o meno, se avrebbe dovuto lasciarla libera, perché forse, per lui quella delicata farfalla era troppo. Troppo buona, troppo onesta, troppo gentile, troppo ingenua... Troppo amabile. Senza di lui, la rossa avrebbe spiccato il volo? Una lacrima solcò il volto di Harry. Una vita sotto i riflettori, una vita falsa, falsa come te. La voce di Grant si fece nuovamente spazio tra i suoi pensieri. "Adesso basta!" Urlò lui scattando sulla sedia. Prese a correre, velocissimo, sotto la pioggia. L'unico modo di scaricarsi, pensava, fin quando non incrociò l'insegna di un club di boxe. * * * Harmonie intanto, a bordo del motorino di Lea, preso in prestito senza permesso, setacciava le strade di Manhattan, fermandosi ad ogni pub e locale. Non ce l'avrebbe mai fatta, non lo avrebbe mai trovato. Lei ne era cosciente, ma non perse la speranza. * * * “Ragazzino, cosa ci fai qui? Questo non è posto per te!” Un uomo muscoloso, con indosso una canottiera che lasciava liberi i bicipiti, aprì ad Harry. Il suo volto era profondamente segnato da alcune cicatrici, la barba incolta. “Voglio provare! Ne ho bisogno!” Il giovane cercò di sembrare il più sicuro possibile, sebbene dentro di sé, stesse tremando. “Lotterai con un novellino come te.” Disse l'uomo, che si affrettò a dare due guantoni rossi al ragazzo facendolo entrare nel suo locale che emanava odore di fumo e sudore, odore di sporco, di pericoloso. L'interno era composto da un'unica sala. Sulla sinistra c'era un bancone da bar ricco di alcolici, sulla destra, invece, un grande ring da boxe occupava tutto lo spazio. Uomini di tutte le età, dall'aspetto simile al proprietario del luogo si disposero intorno a questo. “Bene...” Un altro giovane, della stessa età di Harry si fece spazio al centro della sala. “Al mio tre potete iniziare. Vince chi non crepa!” Disse l'organizzatore ridendo mentre addentava un mozzicone di sigaretta. “Avete dieci minuti a disposizione. A partire da ora!” Concluse poi facendo partire un timer. Harry aveva troppa rabbia in corpo. Aveva cercato aiuto, lo aveva anche trovato nei ragazzi, ma non riusciva. Non riusciva a sentirsi meritevole di essere amato così profondamente da Harmonie. Non riusciva a non temere di mettere in crisi la ragazza con la sua vita sotto i riflettori costanti. Controllata da chiunque, presa di mira. Harry si chiese ancora una volta come faceva Harmonie a sopportare tutto questo. Il ragazzo guardò dritto davanti a se, e si immaginò, in un punto vuoto della sala, la fidanzata che gli diceva di andarsene dalla sua vita. Lacrime. Come poteva essere così? Perché Harry non poteva sentirsi meritevole di tutte le attenzioni a lui date? Perché non poteva esserne contento? Il suo punto debole, la sua unica incertezza era stata smossa. Un'incertezza che aveva cercato di sopprimere, con tutto se stesso. Neanche questo era funzionato, o meglio, era funzionato... Prima di parlare con Grant. Forse Harmonie al suo fianco sarebbe stata felice, avrebbe avuto una vita privata, non commentata da tutti, forse si sarebbe sentita anche più amata, senza un fidanzato che di tanto in tanto sbottava dal nervosismo, con la frustrazione che lo faceva andare fuori di testa. Ma chi al mondo avrebbe potuto amare quella ragazza più di quanto non facesse lui? Chi avrebbe potuto davvero? Harry non ce la faceva più. Si lasciò picchiare ancora, senza un minimo di pietà. Distrutto dalla sua stessa idea, distrutto da se stesso avendo perso anche la voglia di sfogarsi a causa del dolore emotivo. Fu un attimo. Un ultimo pugno, all'altezza dello stomaco, lo fece accasciare a terra. Piegato su se stesso, a testa in giù, Harry vomitò il poco che aveva mangiato nel pomeriggio. Il liquido acre comportò altre lacrime del ragazzo, che si mischiarono al sangue fuoriuscente dalle sue labbra carnose, che Harmonie tanto adorava. La vista di Harry si fece sfocata. Il vomito davanti ai suoi occhi divenne solo una macchia giallastra sul pavimento grigio del ring. Le braccia, con cui faceva leva per non cadere completamente disteso a terra, cedettero. Harry divenne tutt'uno con il suo stesso rigetto Il viso umido a causa del sudore e di questo. i capelli sporchi, da ricci diventati un groviglio di nodi. Harry girò il volto verso l'alto. Vide la luci dell'impianto elettrico diventare chiazze bianche dalla forma imprecisa. Il cantante sentì alcune voci chiamarlo, farsi vicine. Poi solo nero silenzioso, nulla. * * * Harmonie, non avendo ancora trovato Harry alle quattro del mattino, dopo ore di ricerca piangeva disperata sul ciglio di un strada di cui non sapeva neanche il nome. (◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)
People! Si entra di nuovo nei capitoli che tanto amo! Quelli strappalacrime, tristi... Ok, sembro cattiva così. XD Che dire... Harry, vi sembrerà stato pure scemo a non reagire contro Grant, ma secondo voi, lo avrebbe fatto? Per me no, per due motivi: è famoso, è troppo buono. Dunque... Harmonie è distrutta, i ragazzi lo stesso, Niall ha un attacco d'asma addirittura. Forse lo avrete intuito, ma questo capitolo mi piace come è venuto fuori. Vi chiedo gentilmente di perdere un po' di tempo a lasciarmi anche una breve recensione, tanto per sapere se ho fatto un buco nell'acqua. Inizialmente volevo anticiparvi un po' di cose, ma ho cambiato idea. Mi piace tenervi sulle spine. U.U Vi doco solo che i prossimi due o tre (o quattro?) capitoli seguiranno questo stile, con frasi brevi e coincise, senza il troppo uso dei verbi, questo per dare più un taglio netto e distaccato, necessario in parti di racconto simili. Detto questo... Voglio ringraziare un po' tutte! Tra preferite, seguite e ricordate la storia ha raggiunto quasi le centocinquanta persone, avvisarvi tutte degli aggiornamenti è un' impresa, ma non mi lamento! Tornando ai numeri... La Fanfic ha raggiunto le quattrocentosessantasette recensioni, con una media di ventidue recensioni a capitolo. Ogni volta che me ne rendo conto, rimango meravigliata. Un grazie in particolare appunto a chi recensisce e a chi ha indirizzato H² per le scelte! Siete otto, ragazze! *-* Detto ciò... Ci becchiamo tra 3 giorni! Grazie di tutto, Giorgi. xx c: Pubblicità Vi consiglio queste due Fanfiction di due autrici diverse che reputo molto brave. Una storia è originale, le altre due di questo fandom. Eccovi qui entrambe le trame, per aprire direttamente le storie vi basta cliccare sul titolo di queste.
Dai capitoli: "Ho tenuto dentro di me per 9 mesi due cuori che ora sembrano distanti ma che con una sola frase si uniscono sempre, sì Allie noi siamo infinito"
“Niall non lo vedi? Non vedi le sue pupille come sono dilatate?” “Zayn conta su di me, ci sarò per te.” “Come ai vecchi tempi?” “Come ai vecchi tempi. Ora manca solo lui” Ci sdraiammo sul letto e ci addormentammo come quando eravamo piccoli." “Ti prego resta qui” "Mi girai verso la porta con la consapevolezza che lei eri lì pronta ad aiutarmi." “Se due si amano ma non stanno assieme cosa sono?" "Voglio conoscere lei, adesso." è la mia prima Fanfiction. Se volte scoprire e aiutarmi siete i ben venuti! Allie xx ...We Belong Together...:
'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...' ** 'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...' ** Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto! Sara. |