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Autore: MelaChan    13/10/2013    8 recensioni
Piccolo momento in cui la famiglia Holmes-Watson è riunita per la storia della buonanotte.
Partecipa al primo contest di EFP Madness.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John, Watson, Sherlock, Holmes
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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-Su, a dormire! Esclama John battendo le mani ed attirando l'attenzione bambino di due anni e mezzo chino, assieme al padre, sull'ultimo esperimento di quest'ultimo. I due si lamentano emettendo mugolii ed il medico militare non riesce a trattenere un tenero sorriso.

-Ti leggo una storia se ti catapulti nel tuo letto- promette poggiandogli una mano sulla piccola zazzera corvina, che sparisce in men che non si dica.

I due adulti ridacchiano, quindi Sherlock si alza e va a sciacquarsi le mani nel lavello della cucina, seguito da John, che gli circonda la con le braccia. Immerge il naso nei riccioli, baciandogli la nuca mentre l'altro inclina il capo posandolo sulla sua spalla. Gli sorride osservandolo con lo sguardo carico d'affetto e lo bacia sulla punta del naso, provocando in lui una risatina.

-Ti amo- gli sussurra l'ex-soldato dopo qualche istante, facendolo arrossire. Il consulente investigativo allarga il sorriso e poggia le labbra sulle sue catturandole in un caldo contatto.

Si separano senza fretta, senza interrompere il legame visivo tra di loro. Sherlock gli lascia un ultimo bacio all'angolo della bocca per poi strusciare il naso contro il suo, facendo quasi le a.

-Non dovevi raccontare una storia a Hamish?- dice sorridendo scherzosamente.

-Oh certo!- esclama John lasciandolo andare ed affrettandosi verso la camera del bambino, non prima di aver raccolto il libro dalla poltrona. Sparisce dalla vista di Sherlock, che va a sdraiarsi sul divano con un sorriso e uno svolazzo della propria vestaglia.




Il medico apre la porta della stanza del figlioletto, chiudendola alle proprie spalle, e si avvicina al letto sorridendo. Quindi si siede sul materasso, accanto alla montagnola sotto le spesse coperte, e poggia un palmo su di essa, scuotendolo leggermente.

-Mish? Pronto per la storia?- tira il lenzuolo, rivelando nient'altro che un ammasso di cuscini e peluche. Qualche secondo dopo viene assalito una massa urlante che lo attacca alle spalle. John scoppia a ridere e risponde facendogli il solletico, portandolo in poco tempo a diventare rosso nel visino.

-Basta, papi!- si lamenta sfuggendo alla sua presa e rifugiandosi sotto le coperte.

Si abbandonano entrambi contro la testiera del letto per riprendere fiato, quindi il bambino si allunga andando ad abbracciare l'uomo. Quest'ultimo gli passa un braccio intorno alle spalle stringendolo a sé in una tenera stretta.

-Mi racconti la storia?- mugola il piccolo, tornando a sedersi appoggiando la schiena contro il petto del genitore, che annuisce e schiarendosi la voce inizia a leggere.

-”In un buco nella terra viveva uno hobbit. Non era un buco brutto, sudicio e umido, pieno di vermi e intriso di puzza, e nemmeno un buco spoglio, arido e secco, senza niente su cui sedersi né da mangiare: era un buco-hobbit, vale a dire comodo”-.

Il bambino ascolta attentamente le parole che escono dalla bocca del medico militare, entrambi cullati dal racconto e dalle splendide descrizioni della Contea. Il piccolo ridacchia per come il padre modera il tono della voce per imitare i diversi personaggi e si accorgono a malapena che Sherlock li ha raggiunti, sdraiato anche lui sul letto e con la testa appoggiata alla spalla del medico.

Non si accorgono nemmeno del tempo che scorre intorno a loro, catturati dalle vicende e dalle difficoltà affrontate e supera con successo dallo Hobbit e dalla compagnia dei Nani. Il clima si fa sempre più cupo e carico di mistero quando il piccolo eroe si avventura nel ventre della Montagna alla ricerca di Smaug il Terribile. Appena John termina di pronunciare la prima battuta pronunciata dal drago, il bambino lo interrompe.

-Papà fa meglio la voce di Maug- protesta.

-Smaug, Hamish- lo corregge Sherlock e si schiarisce la voce, iniziando a leggere a sua volta dal libro.

-”Allora, ladro! Ti fiuto e sento la tua aria. Odo il tuo respiro. Vieni avanti! Serviti ancora, ce n'è abbastanza e d'avanzo!”- pronuncia con tono baritonale e vibrante il consulente investigativo, facendo intenerire il medico.

Lo scambio di battute si fa sempre più infervorato e tutti e tre sono presi dal racconto e dal conflitto verbale tra Bilbo e Smaug. Le vicende scorrono riflesse di fronte ai loro occhi e la guerra imperversa nelle loro menti, mentre John continua a leggere giungendo alla conclusione del romanzo.

Chiude il volume e sospira, chiudendo gli occhi per allungare l'emozione che lo colpisce ogni qual volta rilegge il capolavoro di Tolkien. Li riapre per scoprire i suoi due dei addormentati sul suo grembo. Sorride e, facendo attenzione a non svegliare il bambino si alza in piedi, tirandogli le coperte sotto il mento e lasciandogli un bacio nei capelli. Quindi scuote leggermente il moro e la sua vista viene catturata dal lento movimento della palpebra che si solleva, rivelando l'iride glaciale. Non riesce a fare a meno di notare l'analogia con la sua immagine mentale dell'occhio del drago Smaug.

-Jawn...- sussurra il consulente investigativo stiracchiandosi ed allungando le braccia in avanti. Il medico gli dà le spalle, inginocchiandosi davanti a lui, che gli passa gli arti intorno al collo. L'ex-soldato gli afferra gli avambracci e si alza in piedi, caricandolo sulle proprie spalle. Sherlock gli cinge la vita con le gambe, abbandonando il capo nell'incavo della sua spalla mentre viene portato ella loro stanza come un bambino troppo cresciuto.

John lo posa con attenzione sul grande letto matrimoniale, mettendolo sotto le coperte, per poi togliergli la vestaglia lasciandolo in maglietta e pantaloni del pigiama. Si cambia velocemente e si sistema al suo fianco, passandogli le braccia intorno alla vita sottile e baciandolo dietro il collo. Cade nel mondo dei sogni ascoltando il respiro calmo e regolare del suo compagno, che in un gesto involontario ha posato una mano su quella del medico intrecciando le loro dita.











NOTE DELLA PIGNA

Buona domenica a tutti/e!

Questa shot Parentlock partecipa al primo contest aperto sul gruppo Facebook EFP Madness ( https://www.facebook.com/groups/efpMadness/?bookmark_t=group ) in cui chiunque voglia iscriversi è il benvenuto :) Abbiamo biscotti, bei mantelli lucidi, ottime lavatrici e Loki e Jim danzanti

Solo alcune cose, le parti in corsivo sono tratte direttamente dall'edizione della Bompiani di Lo Hobbit Annotato, curato da Douglas Anderson. Spero di non infrangere alcun copyright e nemmeno il regolamento di EFP, ma i riferimenti al libro mi servivano per la storia :)

Ringrazio chiunque voglia leggerla ed esprimere un parere a riguardo, ma in particolare la MIA beta NCSP a cui regalerò un cartellone con una faccina terrorizzata ed un altro con la scritta 'SEI INSOPPORTABILE' solo per ricordare ad entrambe quanto siamo inquietanti <3 ed un grazie speciale anche a herion che mi tira su di morale nei momenti difficili e non si limita solo ad annuire sorridendo quando sclero di brutto XD

  
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