Le cuffiette premute a fondo nelle orecchie. La mente lontana, il corpo intrappolato in quel letto.
Troppi pensieri, troppe paure, ansie, parole, sogni e progetti che sarebbero periti con l’arrivo dell’aurora, come se la luce del sole li corrodesse con la sua presenza rendendoli inutili pezzettini di polvere che ti appesantiscono e creano scompiglio nella tua testa.
Dopo un numero infinito di canzoni e progetti, di illusioni e voli fatti tra luminosi sogni appesi al soffitto con fragilissimi fili di ragnatela, Harry decise di alzarsi dal letto.
Silenzio.
[...]
Harry si era perso dopo le prime tre battute iniziando a divagare su come sarebbe stato avere un altro corpo caldo addossato al suo.
Non avrebbe chiesto molto, solo un abbraccio, delicato, che ti fa sentire fragile, qualche coccola e magari anche un bacio, o un paio, di quelli che ti fanno venire gli ippopotami nello stomaco.
[...]
Gli diede le spalle per non fargli notare il verde dei suoi occhi tramutarsi in un cimitero di fantasie infrante.
***
Narry
Riferimento Larry
Sesso slash