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Autore: payne_ssmile    30/10/2013    3 recensioni
Lei è Nicole, Nicole James. Ha 16 anni, genitori divorziati e vive con sua madre, che spesso però lavora fuori. Avrebbero dovuto affidarla al padre, se non fosse che all'ultimo minuto è partito per l'Australia.
Quindi quando sua madre non c'è, va a dormire dalla sua migliore amica, Hope.
Suo fratello Liam... beh quando ha fatto 18 anni ha deciso di iniziare a viaggiare con gli amici, una comitiva di circa 20 persone. Le odia tutte e 20, tranne una: Niall, Niall Horan. Ha una cotta per lui dal primo giorno che ha messo piede a casa. Ma per ora, non avendo il coraggio di dichiararsi, sono solo migliori amici. Il rapporto con il fratello non è uno dei migliori, anzi. Si odiano a morte.
Nicole scopre di essere stata violentata a 14 anni, ma la presenza del suo migliore amico, era riuscita a farle dimenticare il terribile episodio. Spesso però, da quando lo ha ricordato, si ritrova a sentire una seconda presenza dentro di lei, che la spaventerà.
MY SPACE:
Spero vi piaccia il genere. Non ho messo rating rosso, giusto per lasciare a tutti la possibilità di leggere questa storia. xX
Genere: Commedia, Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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'Dai calmati... Vieni' mi afferrò per un braccio e mi tirò a sè.
'Ora ti lavo e usciamo. Devi solo stare tranquilla.' 
Posizionò il getto nel bassoventre
"Dai Devi stare tranquilla" avvicinò la mano, che bloccai con la mia tremante.
"Nic? Devi fidarti. Sono Niall non Lou-"
"N-Non lo nominare"balbettai.
"Scusa"
Un'altra fitta mi attraversò l'addome, facendomi tremare.
Prese ad avvicinare la mano.
Iniziò a pulirmi, mentre tremavo.
Avrebbe potuto sbattermi a terra e stuprarmi sulle note di ROCK ME.
"Non ti faccio niente" mi fece allargare leggermente, mentre piangevo nervosa ed impaurita.
"N-Niall... Non... Le gambe" balbettai
Lui stava cercando di pulirmi,  ma io mi stavo facendo male.
Le gambe tremavano.
"Non posso andare oltre. Ma stai rischiando" posò a terra il braccio della doccia.
Iniziai a singhiozzare.
Mi accucciai a terra, poggiando la testa sulle ginocchia.
"Dai" Niall si sedette accanto a me, cingendomi i fianchi.
"T-Ti... Ti amo" singhiozzai.
"Anche io"
"G-G... Grazie"
"Ti amo piccola"
Un'altra fitta.
"N-Niall"
"Calma. È tutto finito"
Le fitte iniziarono a susseguirsi. Una più dolorosa dell'altra.
"Niall" lo richiamai, come se avesse potuto placare il dolore incessante.
Iniziai ad urlare. Faceva troppo male.
"Shh, piccola"mi strinse a sè.
Ero stremata.
Sfiorai i suoi polpastrelli con i miei.
"Love you baby" mi sussurrò ad un orecchio.
Strinsi gli occhi. Cercavo disperatamente un modo per fermare il dolore.
"Niall, perchè Nic urla?" Sentii Liam bussar violentemente alla porta.
"Liam, ti prego. Sta male. Non fare casino. " si fece sentire il biondino.
Strinsi debolmente la sua mano.
"Cerca di calmarti piccola"
"Le... F-Fitte" balbettai, come se avesse potuto capire cosa stavo provando.
"Niall puoi aprire?" Fece Liam da dietro la porta, con un tono preoccupato.
"Solo se non le fai domande. Solo se non fai rumore"
"Sarò invisibile" 
Niall mi strinse la mano e poi si alzò per aprire la porta.
"La mia sorellina" Liam mi abbracciò da dietro. 
I singhiozzi si facevano meno rumorosi ma il dolore aumentava. Quelle fitte che due anni prima non c'erano state, ora mi stavano distruggendo l'addome.
Niall tornò accanto a me, mi strinse le mani e mi accarezzò le gambe, che stavano ancora tremando.
'Sei perfetta piccola. Non avrebbe dovuto farti quello che ti ha fatto. È solo uno stronzo. Io però ti amo davvero." il biondino mi sussurrò queste parole in modo dolcissimo, sottovoce, impercettibilmente. Poi mi strinse a sè, come stava giá facendo Liam.
"Scusate" farfugliai dopo poco.
"Di cosa?" Chiesero in coro.
"S-Se ...non fosse p-per me,...o-ora sarem-mo... tutti a ...casa. I-Invece... Siamo c-chiusi ... In q-questo bagno... T-Tra le mie urla e... I m-miei singhi-ozzi" balbettai a fatica.
"Non scherzare. Cerca di calmarti. I sensi di colpa sono l'ultima cosa che ti deve venire in mente ora. Non é colpa tua." Niall.
Di punto in bianco mi sollevarono, insieme, e mi portarono sul letto singolo della camera degli ospiti di casa Tomlinson.
"Forse qui stai meglio" 
Mi parve di sentire la puzza di alcol e i gemiti di Louis.
Probabilmente i miei occhi mi stavano tradendo, ma annuii.
"Oh non dirmi che..." Niall che continuava a fissarmi gli occhi aveva capito.
Erano sedici anni che passava il tempo a fissarmeli.
Aveva imparato un'arte impossibile ed inesistente: leggere negli occhi.
"S-Si... M-... Ma non... Fa... Niente" iniziai a tremare.
Sentivo le urla di Lou.

**
Aprii gli occhi.
Ero stesa sul letto singolo dove la sera prima mi avevano portato Niall e Liam.
Loro due, stranamente, non c'erano. Alzai gli occhi e notai sul comodino un foglietto appoggiato sul mio cellulare. Allungai il braccio con un po' di difficoltà lo presi.
'When u get up, call me c: Good morning' era la calligrafia di Niall. Abbozzai un sorriso e mi alzai. Mi parve di vedere la figura di Lou appoggiata allo stipite della porta, mentre rideva di me e mi urlava contro. 
Scacciai quel pensiero e tremante scesi le scale.
Trovai il biondino in cucina, ma prima di entrare persi l'equilibrio e caddi.
'Ti ho scritto di chiamarmi' il biondino si avvicinò e mi aiutò ad alzarmi.
'B-Buongiorno anche a t-te'
Notai un panno buttato a terra. 
'N-Niall. ' con un dito tremante indicai la pezza.
'Oh... Io non ho ancora... Pulito'
"N-Non c'é bisogno c-che copri" accarezzai il suo polso.
"Ormai..."
Gli sorrisi, o almeno ci provai.
"L-Liam?" Chiesi
"É andato a casa. Non fraintendere, ha visto che ti stavo vicino io è credeva di essere in più. Ho provato a farlo rimanere, ma ..."
Annuii.
"Che vuoi per colazione?" 
"Oh...N-Niente"
" non hai mangiato nemmeno ieri sera, devi pur mangiare qualcosa "
"Ho lo stomaco c-chiuso"
I miei panni erano piegati sul tavolo.
"H-Ha... Rotto... Il b-bottone dei miei jeans" balbettai, ricordandomi.
Mi strinse "è tutto finito"
"M-Mi... Ha allargato c-completamente le m-mutande" lacrime fredde iniziarono a solcarmi il viso.
"Shhhh. Non ci pensare" 
"Mi h-ha fatto malissimo" premetti debolmente una mano sul mio stomaco.
"Nic" 
"Ha iniziato senza preoccuparsi. A-Andava troppo v-veloce" iniziai a singhiozzare"R-Rideva, rideva di m-me. L-L' ho pregato di f-fermarsi. Lui è andato più v-veloce, p-più dentro"
"Piccola" 
"É e-entrato t-troppo, con t-troppa forza"
"Shhh" mi abbracciò.
"N-Niall... Ho paura. Ho p-paura che risucceda" 
"Non permetterò che succederà di nuovo"
"S-Scusa"
"Di cosa?" 
"Per tutto q-quello che ti sto facendo p-passare"
"No. Io-"
"Da quando s-sono caduta q-quella volta"
"Smettila, io ti amo. Farò questo ed altro per te. Ora vestiti e andiamo a casa" 
"I jeans sono rotti" affermai senza balbettii -vittoriaaaa. Nic si the winneeeeer-
"Se vuoi... Non so... Puoi metterti qualcosa di Louis"
Mi stai prendendo per il culo?
"No ok. Chiamo Liam e ti faccio portare qualcosa"
Stavo per rispondergli, quando il campanello suonò. 
"Sono Louis" fece una voce strafottente.
"Mettiti i miei pantaloni" mi sorrise il biondino. 
"Nic cazzo apri" forse credeva fossi sola. 
LOUIS' POV
Avevo visto Liam andare via, quindi Nic era sola. 
"Se non apri sfondo la porta e ti ammazzo" urlai. Il fratello della ragazza era fuori la polizia, quando l'ho visto. Nic aveva detto tutto, quando le avevo detto di non farlo. E Harry aveva parlato chiaramente "se non rispetta quello che le dici, falla fuori" non potevo farla fuori, ma se non le avessi fatto qualcosa, la avrebbe fatta fuori lui.
La porta si aprì e mi trovai Niall davanti.
"E tu qui che ci fai? Questa è casa mia! Esci!" Urlai prendendolo per il colletto della maglia.
Lui fermò il suo sguardo nel mio "Che vuoi ancora da Nicole?"
Gli tirai una ginocchiata al centro e lui gemette dolorante.
Lo scaraventai fuori e gli chiusi la porta in faccia.
"Niiiicoleee" urlai. 
Nella casa regnava il silenzio.
"Vieni fuori"
"Louis apri" la voce di Niall passò oltre la porta d'entrata. Iniziò a sbattere contro la porta.
Sentii un rumore provenire dal piano di sopra.
Salii le scale. 
"Nic" tuonai.
Sentii un singhiozzo strozzato.
In camera mia. 
Provai ad aprire ma era chiusa a chiave.
"Apri o la butto giù" urlai.
"Se non apri ti ammazzo. Ti strozzo"
Un altro singhiozzo. Stavo morendo dentro, ma dovevo per forza. 
La porta si aprì e mi trovai davanti la figura della ragazza.
"Buongiorno" sorrisi.
La buttai a terra e iniziai a tirarle calci.
Lei urlava. 
Stavo morendo dentro. Ma dovevo farlo. 
Mi fermai mi piegai su di lei e le tirai i capelli "Ti avevo detto di non dire niente"
Lei urlava.
Le tirai un pugno in pieno stomaco.
"Non ti è bastata la lezione di ieri eh?" 
"L-Lou-" le tirai uno schiaffo
"Sta zitta" 
La riempii di calci, poi la presi come un sacco e la buttai sul letto.
Era piena di lividi. 
Stava singhiozzando rumorosamente, si lamentava.
Le tirai un pugno sull'addome.
"Se ieri ti ho fatto male, ora muori" risi.
Le tirai giù i pantaloni e notai le sue gambe piene di lividi.
"N-Non f-farlo" singhiozzò lei.
"Invece si che lo faccio" sorrisi.
Cacciai un mazzo di chiavi dalla tasca e iniziai a tagliarla dove mi capitava. 
Urlava, si dimenava e io facevo tagli più profondi.
"B-Basta" urlò, coprendo con le mani la sua intimità.
Iniziai a rigargliele e lei urlava.
Stava sanguinando, per colpa mia. 
"Qui fa male?" Chiesi tagliandola sul polso.
Buttai le chiavi a terra e le sfilai i pantaloni. Lei si zittì. 
"Dammi le mani" afferrai i suoi polsi sanguinanti e li legai strettamente con i pantaloni.
Le mie mani, sporche del suo sangue, le strapparono di dosso la maglietta con la quale le legai le caviglie. 
Aprii il mio armadio e presi una gruccia.
Lei era zittissima, mentre fissava ogni mio movimento.
Iniziai a tirarle colpi con la gruccia mentre lei urlava.
Mi fermai. Non ce la facevo più. Non ci riuscivo a vederla soffrire.
"Riprenditi, vengo tra poco" uscii dalla stanza e scoppiai a piangere.
Scesi le scale e mi avvicinai alla porta, la aprii e trovai Niall.
"Vai dalla tua ragazza" singhiozzai.
NIALL'S POV
Finalmente la porta si aprì. Vidi Louis in lacrime.
"Vai dalla tua ragazza" singhiozzò.
Senza pensarci corsi su e aprii la porta da dove provenivano i singhiozzi.
C'era Nic, legata per polsi e caviglie, con solo il reggiseno addosso.
Era piena di lividi, di tagli, e sanguinava.
Ogni tanto urlava. 
Mi avvicinai a lei.
"Amore"mormorai. La baciai e lei iniziò a dimenarsi.
"Sono Niall piccola" le sciolsi i polsi.
Aveva gli occhi chiusi.
"Puoi aprire gli occhi" la accarezzai. Tremava.
Le sciolsi le caviglie e mi stesi accanto a lei.
"Nicole?" 
Il suo polso stava sanguinando in modo disumano. Le accarezzai il braccio.
"B-Basta" mormorò.
"È finito tutto piccola" la baciai ancora ma lei non sembrava ricambiare.







  
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