Capitolo 13
(William)
Per la prima volta in vita
mia sono felice come non mai. Con Maya mi trovo bene, posso
essere me stesso con lei. Nessuna recita, o parte imparata a memoria come a
scuola. Tutto mi viene naturale: ridere, scherzare, abbracci... tutto senza
schemi studiati.
So, però, che anche questo
deve finire... tra meno di una settimana c'è il matrimonio e non posso
rischiare di mandare tutto a monte per un capriccio.
Stasera la porterò al cinema
e poi, una volta a casa, le dirò tutto. Le racconterò di Nathalie e del
matrimonio. In fondo al cuore spero che voglia continuare a vedermi, ma so che
sarebbe pretendere troppo.
Maya è una ragazza onesta,
troppo onesta per volere uno come me. Mi sono già
stupito quando ha accettato di continuare a vedermi nonostante le avessi detto
di frequentare anche un altra ragazza... forse anche per lei sono solo un
gioco, un passa tempo. Anche se mi rendo conto da solo che
tra il frequentarsi e lo sposarsi c'è un abisso...
Sono appena arrivato davanti
al cinema e la vedo già lì ad aspettarmi, bella come non mai. Anche se si vede
lontano un miglio che quel vestito che indossa non è di alta
sartoria, ma è stato comprato in un grande magazzino, il modo in cui lo indossa
lo fa sembrare degno dei più famosi nomi della moda.
Si volta e, vedendomi, mi
sorride.
-Sei in ritardo.- si avvicina
e mi prende a braccetto. Ormai sono abituato.
-Scusa, c’era un po’ di
ressa…- e poi dovevo scegliere le parole giuste per dirti
che sabato mi sposo… forse questa parte è meglio se la lascio per dopo.
Entriamo. Questa sera il film
lo ha scelto lei, mi sembra si intitoli “Gli
infedeli”. Non so bene di cosa tratti, ma a giudicare
dal titolo sarà la solita commedia romantica: uno tradisce l’altro, si
separano, vivono per un po’ la loro vita e alla fine di nuovo insieme. La
solita pappa trita e ritrita insomma…
Dopo più di due ore usciamo
dal cinema. Tutto mi aspettavo tranne che vedere un
film sull’infedeltà degli uomini! E proprio stasera
per giunta.
-Io non capisco… che gusto ci
trovano gli uomini nel tradire la propria moglie, o la propria
fidanzata.- dice Maya, mentre camminiamo verso casa sua. Sono più teso che una corda di violino!
-Be’… forse è la routine che
stanca… oppure cambiano i sentimenti-
Mi fulmina con lo sguardo.
-Allora non sarebbe molto più
semplice, e molto meno doloroso, lasciarsi. Invece di trovare la
propria metà a letto con un altro?-
A questo, sinceramente, non avevo fatto molto caso… trovavo Nathalie con altri uomini in
continuazione. Ormai ero abituato, anzi mi stupisco se
la trovo ad aspettarmi sola.
-Delle volte, però, non è
così semplice… ci possono essere dei motivi per cui
non si può fare e basta.- dico, pensando ancora alla notizia che dovrò
lanciarle addosso.
-Tu ad esempio non sembri il
tipo. Non ti ci vedrei a fare certe cose.-
Mi volto di scatto per
guardarla in faccia. Mi lascio sfuggire una risatina
nervosa.
-E cosa te lo fa credere scusa?- il nervosismo sta
toccando livelli critici.
Alza le spalle.
-Mi dai quest’impressione e
basta.-
“Spiacente piccola,
ma questa volta non sai quanto ti sbagli…”
Il resto del cammino lo passiamo a chiacchierare del più e del meno. Anche se sono
un po’ assente: continuo a pensare a come darle la
notizia.
Siamo sulla
sogli di casa sua. Ora o mai più… devio raccogliere il coraggio a
quattro mani e vuotare il sacco.
Lei si volta e mi sorride.
-Grazie per la bella serata.-
Sto per risponderle quando,
senza che me ne accorgessi, mi porta le mani al collo
e avvicina il suo volto al mio.
Da subito rimango un po’
interdetto. Poi chiudo gli occhi e rispondo al bacio. Da innocente diventa
sempre più profondo.
Dopo poco lei si stacca e, prendendomi per mano mi conduce in camera. Vorrei… anzi, dovrei cercare di resisterle, ma ho il
cervello in tilt. Si sdraia e mi trascina insieme a
lei…
Riapro, molto faticosamente,
gli occhi. Ho la vista un po’ offuscata, ma mi rendo immediatamente conto di
non essere in casa mia. In un primo momento mi sento confuso,
poi i ricordi della notte trascorsa ritornano. Guardo l’ora: sono le
quattro e mezza di mattina! Devo correre a casa e prepararmi per l’ufficio, ma
vendo distratto.
Abbracciata alla mia sinistra
Maya è ancora addormentata.
Mi perdo a guardarla… non
appena le sue labbra sono entrate in contatto con le mie ho provato una strana
emozione. Un emozione nuova. Con nessun
altra l’avevo mai provata.
Di donne ne
avevo avute, anche molto più avvenenti di lei. Con loro, però, era stato
solo sesso, solo piacere fisico. Mentre con Maya ho avvertito un brivido in più.. forse era quello che, una persona normale, avrebbe potuto
definire amore, o per lo meno qualcosa di simile…
“Cavolo!” Penso. Ci mancava
solo questa… proprio ora che tutto stava andando bene, che tutti i miei sogni
si stavano per realizzare… proprio in questo momento dovevo iniziare a
frequentarla?!
Mi lascio cadere sul
materasso.
Il tonfo la fa svegliare.
Apre lentamente gli occhi. Non posso fare meno di sorridere, ma anche di
sentirmi un vero bastardo per quello che sto per dirle.
Questa storia non ha futuro,
l’ho sempre saputo, ma non sono stato capace di fermarmi prima del limite.
-Buongiorno..-
biascica, cercando di trattenere uno sbadiglio.
-Giorno…- cerca di tornare
serio. Lei si siede e, dandomi un piccolo bacio, si alza e si dirige verso quello credo sia il bagno.
Inizio a cercare i miei
vestiti e a indossarli. L’unica cosa che non trovo è
la mia giacca… non importa, ne ho a centinaia di quelle.
-Per colazione vuoi
qualcosa?- mi
chiede, appoggiandosi allo stipite della porta.
-No grazie… - mi interrompo un momento per raccogliere i pensieri –Senti…
devo parlarti.- le faccio segno di sedersi sul letto.
-È successo qualcosa?- mi
chiede. Sembra un po’ allarmata.
-Maya…- le prendo una mano
tra le mie –Forse dopo quello che ti dirò non vorrai
più vedermi… ma sappi che per me questa notte è stata importante…-
-Ma che
dici William…- sorrise e mi prende il viso tra le mani. –Perché non dovrei più volerti
vedere?-
La fisso intensamente negli occhi.
-Sono
fidanzato… e sabato mi sposo…-
continuo a guardarla.
Si lascia sfuggire una leggera risata.
-Stai scherzando, vero?-
Senza distogliere lo sguardo
faccio cenno di no con la testa. l sorriso sparisce
immediatamente dal suo volto. Lascia cadere le mani e si alza di scatto.
Rimane in silenzio per un po’.
Mi alzo e le sfioro la
spalla, ma lei si ritrae e si volta verso di me.
-Stai per sposarti e sei
venuto a letto con me!- urla, con le lacrime agli occhi. –Volevi solo
divertirti un po’ prima di essere legato ad un'altra, non è vero?!-
-No..
– cerco di replicare, ma lei non me lo permette.
-Sta zitto! Per te sono stata solo un gioco. Dovevo capirlo
quando mi hai chiesto di uscire che non eri sinceramente interessato.
Sono stata proprio una sciocca a credere di poterti piacere…-
-Ma tu mi piaci Maya… io.. io…io ti amo!- ecco, l’ho detto. Ho detto “ti amo”
sinceramente per la prima volta in vita mia.
Lei mi guarda con gli occhi
colmi di rabbia.
-Tu mi ami?- sibila –Tu non
sai nemmeno cosa voglia dire la parola amore! Perché se mi
amassi sul serio non mi avresti mai fatto un affronto del genere!-
-Maya… io…-
-Vattene!-
Sospiro. Mi dirigo verso la
porta d’uscita. La sento singhiozzare fino a quando
non la richiudo.
Il pensiero di essere io la causa di tutto quel dolore mi fa venir
voglia di vomitare… ma cosa pretendevo? Credevo sul serio che lei avrebbe
accettato di buon gusto quella notizia?
Mi avvio verso
casa abbattuto. Mi sembra di essere appena
stato investito da un tir. E se penso che tra meno di
due ore devo essere in ufficio… mi sento ancora peggio.