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Autore: RossoCannella    07/10/2013    3 recensioni
“Santana, io e tuo padre abbiamo parlato da lunedì comincerai a prendere ripetizioni.”
Lo sguardo di Santana era un misto di rabbia e stupore.
“Neanche per sogno! Non sono una cretina, non prenderò ripetizioni da nessuno!”
Ma la signora Lopez, in concordanza con suo marito, aveva già preso una decisione e non c’era nulla che la loro figlia potesse fare per cambiare le cose.
“Mi dispiace Santana, il caso è chiuso. Lunedì conoscerai Quinn, è il nome della ragazza che ti aiuterà. I suoi genitori sono dei miei carissimi amici di infanzia”
La signora Lopez chiuse la porta del suo studio, lasciando sua figlia imprecare all’esterno.
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Mercedes Jones, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Quinn/Santana, Rachel/Santana
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4

Mercedes e Santana erano in macchina, dirette verso casa Lopez. Le aspettava una seratina tranquilla tra amiche: film, chiacchiere e tanto divertimento. Questo era quello che credeva la latina.
“Quinn è lesbica” cominciò la ragazza corpulenta
“Si, l’avevo capito” rispose l’altra senza neanche guardarla
“A Quinn piacciono le ragazze – cominciò a canticchiare – anche a Santana piacciono le ragazze. Ad entrambe piacciono le ragazze”
“Smettila, sei imbarazzante”
“A Santana piace Quinn – il suo tono adesso era simile a quello di una bambina – Santana vorrebbe baciare Quinn”
“Merc smettila”
“Santana e Quinn son salite su un albero” cominciò la Jones
“No, Mercedes quella canzone la cantavo all’asilo, smettila”
“Santana e Quinn si stanno baciando”
La latina diede uno schiaffo sulla spalla all’altra che ormai piangeva dalle risate. La Lopez sapeva perché lo stava facendo, canticchiare quelle canzoncine e comportarsi da stupida, stava cercando di tirarle su il morale. Dopo la domanda di Britt, non aveva più smesso di pensare a Rachel, a quella ragazza che le era entrata nel cuore e che aveva dovuto lasciar andar via. Se solo avesse trovato un modo per farla restare o almeno per farla tornare. Ma ormai era troppo tardi.
Arrivate a destinazione, si diressero in camera della mora. Mercedes si avvicinò all’enorme mensola su cui l’amica teneva i DVD e cominciò ad esaminarli uno per volta.
Nel frattempo Santana se ne stava sdraiata sul suo letto, in silenzio. Brutto segno! Non se ne stava mai senza dire una parola.
“Vediamo questo!” esclamò la Jones
“Certo!” rispose l’altra
“Non mi stai neanche ascoltando, tu odi questo film – continuò l’amica – San parla con me. Sto cercando di farti distrarre in tutti i modi possibili, sto cercando di aiutarti, ma mi rendi tutto difficile se non ti apri. Sei arrabbiata, dimmelo. Sfogati, solo io posso aiutarti”
“Merc mi dispiace. So che dovrei parlare con te, ma la verità è che non so cosa mi prenda. Fino a poco tempo fa non riuscivo quasi a respirare senza Rachel, poi arriva lei ed è fidanzata ed è la mia tutor e io non so che fare.”
“È normale, sta tranquilla. Stai solo andando avanti, hai finalmente capito che Rachel è il tuo passato e che devi trovare un’altra persona. Tu hai solo bisogno di qualcuno che ti ami” “Si ma io non voglio che lei sia il mio passato.”
“Non vuoi che sia il tuo passato solo perché hai paura. Hai conosciuto Quinn e ti ha colpito sin dall’inizio, hai passato tanti pomeriggi con lei, ormai vi conoscete da qualche mese e sei spaventata perché ciò che provi quando c’è lei, non l’hai provato con nessuno, neanche con Rachel. Dimmi se sbaglio”
“Sbagli. Io non ho paura.”
“Si che hai paura, ti conosco bene. La guardi in modo diverso, non hai mai guardato nessuno come guardi lei. Ogni volta che apre la sua boccuccia di rose è come se nient’altro esistesse. Ridi ad ogni battuta stupida che fa e non smetti di fissarla, nemmeno per un secondo, il che è inquietante se ci pensi un attimo. Le guardi le labbra, poi la guardi negli occhi e infine di nuovo le labbra. Santana vorrebbe baciare Quinn – riprese a canticchiare, per strappare un sorrisino alla sua amica – pensaci”
Detto questo si alzò e, dopo aver preso il film preferito dall’altra, si sedette accanto a lei, prese la sua mano e la guardò sorridendole.
“Ti voglio bene”
Affermò Santana ricambiando il sorriso e abbracciando l’amica.
“Ti voglio bene anche io JLo e adesso guardiamo sto film, che ne dici?”
 
Ricominciò la settimana così come le lezioni di Quinn con Santana. La mora aspettava che la ragazza arrivasse sdraiata sul divano impegnata a guardare la televisione. Quel giorno non aveva voglia di fare nulla, non si era nemmeno truccata, i suoi capelli erano legati in una coda e indossava una maglia lunga e larga che il suo amico ed ex ragazzo Puck, aveva dimenticato.
Il campanello suonò e svogliata andò ad aprire. Come al solito erano sole. Guardò la bionda e le sorrise.
“Ciao Santana”
“Ciao Quinn, entra pure”
Stranamente c’era un po’ di tensione e imbarazzo nell’aria.
“Allora, da cosa cominciamo oggi?” domandò miss Fabray.
“Letteratura!” rispose l’altra.
“Perfetto, va’ a prendere i libri”
La latina si alzò e andò a prendere l’occorrente. Quando tornò poggiò tutto sulla scrivania e accavallò le gambe. Notò che lo sguardo di Quinn cadde più volte sulle sue gambe scoperte. Sorrise compiaciuta e fece finta di nulla.
“Ma Santana io sono qui per farti studi” cominciò a dire
“Dai, rilassati un po’ non ti ho chiesto nulla di scandaloso, voglio solo dieci minuti di pausa durante i quali mi farò un panino con il burro d’arachidi e prenderò un succo.”
“Ok va bene, ma solo dieci minuti”
Santana sorrise e annuì. Si alzò velocemente dalla sedia e cominciò a camminare verso la cucina. Poi si però e guardò la bionda.
“Tu non vieni?” domandò
“Dove?”
“In cucina, preparo qualcosa anche per te, sarai stanca di parlare e ripetere le stesse cose da ormai due ore – affermò convinta Santana, vedendo Quinn titubante esclamò – dai vieni, anche solo per farmi compagnia”
La bionda sospirò e annuì.
Durante il breve percorso dal salotto alla cucina, Santana si accorse di come Quinn la guardasse di continuo. Come mai non ci aveva mai fatto caso?
Una volta lì, cominciò a fasi il suo sandwich.
“Quinn gradisci qualcosa?” chiese
“No, niente grazie”
“Ne sei sicura?” domandò togliendo il coltello dal vasetto di burro d’arachidi e leccandolo.
“Ehm si – disse la Fabray poco convinta – sicura”
“Non vuoi neanche qualcosa da bere?”
“Magari un bicchiere d’acqua”
“Perfetto”
La mora camminò fino al frigorifero, lo aprì dando le spalle alla bionda. Sentiva gli occhi della Fabray su di sé e ne era lusingata. Un po’ si sentiva in colpa, Quinn era fidanzata e lei non era vestita proprio in modo consono.
Le piaceva provocare la gente, così si chinò per prendere la bottiglia. In quell’istante la maglia si alzò un po’ scoprendo ancora di più le gambe e facendo intravedere gli slip.
Subito dopo si girò e con la bottiglia tra le mani camminò verso la tutor che ora guardava altrove fingendo di non averla fissata per tutto il tempo. 

 
RossoCannella's Space
So di averci messo davvero tanto per pubblicare questo capitolo, ma come ho detto nel "RossoCannella's Space" sotto il quarto capitolo della mia altra storia "Welcome to Neverland", ultimamente ho molti impegni e pochissimo tempo. 
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e soprattutto spero che recensirete. 
Non odiatemi
RossoCannella

 
   
 
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