Avrei dovuto postare questa fic ieri, come omaggio al 30° compleanno del nostro Re in
Eterno, ma un imprevisto di tre ore e una cena tra amiche mi hanno
impedito di farlo.
Questa è la quarta storia, di quelle famose
bozze scritte sull’onda delle emozioni post-finale, rimasta ad ammuffire nel pc da dicembre, in attesa di conoscere il nome del futuro
erede al trono britannico.
Fa anch’essa parte della serie “A new life - Merlin post!5x13”
Precisazione: non vi è alcun contenuto sessuale in
questa fic.
Ho scelto di mettere l’avvertimento ‘slash’
semplicemente perché è in background: Merlin è lo stesso uomo che ha amato Arthur
a Camelot, e non ha mai
smesso di amarlo, mentre aspettava il suo ritorno lungo i secoli.
Spoiler! Post 5x13 “The Diamond of the Day
(2)”.
Reincarnation!fic - Fluff a palate.
Storia
dedicata al nostro amato Re in Eterno,
Ai preziosi,
pazzi lettori, che mi seguono in ogni follia (detto con tanto amoreh!)
E agli amanti del merthur, ovviamente.
<>O<>O<>
The Royal Baby
Merlin osserva la culla e il neonato che vi dorme dentro.
Si sporge appena, oltre il bordo, e accarezza la testolina bionda, il visetto paffuto, la boccuccia corrucciata.
Merlin sente il cuore esplodere. È la stessa sensazione da nove mesi a questa parte.
La magia sfrigola sottopelle, rendendolo ansioso ed euforico. Di nuovo vivo.
Ha atteso questo momento per secoli – letteralmente, per secoli – ed ora è a corto di parole.
Probabilmente non ce ne sono neppure. Niente di appropriato, che non suoni banale o scontato.
Merlin guarda il suo piccolo tesoro. Il suo re.
E sente la bocca stiracchiarsi in un sorriso che fa male alle guance, ancora e ancora, da quando il grande annuncio è stato dato.
Ed eccolo lì, l’erede al trono, il salvatore del mondo.
Il Re del Passato e del Futuro dorme quieto, senza un pensiero, in un pagliaccetto con le paperelle.
Merlin sa che il neonato non deve svegliarsi, altrimenti il suo pianto richiamerebbe stuoli di balie zelanti e lui dovrebbe andarsene all’istante.
Eppure, anche se il principino non può sentirlo, anche se non può riconoscere né la sua voce né il proprio nome, la voglia è troppo grande, l’istinto troppo forte, l’attesa troppo lunga.
“Arthur…” bisbiglia, appena un mormorio di labbra, nell’esatto momento in cui la sua carezza sfiora il pugnetto destro, accanto alla testolina.
“Arthur”, ripete, assaporandolo in punta di lingua. E per la prima volta, dirlo non fa più male.
E Arthur spalanca gli occhietti azzurri – così unici, così suoi – e si aggrappa al dito dello stregone, arricciando con tenacia i microscopici, perfetti ditini con le unghiette a mezzaluna.
Merlin sente le lacrime scendere contro la propria volontà.
“Sei tornato, finalmente”, gli dice, col cuore che trema.
E Arthur lo guarda.
Con occhi limpidi e fiducia incondizionata.
Come se il loro legame non si fosse mai rotto.
Come se Merlin fosse
tutto il suo mondo.
E poi gorgoglia, felice.
Il canto più soave che il mago abbia mai udito.
Merlin lo solleva dalla culla, contro ogni logica e buonsenso, e se lo stringe addosso, affondando il naso fra le pieghe morbide della pelle, che sanno di borotalco e latte.
Arthur borbotta allegro, sgambettando, lasciandosi vezzeggiare.
E la magia di Merlin canta con lui, gioiosa e appagata.
Niente. Niente. Non
c’è niente di più perfetto di questo.
Merlin ride, piange e sente che le due facce della stessa medaglia sono ritornate, finalmente, al loro posto, incastrandosi con assoluta precisione.
Un giorno, prima o poi, avrebbe
dovuto spiegare ad Arthur che c’era stato un piccolo malinteso, ed era finito
col nome di un servo noioso. Ma che non valeva la pena
arrabbiarsi. Perché lui era Arthur.
Arthur e basta, per loro due.
George sarebbe rimasta una formalità come un’altra… bastava
non finire a fare battute sull’ottone.
-
Fine -
Disclaimers: I personaggi, citati in questo racconto, non
sono miei; appartengono agli aventi diritto e, nel fruire di
essi, non vi è alcuna forma di lucro da parte mia.
Ringraziamenti: Alla mia kohai che subisce le mie paranoie. X°D
A Laura, per il suo entusiasmo! <3
Note: Vi è un chiaro riferimento
alla puntata 4x06 “Il servitore di due padroni”, in cui conosciamo George il valletto perfetto e il suo carattere tedioso.
L’azzurro del titolo è un richiamo al classico fiocco che si espone fuori casa al momento della nascita di figli e nipoti.
Scrivere questa fic mi è stato di consolazione. Spero che vi sia piaciuta almeno un po’ e non siate morti tutti per eccesso di zucchero. XD
Avviso di servizio (per chi segue le altre mie storie):
Waiting for you cap. 4 arriverà fra qualche giorno.
Linette cap. 80 è stata aggiornata pochi giorni fa.
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elyxyz