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Autore: distantmemory    20/10/2013    4 recensioni
Una studentessa modello, una cheerleader, un giocatore di rugby e un criminale che non hanno nulla in comune, che non hanno mai interagito, si ritroveranno a dover affrontare una strana avventura insieme, coinvolgendo anche i loro amici e "rovinando" le vite altrui (e le proprie).
{Coppie principali: AleHeather e Duncney || Coppie secondarie: DawnxScott, MikexZoey, HeatherxJosé, CourtneyxScott, DuncanxGwen, TrentxGwen || Personaggi secondari: Gwen, Scott, Dawn, Josè, Carlos, Trent ed altri}
Genere: Commedia, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alejandro, Courtney, Duncan, Heather, Un po' tutti | Coppie: Alejandro/Heather, Duncan/Courtney
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Statua azteca.



« Ehi, la volete smettere e aiutarci a cercare qualcosa di davvero utile da fare?! » urlo un’ennesima volta, mentre i ragazzi continuano a non degnarmi di uno sguardo. Mi chiedo se mi ignorino apposta oppure il rimbalzo della palla e le loro vocione facciano in modo che non venga udita.
Li guardo con gli occhi socchiusi e sento scuotermi appena, così giro appena la testa e vedo Heather affianco a me, quasi divertita dalla situazione.
« Sono stufa di stare qui, è passata mezz’ora! » si lamenta, e la mia bocca diventa una linea sottile e con passo deciso mi dirigo verso i ragazzi. Duncan sta cercando di superare Alejandro che, per poco, riesce a tenergli testa, poi il punk riesce finalmente a oltrepassarlo ed è costretto a fermarsi quando si trova di fronte a me.
« Vuoi giocare anche tu? » chiede, continuando a far rimbalzare la palla. Gli lancio uno sguardo truce e mi chiedo come possa essere tanto sudato dopo aver giocato solo trenta minuti. Comunque, non gli rispondo, e mi limito a rubargli la palla. Lui mi guarda quasi sorpreso e poi mi sorride, mi si avvicina e cerca di prenderla di nuovo, ma io riesco a tenerla stretta a me.
« Ora troviamo qualcosa di intelligente da fare, qualcosa che possiamo fare tutti e quattro. » dico, sperando che Duncan ceda e mi lasci finalmente fare ciò che voglio.
« Io avrei un’idea… »
« Nulla di perverso? » domando, ma ovviamente è qualcosa di perverso. Il ragazzo dalla testa verde si avvicina velocemente, ma io gli do le spalle con altrettanta velocità e lui mi stringe con un braccio per tenermi ferma, mentre con l’altro cerca di sottrarmi di nuovo la palla. « Sei tutto sudato. » dico con disgusto.
« Ti eccita la cosa? » chiede Duncan, e non so perché ma non posso fare a meno di immaginarlo con un ghigno sul volto.
« Per niente. » rispondo, poi gli do una gomitata sul petto e riesco a liberarmi da lui, e prima che possa fare un altro passo verso di me lancio la palla verso il canestro, e faccio centro. Saltello sul posto e poi mi giro verso il ragazzo. « Visto? Gioco da soli due minuti e già sono meglio di te! »
Il punk alza un sopracciglio e poi ride, e quando torna serio capisco cosa vuole fare, così quando lui comincia a correre verso il pallone io sono già riuscita a prenderlo di nuovo.


***



Finalmente Courtney interviene e ruba la palla a Duncan. Mi stavo stufando qui, seduta, senza fare niente: il massimo del divertimento era osservare i due ragazzi che giocavano a basket e non era una gran bella cosa, soprattutto se sono entrambi perversi e uno di loro è il fratello del mio fidanzato.
Sposto lo sguardo su di lui ma sono costretta a tornare a guardare il pavimento perché lui mi stava già fissando. Se fosse un’altra persona gli chiederei molto sgarbatamente che cosa abbia da guardare, eppure con Alejandro non riesco mai a parlare. Carlos è molto affabile, socievole e simpatico: con lui chiacchiero molto spesso e ad Josè non sembra dar fastidio, invece basta nominare l’altro fratello che subito si arrabbia, proprio come è successo questa mattina. A proposito, solo ora mi ricordo del suo messaggio e controllo il cellulare: sono le 16.30 e non ho la minima idea di quando possa uscire da qui. Decido di non rispondergli ancora, magari farò giusto in tempo per l’appuntamento.
Sento dei passi e mi giro, ed ecco che Alejandro sta camminando verso di me, senza guardarmi. Mi raggiunge e si poggia anche lui alla trave, mentre io mantengo la calma e faccio finta di osservare la ragazza, che nel frattempo sta cercando di non far prendere il pallone dal punk. Questo fastidioso ed imbarazzante silenzio mi ricorda i litigi tra me ed Josè, e non riesco a sopportarlo.
« Non mi sarei mai aspettato di incontrare te in punizione. » è lui a parlare per primo e io mi giro, per nulla turbata, e gli lancio uno sguardo curioso.
« Potrei dire la stessa cosa, Burromuerto. » replico, e mi maledico mentalmente per averlo chiamato per cognome, proprio come facevo con Josè prima che ci fidanzassimo. Invece con Carlos è stato tutto naturale: la prima volta che lo incontrai fu come se lo conoscessi da sempre.
« Non chiamarmi per cognome. Io sono Alejandro, sono il fratello del tuo ragazzo. Dovremmo essere amici, come lo sei con Carlos. » Ecco, appunto, sembra che mi abbia letto nella mente, ma io scuoto il capo.
« Tu sei diverso. Non riesco neanche a parlarti. »
« Già, faccio questo effetto alle donne. » dice, e per quanto cerchi di non farlo mi scappa una risata e lui sorride. Ancora una volta penso che lui e Josè siano più simili di quanto credano.
« Sei uguale a tuo fratello. » mi lascio sfuggire, e Alejandro non mi guarda male e ne resto stupita.
« Non sono uguale a mio fratello, né ad uno né all’altro. Josè è quello bastardo, Carlos è quello gentile e simpatico con tutti e io sono… non so neanch’io chi sono. » dice, poi sospira, e torna a parlare. « Che cosa ci trovi di tanto interessante in Josè? »
Resto in silenzio per qualche secondo mentre ragiono sulla sua domanda. « Non lo so. » rispondo semplicemente, ed è la verità. « Tu non sai mica perché ti piace una ragazza, non è così? Bé, è lo stesso per me. »
« A me non piace nessuno. A me non è mai piaciuta nessuno. »
« Vedrai che presto conoscerai qualcuna, potrebbe anche essere la ragazza che ti è più vicina. »
Guardo Alejandro che, a sua volta, ha spostato lo sguardo su di me, e il suo sguardo è confuso, curioso, dubbioso, turbato, e mi rendo conto solo adesso di ciò che ho detto.


***



Finalmente riesco a rubare la palla dalle mani di Courtney e lei sbuffa, poi mi spinge verso Alejandro e l’altra ragazza che stanno chiacchierando, così mi chiedo se il mio neoamico abbia fatto colpo. Mi dirigo verso i due palleggiando e sento lo sguardo della preside su di me, così le sorrido ma lei scuote la testa, e non posso fare a meno di essere divertito dalla situazione.
Una volta raggiunti i due, lancio la palla allo spagnolo o brasiliano o messicano o quel che è e lui la prende in tempo, prima che possa finire in faccia alla cheerleader.
« Allora, avete trovato un accordo? » chiede appunto questa, e io precedo la castana che ha aperto la bocca per parlare.
« No, e voi? Ho notato che stavate parlando. » dico senza nessun tono in particolare, ma lancio un’occhiata fugace al ragazzo che però fa di no con la testa, e capisco che vuole dirmi che non c’è nulla da fare.
« No, nulla. » mormora la ragazza, quindi si alza e affianca Courtney. « Non sono mai stata in punizione, ma credo che in certi casi i professori facciano studiare gli alunni, no? »
« Sì, certo, ma io non sono una professoressa. » risponde l’altra. « Sentite, se domani qualche prof. vi chiede cosa avete fatto questo pomeriggio, voi dite che vi ho fatto lavorare. E tanto. » continua, e noi annuiamo.
La castana fa spallucce e dice qualcosa alla sua amica, qualcosa che non riesco a sentire, così danno le spalle a me ed Alejandro e si incamminano verso l’uscita, e l’unica cosa che possiamo fare noi due è seguirle, ma prima poso il pallone lì dove l’ho preso.
« Quindi? » domando all’altro ragazzo una volta che siamo in mezzo al corridoio e abbastanza lontani dalle altre.
« Quindi cosa? »
« Che vi siete detti? »
« Niente, ti ho detto che è fidanzata. »
« Non ho chiesto se ci sta, ho chiesto cosa vi siete detti. »
Alejandro sbuffa e noto una certa somiglianza tra lui e Courtney. Stessa pelle olivastra e anche quasi stesso carattere, quasi, perché la ragazza è molto più pignola.
« È fidanzata con mio fratello, quindi ti lascio immaginare di cosa abbiamo parlato. »
Lo guardo curioso e sospiro, capendo che non è di questo che vuole parlare.
« E voi due, invece? » chiede a sua volta.
« Niente, lei mi ha rubato la palla e l’ho lasciata fare per un po’, ma poi ho cominciato a stufarmi della sua soddisfazione e l’ho ripresa io. » dico ridendo, mentre l’altro si limita a sorridere.
Finalmente arriviamo al punto di destinazione, la biblioteca. Di nuovo. Odio questo posto, le uniche volte che vi ho fatto la mia comparsa è stato per le punizioni o perché è uno dei pochi luoghi immensi e silenziosi e tranquilli di questa scuola e quindi uno dei pochi in cui poter stare in pace con le ragazze e fare ciò che si pare.
E magari anche io e Courtney – oppure la cheerleader, perché no? – finiremo per fare qualcosa in questo posto, qualcosa che non sia studiare.


***



Seguiamo Heather e Courtney all’interno della biblioteca senza sapere quale sia la meta.
« Posso sapere dove stiamo andando? » chiedo, e l’ispanica mi fa segno con la mano di starmene zitto. Io obbedisco e mi metto le mani nelle tasche, mentre ripenso a ciò che mi sono detto con la ragazza di Josè. Presto conoscerò anche io qualcuna che mi ruberà il cuore, eppure per noi Burromuerto è davvero difficile trovare la donna giusta. Tutti i Burromuerto escluso Carlos, certo.
Prima di mia madre, papà sarà stato fidanzato con quante ragazze, venti?, trenta?, magari quaranta, e non mi sorprenderei se venissi a scoprire che ne erano ancora di più. Ancora più sorprendente è il fatto che Josè, Josè, abbia una storia seria. Alle scuole medie cambiava ragazza ogni settimana, proprio come mio padre, e se fossi in Heather avrei la costante paura che il mio fidanzato mi tradisca. Ma di certo non posso avvicinarmi a lei e dirle parole di questo genere, certamente mi darebbe uno schiaffo, soprattutto conoscendo la relazione che ho con mio fratello.
Ci fermiamo di fronte ad una statua azteca e il compagno che mi è affianco chiede che cosa sia. La risposta è un’occhiataccia di Courtney e i due cominciano a stuzzicarsi a vicenda.
« Direi che sono una bella coppia se non fossero entrambi fidanzati. » sussurra una voce dietro di me, così mi giro e trovo Heather lontana pochi passi che continua a non guardarmi.
« Duncan è fidanzato? » domando incuriosito. Ecco, non mi sarei aspettato neanche questo. Non dico che abbia lo stesso carattere di mio fratello, ma hanno in comune il fatto di essere dei dongiovanni… come me, in fondo.
« Sì, l’ho visto mentre si baciava con la sua ragazza, una tipa davvero strana. Ma l’amore è amore, no? » dice, sorridendo. « E Courtney mi stava appunto parlando del suo ragazzo, ma è una storia di una sola settimana, quindi non è nulla di che. Il punk potrebbe avere qualche possibilità, eppure da come guarda la sua fidanzata sembra davvero innamorato, e allo… oh, scusa, sono abituata a parlare tanto con i Burromuerto. » continua quasi imbarazzata.
« Non fa niente. E con chi avrebbe una storia, Courtney? »
Heather mi guarda incuriosita, come se vorrebbe domandarmi se mi piace quella ragazza, ma no, non mi piace, però rimango silenzioso e aspetto le sue parole.
« Scott Wallis. »
Sgrano gli occhi. Un ragazzo del genere non lo avrei mai visto affiancato dalla preside del consiglio studentesco, ma in effetti non ci vedrai neanche un tipo come Duncan. Scott è un compagno di mio fratello, è così che lo conosco, e probabilmente è così che lo conosce anche Heather.
Per un momento le voci del punk e di Courtney si placano e io provo una strana sensazione. Non sento più le gambe né le braccia né le mani, nulla, solo un forte mal di testa. Poi ricomincio a sentirmi tutto dolorante: le articolazioni mi fanno male, tutto mi fa male, fino alla punta dei piedi, e sento che potrei vomitare da un momento all’altro.
Passano interminabili minuti, o forse solo qualche secondo, finché finalmente tutto ritorna normale, e dalle facce sconvolte e pallide dei miei compagni capisco che è successa la stessa cosa a loro, e se non fosse per questo penserei di essermi immaginato tutto.









Salve a tutti! Sì, sono di nuovo io, e sono felice di aggiornare così velocemente, ma per colpa di questa storia non riesco a scrivere l'epilogo di Cousins çwç
I nostri personaggi si sono conosciuti e Duncan è perverso come sempre(?).
Non so perché, ma sto cercando attori che somiglino a questi quattro personaggi, magari un giorno potrei dirvi le mie idee.
Comunque, non siete curiosi anche voi di scoprire cosa è successo a fine capitolo? *passa una palla di fieno*
SPOILER SPOILER SPOILER TDAS
E non volete anche voi ammazzare i conduttori per aver eliminato Heather?!
Bene, al prossimo capitolo, e grazie a tutti voi recensori!

   
 
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