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Autore: Anima1992    29/10/2013    4 recensioni
Salve a tutti questa è la mia prima storia su questa sezione beh allora qui abbiamo un Roxas aggressivo e scorbutico ma popolare in tutta la scuola affianco a lui ci sono solo tre persone di cui si fida ciecamente Axel Demyx e suo fratello gemello con cui è in simbiosi e riesce anche a parlare telepaticamente.
la vita del nostro protagonista verrà stravolta piano piano dall'amore
beh spero di avervi incuriosito
^^
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Il biondo lo guardò con sfida -Scommetti?.- Axel annuì e allora lui si avvicinò alla ragazza dove appoggiò il braccio sull'armadietto affianco a quello di Naminè, e la lasciò di stucco con un bacio sulla guancia.
-Buongiorno bimba come stai?- Lei si accarezzò la parte del viso dove il biondo l'aveva baciata e arrossì.
-Bene tu Roxas?-
Lui sorrise sensuale- Bene adesso che ti ho visto- Se era possibile lei diventò ancora più rossa dei capelli di Axel, a quel punto il biondo ne approfittò e la prese per il mento con due dita, l'avvicinò a pochi centimetri dalle sue labbra.
-Ti va bene se ti accompagno a casa?- Gli soffiò sulla bocca di lei che annuì visibilmente in ansia
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axel, Demyx, Naminè, Roxas, Xion
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
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-Roxas! Dai svegliati, dobbiamo andare a scuola!-

Sora ormai stava cercando di svegliare il fratello da tempo, ma lui essendosi addormentato tardi non lo sentiva, e continuava imperterrito a dormire.

-Roxy!!!!!- Urlò ancora.

-Ancora non sei riuscito a svegliarlo?- Disse Zexion apparendo sull'uscio della porta, Sora in risposta scosse lievemente la testa.

Il cugino si mise una mano sotto il mento e sorrise vittorioso.

-Vai di sotto, fai colazione ci penso io.-

Sora obbedì e andò a mangiare, Zexion si chinò vicino all'orecchio di Roxas.

-Ehi Roxas, di sotto c'è una ragazza che vorrebbe parlarti.-

Roxas aprì di scatto gli occhi e guardò il cugino con uno sguardo sorpreso.

-Naminè? E di cosa vuole parlarmi?-

-Non lo so, ma lo scoprirai a scuola.- Zexion lasciò la camera con una risata crudele, mentre Roxas studiava mille modi per ucciderlo, sbuffò, era stanchissimo non aveva per niente voglia di andare a scuola.

Sbuffò e con poca voglia si alzò dal letto, quando fu in piedi gli prese un giramento di testa, che per fortuna durò un attimo, così una volta ripreso si diresse in bagno dove si lavò e si mise la divisa scolastica, e scese al piano di sotto per fare colazione.

-Roxy! A che ora ti sei addormentato?.-

-Non rompere- Rispose al fratello che lo guardò sospettoso.

-Dai mangiate, io oggi devo andare all'università a fare un'esame, quindi non so se mi trovate a casa quando arrivate a casa.-

-Difficile?- Chiese Sora.

-No, niente di particolare tranquillo.- Zexion guardò l'orologio che aveva al polso. -Beh abbastanza tardi per andare, quindi a dopo ragazzi.-

Uscì di casa, e Sora scrutò il fratello che si reggeva a malapena in piedi.

-Roxy ma sei sicuro di stare bene? Sei pallido...-

Il biondo a quel punto lo guardò con aria assente e annuì.

Finirono di mangiare e ognuno andò a prendere la propria moto e si diressero a scuola, dove ovviamente nel parcheggio trovarono Axel e Demyx.

-Ciao gnomi!- Salutò Axel.

-Ciao Istrice!- Rispose Sora, mentre Roxas fece solo un cenno con la testa.

-Ma lo sai che anche oggi sembri uscito da un laboratorio di esperimenti umani?-Fece notare Demyx

-Grazie Demy...-

-Non era un offesa, ma seriamente ieri sembravi uno zombie, ma oggi beh...sembri uno zombie morto.-

-Sicuro che non è un'offesa?-

A interrompere quel momento fu Kairi che si avvicinò verso i ragazzi con aria furibonda.

-Tu!- Gridò puntando Roxas.

-Piacere, Roxas...- Rispose ironicamente il biondo.

-Non c'è niente da scherzare! Perchè l'hai fatto?-

-Se mi dicessi almeno cosa...- Roxas in quel momento era molto stanco e affaticato, non aveva proprio voglia di sentire urlare Kairi.

-Hai baciato Naminè! Le hai rubato il suo primo bacio.- Il biondo sbuffò e si strofinò gli occhi.

-Kairi, dai lascialo stare, sono cose che si devono aggiustare loro.- Intervenne Sora, nella speranza di calmare la rossa ma ottenne proprio l'effetto contrario.

-Ed è per questo che li hai lasciati soli vero?-

-Io? Sei forse impazzita? Eravamo divisi in quel momento...-

-Bene allora spostati che voglio dirne quattro a tuo fratello.-

-Ma...-

-Lascia stare Sora, falla sfogare e poi andiamo in classe, se no stiamo qui tutta la mattina.- Lo interruppe Roxas.

-Certo, per te significa solo sfogarsi vero? Non te ne importa dei sentimenti delle persone, solo di te stesso. Forse è per questo che sei sempre stato solo.-

In quel momento Roxas sbarrò gli occhi, le parole di Kairi gli entrarono dentro, ferendolo nel profondo, aveva colpito una parte di lui che soffriva, non sapeva che fare, da una parte voleva prenderla a pugni, dall'altra andarsene e tenerla lontana dal fratello.

Sora in quel momento era anche lui bloccato, sentiva l'emozioni di Roxas e nello stesso tempo la sua delusione saliva sempre di più.

Si parò Axel tra Kairi e Roxas.

-Roxas non è più solo, al contrario tuo, non credo che Sora ti rivolgerà mai più la parola.- Si interruppe notando una chioma bionda correre verso di loro.

-Oh guarda sta arrivando la tua amichetta, e la vedo anche arrabbiata.-

-Kairi! Maledizione ti avevo detto di lasciare perdere! È successo, non ci si può fare niente.-

-Naminè porta via la rossa in calore prima che la seppellisca viva.- Concluse Axel, la bionda non perse tempo e portò via Kairi che era rimasta impalata a guardare Sora.

Dopo che le ragazze furono abbastanza lontano, Axel e Demyx notarono gli sguardi assenti dei due gemelli.

Sia Sora che Roxas in quel momento avevano la mente affollata di pensieri e immagini, delusi e affranti si avviarono verso la classe.

-Ragazzi...- Li fermò Demyx

Entrambi si fermarono.

-Noi ci saremo sempre per voi, per qualsiasi cosa.- Aggiunse ancora Demyx.

-l'ho già sentita questa frase, e tu Sora?-

Il fratello in risposta annuì e continuarono per la loro strada, lasciando Demyx e Axel soli.

-Axel, cosa possiamo fare?-

-Quella è stata veramente una vipera, sfruttare il passato di Roxas per dargli contro, sono solo contento del fatto che facendo ciò ha perso anche Sora.-

-Forse la perdonerà...-

-Non so se hai visto lo sguardo di Sora, era molto deluso, non credo che si risolveranno tanto in fretta le cose...-

-E per il piano?-

Axel in risposta fece le spallucce e guardò in alto.

-Dovremo aspettare, senza Sora è tutto più complicato, poi metti che Naminè è anche peggio di Kairi? Insomma sai che bella palla al piede che daremo al nostro caro amico?-

Andarono in classe pure loro sentendo la campanella.

Nel frattempo Roxas e Sora erano già in aula, non parlarono con nessuno, si sedettero ognuno sul proprio banco, in silenzio, presi dai ricordi e pensieri.

Tutti notarono lo strano silenzio che veniva dai gemelli, ma in modo più preoccupato li guardò Xion, non aveva più parlato tanto con Roxas da quando avevano avuto quella piccola discussione in mensa, ma era già dimenticata, si sapeva che tra loro due non scorreva buon sangue, eppure in quel momento lei era in pensiero per quel ragazzo.

Quando però si stava per avvicinare suonò la seconda campanella che dava inizio definitivamente alle lezioni.

Roxas e Sora non ascoltavano il professore, e così dopo un po' di tempo fu il biondo a provare a parlare con il fratello.

Sora, come ti senti?

Domanda stupida, ma che comunque significò molto per il moro.

Sono deluso Roxas, non me l'aspettavo, non da Kairi...

Quindi cosa farai con lei?

Non lo so ancora, ma una cosa è certa, niente è più come prima.

Roxas non gli disse più niente, poteva percepire che il fratello non era in vena di parlare, lui dal canto suo si era già ripreso, era rimasto male è vero, ma perchè non se l'aspettava, e sopratutto rinfacciargli il passato era stata una grande cattiveria.

Voleva però comunque stare accanto al fratello, che al contrario suo stava soffrendo, non sapeva esattamente cosa fare, ma qualcosa si sarebbe inventato.

I suoi pensieri furono interrotti dalla professoressa Larxenne che entrò in classe particolarmente entusiasta.

-Scusi professore se interrompo la lezione ma ho una comunicazione importante per la classe.-

L'insegnante roteò gli occhi evidentemente scocciato dall'intrusione della donna.

-Allora ragazzi, la prossima settimana andremo in gita all'Isola Del Destino, studieremo i fondali e la natura, e ci riposeremo anche un pochino, per una settimana. Sarete accompagnati da me e il professore Luxord.

Adesso vi lascio e prossimamente vi arriveranno ulteriori dettagli. Arrivederci e buona continuazione.-

Tutti salutarono entusiasti la professoressa, e dopo pochi minuti tornò tutto alla normalità, riprendendo così la lezione.

Roxas si sentiva un po' osservato, e capì subito che quella sensazione proveniva da Xion che spesso e volentieri si girava verso di lui.

Qualche volta dava un'occhiata a Sora che pareva essere già più tranquillo, sapeva benissimo cosa provava in quel momento, la delusione di un amico, un amore che non nascerà, l'abbandonò più totale dalla persona di cui ti fidavi ciecamente.

Si, le conosceva tutte quelle sensazioni, e sapeva che se ne usciva fuori in un modo o nell'altro.

Forse sarebbe stata un po' più difficile per Sora, erano pur sempre dieci anni d'amicizia, e doveva ammettere che al contrario del fratello a lui gli amici non sono mai duranti tanto, anzi con Axel e Demyx aveva stabilito un record.

Come sempre le prime quattro ore che precedevano il pranzo erano lunghissime e infinite.

Infatti a metà mattinata Roxas iniziò di nuovo ad accusare dei giramenti di testa, si sentiva stanco e debole, e iniziava a sudare, ma non per il caldo, c'era qualcosa dall'interno del corpo che non andava, così chiese di andare in bagno, forse doveva solo rinfrescarsi il viso.

Il professore acconsentì e con molta fatica si alzò dal banco.

-Vuoi che qualcuno ti accompagni? Non hai una bella cera.- Gli disse il professore.

In risposta scosse lievemente la testa, e cercò di mettersi dritto, era già da un po' che il fratello lo guardava preoccupato, e infatti si stava alzando anche lui, ma Roxas lo fermò.

Riuscì ad uscire fuori dalla classe, e prima d'entrare in bagno diede un'occhiata da fuori per vedere se c'era Axel, gli aveva messo paura da quel giorno che se l'era ritrovato al buio ad aspettarlo.

Per fortuna era vuoto, e con molta fatica si avvicinò al lavandino e si sciacquò il viso con l'acqua fredda, sembrava andare molto meglio, così decise di tornare in classe.

Mentre percorreva il corridoio però si sentì di nuovo mancare, iniziò a vedere pallini neri, si appoggiò al muro, ma non servì a molto, le gambe tremavano e un senso di vertigini lo invase, finché non venne mancare completamente, svenendo in mezzo al corridoio.

Per sua fortuna in quel momento passò una ragazza.

 

-Mi raccomando, fate i bravi con zio finché portiamo Ventus dal pediatra.- Disse una donna dai capelli azzurri a corti.

-Va bene mamma- Risposero due bimbi.

-Mamma voglio restare con Roxy e Sora, porta papà dal veterinario.- Aggiunse un bimbo dai capelli biondi.

-Amore innanzitutto noi stiamo andando dal pediatra, il veterinario è per gli animali, e papà non deve fare nessun controllo.- Disse di nuovo la donna.

-Beh se dovessero portare Terra a curarsi sicuramente sarebbe dal veterinario.-

-Ehi Cloud ti devo ricordare chi è il maggiore a suon di botte?-

-No, grazie fratello.-

 

 

Aprì gli occhi di scatto, il respiro era veloce e tutto era sfocato, si sentiva la fronte umida e non capiva dov'era.

Aveva sognato l'ultima volta che aveva rivisto la sua famiglia, se ne stupì perchè non era mai successo da quando erano morti.

Cercò di calmarsi e di riprendere gli ultimi ricordi, stava andando in bagno poi è uscito e infine il buio.

Cos'era successo? Dove si trovava?

Si guardò intorno e non vide nessuno.

-C'è qualcuno?-

La tenda si aprì di scatto mostrando una ragazza con i capelli biondi che portava con tante piccole treccine, riunite in una coda, non era molto alta, ma la cosa che colpì di più Roxas furono gli occhi, sembrava che al posto delle pupille avesse una piccola spirale, ed erano verdi.

-Oh finalmente ti sei svegliato! Sei lì che dormì da due ore sai?.- Disse la ragazza.

-Dove sono? Chi sei?-

-In infermeria! Piacere sono Rikku ti ho trovato in corridoio, e ti ho portato qua, con l'aiuto del bidello ovviamente, mamma è andata un attimo a vedere un ragazzo di un'altra classe, ma tra poco dovrebbe essere qua così ti visiterà, a quanto pare hai la febbre.-

-Ehi ma fermati! Ti ho fatto due domande e mi stai facendo il resoconto della mattinata.-

-Oh, scusa tendo ad esagerare, come ti senti?-

-Stordito...e tra poco sordo, chi è tua mamma?-

-La dottoressa della scuola, mi sembrava ovvio.-

Non sapeva neanche chi era la dottoressa. Notò subito la mancanza di Sora, e gli sembrò molto strano dato che doveva aver sentito qualcosa, così con gli occhi iniziò a cercarlo, senza riuscirci.

-Oh tuo fratello è venuto un paio di volte ma mamma l'ha rispedito a calci in classe dicendo che poteva restare tranquillo.-

-E tu sei rimasta?-

-Io non faccio parte della scuola, sono qui come aiutante!-

-E perchè hai la divisa scolastica?-

-Per mimetizzarmi!.-

In quel momento gli sembrò d'avere davanti un alieno, per mimetizzarsi? Scosse la testa e decise di non pensarci.

-Beh grazie per avermi aiutato ma torno in classe.-

-Fermò lì.-

Disse una donna entrando in infermeria, era alta più di Rikku e aveva i capelli neri raccolti anche lei in una coda, e vestita con il camice bianco.

-Lei è...-

-Dottoressa Lulu, e tu sei Roxas giusto?-

Il ragazzo un po' intimorito da quella donna annuì solamente.

-Bene, da quanto tempo stai male?-

-Non sapevo neanche di stare male.-

-Beh sorpresa! Rikku ti ha trovato e quando ti ho portato qui avevi ben quaranta di febbre, stavamo per portarti in ospedale ma tuo fratello è venuto in corsa qua, e il tempo di mandarlo via sembravi aver riacquistato un po' di colore, così ci siamo limitati a chiamare i tuoi genitori.-

-Immagino che gli avete trovati...- Disse ironicamente triste.

-No, abbiamo trovato un certo Zexion che sta venendo a prenderti, siccome non puoi tornare a casa da solo essendo che stai ancora male.-

-Non c'era bisogno di disturbarlo, potevo aspettare la fine della scuola e andare a casa con mio fratello.-

-Per ora, grazie alla medicina hai solo trentasette di febbre ma ci metterà poco ad aumentare di nuovo. Tuo fratello mi ha detto che è da ieri che sei stanco e dormi tanto.-

-Si e allora? Come ogni giovane.-

-Per quanto uno sia giovane andare a dormire alle dieci di sera e svegliarsi alle due del giorno dopo non è normale, sei sotto stress?-

-Mi sembra d'essere a un interrogatorio..-

In quel momento suonò qualcosa nella tasca della dottoressa, appena prese in mano l'oggetto, che sembrava un cerca persone, sbuffò.

-Ma che cavolo hanno gli studenti oggi? Rikku devo andare un attimo in un'altra classe, controlla che il paziente stia sdraiato, vado ad avvertire anche il fratello che si è svegliato, così si tranquillizza.-

-Certamente mamy!-

Senza aggiungere altro la dottoressa uscì, Rikku si girò verso il paziente e sorrise.

-Scusala, oggi è particolarmente nervosa, sai è in un momento del mese particolare...-

E lui che pensava che Naminè era una tipa diretta, a confronto con Rikku non era niente, come poteva essere così confidenziale? E sopratutto cosa poteva rispondere?

Siccome l'imbarazzo stava prendendo il sopravento annuì solamente.

-Tu e tuo fratello siete in simbiosi vero?-

Roxas sbarrò gli occhi, nessuno l'aveva mai capito e ora una ragazza che conosceva appena da dieci minuti aveva già intuito tutto?

-Sai anche io voglio fare la dottoressa, e infatti studio a casa con un professore privato scelto appositamente dalla mamma! E in questo periodo stiamo parlando della simbiosi, e ho notato che neanche tempo di metterti sul lettino tuo fratello era già qua, se non è simbiosi questa!-

Gli stava venendo un terribile mal di testa ad ascoltare Rikku, parlava, parlava e non si fermava più, provava pietà per il suo ragazzo, se ce ne aveva uno.

Per fortuna a interrompere quel chiacchiericcio fu Zexion che fece la sua entrata.

-Roxas come...- Si bloccò appena incontrò gli occhi di Rikku, rimase incantato a guardarla.

Lui fissava lei e lei fissava lui, entrambi persi negli sguardi dell'altro, Zexion in più stava diventando rosso.

Il biondo a quella vista fece un finto colpo di tosse che sembrò riscuotere entrambi.

-Ehm..Salve sono Rikku.-

Roxas spalancò la bocca sorpreso, era da venti minuti che lui cercava di farla stare zitta e Zexion ci era riuscito senza problema.

-Zexion...-

Lui era già di suo di poche parole, più o meno.

-Lei è il padre?-

Roxas pensò che era completamente rincitrullita, si vedeva che lui e Zexion avevano pochi anni di distanza...magari scherzava.

-No! Sono il cugino, ci sono solo io che mi occupo dei ragazzi per ora.- Rikku sembrò sciogliersi e tranquillizzarsi.

Evidentemente non scherzava.

Per fortuna a interrompere quel momento al quanto imbarazzante per Roxas fu l'entrata della dottoressa.

-Salve, lei è il signor Zexion?-

Anche lui un po' intimorito rispose annuendo.

-Suppongo che sia il fratello o magari uno zio?- Nessuno ci azzeccava.

-Il cugino.-

-Non c'è nessun altro più vicino al ragazzo?-

-No, ma vivo con loro.-

-Capisco. Beh bando alle ciance, credo che Roxas soffra di un po' di stress, anche perchè a parte febbre e sudorazione non ha nient'altro, quindi consiglierei di lasciare il ragazzo a casa per una settimana in completa tranquillità. È tutto. Rikku vai in classe del ragazzo a prendere le sue cose.-

Rikku annuì e salutò Roxas in modo vivace, e un pochino più timidamente anche Zexion.

-Dai andiamo, ho la macchina qui vicino.-

Roxas con l'aiuto del cugino si alzò dal letto, e mentre stavano per uscire fuori dall'infermeria vennero fermati dalla dottoressa.

-Ah, signor Zexion, metta ancora gli occhi su mia figlia e sarà lei ad aver bisogno del dottore.-

Dire che impallidì, era poco, si sentì piccolo, piccolo, nessuno gli aveva mai parlato così, e probabilmente era la sua prima sgridata, Roxas dal canto suo rise sotto i baffi.

Senza dire nient'altro uscirono e videro Rikku venirgli incontro con lo zaino, ovviamente la madre non le diede neanche il tempo di scambiare due parole.

Quando furono definitivamente soli, il biondo decise di approfittarne.

-Tranquillo Zexion ha le sue cose, magari gli altri giorni del mese non è così acida.-

-Stai zitto.-

Salirono in macchina senza dirsi altro, durante il tragitto sembrava anche esserci silenzio finché Roxas non si ricordò di una cosa.

-Zexion ma l'esame??- Domandò allarmato.

Lui fece le spallucce e sorrise malinconico.

-Sarà per un'altra volta...-

Il biondo abbassò gli occhi e pronuncio un flebile “Mi dispiace” che però il cugino riuscì sentire.

-Se sapevo che ti volevano chiamare l'avrei impedito...-

-Ah ma allora c'è l'hai un cuore!- Disse Zexion sorridente.

Il biondo alzò lo sguardo e incarnò un sopracciglio.

-Per fortuna sono stato chiamato quando avevo già terminato, era più facile del previsto.-

Roxas sospirò contento e in un attimo il suo sguardo cambiò, da tranquillo ad arrabbiato.

-E allora per quale cavolo di motivo mi hai fatto prendere un colpo??-

-Piccola vendetta per prima.-

-Maledetto! E da ieri che mi sfotti, sono io che mi dovrei vendicare.-

-Non ti sfotto, ti ho dato un consiglio e stamattina mi serviva un modo per svegliarti, anche se mi rendo conto che dovevo lasciarti dormire.-

-Ti odio, ne sei consapevole?-

-Certamente, ma ricorda tra amore e odio c'è un filo sottilissimo.-

-Vai a cagare.-

-Andrò, e spero di pensarti.-

-Io ti penserò sicuramente.-

-Bene.-

-Benissimo!-

-Mi sembra d'essere tornato a quando avevo otto anni Roxas...-

-Forse li hai...-

-No, non intendevo quello. Quando ho visto Rikku, beh mi ha ricordato tanto quando tornavo a casa da scuola e mia mamma mi faceva trovare il mio dolce preferito, io la guardavo con occhi sognanti pensando che non avrei mai potuto provare una sensazione migliore, e mi rendo conto d'essermi sbagliato.-

Quelle parole lasciarono un po' sconvolto il biondo, qual'era stata la sua sensazione migliore fin'ora? Sapeva benissimo la risposta, ma non voleva ammetterla a se stesso.

-Ti innamori facilmente...-

Zexion scosse lievemente la testa.

-Non è amore, ma è qualcosa che potrebbe diventarlo, sai quella voglia di conoscerla, di parlarle, possiamo più dire che si tratta di un colpo di fulmine, se ci credi ovviamente, io essendo che sono un tipo con i piedi a terra, penso che probabilmente per ora è l'aspetto fisico che ci attrae, ma per altro, bisogna conoscersi.-

Conoscere...Quella parola rimbombava nella testa di Roxas, e voleva reprimere quella curiosità in qualche modo.

-E se non vuoi conoscerla?-

-Non la conosci, molto semplicemente, ma se tu ne hai voglia veramente in qualche modo ti sentirai sempre attratto da lei, e finirai per cedere.-

-Non hai paura della madre?-

-Beh, è solo uno dei primi ostacoli che si presentano in una coppia.-

L'ostacolo di Zexion era la madre, l'ostacolo di Roxas era se stesso, come si può sconfiggere qualcosa che non vuoi sconfiggerlo ma che comunque vorresti farlo?

Scosse la testa a quest'ultimo pensiero, non doveva assolutamente cedere, stava andando tutto bene, a parte la sera prima, ma quella era stata una svista che si poteva rimediare. Almeno in quel momento.

 

Arrivarono a casa e Roxas andò subito a sdraiarsi sul letto, ovviamente aiutato da Zexion dato che lui non si reggeva in piedi.

-Ti faccio una camomilla così dormi un po' prima dell'arrivo di Sora.-

Roxas annuì e ringraziò il cugino.

Quando rimase solo con i suoi pensieri prese in mano il cellulare e di nuovo ci fu quella voglia, ma quella volta non avrebbe ceduto, spense il telefonino e lo chiuse a chiave in un cassetto, e dopo chiamò di nuovo Zexion.

-Dimmi...-

-Nascondi questa chiave, e non darmela per niente al mondo.-

Zexion storse il naso, ma acconsentì.

No, non cederò per niente al mondo.

Pensò prima d'addormentarsi, senza il bisogno della camomilla.
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Com'è figo Zexion *_*

va bene a parte ste cavolate eccomi qua con un nuovo capitolo *_*

Cosa ne pensate? Qui vediamo Roxas combattere contro se stesso, e Zexion che forse ha trovato la sua donna....Lulu permettendo

beh come sempre vi ringrazio con tutto il cuore a tutti quanti, non ho molto da dire quindi vi auguro una buona serata e alla prossima ^^

 

   
 
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