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Autore: ShawnSpenstar    18/10/2013    3 recensioni
Premetto che questa è la mia prima storia in assoluto e non sono un grande scrittore.
La storia è un crossover tra Digimon Adventure (1° e 2° serie) e il film d'animazione Summer Wars. La trama è incentrata sul personaggio di Kenji, protagonista di Summer Wars, e sulla sua avventura con i Digimon.
Ci saranno alcune discrepanze rispetto alla serie originale che specificherò man mano che la storia procede. Inoltre saranno presenti, sin dal prologo, spoiler su "Summer Wars" per coloro che non l'hanno mai visto, quindi per chi desidera vederlo e non ama le anticipazioni consiglio di cercare vedere il film (cosa che consiglio comunque per capire meglio la storia) e poi leggere.
Genere: Avventura, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Capitolo 10: Un errore lungo tredici anni
 
"Benvenuti nel mio regno!"
Con queste parole e uno sguardo folle Jeremy Matthews accolse i digiprescelti. Si trovava in piedi sulla cima del nuovo DEATH'S PARADISE ma a differenza del demone non era fuso alla struttura, stava ritto in piedi e osservava in silenzio la discesa dei digiprescelti.
"Arrenditi Matthews, non hai più alcuna speranza di vittoria!" gridò Tai
"Questione di punti di vista!" replicò con tono sarcastico "io potrei dire la stessa cosa di voi"
I ragazzi rimasero in silenzio chiedendosi da dove gli veniva tutta quella sicurezza. Era solo contro sei e la presenza di Omnimon rendeva inutile il secondo DEATH'S PARADISE; era spacciato eppure continuava a irridere e insultare gli avversari.
"Piantala pezzo di merda e dici chi sei veramente" fece Tai stizzito "cosa sei? Un terrorista? Vuoi tenere in scacco il mondo per avere un riscatto? Oppure ti paga qualcuno? Diccelo subito e senza temporeggiare o giuro che ti cambio i connotati"
Senza dubbio Tai faceva sul serio ma a Matthews pareva importare assai poco. Iniziò a ridere ancora più forte; a quel punto Tai vedette rosso, scattò verso l'uomo in nero e con un pugno gli ruppe il setto nasale.
"Ora hai capito che faccio sul serio?!" esclamò aggressivo
"Ti conviene accontentare il mio amico" disse Matt con un tono più tranquillo "non abbiamo intenzione di farti del male ma se non collaborerai lasceremo carta bianca a Omnimon"
Chiama in causa il digimon alzò la spada e il cannone puntandoli verso l'uomo; doveva far capire che non c'era niente da ridere, non era uno scherzo. Jeremy tuttavia non smise di insultare i suoi avversari, solo dopo una minaccia di Willis la sua risata si spense, alzò lo sguardo verso il ragazzo e lo osservò con occhi carichi di odio, dopodiché riprese la parola.
"Per rispondere alle vostre domande posso dirvi che non sono un terrorista, non ho messo in atto il mio piano per un riscatto e nessuno mi paga; quindi idioti tutte le vostre ipotesi sono totalmente sbagliate!"
"Ma allora perché?!" chiese Tai
"Per vendetta!"
"Contro chi?!"
"Contro tutti! Dovranno pagare per ciò che mi è stato fatto!"
"Mi sono sbagliato! Non sei un terrorista, sei uno psicopatico!"
"In realtà sono molto più lucido di ciò che tu credi caro Tai Kamiya"
Stavolta Tai non riuscì a replicare con la stessa prontezza, come era possibile che quell'uomo conoscesse il suo nome, lui non l'aveva mai visto.
"Vi state chiedendo come faccio a sapere il nome del vostro amico vero?" disse Matthews "beh, non cercate di trovare una risposta, perdereste solo tempo"
"Allora potresti dircelo tu visto che sei tanto superiore a noi" replicò Matt subentrando al posto dell'amico in quel duello verbale.
"Sei sempre così aggressivo Matt Ishida" rispose quello zittendo anche il digiprescelto dell'amicizia.
-Come diavolo fa questo tizio a conoscerci tutti?- si chiese TK -aspetta forse…-
"Cosa sai dei digimon?"
Improvvisamente scese il silenzio. Tai, Matt e tutti gli altri guardarono TK che aveva appena posto una domanda fondamentale.
"E' impossibile che tu abbia chiesto "casualmente" a Wabisuke Jinnouchi di installare il programma di Willis su DREAMER'S PARADISE" continuò il biondo "tu sapevi quale era la funzione di quel programma e di conseguenza deduco che tu fossi a conoscenza dell'esistenza dei digimon"
"Vedo che il giovane Takeru Takaishi è l'unico a far funzionare il cervello tra voi!" rispose l'americano "beh è inutile negare, io conosco molto bene sia i digimon sia il programma che ho fatto installare a quell'idiota di Jinnouchi; avreste dovuto vedere quanto era patetico, continuava a ripetere che la sua nonna defunta sarebbe stata fiera di lui e altre stupidaggini simili; non riesco a capire come sia possibile che un qualcosa di superiore come LOVE MACHINE sia uscito dalla mente di un simile rifiuto dell'uman…ah!"
L'agente Matthews non riuscì a concludere il suo discorso; un pugno carico di un odio trattenuto per tutto quel monologo lo aveva colpito in pieno volto.
"Non ti azzardare mai più a dire certe cose! Ne sullo zio della mia ragazza ne su sua nonna!"
Kenji era davvero furioso; TK, Davis e Willis lo osservarono attentamente, non lo avevano mai visto così.
"Loro erano e sono due grandi persone!" continuò il ragazzo "una merda come te non è degno neanche di strisciare alla loro presenza"
"Non c'è bisogno di scaldarsi tanto mio giovane amico, ho detto semplicemente ciò che pensavo!"
L'arroganza di quell'uomo era tanto odiosa quanto inscalfibile; rispondeva a tutti con lo stesso tono carico di disprezzo volto a ribadire la sua posizione di superiorità rispetto a loro, era insopportabile.
"Forza bastardo!" riprese la parola Tai "dicci come fa un agente del governo americano a conoscere i digimon e vedi di non prendermi per il culo!"
"Ahahahah, è divertente vedere come vi agitate!"
Un terzo pugno, il secondo da parte di Tai, raggiunse l'agente centrandolo nello stomaco.
"Ti avevo detto di non prendermi per il culo!" fece perentorio l'ero del coraggio "guarda che non mi faccio alcun problema a pestarti; sei uno stronzo e non me ne frega niente se sei un agente, non ho mai avuto molto rispetto per le autorità"
"In me c'è molto più di quello che vedi Tai!"
"Vediamo un po', io ti dico cosa vedo; vedo un bastardo che ha derubato intere città della loro energia causando problemi a molte persone, che meriterebbe davvero poca pietà e a cui noi stiamo concedendo fin troppo tempo; come sono andato finora?"
Conclusa la frase Tai restò in attesa della risposta; l'ennesimo ghigno irritante si materializzò sul volto di Matthews, stava per uscirsene con un'altra delle sue frasi sarcastiche e nessuno aveva voglia di sentirlo; per questo prima ancora che quello aprisse bocca Matt si avvicinò a lui e gli scagliò un destro sulla guancia.
"Ti eri trattenuto bene finora" gli fece Tai battendogli il cinque.
"Diciamo che di essere ancora preso per il culo non mi andava proprio"
"Giusto!" si rivolse poi all'avversario "allora vuoi rispondere alla nostra domanda, come hai conosciuto i digimon?"
"Più o meno come li avete conosciuti voi!"
"Non è una risposta" affermò perentorio Tai "seconda chance e vedi di rispondere bene stavolta; come hai fatto a sconvolgere NEW OZ, grazie al sistema di sicurezza di Willis dovrebbe essere inviolabile"
Prima che Matthews potesse rispondere, ammesso che volesse farlo, un rumore e una voce attirarono l'attenzione dei digiprescelti; era Yolei che era appena tornata a mostrare il suo volto sullo schermo.
"Bentornata Yolei!" disse Tai "felice di rivederti"
"Lasciamo perdere i convenevoli" replicò svelta la ragazza "ho delle notizie inquietanti che…. m-ma q-quello è u-un…"
"Si, è un essere umano!" rispose Tai
"C-chi è? C-come ha f-fatto ad entrare in internet?"
"Alla seconda domanda ancora non sappiamo risponderti ma sul chi è, quello possiamo dirtelo" continuò Matt
"E quindi chi è?"
"Nientemeno che il famoso Jeremy Matthews, il colpevole di tutto questo disastro"
"No! non è possibile"
"Ma eri d’accordo anche tu su come si erano svolti i fatti! cosa ti ha fatto cambiare idea?" si inserì un Davis che finora era stato incredibilmente zitto.
"No, non avete capito! Il problema non è lo svolgimento del piano! Il problema è che quello non può essere Jeremy Matthews!"
"Yolei cosa stai dicendo? Ce l'ha confermato anche Kenji che è questo l'uomo che ha fatto inserire il programma di Willis su DREAMER'S PARADISE"
"Non sto mettendo in dubbio ciò che Kenji ha visto, Tai! Ma lui non è chi dice di essere!"
"Ma sei impaz…"
"CAZZO, FATEMI PARLARE!"
L'urlo di Yolei zittì ogni altra voce; come sempre era stata molto esplicita, del resto non possedeva il digiuovo della sincerità per caso.
"Va bene" fece Tai tranquillo "parla pure!"
"Grazie! Allora, tutto è cominciato con la videochiamata di Ken; in essa mi ha riferito di aver analizzato tutti i documenti possibili riguardanti la questione "DREAMER'S PARADISE" ma del nome "Jeremy Matthews" nessuna traccia"
"Beh, non è così strano; comparirà solo nei documenti americani"
"Lasciami finire Tai… comunque è quello che ho pensato anch'io e mi serviva un controllo, così ho messo da parte la paura e, con i programmi e i consigli di Willis, ho hackerato i database del governo; mentre cercavo i documenti sono capitata sull'archivio del personale governativo; ho pensato di cercare il fascicolo del nostro avversario per saperne di più ma la ricerca ha dato un risultato ben più importante e inquietante"
"Qual è questo risultato? Avanti, spara!"
"Beh, ho scoperto che Jeremy Matthews in realtà…"
"Non esiste, vero?"
Quella voce attirò l'attenzione di tutti i digiprescelti. Era stato l'agente stesso a parlare e aveva appena affermato di non esistere.
"C-cosa?! M-ma n-non può essere!" esclamò un attonito Tai
"E invece è proprio così" replicò Yolei "ho guardato sia tra gli agenti sia tra i funzionari, non c'è nessun Jeremy Matthews!"
Tai, Matt e tutti i digiprescelti ora erano in confusione; ciò che Yolei aveva detto era impossibile, doveva per forza esserci una spiegazione
"Avrà eliminato il fascicolo e i documenti così da eliminare le tracce" ipotizzò Tai
"Impossibile!" replicò Willis "anche il più accurato lavoro di eliminazione lascia delle traccie; io ho creato un programma che permette di rilevarle e se Yolei, come penso, l'ha usato allora…"
"Si Will, l'ho usato e non ha rilevato niente!"
"Ma allora è vero!" ammise un Tai ormai a pezzi "Jeremy Matthews non esiste"
"Ma quindi tu chi diavolo sei?" chiese Matt aggressivo all'agente
Il nemico guardò la schiera dei digiprescelti e dei loro digimon davanti a lui; osservo bene i loro sguardi, erano pieni di dubbio, insicurezza e anche un po' di paura; rise di nuovo.
"Davvero non lo sapete? Mi deludete molto, specialmente tu… caro programmatore"
Quelle ultime parole furono speciali, la nebbia nelle menti dei digiprescelti si infittì ma per uno di loro furono come i raggi del sole dopo la pioggia.
"Programmatore? Ma di chi parla?" si chiese Tai "Izzy ce l'ha forse con te?"
"No, Tai" sentenziò Willis "E' a me che parlava; programmatore in questo caso non  indica la professione, si tratta di un epiteto, affibiatomi da qualcuno che speravo di non rivedere"
"Lei conosce il nostro avversario maestro Willis?" domandò Kenji curioso "allora ce lo dica, chi è?"
"Un errore lungo tredici anni!"
A quelle parole il corpo di Matthews cominciò a mutare: si abbassò, le braccia e le gambe si fecero più lunghe e filamentose, le dita delle mani diventarono più grosse e aggressive, il torso si strinse e sul torace apparve un cannone; il suo volto infine fu coperto da una maschera da cui si intravedevano solo l'espressione aggressiva, due occhi verdi con pupille gialle e una piccola chioma bionda.
L'ennesima risata si materializzò sul volto di quell'essere ma stavolta era diversa, era molto più cattiva.
"Non siete felici di rivedermi!"
 
Gli sguardi dei digiprescelti erano puntati sul loro nemico; i sentimenti che provavano erano facilmente identificabili: sconcerto, sorpresa, inquietudine e, soprattutto per Willis, odio.
"N-n-non ci p-posso cre-credere!" esclamò Tai rompendo il silenzio "T-tu sei v-vivo, c-come hai fa-fatto a…"
"A sopravvivere? Vi racconterò tutto tra poco" replicò lui "prima vorrei scambiare qualche parolina con il mio programmatore"
L'essere si avvicinò a Willis e gli tese la mano.
"E' la prima volta che ci incontriamo di persona noi due, vero?"
Willis non rispose, in un secondo chiuse la mano sinistra e colpì il suo interlocutore al volto. Sembrava spiritato, aveva le pupille ristrette e uno sguardo tanto folle quanto omicida.
"Non… ho… mai desiderato… conoscerti" ansimò
"Oh, che peccato" fece l'altro in tono irritante
"FINISCILA!!"
Un secondo pugno centrò il volto del digimon, seguì un terzo e ne sarebbe arrivato un altro se TK e Davis non si fossero precipitati a bloccare l'americano.
"Calmati Willis! Ricordati che è un digimon, non puoi fargli niente tu!"
"Quello non è un digimon!" rispose cercando di trattenere la rabbia "Quello è un mostro, una vergogna, un errore, un MIO errore, che merita solo di essere cancellato dalla faccia della terra nel modo più violento possibile!"
Izzy, Yolei e gli altri digiprescelti osservavano in silenzio la scena. Nessuno aveva mai visto Willis in quello stato; aveva le lacrime agli occhi, digrignava i denti e il suo corpo era pervaso di tic rabbiosi.
-Ma chi diavolo è quello?- si domandò Kenji -come riesce a ridurre il maestro Willis in questo stato?-
Decise di dar voce ai suoi pensieri.
"Scusate, potreste dirmi chi è lui?" chiese il neofita indicando colui che fino a poco prima appariva come un essere umano.
"Vedi…" fece Matt "lui è…"
Il biondo digiprescelto non poté continuare la frase, la creatura lo interruppe
"Mi presento personalmente" disse facendo un inchino "Io sono Diaboromon, la più grande delle creazioni di Willis Ford…"
Si fermò un secondo, e poi concluse
"….nonché, ovviamente, il suo terzo digimon partner"
Kenji rimase allibito da quella rivelazione, guardò verso il maestro in attesa che lui smentisse quelle affermazioni; non ci fu nessuna smentita.
"E'… E'…la v-verità?"
Il silenzio fu l'unica risposta che ricevette ma dallo sguardo suo e dei suoi compagni capì che aveva ragione.
Stava per riprendere la parola ma qualcuno fu più veloce di lui.
"Abbiamo ancora una domanda in sospeso o sbaglio?" fece Diaboromon con aria malvagia
"No!"
Willis aveva improvvisamente ritrovato la parola; alzò la testa, gli occhi erano arrossati dalle lacrime ma il suo sguardo era ancora più omicida di prima.
"TU… DOVEVI… ESSERE… MORTO!!!"
"E a quanto pare non lo sono" rispose in tono canzonatorio "o meglio lo sono stato ma come ben sapete i digimon non muoiono mai"
"Finiscila di prenderci in giro e racconta quello che vuoi raccontare" esclamò Tai
"Come i signori desiderano!" replicò il digimon facendo un altro inchino, dopodiché si mise a narrare la sua storia
"Dopo la sconfitta che subii da Omnimon il mio corpo si dissolse in dati all'interno della rete; il virus cercò di abbandonarmi in cerca di maggior fortuna ma io riuscii a non perderlo del tutto e a mantenere uniti i miei dati di base, poi il mio desiderio di vendetta mi aiutò, dopo anni, a recuperare tutta la mia essenza; riuscii a mantenere il mio livello e a non rinascere sottoforma di digiuovo, iniziai ad accumulare energia con piccoli furti che non dessero troppo nell'occhio, intanto osservavo il mondo virtuale; mi rendevo conto di quanto fosse cambiato e pensavo, ovviamente a come mi sarebbe potuto servire per mettere in atto la mia vendetta, per questo seguii con interesse la vicenda di LOVE MACHINE di due anni fa; l'A.I. perse la battaglia ma le informazioni raccolte erano la cosa più importante, conoscevo il programma di base di LOVE MACHINE, sapevo che il creatore, Wabisuke Jinnouchi, avrebbe avuto un grande desiderio di rivalsa e, cosa ben più importante, avevo bisogno di energia"
"E cosi è nata l'idea di DREAMER'S PARADISE" concluse Izzy
"Già, ho scoperto di essere in grado di interagire con l'esterno mediante delle scariche elettriche che, grazie al mio essere digimon, sono in grado di lanciare dall'interno all'esterno del PC che, a basso voltaggio, praticamente resettano il cervello umano rendendo le vittime dei miei burattini; mi bastò colpire uno scienziato e il progetto DREAMER'S PARADISE era  realtà, attaccai poi un importante funzionario ed esso venne approvato dai governi, tutto stava andando secondo i miei piani"
"Ma allora perché coinvolgere il professor Jinnouchi?" chiese Izzy
"Perché non conoscevo interamente il progetto LOVE MACHINE che invece mi serviva per poterlo inserire, come poi è stato, nella memoria della mia A.I. così da dargli la capacità di  riprodurlo all'infinito; è stato semplice, mi sono creato un immagine umana come funzionario/agente ideatore del progetto e ho fatto leva sulla voglia di rifarsi di Wabisuke per coinvolgerlo, ho poi estrapolato il programma del mio creatore da me stesso e l'ho usato per fare di DREAMER'S PARADISE un digimon e permettergli di raccogliere l'energia rubata negli attacchi hacker da me pilotati; con quell'energia DREAMER'S PARADISE ha potuto digievolvere DEATH'S PARADISE e ha iniziato a produrre agenti LOVE MACHINE in serie per recuperare altra energia"
"Ma cosa te ne fai di tanta energia?" chiese Kenji
"Prova ad immaginare un tale quantitativo di energia che viene rilasciato dall'interno all'esterno della rete; l'effetto sarebbe quello di una bomba atomica globale e multipla capace di annichilire un numero incalcolabile di persone!"
"S-stai… p-p-progettando… u-un… ge-genocido?!"
"Sto progettando una vendetta!" rispose il digimon "tredici anni fa, trovatisi di fronte al concreto rischio del collasso della rete e di morire molti ragazzi scoprirono il loro coraggio e aiutarono i digiprescelti nella loro battaglia, per questo DOVRANNO pagare con la vita! Nessuno si oppone a me senza pagarne le conseguenze, tu stesso pagherai!"
"Io?!"
"Si! Senza di te il mio piano avrebbe avuto ancora più successo; per due volte tu mi hai costretto a rivedere i miei piani, quando hai consegnato il codice a loro e quando sei entrato nella rete; devo ammettere che sei stato una variabile che non sono stato capace di prevedere ma non sei niente più di un errore di calcolo che spazzerò via in un secondo!"
E così anche Kenji si ritrovò ad odiare Diaboromon.
"Diavolo!" imprecò Izzy "è dura ammetterlo ma il tuo piano era davvero geniale, non riesco a capacitarmi di come tu abbia potuto pensare un qualcosa del genere!"
"In questo caso non posso prendermi il merito" replicò il digimon "ma il mio creatore potrà spiegarvi tutto"
Il tono era decisamente cattivo, quasi sadico e ciò significava che stavano per far luce su un altro degli oscuri segreti di Willis.
Il biondo americano in quel momento era in lacrime ma trovò la forza per parlare
"E'….E' di n-nuovo… co-colpa m-mia!"
"Cosa intendi dire?" chiese con dolcezza Yolei
"Q-quando scrissi i-il p-p-programma p-per creare D-diaboromon… d-decisi d-di…. inserire q-qualcosa di p-personale; pe-pensai che….se Terriermon e Lopmon e-erano i m-miei c-compagni di giochi, l-lui sa-sarebbe dovuto di-diventare un c-compagno di di-discussioni"
"E quindi?" incalzò Izzy
"E q-qunidi de-decisi di crearlo c-con un intelligenza p-pari alla mia"
"COSA!!"
"Non… c-credevo… che s-sarebbe finita co-così; v-volevo s-solo… qualcuno c-che parlasse con me… di c-computer o ma-matematica; q-quelle co-cose che mi pia-piacevano ma che m-mi rendevano t-tanto….. di-disprezzabile a… agli o-occhi degli a-altri"
Tutti ascoltarono il racconto di Willis con molta attenzione. Improvvisamente gli tornarono in mente frammenti del loro primo scontro, molti più particolari avevano senso ora: il salto di un livello di digievoluzione, l'attacco durante la superdigievoluzione, il fatto che si fosse disinteressato di WarGreymon e MetalGarurumon e che invece avesse attaccato Patamon, l'attacco multiplo con moltiplicazione di se stesso all'infinito e lancio di missili nucleari; effettivamente era sempre stato un po' troppo più intelligente per non pensare che ci fosse sotto qualcosa.
"Ma certo!" concluse Izzy "come ho fatto a non pensarci, altrimenti come avresti potuto superare le difese di NEW OZ programmate da Willis"
"Esatto, per me è stato come se le avessi ideate io stesso ahahah… immaginate quanto è stato divertente e facile distruggere tutte quelle protezioni ahahahah… ouch!"
Il terzo pugno di Willis era arrivato appena in tempo per porre fine all'ennesima risata carica di disprezzo del digimon.
"Ora non riderai mai più pezzo di merda!" esclamò incazzato il digiprescelto americano.
"Già!" fece Tai "quando avremo finito di massacrarti, controlleremo per bene che di te non rimanga neanche un atomo"
"Quanto siete ingenui" li irrise
"Parla per te" fece Davis "non so se l'hai notato ma siamo sette contro uno; non hai alcuna possibilità di sopravvivere"
Sul volto del digimon si materializzò un ghigno ironico.
"Ma io non sono uno" sussurrò
Dalla struttura di DEATH'S PARADISE emerse di nuovo la figura demoniaca che era cuore e mente dell'ex A.I.; i suoi occhi rossi risaltavano nell'oscurità della zona mentre le sue ali risultavano praticamente invisibili così come la terribile falce che brandiva. In un luogo del genere sarebbe stato sicuramente un duro avversario.
"Non facciamoci spaventare" esclamò TK "non è diverso da quello sconfitto da Omnimon dieci minuti fa!"
"E bravo il mio fratellino!"
"Già davvero il degno ragazzo di mia sorella!" concluse Tai che poi si rivolse al nemico
"Ehi, scarto digitale! Mi hai proprio deluso sai; vista la genialità del tuo piano mi aspettavo qualcosa di meglio come ultima risorsa"
"Oh, ma non è tutto qui" replicò lui
"Cosa intendi dire?"
"Pensateci bene, quanti digimon dovete combattere?"
"Cos'è, ti metti a fare gli indovinelli? Non mi freghi, siete solo in due!"
"Giusto, due digimon" disse con voce inquietante "e qual è la caratteristica fondamentale di un digimon?"
"Beh, la digievoluzione!"
"Esattamente…"
Un vento improvviso si alzò nella sala. L'oscurità che ricopriva le pareti iniziò lentamente a ritirarsi rivelando il candore originario che caratterizzava l'interno di NEW OZ; l'energia delle tenebre fu assorbita da DEATH'S PARADISE dotandolo di una sottile aura nera.
Il digimon osservò i volti confusi dei digiprescelti con un espressione di malvagia soddisfazione.
"Addio!"
I due avversari dei digiprescelti svanirono dalla loro vista avvolti in una terribile nebbia nera.
DIABOROMON……
DEATH'S PARADISE……
DNADIGIEVOLVE…..
ARMAGEDDEMON.
 
Non fu necessario aspettare il diradarsi dell'energia per vedere ciò che i digiprescelti non avrebbero mai voluto vedere; un qualcosa che non avevano mai immaginato, nemmeno nei loro peggiori incubi.
Il volto del digimon emerse dalla nebbia in via di dispersione. Era orribile, un enorme e minaccioso viso coperto da una specie di maschera nera dal quale risaltavano i consueti occhi gialli; seguirono poi il collo violaceo e un enorme corpo, protetto da una specie di esoscheletro nero, da cui si distanziavano sei zampe di ragno; il terrificante spettacolo si concluse con la comparsa di una lunga e gigantesca coda viola.
"Spero siate pronti per l'inferno, digiprescelti" fece con voce malvagia "perché lo vivrete ORA!!"
Detto ciò aprì le sue enormi fauci.
"DISTRUTTORE DEL DESTINO!"
Un colpo singolo di potenza inaudita si abbatté sui digimon e sui digiprescelti, la scia di energia sviluppata dal proiettile spazzò via Raidramon e Gargomon che regredirono a livello intermedio.
"Forza AeroVeedramon! Dobbiamo reagire" esclamò Kenji
"Sono d’accordo!" replico il drago portandosi sopra il digimon in corrispondenza del torace
"IMPULSO DEL DRAGO!"
Il potente colpo centrò in pieno il nemico ma non riuscì neanche a scalfire l'impenetrabile corazza nera che lo proteggeva.
"Tutto qui?!" chiese il ragno "mi deludete molto… FLAGELLAZIONE DEMONIACA!"
Uno sciame di fruste rosse come il sangue emersero dall'armatura del digimon. Ogni tentativo di reazione fu inutile, erano velocissime e in pochi secondi immobilizzarono AeroVeedramon, per poterlo massacrare di colpi, conclusero poi l'opera lanciandolo contro la parete e causando la regressione a Veemon.
"Chi sarà il prossimo?" chiese minaccioso Armageddemon
Era troppo forte, andare all'attacco singolarmente sarebbe stato un suicidio. i digiprescelti e i digimon ancora in grado di combattere decisero allora per un attacco di squadra. Immediatamente Omnimon, MagnaAngemon e Antylamon partirono alla carica; erano la loro ultima speranza.
"FLAGELLAZIONE DEMONIACA!"
Le fruste sanguigne che prima avevano fatto strage di AeroVeedramon si abbatterono ora sui tre digimon superstiti. La loro potenza era nettamente superore, ne le asce di Antylamon ne la spada di MagnaAngemon riuscirono a contrastarle e i due digimon furono devastati dalle sferze del nemico; solo Omnimon riuscì a resistere ai colpi e ad arrivare di fronte al nemico.
"OMEGA ESPLOSIONE!"
Il raggio nato dalla spada di WarGreymon e dal cannone di MetalGarurumon travolse in pieno il gigantesco avversario causandogli profonde ferite; l'attacco sembrava aver funzionato.
"Perfetto e ora il col… MA COSA DIAVOLO…?!"
Tai si ammutolì di fronte all'ennesimo show del loro avversario; sotto gli occhi dei digiprescelti ogni singola ferita di Armageddemon, anche le più gravi, si rimarginò in pochi secondi, Willis vide materializzarsi nella sua mente un immagine molto simile: il suo amico Lopmon quando era stato contagiato dal virus aveva guadagnato un fattore rigenerante identico.
"E'… il vi-virus!" esclamò con un filo di voce.
"Giusto, è come con Lopmon!" continuò Davis "il virus rigenera le ferite subite dal corpo che lo ospita"
"NO! NON E' POSSIBILE!" urlò Tai disperato.
"Complimenti per esserci arrivati…. peccato che sia troppo tardi!" disse il ragno
La foresta di fruste si abbatté su Omnimon bloccandolo completamente; Armageddemon lo posizionò di fronte al suo viso e spalancò le fauci. Una spaventosa energia nera emerse dalla gola del mostro, stavolta era davvero la fine.
"Addio….. GIORNO DEL GIUDIZIO!"
Un terribile raggio di energia oscura travolse Omnimon causandogli ferite profondissime e scagliandolo con violenza contro la parete.
La battaglia era finita, aveva vinto.
La soddisfazione del gigantesco ragno era evidente, tutti i digimon dei digiprescelti compreso il leggendario Omnimon, il suo giustiziere, erano stati devastati e ridotti ad un inutile livello intermedio; ormai nulla poteva più fermarlo.
"Vorrei tanto potervi uccidere di persona!" sghignazzò il digimon "ma ora ho tredici anni di rancore da liberare in una scarica di energia!"
Detto questo discese verso il cuore di NEW OZ, il punto di connessione di tutto il mondo, abbandonando i digiprescelti feriti in una sala che, nonostante lo splendente candore, non era mai stata tanto oscura e terrificante.
 
 
 
SPAZIO DELL'AUTORE
Wow, oramai vedo il traguardo (non è vero ci sono ancora un po' di capitoli); considerando che è la mia prima fanfiction, che ho ideato all'incirca due mesi fa, cioè la prima volta che ho visto "Summer Wars", direi che sono andato abbastanza bene finora (perdonatemi gli auto-complimenti, mi servono per farmi forza nell'impresa di finire la storia).
Cooomunque, capitolo 10 (abbiamo fatto cifra tonda) e, dopo l'ormai noioso ma necessario invito a recensire, inizio subito con le spiegazioni perché questo capitolo ne richiede tante e lunghe.
1) Finalmente conosciamo il nome del nemico (stavolta quello vero, visto che in tutta la storia ne sono stati ipotizzati un infinità). Se siete appassionati di digimon avrete sicuramente notato che io ho fatto riferimento alla versione americana del film, in cui Diaboromon è appunto il terzo digimon partner di Willis. A costo di essere linciato dall'intera sezione (tanto dopo aver detto che preferisco Willis a Matt e Ken, aver cambiato mezza storia originaria e aver detto che Matt è uno dei personaggi che mi piacciono di meno nelle prime due serie sono già spacciato) dichiaro senza paura (ok un po' di paura ce l'ho) che io preferisco quella versione, la trovo sinceramente più affascinante e in più mi è utile per spiegare alcune cose come l'intelligenza decisamente superiore di Diaboromon rispetto a tutti gli altri nemici della serie (all'interno della storia ho citato alcuni esempi per far capire cosa intendo).
2) Se siete dei fan molto accaniti vi sarete anche accorti che il "nemico finale" è lo stesso di "Diaboromon strikes back", film che a me non è piaciuto molto (A me Ken proprio non piace e poi non capisco perché Omnimon, che è più forte, deve dare l'energia a Imperialdramon FM solo perché Ken e Davis sono i protagonisti). Ora a proposito di ciò occorre una piccola precisazione; nel mio "universo" dovete cancellarlo quel film, i fatti di D.S.B. non sono mai accaduti, e quindi questa è da considerare come la prima volta che i ragazzi vedono, e affrontano, Armageddemon; la mia scelta è ricaduta su di lui semplicemente perché è il più forte nemico mai affrontato dai digiprescelti di "Adventure", essendo superiore in potenza anche a Omnimon, e per la mia prima storia preferivo non inserire OC particolarmente importanti (mi sentirei un po' presuntuoso a farlo) come poteva esserlo un nuovo nemico.
3) Mi sono permesso di riadattare le tecniche di Armageddemon; siccome D.S.B. non è mai stato tradotto in italiano le mie tecniche sono il risultato di: una traduzione dall'inglese (distruttore del destino) e due tecniche originali, quella delle fruste in realtà è ufficiale (la usa nel film) ma non ha nome mentre il "giorno del giudizio" l'ho inventato io (mi serviva un colpo di grazia dal nome epico).
Spero di aver spiegato tutto ciò che c'era da spiegare al meglio (ancora una volta vi supplico di non uccidermi) e di non essere stato troppo noioso.
Alla prossima (sempre che io ci sia ancora).
P.S. : vi avverto che il prossimo capitolo sarà particolare; sarà infatti diviso in tre parti (non preoccupatevi, la lunghezza non centra) in cui volta per volta due digiprescelti convinceranno i loro digimon demoralizzati a tentare il tutto per tutto in un ultima battaglia. La divisione risponde semplicemente alla maggior facilità per me di condurre la storia; il risultato finale dovrebbe essere un qualcosa tipo tre one-shot che formano un capitolo di una long.
  
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