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Autore: Natsumi Raimon    26/10/2013    14 recensioni
Storia scritta per l'iniziativa Halloween Auror Stories - HAS - organizzato dal gruppo "Cercando chi dà la roba alla Rowling [Team Harry/Hermione]"
Cosa può succedere la sera di Halloween a Hogwarts?
Dalla storia:
-Hermione!-
-No. -
Il ragazzo la guardò perplesso.
-No, non ho intenzione di spiegarti il motivo per cui ho rifiutato l'invito di Ron. -
Il gatto sornione li osservava, ondeggiando la sua coda nera e lucida. Aveva gli occhi verdi...emanavano una strana luce. Harry sentiva che quel gatto era speciale, ma cosa aveva di così particolare?
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Romilda Vane, Ron Weasley, Severus Piton | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Storia scritta per l'iniziativa Halloween Auror Stories - HAS - organizzato dal gruppo "Cercando chi dà la roba alla Rowling [Team Harry/Hermione]"







Autore: Natsumi Raimon;
Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ronald Weasley, Severus Piton, Cormac McLaggen;
Pairing: Harry/Hermione;
Beta reader: Tricebea, chiara__9797;








 Buona lettura ;)







Gare, mostri e un ballo speciale

 
 
 
 
 
 
 

 
La Sala Grande sembrava più affollata del solito.
 
Forse sei tu che ti senti piccolo...
 
Ecco, l'ultima cosa di cui aveva bisogno in quel momento, la sua inutile vocetta nella testa, pronta a stressarlo in ogni occasione.
 
Eppure hai vissuto tanti di quei pericoli!
Hai salvato la Pietra Filosofale, hai ucciso un Basilisco, hai salvato Sirius e ti sei salvato contro un centinaio di Dissennatori, hai visto la resurrezione di Voldemort, gli sei sfuggito e hai persino invitato al Ballo Cho Chang!
E al quinto anno l'hai anche baciata!
Forse questo non rientra nella sezione: "pericoli mortali", ma di certo è qualcosa che richiede grande coraggio.
 
 
 
 
Tutto ebbe inizio due sere prima...
 
Halloween è una festa tenuta in grande considerazione nel mondo magico, forse perché i maghi, in quella notte si sentono speciali. Insomma, tutti i Babbani li imitano e loro possono anche farsi quattro risate vedendo i bambini travestiti, che corrono da una porta all'altra, pieni di caramelle colorate. Questo è l'unico giorno in cui un mago, se ha voglia di passeggiare in qualche via Babbana, non viene additato come "il tipo strano che gira in camicia da notte".
 
Harry ancora ricordava la notte dell'attacco alla Coppa del Mondo di Quidditch.
 
Fu l'unico evento comico della serata. Due maghi erano andati a prendere dell'acqua, ma uno dei due sembrava deciso a non voler togliere la sua camicia da notte, indumento notoriamente femminile, per la freschezza e la comodità che questa gli dava.
 
 
A Hogwarts tutto doveva essere grandioso quella notte.
Non solo il Preside aveva organizzato una caccia al tesoro in giro per il Castello, ma aveva insistito perché, sia al Ballo annuale sia alla caccia, partecipasse l’intero corpo docenti.
 
Harry aveva già avuto problemi con Piton, che sembrava essersi inacidito ancor di più, se possibile, dopo la sua figuraccia alla richiesta di descrivere la differenza tra un Fantasma e un Inferio.
Non voleva correre il rischio ritrovarsi in coppia con lui durante la Gara, sarebbe stato un disastro!
 
Intanto il ragazzo, temendo un assalto da parte delle sue compagne, e sapendo che Luna era impegnata con un suo compagno di Corvonero, cercava di raggiungere il tavolo di Grifondoro per invitare l'unica ragazza che non avrebbe cercato di saltargli addosso durante tutta la festa.
 
Dopo due giorni passati a nascondersi in giro per il Castello, era giunto alla soluzione, anche se questo avrebbe fatto arrabbiare parecchio Ron.
 
-Hermione!-
-No. -
Il ragazzo la guardò perplesso.
-No, non ho intenzione di spiegarti il motivo per cui ho rifiutato l'invito di Ron. -
Harry spalancò la bocca.
 
Eppure credevo che lei avesse una cotta per Ron...e credevo che Ron volesse invitare Lavanda...bene! Cioè non bene...ma almeno posso invitarla.
 
-A dire il vero vorrei invitarti io...al Ballo.-
 
La ragazza sollevò la testa dal pesante tomo di Antiche Rune e arrossì sotto i suoi occhi verdi. L'indice della mano destra corse a rifugiarsi in una delle ciocche dei suoi capelli, come accadeva ogni volta che era nervosa o preoccupata.
Harry temette che quel gesto potesse significare un suo precedente impegno, cosa che avrebbe giustificato anche il rifiuto dato a Ron, e impallidì al pensiero di dover finire tra le braccia della Vane.
 
Oltretutto il pensiero di Hermione al Ballo con un altro ragazzo gli provocava un fastidioso bruciore...qualcosa che il ragazzo aveva provato solo al quarto anno, quando Cho Chang gli aveva detto di essere impegnata con Cedric.
 
Perché provasse gelosia nei confronti della sua migliore amica non era chiaro.
 
-Ehm...io...- il rossore si diffuse sul suo viso, mentre cercava di spiegare perché stesse invitando la sua migliore amica al Ballo. Sentiva la necessità di darle una spiegazione, era senza dubbio una situazione insolita.
-Si. -
Le labbra di Hermione si schiusero e la risposta sembrò quasi un sospiro.
Il moro non riusciva a comprendere perché, ma un enorme sorriso nacque sul suo volto mentre sia il suo cuore sia il suo stomaco sembravano essersi liberati di un grosso peso.
-Oh! Io...perfetto! Allora ci vediamo qui, nella Sala Grande, dopo la gara. -
 
Il rossore sulle guance di Hermione si attenuò, mentre il dito smise di torturare i capelli.
-A proposito della gara, con chi credi che capiterai, Harry?-
La risposta del ragazzo fu spontanea.
-Beh...con te!- si accorse del tono euforico che aveva assunto al pensiero di fare coppia con lei e arrossì aggiungendo -Oppure con Ron...basta che non mi capitino McLaggen, Malfoy o peggio...Piton! E ovviamente sarebbe terribile se capitassi con una di quelle pazze che mi aggrediscono ultimamente. -
-Te l'ho detto che sei diventato attraente...-sospirò Hermione.
-Già, perché sono il Prescelto. -
La ragazza scosse la testa, era possibile che non si rendesse conto di quanto era cresciuto?
-Comunque preferisco la Vane a Piton...-
Sul viso di entrambi apparve una smorfia di terrore al pensiero di quella possibilità.
 
 
Albus Silente era sempre stato famoso per le sue bizzarrie. Sicuramente era un preside che sarebbe rimasto nella storia di Hogwarts, più per la sua originalità che per i suoi vari titoli.
L'anziano preside riteneva che l'idea della Gara fosse una delle più geniali che avesse mai avuto, i ragazzi avevano bisogno di rilassarsi prima di iniziare i M.A.G.O. e questa iniziativa li avrebbe aiutati.
 
L'organizzazione della Gara di Halloween aveva richiesto tutta la sua genialità ma alla fine era riuscito ad ottenere un ottimo risultato. Avendo reso il percorso particolarmente difficile ogni studente era in coppia con un insegnante e gli ultimi studenti rimasti erano quelli che considerava migliori così da poter creare coppie bilanciate. A partecipare erano studenti tra il sesto e il settimo anno mentre il Ballo era aperto per gli studenti dal quarto anno in su.
Il preside sorrise, appoggiandosi alla finestra del suo studio, per guardare il cielo stellato.
 
Non vedeva l'ora di vedere le reazioni degli studenti alle coppie e al percorso che aveva preparato.
 
 
-Silenzio!-
La Sala Grande era stata minuziosamente addobbata per la serata di Halloween. Nero e oro erano i colori prescelti per quell'anno. Ogni tovaglia, piatto, calice e persino le brocche per le bevande erano realizzate con quei colori.
Un esagerato numero di pipistrelli svolazzava sul soffitto della sala, ciò nonostante i ragazzi potevano godere della visione del cielo di quella notte.
A Harry ricordava tantissimo la festa del primo anno, quella che era stata interrotta per via di un Troll che andava a spasso nel castello.
Fu grazie a quello sfortunato incidente lui, Ron e Hermione erano diventati il Trio D'Oro.
Harry rimase sorpreso quando la ragazzina saccente e prepotente si trasformò in una bella ragazza, intelligente e perspicace.
Doveva ammettere che Hermione era davvero cresciuta e capiva le attenzioni che McLaggen e Ron avevano nei suoi confronti.
Anche se loro la apprezzavano solo per il suo recente cambiamento.
Harry aveva imparato a conoscere ogni sfaccettatura del carattere della ragazza e sapeva sempre cosa provava solo guardando i suoi gesti.
Perché sto pensando così tanto a lei?
 
Era talmente distratto, mentre guardava Hermione torturarsi la solita ciocca, che non sentì la voce di Ron chiamarlo.
-Harry!-
-Ah...Eh?- borbottò il ragazzo mentre era ancora perso nei suoi pensieri.
-Stanno assegnando le coppie!-
Harry sobbalzò, sudava freddo sperando intensamente di non finire con Piton quando la voce di Silente disse -Harry Potter e Cormac McLaggen. -
Harry quasi svenne ma alla fine era sempre meglio di Piton.
-Ron Weasley con...-
 
Ron aveva le dita incrociate e le punte delle sue orecchie avevano assunto una sfumatura viola.
-Severus Piton!-
-Oh...no! È un incubo, vero Harry?-
Harry diede una pacca sulla spalla del rosso. Ma McLaggen lo trascinò via prima che potesse anche solo pensare a qualcosa di incoraggiante da dire.
 
 
 
-Potter...-
Harry aveva la fronte corrugata, la bacchetta era tesa di fronte a lui per illuminare il corridoio.
Erano al terzo piano e l'unico ricordo che Harry aveva riguardo al girare al buio in quella zona della scuola aveva a che fare con un grosso cane a tre teste.
E con la morte.
-Si?-
-La Granger...è solo tua amica, no?-
Harry si fermò di fronte alla porta. Era parecchio infastidito da quella domanda.
 
Insomma, che gliene frega del mio rapporto con Hermione?
 
Si girò verso McLaggen e con un tono secco gli chiese -Perché? -
-Beh- McLaggen si grattò la testa con un sorrisetto malizioso -Non mi dispiacerebbe poterla conoscere un po' meglio. Dopo il bacio alla festa del vecchio Luma non ho più avuto occasione di parlarle... -
Harry sentì la testa girare e le orecchie fischiare forte.
 
Bacio?! Quale bacio?
Lei ha detto di averlo lasciato sotto il vischio o me lo sono sognato? Lei lo...lui l'ha...McLaggen e Hermione?
Perché m’interessa così tanto?
 
Perché lei ti piace.
 
Non è vero!
 
Si, è vero!
 
Oddio...è vero?
 
Già.
 
E lui...
 
L'ha baciata.
 
Merlino!
 
Già.
 
 
 
Harry si riprese dal suo stordimento e guardò McLaggen rabbioso -Beh...se non ti ha più cercato vorrà dire che non è interessata...-
-Peccato. Mi era piaciuto parecchio il suo fisico, quando l'ho stretta a me quella sera...-
 
Sei in un corridoio deserto...se lo uccidi potrà passare per un'incidente.
 
-McLaggen...concentrati sulla gara!-
 
Harry sentì un alito bollente sul collo. S’immobilizzò di colpo e guardò il biondo.
-Usa uno Schiantesimo alle mie spalle. E vedi di non colpirmi!-
-Perché?-
-Fallo e basta McLaggen. -
Quando Cormac eseguì l'incantesimo, entrambi sentirono un corpo pesante cadere alle spalle di Harry.
-Che diamine era?-
-Non lo so...ma dobbiamo metterci a lavoro se non vogliamo perdere.-
 
Dopo due ore e mezza scuola setacciata, i ragazzi avevano incontrato: due elfi domestici travestiti, quattro Mollicci, Mrs Purr e Gazza, che si lamentarono abbondantemente riguardo quell'assurda attività scelta da Silente e Malfoy che litigava con un suo compagno Serpeverde per aver lasciato che chissà che creatura lo ferisse al viso tanto delicato.
Del tesoro nessuna traccia.
 
-Miao...-
-Di nuovo Mrs Purr? Aspetta...-
-Non sarà il gatto della Granger?-
-Grattastinchi è rosso...questo è nero.-
-Porta sfortuna. -
-Non dire cazzate, McLaggen... -
Il gatto sornione li osservava, ondeggiando la sua coda nera e lucida. Aveva gli occhi verdi...emanavano una strana luce. Harry sentiva che quel gatto era speciale, ma cosa aveva di così particolare?
 
Non riesco a smettere di guardarlo...
 
Il pavimento del quinto piano tremava. I personaggi dei quadri gridavano, una grassa signora in rosso aveva sbattuto ripetutamente il suo ombrello in testa a un povero contadino, finito nel suo dipinto per errore. Intanto una finissima polvere grigia cadeva dal soffitto.
Il pelo del gatto si rizzò e l'animale soffiò inferocito. Harry vide il suo corpo iniziare a gonfiarsi mentre il felino si alzava su due zampe e cresceva fino a raggiungere la loro altezza. Gli occhi verdi erano davvero inquietanti e osservavano con massima attenzione ogni nostro movimento.
 
-McLaggen?- Harry chiamò il compagno con voce strozzata.
Il ragazzo rispose con un flebile -Si...-
-Scappa!-
 
Al sesto piano si piegarono in due, avevano il respiro pesante, Harry ansimava e piccole gocce di sudore gli scivolavano dalla fronte.
-Allontaniamoci ancora…non si sa mai- disse Harry guardando alle sue spalle, come se un'enorme gatto potesse sbucare all'improvviso alle loro spalle e trascinarli nel buio con i suoi artigli.
 
Erano ormai arrivati al settimo piano quando sentirono Hermione e Romilda Vane litigare in corridoio.
-Vuoi vincere o no?-
-Vane, per l'ultima volta, è solo un gioco e non ti aiuterà a essere notata da Harry. Inoltre lui non ti sopporta!-
-Ammetti che sei gelosa. Lui ti piace!-
-Primo: non vedo come io possa essere gelosa di un'oca come te. Secondo: io vado con lui al Ballo, mentre tu hai aspettato invano il suo invito e ora andrai da sola.-
La Vane tacque e Hermione vittoriosa aggiunse -E se ti becco ancora a guardarlo, ricorda solo che i miei Schiantesimi fanno tanto male e che difficilmente sbaglio mira. -
 
McLaggen guardò Harry -Aha! Allora la vuoi tutta per te...bastava dirlo. La Vane è piuttosto carina...-
 
Harry era rosso dall'imbarazzo, ma lo stomaco sembrava essere svanito e lui si sentiva talmente leggero da credere che con un solo salto avrebbe potuto spiccare il volo.
Ora doveva solo sopravvivere a quella corsa nel buio e andare da lei.
 
-Merda!-
Aveva detto di dover sopravvivere a quella corsa nel buio? Forse si era sbagliato. McLaggen era a terra, la gamba destra sanguinava copiosamente sul pavimento di marmo del settimo piano mentre un agitato Troll di Montagna cercava di afferrare Harry.
 
Ma perché non ha una clava?
 
Pensò il ragazzo ricordando il primo anno.
-Stupeficium! Stupef...- poi Harry sgranò gli occhi sorpreso da quella idea improvvisa -Bombarda Maxima!- alzò la bacchetta verso il muro di pietra grigia e dei pesanti massi caddero sulla testa del povero Troll, sollevando così tanta polvere da far pentire Harry dell'idea avuta.
McLaggen riparò il muro con due Reparo e il Bambino Sopravvissuto usò un "Gratta e Netta" su tutto il corridoio.
Non volevano attirare anche la rabbia di Gazza.
 
-Ehy! Cos'è questo rumore?-
I ragazzi strisciarono piano contro il muro quando Harry vide due figure avvinghiate nell'ombra. Riconobbe una lunga chioma castana.
Quando la coppia, evidentemente disinteressata alla gara si separò, Harry vide chiaramente Ron Weasley, rosso dall'imbarazzo, stringere tra le braccia quella ragazza.
 
Di certo non dovrai preoccuparti della sua reazione quando andrai da Hermione.
 
Ma prima doveva trovare il tesoro.
 
 
 
 
-Congratulazioni, Signor Paciock. Lei e la professoressa Sprite avete fatto un'eccellente lavoro di squadra e trovato il tesoro.-
Silente alzò la piccola coppa argentata che egli stesso aveva riempito di caramelle e dolciumi.
Neville era rosso e aveva gli occhi lucidi, mentre la professoressa Sprite applaudiva entusiasta.
Piton mantenne una smorfia seccata. Se Weasley non fosse sparito nel bel mezzo della gara avrebbe vinto lui.
 
Non che importasse, ovviamente.
 
Harry sorrise mentre raggiungeva Hermione, era appoggiata alla porta della sala e giocherellava con la bacchetta.
Mentre la raggiungeva, Harry si accorse degli sguardi della Vane e di McLaggen. Quella sera doveva essere solo per loro due.
E quella non era l'atmosfera adatta.
 
-Scusa se ti ho quasi "rapita".-
Dalla Sala Grande sentirono un incredibile trambusto. Chissà cosa stavano facendo là dentro i loro compagni.
Probabilmente, i Grifondoro stavano festeggiando Neville per la sua inaspettata vittoria.
-Non me lo aspettavo...ho fiducia in Neville ma non mi aspettavo che vincesse.-
-È stato l'unico a pensare che il tesoro potesse essere nella stessa Sala Grande. Io non ci avevo minimamente pensato. Eppure è un'idea tipica di Silente.-
-Beh... ci ha fregati tutti.-
Sorrisero.
La Torre di Astronomia era sempre stata un buon posto dove stare in pace.
Le stelle brillavano luminose nel cielo notturno, anche se Harry ricordava che nelle storie della zia Petunia, beh...quelle che origliava dalle scale mentre lei metteva Dudley a letto, ad Halloween la notte era sempre tenebrosa e il cielo era coperto di nuvole.
-Perché dicono tutti che a Halloween il cielo è cupo?-
-Perché fa più paura. - spiegò Hermione con ovvietà.
-A me... non interessa il cielo. Mi basta guardare qua sotto per averne. -
Hermione appoggiò la fronte sulla sua spalla.
-Non ho mai amato questa festa. Da bambino rimanevo chiuso in casa. Non potevo neanche aprire agli altri bambini per dargli dolcetti. Ci pensava Dudley, così che io non potessi farmi amici.-
Harry sospirò ripensando alla sua infanzia, quando Hermione strinse il suo braccio.
-Vorrei poter fare qualcosa, sai?Mi sento impotente. Quando ti guardo e ti vedo triste o impaurito... vorrei poterti rassicurare e proteggerti. Io ho fiducia in te, Harry. Profezia o meno, io starò al tuo fianco. -
Hermione alzò il viso e arrossì all'intensità dello sguardo di Harry.
-Davvero?-
La voce del ragazzo era roca e Hermione non poté evitare di arrossire ancora di più.
-Io ci sarò sempre.- sussurrò così piano che si sorprese che Harry l'avesse sentita.
Il Bambino Sopravvissuto sorrise e le avvolse le spalle con un braccio.
-Mi basta sapere che ci sei... per essere felice.-
Harry si sporse in avanti e sfiorò le labbra di Hermione in un casto bacio.
 
-Anche a me. Mi basta saperti qui, al mio fianco.-
 
Dalla Sala Grande si sentì una voce urlare -Sono un professore! Mettetemi immediatamente giù! Ragazzi, vi prego! Ho paura delle altezze! Abbiate pietà! Vi promuovo tutti! Per favore, lasciatemi andare!! -
 
I due Grifondoro non vi prestarono attenzione, mentre le loro labbra si univano di nuovo.
 
E Halloween fu una festa speciale anche per loro.

















Ringrazio Tricebea e chiara__9797 :D













 
 
   
 
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