Libri > Il diario del vampiro
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Autore: cate25    21/10/2013    1 recensioni
ehm.. ed ecco qua la mia seconda Fic sui miei personaggi preferiti. Damon e Bonnie. ma.. comunque andrà avanti questa storia cercherò di inserire anche momenti con altre coppie.. non ho idea da dove sia saltata fuori questa "cosa" e non so come continuerà. Per ora, Damon è alle prese con qualcosa in cui non è mai stato bravo, i sentimenti.. ne salterà fuori? forse sì, forse no. magari con l'aiuto di qualcuno.. Spero che riuscirò a non deludere voi lettori.. Fatemi sapere cosa ne pensate!
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Quasi tutti | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Mollami schifoso scimmione!!” si dimenò Bonnie, cercando di liberarsi dalla stretta ferrea di Dylan.

“Sciocca ragazzina! Come ti permetti eh!?” urlò il moro, inferocito, strattonandole maggiormente il polso minuto.

“Ahi!” si lamentò Bonnie, mentre continuava ad avanzare verso il fitto bosco, allontanandosi così dalla scuola.

“Dove mi stai portando?” chiese, guardandosi attorno. Era parecchio buoi lì fuori. Dylan non le rispose, si limitò a ridacchiare tra sé, cosa che fece aumentare l'irritazione di Bonnie.

 

 

“Rick!” Damon raggiunse l'amico ancora intento a squadrare il moccioso che chiacchierava con Miss Inquietudine.

“Bonnie è in pericolo. Gli Ibridi sono qui e ho paura che uno di loro l'abbia presa. Dobbiamo trovarla, muoviti!” fece Damon, in panico.

“Cosa!?” Alaric sgranò gli occhi e lasciò l'alcolico sul bancone del bar. “Dividiamoci, avverto anche Meredith” disse poi risoluto, avanzando verso la fidanzata.

La prese per l'avambraccio, scostandola dal ragazzo. “Mi serve il tuo aiuto, si tratta di Bonnie.” le sussurrò all'orecchio.

“Scusami tanto ma devo andare.” disse la cacciatrice rivolta a Christopher, il quale sgranò gli occhi.

“Ma..” stava per replicare lui quando venne interrotto.

“È una cosa urgente ragazzino.” lo avvertì scortese Alaric, trascinando via la mora.

“Che succede?” chiese subito lei, preoccupata.

“Dobbiamo cercare Bonnie, penso sia in pericolo. Ci sono degli ibridi alla festa.” spiegò Rick, veloce.

“E non sappiamo che intenzioni hanno, quindi muoviamoci.” intervenne Damon

“Tu!” lo squadrò Meredith con aria minacciosa “Non so cos'hai combinato ma spero per te che Bonnie sia sana e salva.”

“Lo sarà, appena la troveremo.” ribatte il vampiro. I tre annuirono e partirono alla ricerca.

 

 

“Spero tanto che tu non abbia paura dei lupi” ridacchiò sadico, Dylan.

“Che?!” fece Bonnie, non capendo. Lupi ? Che c'entrano ora i lupi !?

“Arrivati” esclamò sorridente Dylan mentre strattonò il braccio di Bonnie, spingendola avanti.

La Rossa si guardò in torno. “Oh be, se per te è bello stare in una lurida e fangosa radura, mi fa piacere ma io avrei un ballo che mi attende..”

Dylan la fissò minaccioso “Non provare a muovere un muscolo o ti spezzo la spina dorsale.”

Bonnie deglutì rumorosamente. “Ei ei guarda che io adoro le radure fangose” fece Bonnie con un sorrisetto angelico, alzando le mani in segno di resa.

“Dolcezza, quel vestito è proprio grazioso sai ?” disse una voce profonda, alle spalle della ragazza.

Bonnie si girò di scatto, fissando un ragazzo alto e magrolino con i capelli scompigliati e ricci, che si avvicinava con eleganza.

“Mi chiamo Nick” disse poi, facendole l'occhiolino.

“Ehm..” tremò lei, indietreggiando di poco. I due ragazzi la circondavano.

“Diamo inizio alla festa, compare.” disse poi il ricciolo, con sguardo sadico.

 

 

“Elena dobbiamo andarcene da qui.” disse Stefan, prendendola per mano e uscendo dall'aula.

“Che succede ?!” chiese lei, mentre percorrevano a grande passi il corridoio buio della scuola.

“Ci sono tre Ibridi a questo ballo. E penso che abbiano preso Bonnie.”

“Cosa!? Oh, Stefan dobbiamo trovarla assolutamente!”

Lui la guardò con indecisione. Doveva portarla a casa insieme agli altri, come aveva suggerito Damon, ma per una volta non seguì i suoi consigli. Voleva contribuire anche lui nel salvataggio della piccola e dolce Bonnie.

“D'accordo, mi fido di te Elena. Ora ci divideremo e troverai Caroline e Matt, prenderete la macchina e scapperete da qui. Io aiuterò Damon.” Stefan s'impose di pensare che stavolta Elena poteva cavarsela anche da sola.

“Ma..”

“No, niente ma. Farai come ti ho detto, forza vai.” le ordinò Stefan, autoritario.

Lei annuì e corse verso la sala da ballo.

“Fa attenzione, ti prego..” mormorò piano Stefan, osservando la ragazza in lontananza.

 

 

Meredith tirò un calcio alla porta del bagno femminile ed entrò veloce, guardandosi intorno. Di Bonnie non c'era traccia.

Sentì poi un debole lamento provenire da sotto il lavandino.

“C' é qualcuno, Rick.” disse sottovoce, mentre il ragazzo l'affiancava.

I due si avvicinarono e Meredith si accovacciò piano, toccando con le ginocchia il freddo pavimento. Sotto al lavandino una ragazza dai capelli scuri e un lungo vestito dorato, si teneva una mano sulla bocca mentre le lacrime le rigavano le guance.

“Ti vogliamo solo aiutare. Vieni.” Meredith le porse la mano aiutandola a uscire.

Solo appena fu in piedi, la cacciatrice vide il profondo taglio lungo la gola. “Sei ferita!” esclamò

“Poggiati a me, ecco brava.” Alric l'aiutò a stare in equilibrio.”Che ti è successo ? Chi è stato?”

La ragazza singhiozzò più forte. “Non lo so! Non ricordo niente!” urlò nel panico.

“Come ti chiami ?” domandò Meredith, con tono freddo.

“Anna” rispose lei, tirando su col naso.

“Anna cerca di ricordare ti prego. Chi è stato a farti questo ?”

La ragazza fissò il vuoto per qualche secondo poi ebbe un sussulto. “Uno biondo, sì era biondo. Ricordo solo questo, lo giuro!” disse, nel panico.

“D'accordo. Ora ascoltami Anna. Lui è un bravissimo dottore e tu starai di nuovo bene, promesso.”

Alaric fissò la sua ragazza con aria interrogativa, mentre Anna annuiva, con occhi gonfi di lacrime.

Meredith si scostò per sussurrare all'orecchio del suo fidanzato.

“Cerca Stefan, appena lo trovi devi dirgli di dare il suo sangue a lei o non guarirà. Io devo continuare a cercarla.”

“Vai, ci penso io.”

Meredith fece per uscire dal bagno, ma si girò udendo la voce di Alaric.

“La troveremo, Mer vedrai.” le assicurò. Lei annuì grata per quelle parole e corse via.

 

 

“AAH !!” urlò Bonnie, dimenandosi, mentre il Ricciolino la sollevava da terra.

“È inutile che strilli, sciocca!” la insultò Dylan, mentre cercava di afferrarle le gambe.

Bonnie continuava a scalciare, impazzita, mugugnando qualche imprecazione.

“Ecco.” fece Nick, mentre la sbatteva contro un tronco d'albero. “Prendi la corda, amico.”

Dylan ubbidì e andò verso un grosso sacco sporco buttato malamente a terra.

Ok, Bonnie devi pensare. Pensa. Fa qualcosa,dannazione!! devi scappare!! la testolina della Rossa era in preda al panico, cercando un modo di salvarsi da quel pasticcio.

“Oh, avanti!! Parliamone!! Cosa volete da me!? Non vi ho fatto niente!” urlò, irritata.

Nick le rise in faccia, beffardo. “Presto lo scoprirai cosa vogliamo, fidati dolcezza.”

Bonnie sbuffò sonoramente, ok forse le parole non erano l'opzione giusta per salvarsi da quell'assurda situazione. Ma forse..

Dylan si era ormai riavvicinato e teneva un grossa corda in mano con fare minaccioso.

Ora Bonnie, forza, provaci almeno!! disse mentalmente, la parte più coraggiosa della Rossa.

“FUNEM ALLIGAT HOSTEM !” urlò Bonnie, recitando un incantesimo in latino.

La corda magicamente sfuggì dalle mani di Dylan, avvolgendosi dietro alla schiena di entrambi i ragazzi.

“Ma che cazz..!?” stava dicendo Nick, quando la corda si strinse di scatto facendo si che i due si dessero una fortissima testata.

“Brutta..!” inveì Dylan, mentre cadeva a terra, trascinando giù anche il compare.

Bonnie non ci pensò due volte. La sua testa gridava solo una cosa : muoviti, CORRI !!

 

 

Elena era in panico. Non riusciva a scorgere le due teste bionde dei suoi amici da nessuna parte.

“El, come stai ?” quella voce così squillante fece sussultare Elena, che si girò di scatto.

“Care!!” trillò, contenta. “Finalmente vi ho travati!”

“Ci stavi cercando? Perchè ? è successo qualcosa ?” fece Matt, confuso.

Elena fece cenno di sì col capo. “Credo che degli Ibridi siano qua e abbiano rapito Bonnie. Stefan e Damon la stanno già cercando, noi dobbiamo andarcene.”

“Come, come!?! La nostra Bonnie è stata rapita e noi scappiamo!?” Care sgranò gli occhi, incredula.

“Oddio povera Bonnie!” saltò su Matt, portandosi una mano alla bocca.

“Sentite è pericoloso qui, e dovremmo seguire le indicazioni di Stefan, davvero.” disse Elena

“Da quando tu segui le regole eh?” Caroline incrociò le braccia al petto, sospettosa.

“Io non intendo andare da nessuna parte.” l'assecondò Matt, determinato.

Elena abbassò lo sguardo, mortificata. “Ma non possiamo..”

“Tu fa come ti pare, El.” la interruppe Caroline “Ma il mio sesto senso mi dice che quel biondino sa qualcosa..”

Elena e Matt guardarono nella direzione in cui Care puntava un dito accusatore.

Kevin con sguardo languido teneva il polso a una ragazza graziosa, mentre la trascinava fuori dalla sala.

“Seguiamolo.” ordinarono all'unisono le due bionde. Matt acconsentì, seguendole.

 

 

Damon correva a velocità sovrannaturale per tutti i bui corridoi della scuola. Ormai la sua pazienza, anche se era alquanto poca, si stava esaurendo. Doveva trovarla. Voleva trovarla, voleva abbracciarla e verificare che stesse bene senza alcun graffio. Poi avrebbe staccato la testa a un paio di persone.

“Damon!!”

il vampiro si girò di scatto. Alaric teneva tra le braccia una ragazza mora con un grosso taglio sul collo, che non smetteva di sanguinare. Si avvicinò, affiancando l'amico.

“Rick! Che è successo ?!”

“Qualcuno l'ha aggredita. Un ibrido forse.” ipotizzò con cautela, mentre la ragazza non molto lucida per il troppo sangue perso, sgranò gli occhi non capendo.

“No, questa è opera di un vampiro.” disse Damon, sicuro. “Sta perdendo molto sangue. Oh, Rick possibile che non posso lasciarti solo un attimo ?” sbuffò poi, scocciato.

“E tu, possibile che sia sempre uno sbruffone anche in questi momenti !?”

Damin ghignò, roteando gli occhi al cielo. “Rick, non mi sembra il momento di scherzare.”

“Ma piantala! Piuttosto dalle del sangue e poi cancellale questi ricordi !” disse il professore, sbrigativo.

“Si si certo.” annì il vampiro, donando il suo sangue e ipnotizzandola poi a scordarsi dell'accaduto e a lasciare la scuola, tornandosene a casa.

“Io vado nel parcheggio,qui non ho trovato nulla. Vedi di non farti uccidere, amico.” Damon si volatilizzò, fermandosi al confine tra la scuola e l'Old Wood. Guardò verso il cortile pieno di macchine. Nessuno. Vuoto totale.

Rimase immobile concentrandosi per sentire anche il minimo rumore. Dopo qualche secondo un lieve spostamento d'erba, rami spezzati e passi veloci attirarono la sua attenzione. Qualcosa stava correndo nel bosco. O qualcuno ? Bonnie ? Il vampiro scattò nel bosco a massima velocità, diretto verso la fonte del rumore.

 

 

“Ei, Kevin” disse Caroline, fissando truce la schiena del ragazzo che si girò subito.

“Ehm..” il biondo parve sorpreso e lasciò il braccio della ragazza. “Ci conosciamo?”

“Non ancora.” fece Care, minacciosa, incrociando le braccia al petto.

Kevin girò il volto verso la mora, fissandola negli occhi intensamente. “Vattene.” le disse, poi.

Lei si voltò impassibile e camminò via in totale silenzio.

Che cosa inquietante, pensò Elena. “E io che pensavo fossi un bravo ragazzo.” commentò, schifata.

“Ripeto. Ci conosciamo?” fece Kevin, scrutando le due bionde e il ragazzone di fianco.

Caroline scattò con la sua super velocità, prese Kevin per un braccio e lo sbatte contro l'armadietto.

Lo bloccò, tenendogli le mani ferme lungo i fianchi. Elena e Matt la affiancarono pronti ad aiutarla in caso il ragazzo fosse riuscito a sfuggirle.

“Non lo sai che le ragazze si devo trattare con rispetto, razza di idiota!” lo insultò Care

Sul volto di Kevin spuntò un sorriso “Oh, ma davvero ? Allora inizierò con te.” con uno scatto fulmineo, si liberò dalla presa di Caroline, tirandole un pugno in piena faccia.

“Care!!” soffocò un urlo Elena, mentre Matt soccorreva l'amica caduta a terra.

“Brutto stronzo, non la toccare!” la difesa Elena parandosi di fronte a Kevin.

“Tu. Biondina, vuoi che dia una lezione anche a te?”

Elena indietreggiò di un passo, spaventata dallo sguardo minaccioso del ragazzo.

“O se vuoi potrei darti una lezione sotto le lenzuola..” continuò lui, guardandola malizioso.

Elena fece una smorfia, disgustata.“Mi fai schifo!!” disse poi, sputandogli in piena faccia.

Kevin, passò dall'essere stupito all'essere incazzato nero. Alzò una mano, pronto a tirare un ceffone ad Elena.

“BAAM !!” un rumore sordo risuonò nel corridoio.

Caroline aveva afferrato Kevin per i capelli tirandolo nuovamente contro l'armadietto, ormai distrutto.

“Che diavolo vuoi stronzo di un Ibrido!!?” fece Care, assottigliando gli occhi.

“Ibrido ?” ridacchiò lui. “Sono un vampiro, sciocca.”

“E cosa vuoi da noi eh?! Dov'è Bonnie, cosa le hai fatto!?” ormai Care era parecchio irritata

“Eh, eh.” la riprese Kevin, bonario. “I segreti non si dicono agli sconosciuti.” disse beffardo.

Caroline avvicinò il viso, sorridendo, angelica. Poi, con tutta la forza che possedeva alzò di scatto il ginocchio, colpendo Kevin in mezzo alle gambe, sul suo punto più sensibile.

“Be, ora ci conosciamo, stronzo.” Caroline sorrise sadica, indietreggiando, mentre Kevin scivolò sul pavimento mugugnando per il dolore.

 

 

Bonnie si fermò solo per riprendere fiato. Aveva corso per 5 buoni minuti senza mai voltarsi indietro e ora era appoggiata a un tronco d'albero, nascosta.

Devo solo riposarmi un secondo, si disse mentalmente, poi ricomincio a correre. Fece dei bei respiri profondi, sbirciando da dietro il tronco. Niente, nessuna traccia dei suoi rapitori.

Di colpo una mano robusta, le tappò la bocca, impedendole di muoversi o urlare. Anche se non aveva abbastanza fiato per urlare..

“Shh.” sussurrò una voce al suo orecchio, allentando di poco la presa.

Lo sconosciuto, con la mano libera, prese Bonnie per la vita, facendola voltare.

Damon fissò la Rossa negli occhi, lasciando ricadere la mano che le intrappolava la bocca.

Bonnie lo guardava al colmo della felicità. Damon era lì, era venuto da lei e l'avrebbe salvata da quel guaio! Stava per saltargli al collo ma..

“Sei la ragazza più stupida che abbia mai conosciuto.” disse lui, severo.

Ecco, appunto. Sì, Bonnie stava proprio per saltargli al collo.. per strangolarlo però!!!

“E tu il più stronzo, egocentrico, presuntuoso e bastardo. Che abbia mai conosciuto!” ribatte lei

Damon l'afferrò per i polsi, facendo aderire la sua schiena al tronco dell'albero.

“Ripetilo se hai il coraggio.” le soffiò sulle labbra “Sciocca.” la insultò ad un centimetro di distanza.

“Sei solo uno stronzo.” disse Bonnie, sostenendo lo sguardo freddo del moro.

“E tu solo una bambina imbranata.” disse Damon, avvicinandosi ancora di più, minaccioso.

“Stupido arrogante!! Sei un..!” due labbra fredde interromperono gli insulti di Bonnie.

Damon baciò con urgenza la ragazza, annullando le distanze. Le piccole mani di lei cercavano di spostare il ragazzo facendo pressione sul petto, ma Damon non l'assecondò.

Con la lingua fredda toccò il labbro inferiore di Bonnie, che mugugnò qualcosa in protesta, ma lui continuò in una silenziosa supplica di approfondire il bacio.

Bonnie sì ok, cedette rispondendo al bacio con foga, ma d'un tratto si ritrasse cogliendo il vampiro di sorpresa. “Sono ancora arrabbiata con te.”

Damon sbuffò, spazientito. “Non ho fatto niente, non puoi avercela con me!”

“Ah, ora chi è il bambino?!” ridacchiò Bonnie, scuotendo la testa “È colpa tua, non si discute.”

“Sei fuori di testa, tu!”

“Come? Io !? E tu allora, che hai paura di uno stupidissimo ballo!??” fece Bonne, alterandosi.

“Appunto.” disse Damon sicuro. “È solo uno stupido ballo quindi che ti importa!?”

“Era.” replicò Bonnie, mettendo il muso. “Ormai direi che è finita la festa.” constatò poi, guardandosi intorno. Erano in un bosco. Sì, in un fangoso bosco, non in un'elegante sala da ballo.

“Ok, Bonnie. Forse è stata un pochino colpa di .. entrambi.”

“Che !?!?!?” la Rossa strabuzzò gli occhi, incredula.

“Ei !!” la riprese Damon “Abbassa quella voce!!”

Bonnie si ricordò di star a giocare a nascondino, quindi alzando gli occhi al cielo, abbassò il tono.

“Damon, ammetti che è colpa tua, accidenti !!”

il vampiro la guardò stralunato. Davvero sperava delle scuse da Damon Salvatore ?! Pff, robe da matti..

“Allora ??” fece lei, incoraggiandolo con lo sguardo minaccioso. O almeno ci provava.

“Forse, e dico forse, le cose sarebbe andate diversamente se ti avessi accompagnata, ma..”

“Forse!?!” lo interruppe Bonnie “ Salvatore. Sei uno STR..!!!”

“OK!! Ho sbagliato, dannazione! Ora chiudi quella bocca!!” sbottò Damon, allucinato.

Bonnie sorrise soddisfatta. “L'HA AMMESSO!!!” urlò, contenta.

“Tana per voi, coniglietti” Dylan con aria da sadico li aveva avvistati e insieme a Nick si lanciarono all'inseguimento.

Inutile dire che il sorrisetto scomparve dal visino di Bonnie “Oh, oh..”

Damon si schioccò una mano in fronte “Sei un disastro.” le disse, appena prima di prenderla tra le braccia e correre.

 

 

Stefan si concentrò “Damon ? Damon, mi senti ?!”

Niente. Nessuna risposta da parte del fratello. Stefan sbuffò, amareggiato. La telepatia non funzionava. Poteva voler dire solo due cose. O Damon lo ignorava, come faceva spesso, oppure era occupato.. in una battaglia..?

“Stefan !”

Il ragazzo guardò l'amica con affetto. “Meredith, menomale che stai bene.” disse con sollievo.

“Sono una cacciatrice, te ne sei forse dimenticato ?” replicò lei, fiera.

Stefan abbozzò un sorriso. “No, no, certo che no.” poi si passò una mano tra i capelli castani.

“Hai visto Elena ?” chiese, preoccupato.

Meredith scosse la testa. “No.. pensavo fosse con te.”

“L'ho mandata a cercare Matt e Caroline. Devono andarsene da qui. Care è l'unica vampira tra loro tre, riuscirà a proteggerli fino a casa.”

“Davvero credi che scapperanno ?”

Stefan sospirò “Lo spero..” poi alzò lo sguardo, d'un tratto serio. “Kevin. Lo conosci ?”

Meredith annuì “Si, è l'accompagnatore di Bonnie.. Cosa sai di lui ?”

“È un vampiro.” annunciò lui e la ragazza sembrò stupita, ma si riprese subito. “E ora mi sto domandando..” continuò lui, sospettoso.

“Cosa ci fa un vampiro, solo, ad uno stupido ballo scolastico ?” lo precedette Mer, assottigliando gli occhi.

“Dovremmo scoprirlo. Quel ragazzo potrebbe creare guai..”

La cacciatrice analizzò la situazione. “Stefan, e se c'entrasse qualcosa con gli Ibridi ?” ipotizzò poi.

“Ormai ho setacciato tutta la scuola e di loro non c'è traccia..” fece Stefan, pensieroso.

“Usciamo da qui e andiamo a prendere a calci in culo quegli Ibridi.”

Meredith sgranò gli occhi. Era strano sentire uno Stefan volgare, ma la sua iniziativa le piacque molto. “Ci sto.” annuì poi, ghignando sadica. “Andiamo.” dissero all'unisono i due, correndo verso l'uscita.

 

 

 

Damon si guardò indietro. Gli Ibridi stavano guadagnando terreno e man mano che continuava a correre con Bonnie tra le braccia, la distanza dai nemici diminuiva maggiormente.

“Giro in carrozza, terminato. Spiacenti !!” fece Damon, ironico, mentre mollava la presa sulla sua Streghetta, facendola ruzzolare a terra il più piano possibile.

“Alt, ragazzi. Non ho più voglia di giocare alla corsa campestre.” Damon si fermò, parandosi di fronte a un Dylan incazzato nero e un Nick scocciato.

Bonnie intanto, si rialzò massaggiandosi i glutei doloranti “Delicato come sempre, eh” borbottò al vampiro, sicura che l'avrebbe sentita.

“Allora, Nick, tu pensi al vampiro e io alla sciocca ragazzina..” fece Dylan, scrocchiandosi le dita.

“Ma sentitelo !” sbuffò Bonnie, contrariata.

“Intanto quella sciocca ragazzina è riuscita a sfuggirti, razza di scemo!!” lo beffeggiò lei, facendogli la linguaccia da dietro il corpo del vampiro.

“Cosa!? Stupida impertinente, è stato solo un momento di distrazione!!” esordì Dylan, irritato.

“Pff, si certo!” ridacchiò Bonnie “L'importante è crederci, amico!”

Dylan digrignò i denti, al massimo della sopportazione. “Mm, brutta piccola stronzetta, io ti..”

“Ei ei” lo interruppe Bonnie “Guarda che io ho un nome, scimmione! Ed è anche più bello del tuo”

Intanto Damon e Nick si lanciarono un'occhiata incredula, scuotendo la testa.

“Eh !?! “ continuò Dylan, offeso. “Ma se io ho un nome bellissimo, stupida!!”

Bonnie lo fissò con sguardo truce “Tanto sei solo uno scimm..”

“ORA BASTA !!!!! STATE ZITTI !!” Damon e Nick sbottarono all'unisono, alterandosi.

I due litiganti si fermarono, mentre Dylan si schiariva la gola imbarazzato e Bonnie arrossiva borbottando un “Scusate...”

“Dunque.” esordì Nick, serio. “Dov'eravamo rimasti ?”

“Be” fece Damon, ghignando. “Al punto in cui io faccio il culo sia a te che allo scimmione.”

“Evvai così !” esclamò Bonnie “Direi che il soprannome scimmione, ti dona eh!” aggiunse in direzione di Dylan.

Damon girò il viso, guardandola truce.

“Ok, sto zitta.” promise svelta Bonnie, mimando con la manina di cucirsi la bocca.

“Dylan stacchiamo la testa a questo presuntuoso.” disse Nick, minaccioso, avvicinandosi al vampiro

“Sì così poi torturerò la ragazzina..” acconsentì l'Ibrido, ghignando.

Damon li guardò con astio, poi alzò gli angoli della bocca, sfidandoli a iniziare. “Forza, fatevi sotto.”

I due Ibridi si scagliarono, veloci, su Damon.

 

 

“Non so cosa abbia fatto quel povero figliuolo, ma le ragazze devono farsi rispettare!”

Caroline, Matt e Elena si voltarono all'indirizzo di quella voce.

Una dolce vecchietta se ne stava lì in piedi, in fondo al corridoio, sorridendo loro.

Elena sbatte le palpebre, incuriosita “Lei chi è ?” domandò, con voce gentile.

“È una bidella della scuola.” rispose Matt, precedendo la vecchietta.

“Mah, si!” annuì Care “L'ho vista nell'ufficio del preside qualche giorno fa”

“Mi chiamo Eva. Mi sono trasferita da poco qui, non molti studenti si ricordano di me” disse lei, avvicinandosi lenta ai tre.

“Ehm, ma si è imbucata al ballo ?” chiese Matt, ridendo sotto i baffi.

“Oh, no..”Eva ridacchiò, scuotendo la testa “Veramente volevo controllare che fosse tutto apposto..” aggiunse poi, sporgendosi un poco per vedere la figura svenuta di Kevin.

Care alzò le spalle con noncuranza “Si, si starà benissimo, stia tranquilla..”

“Ragazzi !!”

“Mm ?” fece Matt, sorpreso, guardando la figura che si stava avvicinando veloce, correndo nel corridoio buio.

“Ma quello è Alaric!” esordì Elena, sorridente.

“Ei,” fece il professore non appena ebbe raggiunto gli altri. “State bene ?” aggiunse subito, scrutando il ragazzo biondo, per terra.

“Si, ma...” cercò di dire Care

“Hai visto Stefan ?” la interruppe Elena, ansiosa.

Alaric scosse la testa. “No, mi dispiace.. Stavo per raggiungere Damon..”

A Eva si illuminarono gli occhi “Damon ? Damon, caro?” chiese, sorridente.

Alaric, che non si era ancora accorto della bassa vecchietta accanto a lui, sgranò gli occhi.

“Lei conosce Damon ?” domandò stupita Caroline “Quel Damon ? Tutto vestito di nero con un bel culo e quel sorriso sexy quanto stronzo ?”

Elena scoppiò in una piccola risata “Care!!” riprese, bonaria, l'amica.

“Si, proprio lui.” acconsentì Eva, annuendo.

Alaric non ci capiva più niente. Mimò con la bocca “Ma chi è questa?!” in direzione di Matt, che per tutta risposta scosse la testa, esasperato.

“Be..” fece Elena, tornando seria. “Dov'è ? Avrà trovato Bonnie ?”

“Non so niente, ma sicuramente gli servirà aiuto. È fuori, nella radura.” annunciò Rick, preoccupato

“Ma come ? Che è successo a Damon caro ??” fece Eva, in pensiero.

“Ehm, niente non si preoccupi, ma ora dobbiamo andarcene da qui.” disse Care, decisa a trovare il sexy vampiro.

“Venga” disse Matt rivolto a Eva “La accompagno alla macchina così andrà a casa..”

“Oh no caro.. Voglio controllare i miei cari studenti. Andrò nella sala da ballo, voi andate e accertatevi che Damon caro stia bene.. è un così bravo figliuolo..” disse la vecchietta, dolcemente.

“D'accordo, ma cerchi di andarsene il prima possibile..” disse Rick “Andiamo, seguitemi.” aggiunse poi, avanzando verso l'uscita seguito dai tre ragazzi.

 

 

Damon si mosse a velocità sorprendente e schivò la raffica di pugni di Nick, riuscendo a parare il calcio potente di Dylan, ma poi dovette indietreggiare di poco per non rischiare di essere colpito. “Scommetto che ti batteresti meglio..” cominciò Nick, con un ghigno sadico sul volto.

“Se solo fossi motivato di più a farlo.” aggiunse poi, lanciando un'occhiata complice a Dylan.

Damon non fece in tempo a realizzare il significato di quello sguardo.

L'Ibrido si era scagliato contro Bonnie, afferrandola per le spalle in modo che non potesse scappare. Nello stesso istante Nick si era avvicinato a Damon e ora gli aveva bloccato le mani dietro alla schiena. “Che razza di codardi” sputò Damon, con rabbia. Con la coda dell'occhio osservò il suo Uccellino in pericolo.

“Mollami !” esclamò Bonnie, imponendosi di non aver paura “Damon non pensare a me! Combatti”

Dylan rise beffardo “Oh, credo che il tuo ragazzo dovrebbe preoccuparsi invece..”

“Non la toccare o giuro che te ne pentirai.” lo minacciò Damon, cercando di liberarsi dalla presa di Nick.

Bonnie sentì una mano fredda circondarle il polso minuto. Dylan le sorrise sadico prima di stringere il piccolo polso tra le sue forti dita.

“Aah!” Bonnie cercò di soffocare un urlo, mentre l'Ibrido le stritolava il polso.

“Stronzo” ruggì Damon, ormai al limite della collera.

“Allora, ragazzina, com'è che mi chiamo ?” fece Dylan, fissandola sadico.

“Fai sul serio!?” Damon roteò gli occhi al cielo “Bonnie non provare a dire..”

“Scimmione !!” urlò la Rossa

“Maledizione Bonnie !” imprecò Damon, scocciato.

Dylan incazzato nero, strinse la presa sul polso della ragazza. “Come osi, stupida!”

“Mm..” Bonnie trattenne un urlo di dolore, mugugnando un lamento.

Lamento che Damon sentì perfettamente. Con un ringhio animale, fece scivolare con uno scatto veloce la testa all'indietro. Colpì in pieno viso Nick che allentò la presa sulle mani di Damon, imprecando per la botta. Damon ne approfittò, liberandosi dalla presa ferrea dell'Ibrido. Si parò di fronte a Nick, e gli diede un fortissimo pugno alla bocca dello stomaco, facendolo boccheggiare in cerca d'aria.

Lo scagliò di lato e si precipitò dal suo Uccellino.

Fissò Dylan con rabbia ceca “Colpo basso, bastardo.”

L'Ibrido fece in tempo solo a spingere con forza Bonnie, facendola cadere a terra, poi fu bloccato delle forti mani del vampiro.

Quest'ultimo afferrò Dylan per i corti capelli e con un movimento elegante quanto veloce, gli portò la testa in basso e con il ginocchio gli colpì forte il viso.

Il sangue cominciò a scorrere, infinito, dal naso dell'Ibrido che cercava di sottrarsi dalla presa del nemico, con scarsi risultati.

Damon lo tirò nuovamente per i capelli sbattendolo contro un albero. Poi lo scagliò a terra tirandogli un forte pugno.

Dylan non si rialzò.

“Oh, insomma, ma è mai possibile che non possa andare a un ballo senza che succeda un disastro!?”

Damon fissò la Streghetta, mentre si rialzava da terra. Era tutta ricoperta da macchie di fango.

Bonnie alzò lo sguardo e vide Damon che la fissava, muto. Poi il vampiro scoppiò in una fragorosa risata.

“Dovresti..” iniziò Damon, tra una risata e l'altra “Dovresti vederti! Sei ridicola!” aggiunse ridendo come un pazzo.

Bonnie si imbronciò “Oh si, Damon, molto maturo direi..”

“Oh be, da che pulpito!!” ribattè Damon, beffardo

“Ah si !?” fece Bonnie, riducendo gli occhi a due fessure. Poi si tolse con la mano affusolata un po di fango e lo lanciò dritto in faccia al vampiro che ancora se la rideva.

Damon strabuzzò gli occhi, colto di sorpresa, sentendo quella roba viscida sulla pelle.

“Ops.” fece Bonnie, sorridendo come un angioletto.

“Sul serio.” cominciò Damon, incredulo. “TU HAI OSATO FARLO SUL SERIO!?!?”

In quell'istante Alaric, Elena, Caroline e Matt stavano fissando la scena con una faccia allucinata.

“Ma cosa ..?!” fece Stefan confuso. “Elena!! Cosa ci fate qui !?!” avevano raggiunto gli altri da dietro e ora sia lui che Meredith li fissavano.

“Ehm... qualcuno mi spiega cosa sta succedendo?” chiese Alaric, esasperato.

“Elena non hai fatto quello che...” Stefan si interruppe sentendo l'urlo di Bonnie.

Tutti i presenti si voltarono per vedere la scena.

“Non vale usare i poteri da vampiro !!” si lamentò Bonnie, mentre cercava di scappare dalla furia del maggiore dei Salvatore.

“Te la sei cercata!!” Damon la sollevò per la vita, tenendola a debita distanza per non sporcarsi di fango, e la mise a testa in giù.

“Damon mettimi subito giù o io..!!”

il vampiro ghignò, impertinente “Tu cosa? Cosa vorresti farmi, eh ?”

“Ok.” disse Meredith con calma, incrociando le braccia al petto mentre tutti gli altri fissavano ancora quella scena ridicola a occhi sbarrati.

“Stanno litigando.” aggiunse poi, con fare ovvio “Quindi direi che è tutto normale. Solo una cosa mi sfugge.. quei due Ibridi che si stanno rialzando.. sbaglio o non mi sembrano molto amichevoli ?”

 

  
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