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Autore: Defiance    12/10/2013    2 recensioni
Dopo la divulgazione del video che Jeanine aveva tanto cercato di tenere segreto, Tris, che non è più solo una semplice Divergente, ma anche l’ultima Prior, è costretta a intraprendere una corsa contro il tempo, una corsa per la vita dal cui esito dipenderà il suo destino: vivere o morire?
Avrà un'unica persona al suo fianco, l’ultima al mondo con cui si sarebbe aspettata di poter scappare… Peter.
Riusciranno i due Intrepidi a salvarsi?
Genere: Avventura, Azione, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Peter, Tris
Note: Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!
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In Time


Capitolo 1


 
 
“Il mio nome sarà Edith Prior, e ci sono molte cose che sono felice di dimenticare.”
Prior.
Il video si interrompe e il proiettore illumina la parete di una luce azzurra. Io afferro la mano di Tobias. Per un momento regna un silenzio assoluto, come di fiato sospeso.
Poi comincia il finimondo.
 

Insurgent’,
Veronica Roth

 

 
Rimango immobile a fissare il punto sul muro dove il video è appena scomparso. La battaglia attorno a me sembra produrre rumori lontani, come se stessi attraversando un ricordo e non mi trovassi veramente lì.
Tobias mi lascia la mano e mi scuote, cercando di farmi reagire, poi mi spinge di lato e si avventa su Evelyn, riuscendo a strapparle la pistola di mano.
Ritorno alla realtà e mi ritrovo in un caos generale, i membri delle fazioni stanno lottando contro gli Esclusi.
“Tris! Tris!” urla Tobias, “Scappa!”
Cos’ha detto? ‘Scappa’?!
Così, senza di lui? Senza Uriah e Christina? No, è fuori discussione.
Fermo un pugnale che è appena scivolato verso di me con il piede, e lo raccolgo, giusto in tempo per infilzarlo nel petto di un Escluso che mi stava per aggredire; mi volto e lo lancio in fronte ad un altro.
“Scappa, Tris! Non fare la stupida!” grida ancora Tobias, mentre cerca di tenere Edward a bada. Nonostante la sua ferita, se la cava ugualmente bene.
“Va’ via di qui!”
Mi gira la testa, sono confusa.
All’improvviso, mi sento afferrare per le spalle da due forti mani e mi volto: è Peter.
Cerco di dimenarmi e mi giro per chiedere aiuto a Tobias, ma proprio in quel momento noto il loro cenno d’intesa.
Il mio cuore manca qualche battito.. mi sta sul serio lasciando nelle mani di Peter?
Mi sento trascinare via e non ho la forza di impedirlo.
Dopo circa cinque minuti, sono fuori dal Quartier Generale degli Eruditi, verso la ferrovia, ad aspettare il treno.
“Sei impazzito?” urlo a Peter.
“Non possiamo abbandonarli così! Hanno bisogno di aiuto!”
“No. Tu hai bisogno di aiuto. Devi scappare, o ti uccideranno. È per questo che stanno combattendo, lo sai? Per te. E non appena si accorgeranno che tu non ci sei, cesseranno di lottare e cominceranno a cercarci, per questo dobbiamo fare in fretta” mi risponde lui, con il tono di voce più ansioso che gli abbia mai sentito usare.
“No, non capisco..” mormoro.
Sono ancora troppo stordita da tutto quello che è successo.
“Christina  ed io abbiamo elaborato questo piano-emergenza nel caso voi foste state scoperte. Per metterti in salvo” mi spiega.
Sento la rabbia ribollirmi dentro.
“Vuoi dire, per salvare le tue di chiappe” preciso.
“Cosa?” sbotta lui, sgranando gli occhi.
“Non hai scelto da che parte stare, quindi probabilmente, chiunque ne esca vincitore, potrebbe decidere di ucciderti”
Si intravede il treno avanzare verso di noi.
“Preparati a saltare” mi ordina Peter.
Incrocio le braccia, come una bambina che vuole fare i dispetti, e scuoto la testa.
“No, no e ancora NO!” grido.
“Mi aspettavo una maggiore partecipazione da parte tua. Non capisci, Rigida? Non hai scelta. Fuggi e vivi, o resta e muori. Queste sono le alternative!” mi urla contro, di rimando.
“Beh, preferisco morire con le persone a cui tengo!” gli rispondo, con le lacrime che minacciano di sgorgare dagli occhi.
Chi altro era coinvolto in questa storia? Chi altro aveva preso parte alla realizzazione di questo piano assurdo e immorale?
“Ma non presentavi affinità anche per gli Eruditi?” mi schernisce Peter, inarcando le sopracciglia.
Socchiudo gli occhi. Sto per mollargli un pugno, me lo sento.
Loro staranno bene! I membri superstiti delle fazioni muoveranno guerra contro gli Esclusi se sarà necessario e li rimetteranno al loro posto. I primi non ci cercheranno, ma gli altri . Se non ti è chiaro, ti vogliono morta, Rigida.”
Come se non l’avessi capito anche da sola.
“Voglio lottare al loro fianco!” ribatto cocciuta.
“Ci hai pensato, che magari sono loro a non volere che tu lo faccia? Un’Intrepida che non riesce a usare una pistola non è molto d’aiuto” mi offende.
“Mettimi alla prova” lo stuzzico.
Se lo faccio arrabbiare abbastanza, mi lascerà in pace, mi lascerà tornare indietro.
“Svegliati! Persino Quattro ti ha detto di andartene.. magari nemmeno lui ti vuole al suo fianco!” dice, ed è come ricevere un pugno in pieno stomaco.
Sento l’eco della voce di Tobias riecheggiarmi nella mente “va’ via di qui!”. Era questo che intendeva?
Il treno si avvicina e Peter, approfittando della mia debolezza, mi prende di peso e si lancia in un vagone, trascinandomi con lui.
Ora non potrò più tornare indietro.
“Lasciami!” grido, e lui lo fa.
Si siede in un angolo e tira fuori una pistola, uno strano oggetto di cui non conosco la funzione e due pugnali; me ne passa uno.
“Dove gli hai presi?” chiedo sgarbatamente, sono troppo arrabbiata per contenermi.
“Dagli Esclusi morti” mi spiega, senza troppi giri di parole.
 
Restiamo in silenzio per quelle che sembrano ore e nel frattempo la mia rabbia si affievolisce.
“Qual è il tuo piano?” gli chiedo, con lo sguardo fisso sul paesaggio che sfreccia confuso attorno a noi.
“La recinzione. La troveremo e la oltrepasseremo. Ci rifugeremo nell’ultimo posto che si aspettano: il mondo che c’è là fuori. Non ci cercheranno mai, . È un’idea di Christina”aggiunge quando nota la mia espressione sgomenta.
“Voi siete pazzi! Probabilmente saremo più in pericolo là fuori, che a casa!” ribatto.
“Moriremmo in ogni caso, se così fosse. Tanto vale provare!” constata lui.
“Quando le fazioni vinceranno, non potremo più tornare” gli faccio notare.
“Non lo faremo, infatti” mi risponde, lasciando cadere il pugnale con cui stava giocando.
“Quindi, dovremo lasciarci tutto alle spalle? La nostra fazione, i nostri… i miei amici, Tobias…” comincio io, ma Peter mi interrompe.
“Fatti un favore. Smettila di pensarci. Accetta che se vuoi vivere è l’unica possibilità che hai. Fa ciò che loro vogliono per te, una buona volta!”
Chiudo gli occhi e lascio che le lacrime fuoriescano.
Non mi importa che lì, davanti a me, ci sia proprio l’ultima persona al mondo dalla quale dovrei farmi vedere piangere.
Non mi importa.
Tutti coloro a cui tengo mi hanno appena tradita, mi hanno mandata via e affidata a ‘Peter Lo Psicopatico’.
Grandioso.
Il treno comincia a rallentare e noi saltiamo giù.
So dove siamo: è il vecchio quartiere degli Abneganti.
“Credi che potremmo usare casa tua?” mi domanda.
“Ehm, si” rispondo “ma non dovremmo..”
“No. Ci sposteremo al buio. Siamo troppo riconoscibili, alla luce del giorno” mi dice.
Annuisco e lo conduco verso quella piccola abitazione che mi è tanto familiare… la mia casa.
Cerco del cibo e preparo un pasto veloce: mancano poche ore al tramonto.
Riempio uno zaino di scorte mentre le uova si cucinano, poi le sistemo nei piatti e raggiungo Peter.
È seduto nel salotto.
Gli passo un panino e il suo piatto e mi accovaccio accanto a lui.
“Grazie” mi dice, abbassando lo sguardo.
Beh, questa si che è una sorpresa.
Lui che ringrazia me.
“Beh, sai. Sono una Rigida, è il mio dovere” rispondo ironica.
Non riesco a trattenere un sorriso e, quando incrocio il suo sguardo, scoppiamo entrambi a ridere.
Mi fa male il fianco e gli occhi mi lacrimano.. era da tanto che non ridevo così.
Quando ci calmiamo, rimaniamo in silenzio per parecchio tempo, un po’ sotto shock per quello che è appena successo, credo.
“Cerchiamo di non farci uccidere, va bene?” mormora all’improvviso,voltandosi verso di me.
Mi domando per la prima volta, se Peter non sia esattamente ciò che ha sempre dimostrato di essere: un ragazzo violento, senza valori e privo di sentimenti… ma se ci fosse di più?
Se ci fosse una parte di lui che cerca di mascherare attraverso quell’atteggiamento spietato e cattivo?
Annuisco, ma non riesco a trattenermi e gli chiedo:
“Perché lo fai?”
Non so cosa mi abbia spinto a rivolgergli questo quesito.
“Perché tu mi hai salvato”  mi risponde, piantando i suoi occhi dentro i miei.

**************************Angolo dell'autrice*******************************

Ciao a tutti :)
Dopo la mia Tris/Uriah, ho deciso di scrivere e pubblicare una storia che vede come protagonisti Tris e Peter... devo essere seriamente malata! xD
Spero ugualmente che vi piaccia, e che mi farete sapere cosa ne pensate lasciandomi qualche recensione, sia positiva che negativa, accetto le critiche come una spinta per migliorare :)
Vi ringrazio in anticipo,
cercherò di aggiornare presto,
alla prossima!

 

 
  
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