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Autore: Sophie_Lager    26/10/2013    2 recensioni
Laurel Lance se n'è andata, Freccia Verde colpisce ancora liberando la città dai criminali e Oliver Queen è più single che mai.
Che cosa può succedere a Katie, ragazza romantica e sognatrice, dopo aver conosciuto Oliver?
***
PAIRING: Katie [nuovo personaggio] x Oliver
RATING: La storia è ancora in fase di stesura, ma sono abbastanza sicura di non spingermi oltre il giallo.
GENERE: Romantico, principalmente. Ma anche un pò di avventura, parlando di Freccia Verde, ci sta.
AVVERTIMENTI: Nessun tipo di avvertimento, credo. Se non che NON vedrete Laurel, in nessuna occasione e per nessun motivo. Sorry.
Forse, e dico FORSE, ci sarà un leggero atto di romanticismo OCC per Oliver, ma essenzialmente lui rimarrà lo stesso, proprio come piace a noi! :3
DISCLAIMER: I personaggi non mi appartengono, né i diritti della serie.
NOTE: Spero che nessuna fan di Laurel mi odi per questo, ma poichè Laurel non ci sarà Oliver si dedicherà a tutt'altra ragazza... E spero che possiate, care fan di Oliver, immedesimarvi in Katie.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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PAIRING: Katie [nuovo personaggio] x Oliver

RATING: La storia è ancora in fase di stesura, ma sono abbastanza sicura di non spingermi oltre il giallo.

GENERE: Romantico, principalmente. Ma anche un pò di avventura, parlando di Freccia Verde, ci sta.

AVVERTIMENTI: Nessun tipo di avvertimento, credo. Se non che NON vedrete Laurel, in nessuna occasione e per nessun motivo. Sorry.
Forse, e dico FORSE, ci sarà un leggero atto di romanticismo OCC per Oliver, ma essenzialmente lui rimarrà lo stesso, proprio come piace a noi! :3

DISCLAIMER: I personaggi non mi appartengono, né i diritti della serie. 

NOTE: Spero che nessuna fan di Laurel mi odi per questo, ma poichè Laurel non ci sarà Oliver si dedicherà a tutt'altra ragazza... E spero che possiate, care fan di Oliver, immedesimarvi in Katie. 

Detto questo, non mi resta che augurarvi buona lettura. E vi aspetto tra le recensioni!
Baci! :*



***
CAPITOLO 8.

DECISIONI

 

Entriamo nel locale in silenzio. Lui mi precede. Io lo seguo senza esitazioni. Ma dentro di me c'è confusione, subbuglio. Che cosa gli dico? Con che coraggio inizio un discorso di questo tipo? Un discorso impossibile?

Sono ancora assorta nei miei pensieri, quando mi accorgo che lui si sta accomodando a un tavolo. Lo imito, sedendomi di fronte a lui. E' tutto così diverso dall'ultima volta; l'atmosfera è così tesa.

«Allora, bevi qualcosa?» Mi chiede lui, gentile come sempre. 

Per un attimo dimentico perché sono li. Dimentico tutto quello che devo dirgli. Dimentico il fatto che lui è un'assassino mascherato, e che nonostante abbia salvato delle vite, ha ucciso delle persone.

Poi cado di nuovo nella trappola dei suoi occhi. E ricordo tutto. 

«No, veramente preferirei di no. Vorrei fare una cosa veloce» Rispondo, tutto d'un fiato. Nonostante i miei programmi, in questo momento parlargli è la cosa più difficile che abbia mai fatto.

Lui mi guarda, e stavolta il suo sguardo è smarrito. 

Non avevo mai visto quell'espressione sul suo viso, finora. Nonostante le domande che potevano averlo turbato, la sua espressione era sempre rimasta forte e decisa. Questo invece deve essere fuori dai suoi piani, evidentemente.

Meglio così. Non voglio ferirlo. Meglio togliere il cerotto quando ancora non se lo aspetta, in modo da evitargli altro dolore.

Lui continua a guardarmi. Mi concedo un profondo respiro.

«Io so chi sei» Dico, semplicemente.

Lo scruto con attenzione, per cercare ogni piccolo cambiamento dal suo sguardo. Ma lui resta impassibile, immobile.

«Sai chi sono?»

«So chi sei» Ripeto, per sottolineare che non può giocare con me. Non più.

Ma la sua espressione non cambia. Anzi, si indurisce.

«Katie, che cosa stai dicendo?»

«Tu sei il Vendicatore, vero? Il Giustiziere di Starling City»

Ma lui reagisce in un modo che non avevo programmato.

«Ancora con questa storia!» Scoppia a ridere, spiazzandomi. Adesso sono io a non capire. Perché sta ridendo?

«Sei l'ennesima persona che cerca di svelare l'identità segreta di Freccia Verde, e nel farlo pensa a me. Devo proprio far rimuovere quell'articolo dal web, mi sta portando alla rovina» Continua lui, con il sorriso sulle labbra. Ma quando posa gli occhi nei miei, si tradisce. Il suo viso sorride, i suoi occhi no. Sposta lo sguardo, ma è troppo tardi. Non gli credo.

«Tu sei un assassino, Oliver. Hai ucciso delle persone!» Il mio tono di voce è basso, le mie parole quasi un sussurro. Ma la rabbia si impossessa di me. Non riesco a credere di essermi innamorata di un assassino.

Si, innamorata. Ora che ho pronunciato le parole ad alta voce, nella mia mente, capisco che è vero. Ma il mio amore era per Oliver Queen, non per Freccia Verde. Non per un mostro.

Le lacrime iniziano ad annebbiarmi la vista.

«Katie, che cosa stai dicendo?» Ripete lui, sulla difensiva. Prova a salvarsi, ma non ci riuscirà.

«Non negarlo, Oliver. Io ti ho visto. Tu mi hai salvato, sabato sera in quel vicolo. Ma hai ucciso davanti ai miei occhi. Hai ucciso!»

Lo fisso, sperando che finalmente la smetta di tentare di salvarsi in extremis, ma lui non si muove, non cambia espressione. E' serio, quasi arrabbiato anche lui, ma non risponde. Mi fissa a sua volta, senza parlare.

«Non cercarmi più» Sussurro, sull'orlo delle lacrime. Mi volto ed esco dal locale più velocemente possibile. Per non scoppiare a piangere.

Prima di uscire, sento la voce di Oliver.

«Katie, aspetta!»

Ma è troppo tardi.

 

Mi sveglio. E' presto, forse sono le 5. Potrei dormire ancora, è sabato. Dovrei prepararmi per qualcosa di eccitante da fare stasera. Ma proprio non ci riesco. Non voglio fare niente. Voglio soltanto starmene qui seduta a piangermi addosso. 

Quando sono tornata a casa, quella sera, ero in lacrime: le guance arrossate, il trucco sparso per tutto il viso, i capelli in disordine. I miei occhi neri sembravano due grandi laghi. E stavolta non ero riuscita a evitare Stephanie.

«Katie!» Aveva sussultato, vedendomi. Io avevo cercato di ignorarla, di andare nella mia stanza e chiudere la conversazione. Ma lei mi aveva preceduto, mi aveva preso i polsi. Io avevo distolto lo sguardo, ma lei aveva già capito che qualcosa non andava.

«Katie, che c'è? Che cosa è successo?» 

Io continuavo a piangere

«Katie, parlami. Che cosa è successo?»

Che cosa potevo dirgli? Che avevo baciato un'assassino? 

Non potevo raccontare i particolari. Non sarebbe finita bene.

«Io e Oliver… Non… Non…» Il singhiozzo per il pianto non mi faceva parlare. Non riuscivo a completare una parola. Presi un respiro profondo, e conclusi: «Io e Oliver abbiamo chiuso.»

E si poteva dire che fosse così. La nostra storia durata poche ore si era conclusa così, dopo un bacio. In realtà, mi sembrava di conoscere Oliver da una vita. E il ricordare che l'ultima frase che gli avevo detto era "non cercarmi più" mi faceva stare male.

 

Scuoto la testa, cercando di mandare via quei ricordi. Il sabato deve essere un giorno di festa. Di relax assoluto. Così decido di cedere a Steph: dopo il mio ritorno a casa, quella sera, mi aveva fatto promettere di uscire con lei. Shopping, questo era il programma. E in effetti un po' di shopping con Steph mi avrebbe fatto bene. Un giorno di relax come una normale ragazza di 22 anni. 

Usciamo nel primo pomeriggio, e la giornata si trasforma: i miei programmi sarebbero stati divano, plaid e tv, nel migliore dei casi. Classica giornata da poveretta mollata dal ragazzo. Peccato che i ruoli fossero invertiti, e che quindi sul divano con la copertina ci sarebbe dovuto essere Oliver. 

Magari era così.

Girando per negozi, trovo un carinissimo vestito da sera, rosa antico, incredibilmente corto ma allo stesso tempo elegante, con gonna ampia in vita e immancabile cinturino nero per completare il tutto. Costa un occhio della testa, ma non ho più il mio vestito nero: dopo l'aggressione, esattamente una settimana fa, l'avevo fatto sparire. Sarebbero state troppe domande a cui Steph o chiunque altro avrebbe voluto trovare risposta. E io non potevo certo farlo. Ormai avevo preso una posizione.

Il pomeriggio continua con un una cioccolata calda e un po' di chiacchiere, solo io e Steph. Come facevamo tempo fa, quando ancora i ragazzi non erano nel centro dell'universo della mia amica. 

Chiacchieriamo, ridiamo, parliamo di tutto e di più. Fuorché dei ragazzi. E per un po' il pensiero di Oliver mi lascia.

Poi però il telefono di Steph suona, e il sogno finisce.

E' Tommy.

Sapevo che si sarebbero visti, questa sera, ma una parte di me sperava che lui avesse -per causa di forza maggiore- dovuto annullare l'appuntamento. Speranza vana. Sarei rimasta sola con i miei pensieri.

E così è.

Torniamo a casa, mentre io mi meraviglio per la mia bravura: il mio falso entusiasmo sembra così vero che potrei ingannare me stessa. Non voglio far sapere a Steph che sto male, non voglio farla preoccupare per me. Voglio che almeno lei si diverta.

 

«Mi raccomando, non startene qui tutta la sera» Mi dice lei, severa, mentre si infila il soprabito. Fuori i lampioni stanno iniziando ad accendersi.

«Ti ho promesso che esco» Le ripeto per l'ennesima volta, mentendo. Sono piuttosto brava a farlo, constato. E non credo che sia un pregio.

«Bene, mi fido» Risponde lei, sorridendo, mentre si chiude la porta alle spalle e mi saluta con un cenno della mano.

La porta si richiude. Ecco fatto.

In un primo momento, penso davvero di rimanere a casa, infrangendo immediatamente la promessa fatta a Steph.

Una parte di me però si lamenta, non contenta della cosa, e una parte di me…. Beh, quella parte pensa a Oliver.

Oliver. Dolore.

Oliver.

…E se lo rivedessi?

No. Non posso. Perché dovrei?

Oliver.

E se lo incontrassi di nuovo?


Corro in camera, con un progetto assurdo in mente.  Mi infilo in una volata il vestito nuovo, poi i tacchi, lascio i capelli sciolti e il viso così com'è, ancora truccato dal pomeriggio fuori. Afferro al volo una pochette ed esco in strada.

Devo andare al Verdant. Devo tornare nel locale di Oliver.




***
SPAZIO AUTRICE


Salve! :)
Inanzi tutto scusate il ritardo, ma davvero non ce l'ho fatta a postare prima, nè a rispondere alle recensioni... I'm so sorry!
Spero che il capitolo piaccia, è un pò più lungo del solito, per farmi perdonare ^^
Da adesso ci saranno importanti svolgimenti, questo è certo! 
Detto questo, vi saluto! Ci vediamo nella zona recenzioni ;)

Bacio!


Sophie Lager

  
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