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Autore: Norgor    23/10/2013    2 recensioni
Il sole non era ancora alto nel cielo, ma i suoi raggi già filtravano fra le onde e le illuminavano il volto. Le sue mani si intrecciavano attorno alla sabbia e descrivevano cerchi concentrici sulla riva, l’odore salmastro del mare che la investiva e le scuoteva leggermente i neri capelli. Il suo abito bianco pareva brillare di luce propria sotto le ombre dissipate dall’alba nascente, mentre i suoi occhi verdemare rifulgevano e si specchiavano nell’acqua cristallina.
Mags Halloway.
Un tributo che ha fin troppo da raccontare per tenerlo nell’ombra. Giovane ragazza, famosa vincitrice, ma soprattutto grande donna. Con un destino amaro che ha qualcosa da nascondere, un passato oscuro che non ha nulla da mostrare. Mags non parla mai, non da quella volta. Mags ha paura di morire, ma ha ancora più paura di vivere.
La vera storia di Mags Halloway, una ragazza che aveva qualcosa di diverso da tutti gli altri tributi.
La vera storia di Mags Halloway, una ragazza che ha avuto il coraggio di sfidare l’ignoto.
Genere: Avventura, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mags, Nuovi Tributi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tra granelli di sabbia e conchiglie appuntite.



 
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Prologo.

 

Il sole non era ancora alto nel cielo, ma i suoi raggi già filtravano fra le onde e le illuminavano il volto. Le sue mani si intrecciavano attorno alla sabbia e descrivevano cerchi concentrici sulla riva, l’odore salmastro del mare che la investiva e le scuoteva leggermente i neri capelli. Il suo abito bianco pareva brillare di luce propria sotto le ombre dissipate dall’alba nascente, mentre i suoi occhi verdemare rifulgevano e si specchiavano nell’acqua cristallina.
  Il vento mattutino le solleticava la nuca e le svuotava la mente, il sorriso timido che le adornava il viso. Sapore di sale e di libertà. Le sue dita sfregavano esperte fra quei sottili granelli su cui camminava da sedici anni, memorie sepolte e lacrime versate.
  Sospirò lentamente, la voce debole e tremante, le palpebre chiuse in un velo inaccessibile. Il tempo sembrava scorrerle addosso doloroso, che ferisce, che divora l’anima, che consuma. La sua mano destra era serrata attorno al collo, stretta attorno ad un ciondolo che considerava la sua ultima speranza, l’ultimo appiglio a cui aggrapparsi prima di sprofondare nel baratro.
  Le sue guance colorate di un rosa acceso divennero improvvisamente umide e il suo sguardo preda di incubi e paure. Le lacrime scesero copiose fino al mento, mentre stringeva la testa fra le braccia. I singhiozzi le arrivavano alla bocca ovattati e strozzati, i capelli le ricadevano scompigliati sugli occhi.  
  Era tutto predisposto. Maree di illusioni. Non aveva scampo. Non poteva contrastarlo.
  Quel pomeriggio, Mags Halloway sarebbe stata scelta come tributo, e si sarebbe diretta sul palco a testa alta, portando con sé le sue reti da pesca e i suoi oceani infiniti, ombre di un passato ancora presente.
  Campana squillante. Sabbia al vento, e cenere alla cenere.

 








 
Tana di Norgor.
Sì, sono ufficialmente tornato (si fa per dire). Insomma, le cose le sapete già: ennesima storia campata in aria, con frasi sconnesse e priva di senso. La novità è che è una long -o dovrebbe, pigrizia permettendo- e parla dei Giochi di Mags. 
Allora, dato che sono capace anche di annoiare me stesso con quello che scrivo, la farò breve. Ringrazio moltissimo chi legge e soprattutto chi si prenderà la briga di recensire. <3
Grazie, al prossimo capitolo, che poi sarà il primo perché questo è solo un piccolo prologo. :3
Norgor.
   
 
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