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Autore: SabrinaPennacchio    25/10/2013    4 recensioni
Un oscuro segreto coinvolgerà il passato di Ryo e Masaya, scombussolando le loro vite.
Nuovi e vecchi amori li accompagneranno... e forse anche qualche ritorno alieno inaspettato e non desiderato.
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aoyama Masaya/Mark Aoyama, Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish, Ryo Shirogane/Ryan, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Triangolo
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10° - Confronti


Masaya strinse Ichigo fra le braccia quando questa finalmente fu di nuovo con lui. E sana e salva.
Alzò lo sguardo verso Kisshu in un misto fra gratitudine e astio. Infondo anche se l'aveva riportata da loro sana e salva, l'aveva sempre rapita.
Ma Mint aveva ragione a dire che lui non le avrebbe mai fatto del male né l'avrebbe presa contro la sua volontà. Non più.
Forse ora si potevano ritenere alleati ma non c'era mai da esserne veramente sicuri. Lui, più di tutti, sapeva cosa voleva dire nascondere l'oscurità nel cuore col terrore che potesse tornare e distruggere ogni cosa cara.
«Ti ringrazio per averla ricondotta qui.» disse infine con voce quasi piatta.
Ikisatashi gli regalò una dorata occhiata gelida mentre allungava un sorrisino malizioso. Quel bamboccio non gli era mai stato simpatico e non solo per la relazione con Ichigo della quale possedeva anche l'amore, ma anche per il solo fatto di aver dovuto combattere e morire contro di lui quando era posseduto da Deep Blue.
«Ho avuto la mia giusta ricompensa» si leccò le labbra facendo ben intendere cosa volesse dire e a quel gesto le orecchie e la coda da gatto che comparvero alla Momomiya confermarono il tutto.
«Kisshu!» non ebbe modo di dire altro che il suo corpo venne scansato da quello di Masaya per essere stretto dalle esili braccia di sua cugina Yuri che, nonostante sembrasse sempre imperturbabile, si lasciò andare ad un pianto liberatorio «Avevo così tanta paura che tu fossi morta!»
la Mew gatta sorrise per poi stringerla a sua volta «Yuri...»

Negli attimi che seguirono, i fratelli di Kisshu e due ragazze in particolare della squadra Mew non sprecarono parole oltre ai soli sguardi.
Akasaka aveva chiesto informazioni sulla medicina avanzata che Pai aveva usato per curare Ichigo, il quale per ringraziamento della Mew Aqua ricevuta si offrì – prima di sistemare la faccenda per la quale erano tornati e poi far rientro sul loro pianeta – di insegnargli come fare.
«Quale faccenda?» Ryo inarcò un sopracciglio interrompendo la conversazione mentre erano tutti accomodati ad un tavolo con varie sedie messe in tondo.
La rossa annuì appena – infondo si erano messi a parlare di sciocchezze quando c'erano cose più importanti di cui avvisarli - «Kisshu mi ha parlato di una cosa sconvolgente...» il suo sguardo cadde automaticamente su Masaya mentre una mano si allungava a stringergli una delle sue.
«Siamo qui per Deep Blue» alle parole di Kisshu non solo lui ma anche gli altri con sorpresa si voltarono a guardare Aoyama che sussultò impercettibilmente per poi guardare gli altri spaesato 
«... ma è stato ucciso...» disse. Come poteva tornare, si chiedeva, se lui non aveva nemmeno alterato il suo organismo per riportare in vita almeno Ao no Kishi «oppure no?» quell'idea lo fece rabbrividire. Era come se i suoi incubi e le sue ricorrenti paure si facessero strada tutte insieme crollandogli addosso. 
Non era codardo, non aveva paura di affrontare di nuovo quel mostro... ma non poteva sopportare di fare di nuovo del male ad Ichigo.
Avrebbe corso rischi solo per salvarla, non inutilmente.
Shirogane sbatté le mani sul tavolino guardando l'alieno dai capelli verdi «Non lo riavrete mica risvegliato!?»
«Non avremmo mai fatto una cosa tanto stupida!» la voce dura del maggiore dei fratelli Ikisatashi spinse Ichigo ad intervenire per calmare le acque.
«Non dipende da loro! Dipende da Damon e Angel.»
il biondo inarcò un sopracciglio e si voltò a guardarla «Quelle sottospecie di vampiri o checchesiano?»
«Esattamente» rispose Taruto, stavolta «possiamo definirle chimere avanzate»
«Sappiamo con certezza che un frammento dell'anima di Deep Blue non sia sparito del tutto grazie alla Mew Aqua usata per salvare Aoyama.» continuò Pai «Quest'anima ha dato vita a quelle due chimere che voi esseri umani avete definito vampiri – e in parte potrebbe essere azzeccata come teoria -, le quali si nutrono di sangue ed energia umana per uno scopo ben più crudele di quello di far del male alle persone»
«... oh mio Dio...» Midorikawa fu la prima ad esprimere ciò che tutti aveano già compreso e Zakuro concluse il tutto «vogliono rigenerarlo.»
«In questo caso non avrebbe più le limitazioni dovute al contrasto con l'anima di Aoyama» Keiichiro portò una mano alle labbra con fare pensoso «E quanto sangue ed energia vitale servirà per farlo tornare in vita?»
Kisshu scosse il capo mentre accavallava le gambe e faceva spallucce «Questo non lo sappiamo. Ci siamo accorti di tutto ciò dopo analisi purtroppo dai risultati un po' tardi. La cosa certa è che prima agiamo, prima evitiamo ad entrambe le nostre specie di soccombere per mano di quel pazzo»
«Lo abbiamo già sconfitto una volta. Possiamo farlo ancora!» Pudding si alzò dalla sedia facendola cadere dietro di sé per lo scatto repentino «Sicuramente!»
«L'ultima volta io ce l'ho fatta solo per il sacrificio di Masaya e il vostro aiuto...» Momomiya strinse di più la mano del ragazzo che amava e gettò un sospiro frustrato. Kisshu voltò lo sguardo altrove infastidito.
Solo in quel momento Yuri alzò la mano per parlare dopo aver ascoltato tutto in silenzio «Ehm. Scusate.» fece «Io ci sto capendo poco e niente e ricordando quel poco che mi avete raccontato mi sembra che questo tizio sia abbastanza pericoloso, allora perché non sbrigarci invece di star fermi qui immobili?» ai tre alieni lei era stata presentata come la cugina di Ichigo e nuovo membro Mew ma a tutti non ispirava particolare fiducia.
Non che l'avessero avuta nell'immediato con gli altri, in effetti.
«Genio. Ci serve un piano, non trovi?» Mint alzò gli occhi al cielo infastidita e frustrata dalla ragazza e la situazione. Di certo un tipo del genere non era di alcun aiuto e seppur lei ed Ichigo litigassero spesso, la lorichetto sapeva bene quanto male ora dovevano stare lei e Masaya. Quella storia toccava loro due più di chiunque in quella sala. «Sei estranea alla cosa, quindi non comportarti come se sapessi cosa fare.»
«Mint...» Retasu fece quasi per rimproverarla per quelle parole ma Yuri si alzò e stringendo i pugni decise d'ignorarla lasciando la stanza.
Infondo aveva ragione: lei cosa diavolo ci faceva lì(?!)
«Yuri!» Momomiya si alzò scusandosi per poi guardare male Mint e correre dietro a sua cugina.
«Non avresti dovuto comportarti così con lei» continuò Retasu con un sospiro, poggiando una mano su quella della compagna seduta in mezzo a lei e Zakuro
«Yuri è nuova a tutto questo. Voleva solo dare una mano» le parole della Fujiwara la colpirono come al solito più di chiunque altro e un leggero rossore le colpì le guance.
«Ho solo detto quello che penso» ma non voleva dire che non si sentisse in colpa.

Dopo un accordo su come rimanere in contatto in caso di pericolo, Ryo e Keiichiro scesero nel sotterraneo per controllare i computer mentre Zakuro si trattenne a parlare con Mint del suo comportamento, cercando di convincerla a scusarsi.
Retasu si accomodò su una panchina del parco Inohara vicino al Café. Il leggero venticello autunnale le scompigliava i capelli di smeraldo e si costrinse a togliere gli occhiali e pulirli sulla divisa per un po' di polvere che l'aveva colpita.
Di certo non si aspettava quella situazione ed era preoccupata per la sua amica Ichigo, per tutte le persone a lei care e per il mondo intero. Midorikawa era la più sensibile del gruppo ma non poteva negare che quella morsa allo stomaco che sentiva non era dettata solo da quegli avvenimenti che preannunciavano un imminente pericolo.
Il ritorno dei tre alieni, e in particolare di Pai, aveva scaturito in lei quei vecchi sentimenti sopiti che infondo non erano mai scomparsi, per il maggiore degli Ikisatashi.
Ma lui sarebbe comunque tornato nuovamente sul suo pianeta, quindi che senso avrebbe avuto illudersi ancora di un qualcosa che nuovamente non poteva nascere anche se non più nemici(?!)
«Non hai freddo qua fuori?» la sua voce la fece sussultare con le gote che improvvisamente divennero di un rosso acceso. Quando si diceva parlare del diavolo.
Sorrise e alzò lo sguardo per notare Pai che – con le mani nelle tasche dei pantaloni neri – si avvicinava a lei a passo lento e un sorriso serio appena accennato.
Non era mai stato tipo da mostrare il minimo sentimento ma lei sapeva quanto potesse essere una persona dolce e amabile. Lo aveva sempre saputo.
«Stavo difatti per entrare» gli rispose cercando di nascondere l'imbarazzo voltando il viso dal lato opposto al giovane.
Lui ridacchiò intenerito: quella fanciulla umana era sempre stata l'unica che gli aveva trasmesso qualcosa di puro. Una purezza che non avrebbe mai pensato di trovare in una creatura inferiore alla sua specie.
Una fanciulla, una vergine che era entrata nel suo cuore senza neanche rendersene conto. Forse era stata la sua dolcezza, la sua gentilezza e il suo preoccuparsi per lui che avevano scaturito un certo sentimento che sperava sparisse e non riapparisse nel rivederla – come invece era stato.
Si era preoccupato di nascondere il suo aspetto alieno mutando le orecchie in umane e gli abiti in qualcosa di più consono e approfittando di ciò si tolse la giacca nera per poggiarla sulle spalle di lei.
Le si sedette accanto e alzò gli occhi al cielo colorato adesso di sfumature rosse, gialle ed arancioni: il crepuscolo era davvero meraviglioso sulla terra.
«Questa vicinanza è strana» disse e la Mew verde si voltò a guardarlo arrossendo nuovamente nell'osservare i suoi lineamenti maturi di profilo.
Ridacchiò d'imbarazzo «Lo credo anche io... p-però mi piace...» l'alieno abbassò lo sguardo su di lei e Retasu non riuscì a distogliere gli occhi verdi da quelli profondi di Pai.
«Piace anche a me.» si lasciò scappare l'altro nell'allungare un braccio sino a cingerle le spalle ed attirarla sul suo petto.
Il cuore della neofocena partì a battere forte mentre un largo sorriso si faceva spazio sul dolce volto e gli occhi si chiusero. Quasi fece cadere gli occhiali dalle mani quando lui si chinò a catturarle le labbra con un sussurrato «Sono tornato»

«Taru-Taru!» Pudding si arrampicò su un albero della seconda uscita sul retro del Café Mew Mew. Taruto era fuggito fuori senza dire una parola e si era rifugiato lì sopra senza neanche darle un saluto decente.
Lei gli aveva regalato delle caramelle! Lo aveva addirittura baciato al loro ultimo incontro!
Lui le aveva promesso di tornare e la Fon lo aspettava con ansia e ora che faceva quello sciocco imbecille(?!): la ignorava!
«Sappi che se ti prendo non farai una bella fine!» non che si aspettasse che una promessa e un bacino di due bambini di dieci anni avessero ancora importanza per lui dopo cinque lunghi anni passati, ma lei non si vergognava di dire che si, ci aveva sperato fino alla fine che l'alieno tornasse e non aveva avuto una benché minima relazione anche sciocca, con nessuno!
Il minore degli Ikisatashi arrossì mentre si allontanava in volo dal ramo per non essere preso dalla Mew scimmia.
Aveva tanto desiderato vederla in quegli anni ma ora che si trovavano faccia a faccia non aveva il coraggio di parlarle.
Era diverso da quando erano bambini. Erano entrambi cresciuti adesso e non sapeva come comportarsi con una ragazza senza fare il moccioso come faceva con Ichigo chiamandola vecchiaccia.
E di certo non voleva mostrarle il suo imbarazzo.
«Dooove vai?!» afferrò un lembo dei pantaloni del ragazzo e lo trascinò giù. Lui perse l'equilibrio e finì di schiena in terra sull'erba con la biondina sopra di sé.
Improvvisamente sentì qualcosa di bagnato cadergli sulle guance e aprì gli occhi che aveva chiuso per il dolore notando gli occhioni marroni della ragazza colmi di lacrime «P-Puddi-»
«Stupido!» gli urlò lei subito dopo colpendogli il petto con dei pugni poco forti «Se non volevi vedermi almeno dimmelo in faccia! Almeno dimmi cosa pensi senza scappare!» singhiozzò continuando a colpirlo «Io speravo davvero tanto di rivederti. In tutti questi anni non ho desiderato altro e tu invece fai lo stupido! Ti odio!»
«P-Pudding...» Taruto allungò una mano pallida fino a sfiorarle il viso. Cercò di asciugarle le lacrime «mi... spia-» uno schiaffo gli colpì il volto e lui sbottò «Ma dico: sei impazzita?! Smettila brutta cretina!»
«Gnnnn!!!» lei chiuse gli occhi e si portò le mani ad essi, cercando di nascondersi «Stupido!»
il volto del bruno si colorì appena di rosso mentre un sospiro gli usciva dalle labbra e cercò di mettersi seduto senza farla cadere.
Quando ci riuscì le cinse il corpo con le braccia sino a stringerla forte e nascondere il volto arrossato dalla sua visuale «Non devi pensarlo, scema...» farfugliò «a-anche io non vedevo l'ora di vederti...»
Fon mugugnò e annuì ripetutamente, contenta ma non riuscendo a dire altro, troppo arrabbiata, felice ed imbarazzata per mostrare ora un attimo di cedimento. «Razza di scemo...»
lui allungò un ulteriore sorriso, continuando a stringerla.
«Mi sei mancata tanto»

«Yuri» Ichigo sorrise e strinse la cugina fra le braccia.
L'aveva trovata nel retro a piangere come una bambina. Quel giorno era la prima volta che vedeva la Akai imperturbabile, stupida e con la lingua troppo lunga e sincera, mostrare delle sensazioni di dolore.
Lei era il classico tipo che dall'esterno poteva sembrare che non soffrisse mai.
«Mint è una stupida. Ha la lingua pungente e spesso tratta male anche me. Ma non lo pensava davvero, credimi. Era solo nervosa»
«Ma ha ragione» mugugnò la castana stringendola a sua volta felice di vederla di nuovo sana e salva. Sembrava quasi che tutto quell'incubo di qualche ora prima non fosse mai accaduto. «io non so niente di quel che avete passato e non posso intromettermi come se sapessi ogni cosa.»
«Ehi» Momomiya si scansò da lei per appoggiarle le mani sulle spalle e costringerla a guardarla «tu sei una di noi adesso. Quindi si. La cosa ti interessa tanto da poterti intromettere»
«Ichigo!» la voce di Zakuro interruppe le loro parole. Le due si voltarono verso la porta esterna che conduceva al Café dove la ragazza dai capelli viola e la Ayuzawa erano appena uscite.
La più bassina arrossì e fece qualche passo incerto verso Yuri «Senti... mi dispiace, ok?» farfugliò e senza riuscire a dire altro si limitò ad allungare le braccia e abbracciarla.
Infondo lei non era affatto brava in quelle cose.

«Sai benissimo che io non mi fido di te, Aoyama» 
Kisshu mosse qualche passo nella sala ormai vuota dell'interno del Café Mew Mew dove venivano ricevute le clienti. Lui e Masaya erano rimasti soli per fatti di certo non voluti.
Il moro sospirò portando le braccia al petto, accavallando le gambe ancora seduto mentre dava un'occhiata veloce all'orologio da polso: era ora di vedere se Ichigo era pronta. Voleva chiederle come intendeva comportarsi coi suoi genitori che ormai sapevano fossero tutti fuori città. 
«La cosa è reciproca» rispose ad Ikisatashi nell'alzarsi.
L'alieno si voltò verso di lui e allungò un sorrisino quasi di sfida «Spero tu sappia che la tua relazione con la gattina non è al sicuro solo perché ora siamo in pace»
«Non ho mai avuto la presunzione di pensare che tu fossi qui senza quell'intento» Aoyama ricambiò il sorriso che accompagnò poi da uno sguardo che mutò la sua espressione «ma non vuol dire che tu ottenga ciò che vuoi»
«Staremo a vedere.» fece spallucce l'altro. 
«Staremo a vedere. Ora se vuoi scusarmi» il ragazzo umano fece per allontanarsi verso il corridoio che portava alle uscite secondarie ma si bloccò ad ulteriori parole di Ikisatashi 
«Se farai soffrire di nuovo Ichigo permettendo a Deep Blue di usarti ancora: sappi che stavolta non mi fermerai dall'ucciderti.»
Masaya si voltò a guardarlo a sua volta dandogli ancora le spalle «Non serva che io ti ricordi di essermi già ucciso per lo stesso motivo.» detto ciò scomparve dietro il corridoio lasciando solo l'alieno coi suoi pensieri.



- Angolino dell'Autrice -





Salve salvino gente <3 Dio, come sono soddisfatta di questo capitolo!
Mi piace veramente da morire. Mi piace aver dato spazio a confronti fra i vari pg e non solo alla spiegazione di cosa sta imminentemente per accadere. Ve lo sareste aspettati? <3
Beh spero che questo capitolo piaccia a voi tanto quanto piace a me e vi ringrazio infinitamente per continuare a seguirmi - recensendo o leggendo soltanto - <3
Ci vediamo nel capitolo 11 <3
Un bacio e tante fusa <3

MikuChan


   
 
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