La porta della stanza si aprì; era Bast, che rimase sorpresa dalla scena che le si parò di fronte.
Andò subito da Nefes e la svegliò,
- (Bast): << Devi andare via subito, prima che ti scoprano!! Incoscienti che non siete altro; oggi il faraone riceverà molte visite; è il suo 19esimo compleanno! >>,
- (Nefes): << Cosa?? Non ne sapevo niente! Credo di essermi addormentata ieri notte! >>
- (Bast): << Zitta e vai adesso! Prima che si svegli! >>
- (Nefes): << Devo evitare di addormentarmi nella stanza di Atem, altrimenti mi taglieranno la testa, prima o poi! >> pensò.
Il palazzo era già pieno di nobili di tutto l’Egitto, che si erano recati a palazzo per rendergli omaggio, sperando di entrare così nelle sue grazie.
Tutti avrebbero banchettato con lui quel giorno, perché l’intero Egitto doveva essere in festa.
Le migliori danzatrici si esibirono insieme ai musicisti, per intrattenere faraone e ospiti durante il pasto.
Ma quando entrò, Nefes venne colpita dalla scena che si trovò di fronte.
Vide Atem, intrattenersi allegramente con una ragazza. Doveva essere sicuramente una nobile, e Nefes trovò che fosse molto bella.
Aveva gli occhi color del mare, incorniciati da un leggero tratto nero, che le allungava l’occhio; la bocca era una rosa in fiore e il suo corpo era fasciato, da un’elegante veste trasparente, che esaltava le sue forme. Sui capelli, una corona a forma di anatra dalle ali spiegate, le incorniciava il bel viso.
Anche il faraone era ancora più elegante del solito e sembrava divertirsi.
Entrambi, compivano armoniosi movimenti durante il dialogo; testimonianza delle loro nobili origini.
Nefes si esibì, ma il faraone non la degnò di uno sguardo, continuando a parlare con la principessa egizia.
Le ore passarono allegramente, ed era già sera tardi, così Atem, decise di tornare in stanza per riposare; ma trovò la porta aperta.
Entrò e vide Nefes, elegantemente vestita come una nobile. Lui rimase immobile.
- (Nefes): << Ho pensato, che se mi fossi vestita bene voi sareste stato più felice di stare con me. Me l’ha dato Bast! >>
- (Atem): << Sei una sciocca! Non è di certo un vestito a rendermi più, o meno felice >>
- (Nefes): << Se il mio vestito non cambia niente, allora magari il vino si! >> disse indicando delle brocche alle sue spalle,
- (Atem): << Può darsi! >> sorridendo.
- (Nefes): << Posso farvi una domanda?
- (Atem): << Parli di Nut?! La conosco da molto tempo. Hai ragione è molto bella; ma è troppo avida e desiderosa di potere per i miei gusti. Crescendo, il padre, le ha praticamente insegnato a utilizzare la sua bellezza, per annebbiare la mente dei giovani nobili egizi. A quanto pare, la sua sete di potere, l’ha spinta addirittura fino a me. Comunque, tu oggi non hai dato il massimo; qualcosa ti turbava, ora so cosa… >>
- (Nefes): << Ho danzato esattamente come le altre volte, e voi non mi avete degnato di uno sguardo, quindi non potete saperlo >>
- (Atem): << Non sarai per caso gelosa?! Se non ti guardo, vuol dire che non sei più in grado di attirare la mia attenzione, non credi? Non dovresti avere legami sentimentali con me, io non ho niente da offrirti! >> disse serio.
- (Nefes): << Cosa?! Io non ho quel tipo di interesse nei vostri confronti, non sono stupida! Siete voi che mi stuzzicate in continuazione, e mi confondete! >>,
- (Atem): << Sei tu che ci vai troppo facilmente! >>,
- (Nefes): << Ci andrebbe chiunque comportandosi come voi fate con me! >>.
- (Atem): << Facciamo una prova! Io rimango qui, seduto e il tuo scopo, è mandarmi in confusione; come faccio io con te, e vedremo chi ha ragione. Ti mostrerò che è sempre possibile restare lucidi! Ma devi esibirti meglio di oggi, se vuoi almeno attirare la mia attenzione >> disse compiaciuto.
- (Nefes): << Siete davvero irritante quando fate così! Va bene, accetto! >>
I suoi movimenti, erano sensuali e casti allo stesso tempo; quel bel vestito, svolazzando, scopriva zone che non avrebbe dovuto, ma Nefes non se ne curò.
Atem inizialmente sembrò divertito, ma dopo un po’ girò lo sguardo altrove, fingendo di essere annoiato.
- (Atem): << Mi sto annoiando!! Ho già visto queste… >> ma sgranò gli occhi, perché improvvisamente, si trovò Nefes a pochi centimetri dal suo viso, seduta, a gambe divaricate, sulle sue cosce.
Era inutile continuare, non avrebbe mai ceduto con lei, così si fermò.
Aveva ancora quel bel viso tra le mani e iniziò, d’istinto, a disegnarlo con le dita; Atem chiuse gli occhi.
Sembrava quasi, che quei perfetti lineamenti, fossero stati scelti dagli dei in persona.
- (Nefes): << Sai qual è stata la prima cosa che ho pensato quando vi ho visto faraone? Che siete davvero un bel ragazzo, è un peccato che siate un re! >>.
- (Atem): << Stai provando ancora a mandarmi in confusione? >>,
- (Nefes): << No, so bene che non ci riuscirò mai. Forse avete ragione, mi sto legando sentimentalmente a voi, perché anche adesso, basta il vostro respiro per non farmi capire più niente! >>
Improvvisamente lei si bloccò e si alzò di scatto.
- (Nefes): << Perdonatemi, mio signore, il vino mi fa sempre esagerare! Credo sia meglio che io vada! >> fece un inchino e si girò.
<< Mi caccerà >> pensò subito lei; ma il faraone si avvicinò, le prese dolcemente il viso, chiuse gli occhi e la baciò sulle labbra.
Nefes rimase bloccata, ma alla fine si lasciò andare e schiuse la bocca, lui le accarezzò la lingua subito, la ragazza ne rimase inebriata. Sentiva il viso andarle in fiamme e il cuore scoppiare, mentre assaporava quelle morbide e calde labbra; sentì il profumo della sua pelle e le venne quasi da svenire.
Atem la strinse a se prendendola per i fianchi, lei gli strinse le braccia al collo.
Entrambi erano ormai in estasi, fermarsi era impossibile.
Il faraone la buttò sul letto e le sollevò delicatamente la veste, lei si abbandonò al piacere. Fecero l’amore come mai prima di allora.
Trascorsero l’intera notte in dolci e pericolose effusioni.
- (Nefes): << Buon compleanno mio bel faraone! >>