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Autore: Masayume Pachirisu    21/10/2013    3 recensioni
I loro sguardi si incrociarono.
Entrambi con il fiato corto, le guance rosse e gli occhi liquidi per il piacere appena provato.
La mano destra di Yong Guk finì sul collo di Zelo, tirandolo verso di sé, facendo scontrare così le loro labbra arrossate e gonfie per i troppi baci.
Il piacere li riprese nuovamente e i ruoli tra loro cambiarono, così che Zelo si ritrovò tra quelle coperte.
E Dio se ci stava dannatamente bene tra tutti quei Tigro stampati in mille pose diverse. Accaldato ed eccitato, lo fissava con trepidazione, aspettando che l'altro lo toccasse nuovamente e lo facesse sentire vivo...
Tema: Amori, tradimenti, band e musica. -Attenzione Crack Paring-
Principali: B.A.P (tutti) - SHINee (Onew - Taemin - Key - Jonghyun) - Infinite (Sungjong - Hoya)
Secondari: EXO (Baekhyun - Chanyeol - Kai - Kyongsoo) - Teen Top (?) - Yong Nam
Meteore: f(x)
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sungjong e Yong Guk rientrarono in casa silenziosamente, dirigendosi entrambi verso la cucina per mangiare qualcosa. 
Avevano passato giusto un'oretta in compagnia della nuova band scoprendo delle cose davvero interessanti. 
Daehyun, Youngjae e Hoya frequentavano la stessa università di musica di Jonghyun, la Korea National University of Arts. Zelo aveva sedici anni, nonostante fosse il più alto del gruppo. 
Il loro stile non era poi diverso da quello degli Humanoids, forse fin troppo simile per Yong Guk, che già si vedeva sommerso da problemi nel caso avessero suonato le stesse canzoni.
Nonostante questo però, Badman e Humanoids parevano aver iniziato con il piede giusto e una volta arrivato il momento dei saluti si erano tutti dati qualche pacca sulle spalle e strette di mano. 
Insomma, nonostante i mille dubbi, forse quella “collaborazione” avrebbe portato del bene ad entrambi, e anche a Jinki, che si immaginava il locale già invaso di gente anche il martedì sera, e quindi più entrate!

-Zelo ti fissava...- disse Sungjong mettendo a tavola solo due piatti, visto che Taemin era rimasto da Jinki e Jonghyun era scappato da Kibum.
-Eh?- rispose fingendo di non aver capito il chitarrista, troppo impegnato a controllare la carne che cuoceva nella pentola.

Stava per mettere il riso a bolline quando il minore iniziò a picchiettargli sulla testa un mestolo di legno.

-Ahi! Ma sei matto?- gridò Yong Guk, sfregandosi ripetutamente la parte lesa.
-Così impari a far finta di nulla... Zelo ti fissava spudoratamente e tu te ne sei accorto! Eri teso come la corda di un violino!-

Il maggiore sospirò mettendo il riso nella pentola, posandogli poi sopra un coperchio. 
Sapeva che Zelo lo stava ancora guardando e si era persino accorto del suo repentino cambio di espressione una volta che era comparso Sungjong: da bambino felice, quasi timido, a morto appena uscito da una tomba. 
Ancora però non ne aveva capito il motivo!

-Che ti devo dire? Evidentemente gli sono piaciuto subito perché ho i capelli biondi... è un ragazzino Sungjong... pensi davvero che mi guardi per altri fini? Sei paranoico a volte...-
-E tu troppo stolto... anche se ha sedici anni non li dimostra e andare in giro con gente più grande probabilmente lo ha reso decisamente più intraprendente...-
-Intraprendente? Dico ma sei impazzito? Solo perché mi fissava? Senti... probabilmente gli vado a genio perché anche io suono la chitarra. Anche tu hai parlato un bel po' con Hoya di Julia e di solo Dio sa cosa... non per questo penso che tu te lo voglia portare a letto o chissà che cos'altro... e tu a volte parli con la malizia stampata sulla faccia!-
-Non dire assurdità...-

Il minore sospirò rumorosamente, passando a finco all'altro per spegnere il gas dove stava cuocendo la carne. Aggiunse qualche spezia, tanto per ravvivare un po' il sapore e distruggersi le papille gustative, per poi sistemare il tutto in due ciotole. 

-Non dico assurdità Sungjong... comunque non capisco se ti stai preoccupando sul serio o meno... insomma... è un ragazzino...-

Il batterista posò le ciotole sul tavolo, voltandosi lentamente verso l'amante, che si era appoggiato al lavello sulla sinistra del piano cottura. 
Lo fissò intensamente negli occhi, perdendosi in quei due pozzi piccoli, ma non troppo, e scuri. 
No, non era geloso. 
O almeno stava cercando di convincere se stesso a non esserlo. In fin dei conti Yong Guk aveva perfettamente ragione e forse lui si stava preoccupando per qualcosa di inesistente e stupido. 
Ma lo sguardo di quel ragazzino era così insistente che proprio gli era difficile non preoccuparsi almeno un pochino.
Quando era entrato nel locale, aveva fatto in tempo a beccarlo tre volte. 
Per tre volte consecutive, Zelo aveva fissato Yong Guk di nascosto, nonostante fossero gli altri a parlare in quel momento. 
Forse si stava basando su delle piccolezze, ma teneva troppo al suo Bang per lasciare correre.

-Non ti piace vero?- domandò a quel punto, lasciando Yong Guk nella più completa incredulità.
-Non me lo stai domandando sul serio... vero?- domandò allora l'altro un po' scocciato.
-Puoi rispondere e basta? Almeno una volta...- 

Un sonoro sbuffò provenì dalla bocca del maggiore, che gli diede le spalle per controllare a che punto fosse la bollitura del riso. 
Perché glielo stava domandando? 
Non aveva il benché minimo riguardo nei suoi confronti? 
Un po' di fiducia? 
E dire che il più attraente tra i due era sempre stato Sungjong, che tra maschi e femmine attirava sempre tutti senza problemi. 

-No- disse categorico, tanto per non far venire dubbi al suo amante, che sembrò sciogliersi al sentire quella risposta negativa.

Sungjong si avvicinò a Yong Guk con l'intenzione di aggrapparsi alla sua schiena e baciarlo, quando l'altro si spostò spingendolo leggermente lontano. Un gesto che ferì nel cuore il povero Sungjong, che incredulo fissò la schiena dell'altro allontanarsi dalla cucina e chiudersi in camera con un sonoro tonfo della porta. 
 
Yong Guk era ufficialmente incazzato.

 
**


-Hai litigato con Kibum??! Non è possibile...- disse Taemin incredulo.

Il barista annuì sconsolato, mentre fissava velocemente tutti i tavoli occupati del locale. 
Cinque ragazze impegnate a parlare di un gruppo musicale che a breve avrebbe fatto un concerto proprio a Seoul. 
Il solito ragazzino intento a leggere il terzo volume di Harry Potter, mentre sorseggiava il suo latte macchiato. 
Una coppietta felice, forse al primo appuntamento o al secondo, visto che a malapena si sfioravano le mani o si guardavano negli occhi senza sorridere. 

-Sono un'idiota e infatti dopo volevo passare da lui per scusarmi... vuoi venire con me?- domandò voltando lo sguardo verso il bassista, che sorridendo felice annuì velocemente, come per paura che l'altro ritirasse l'invito.
-Però prima devi darmi una cosa...- disse Taemin mordicchiandosi il labbro inferiore.

Jinki deglutì a fatica, fissando con troppo interesse quel labbro rosso, martoriato da quel bellissimi denti. Si, anche i denti di Taemin erano bellissimi per Jinki, anche un singolo capello era la fine del mondo per lui, se faceva parte di Taemin. 

-Eh? Che... che cosa?- balbettò preoccupato, pensando a chissà quale sconceria. 

Il minore scoppiò di colpo a ridere, attirando forse l'attenzione del gruppo di ragazzine al tavolo tondo, che si voltarono a guardarli. 

-Che cosa ridi!!?- tentò invano di fermarlo Jinki, imbarazzato al massimo.
-Sei un pervertito hyung...- disse tra una risata e l'altra, tentando di mantenere un tono di voce basso.

Non voleva di certo che la reputazione del suo “ragazzo” fosse brutalmente distrutta dalla sua linguaccia. 

-Che??! Non è vero Taemin! Sei... sei tu che...-
-Che cosa? Io mi riferivo al mio latte alla banana... prima di andare da Kibum me lo devi dare...-

Jinki sospirò furiosamente, tirandogli dietro una presina a portata di mano. 
E meno male che le padelle e i bicchieri erano lontane o lo avrebbe sotterrato! 

-Aish... sei un demonio! Prenditelo da solo... anzi no! Non toccare il frigo! Tu non ci puoi mettere le mani...-

Se glielo avesse lasciato fare una volta, avrebbe potuto dire addio a tutte le sue scorte di latte! No, quella era l'unica cosa con la quale poteva ricattare quello sciagurato!

-Hyung... sei così carino!- se ne uscì Taemin abbracciandolo come un koala alle spalle.

Il cuore del barista iniziò a correre come un puledro impazzito. Volevo staccarselo di dosso, anche perché sentì le voci sghignazzanti delle ragazzine che li stavano fissando di nascosto. 
Ma non riuscì proprio a dirgli di togliersi. Quel contatto era talmente bello e caldo che si chiese come aveva fatto senza in tutti quegli anni.

-Anche tu lo sei... ma ora devi spostarti o mi verrà mal di schiena a stare accovacciato qui...-

Effettivamente si era abbassato per aprire il frigo, e alla fine erano rimasti bloccati li. 
Taemin si spostò lasciando lo spazio all'altro per recuperargli un bric di latte. Lo versò in uno dei bicchieri più allungati, insieme ad una cannuccia gialla.

-Grazie hyung... ti adoro lo sai?- disse prendendo il bicchiere e succhiando subito un po' di quel latte che tanto adorava.

Anche io, pensò il maggiore, che si limitò a sorridere. 
In realtà lui lo amava da impazzire. 
  
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