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Autore: Kurotsuki    02/11/2013    6 recensioni
"Inuyasha? Spesso vieni a prendermi nel presente e così volevo sapere…volevo sapere se per te la mia presenza qui è così importante”.
Kagome ama Inuyasha ma i sentimenti di quest'ultimo sono molto confusi e non riesce a rendersi conto di ciò che per lui è veramente importante. Come si comporterà il mezzo demone?
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
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«Visto cosa succede a finire in un posto del genere da sola?» Disse rivelandosi a me.
«Ero preoccupato e così sono venuto a cercarti. Mi sei mancata tantissimo.» Continuò stringendomi forte a se.
«I…Inuyasha?» Chiesi intontita. Era impensabile che proprio lui mi dicesse quelle parole, specialmente dopo quello che era successo pochi minuti fa.
«Stai bene?» Continuai sempre più stranita.
«Certamente. Sono accanto alla mia amata, come potrei non stare bene?»
Quella risposta era così smielata che mai sarebbe uscita dalla bocca di Inuyasha. Subito mi liberai dal suo abbraccio e appena fui a debita distanza mi rivolsi a quell’essere che aveva assunto le sembianze del mezzo demone a cui mi ero così tanto affezionata.
«Avanti, dimmi chi sei?!» Domandai impugnando arco e frecce. «Che disdetta, mi avete già smascherato. E io che volevo continuare a giocare un po’.» Rispose mutando forma. Questa volta, il suo aspetto era quello di un normale giapponese dell’Epoca Sengoku, nessuno avrebbe mai sospettato di lui, eppure quell’aura era inconfondibile. D’un tratto mi sentii come paralizzata, sentivo i muscoli contrarsi sempre di più, come se una forza invisibile premesse sul mio corpo.
«Dannazione, devo liberarmi e avvertire Inuyasha. Ma come faccio?!» Ero in una situazione imbarazzante: avevo litigato con Inuyasha, mi ero persa e adesso chiedevo il suo aiuto. In un momento del genere dovevo mettere da parte l’orgoglio pensare a ciò che andava fatto.
«Oh oh. A quanto pare la mia gattina è in trappola. Com’è carina!» «Ma che diavolo vuole questo da me?!» Pensai.
«Chi sei? Cosa vuoi da me?!» Gli urlai.
«Susu, non fare la gattina cattiva con me. E poi mi pare di avertelo già detto no? Sono qui per i frammenti di sfera in tuo possesso.»
Rispose accarezzandomi una guancia.
Quelle mani così gelide mi fecero venire la pelle d’oca e le sue lunghissime unghia poi…che schifo, che schifo, che schifo!!!!
«Certo che hai proprio una bellissima pelle, voglio assolutamente assaggiarla.» Affermò appoggiando la sua lingua quasi a toccare le mie labbra. «AHHHHHHHHHH! Che schifo! Non bastava Miroku a fare discorsi da maniaco, adesso ci si mette anche questo demone pervertito?!?»
Dovevo mantenere la calma, sembrava un demone molto potente e io, immobilizzata com’ero, potevo fare ben poco. Era inutile sperare nell’arrivo di qualcuno: dopo averlo messo accuccia, quello stupido di Inuyasha sarebbe stato troppo arrabbiato per venirmi a cercare; Sango, Miroku e Shippo erano andati in ricognizione nei villaggi limitrofi approfittando della mia assenza e la vecchia Kaede… già, chissà dov’era finita.
«Allora?» Chiese porgendomi la mano.
«Eh? Che vuoi?» Risposi con nonchalance.
«I frammenti, mia cara.» Continuò quasi gentile.
«Oh mamma e ora che gli dico?!» Renderglieli era fuori discussione, avevamo raccolto quasi tutti i frammenti che componevano la sfera, non potevo certo regalargli i risultati di mesi e mesi di lavoro, avevamo rischiato la vita per recuperarli.
«Mi spiace, non li ho qui con me.» «Fa che ci caschi, fa che ci caschi, ti prego, ti prego, ti prego!»
Era l’unica carta che potevo giocarmi, nonostante la forza sembrava anche un po’ stupido quindi avevo buone speranze di farlo cascare nella mia trappola.
«Mi hai preso per uno stolto forse?!» Come non detto…
«Vuoi forse mettere in dubbio la mia ovvia intelligenza?!» Era evidentemente arrabbiato: l’aria circostante si fece più gelida e pensante, i suoi capelli, prima corti e corvini, adesso erano lunghi e argentei, i suoi occhi divennero cremisi e i suoi denti crebbero fino a diventare delle zanne gigantesche.
«Stupida ragazzina, se non vuoi rendermeli con le buone allora me li prenderò con la forza!»
Mi sentii in trappola: quella forza che prima mi teneva paralizzata, adesso stava per uccidermi, sentivo le ossa come spezzate e respiravo a fatica, la vista iniziò ad abbandonarmi.
«Chi sei tu e qual è il tuo vero aspetto?!» Domandai incurante delle circostanze.
«Vedo che riesci ancora a parlare. Beh, date le circostanze penso che potrei anche concederti il favore di rispondere alla tua domanda »
Rispose avvicinandosi a me nuovamente.
«Il mio nome è Morinobu e come hai avuto modo di vedere assumo le sembianze dell’essere che la mia vittima cela in fondo al suo cuore. Oggetti, piante, animali, ho il potere di tramutare tutto ciò che voglio, tranne i sentimenti purtroppo.» Continuò mentre prese ad accarezzarmi il viso.
«Voi umani siete delle creature alquanto divertenti sapete? Avete questo strano sentimento chiamato amore che vi condanna e vi incatena all’umano da voi prescelto, ma che pro? Io traggo forza dall’odio degli esseri umani e se dopo secoli sono ancora in vita è perché l’amore da voi provato pian piano ha iniziato a trasformarsi in odio.» Concluse fissandomi negli occhi.
Dopo quelle parole, persi completamente le forze, sentii una voce in lontananza ma ormai non riuscivo più a percepire nulla.
«Perché in un momento come questo mi torna in mente Inuyasha?»
Chissà perché ci pensavo… «Che sia davvero arrivata la mia ora? In momenti come questi arrivano sempre i rimpianti quindi…forse potrebbe essere così.» Avrei voluto rivederlo almeno un’ultima volta, avrei voluto chiedergli scusa e successivamente vedere quella buffa faccia fiera che era solito farmi in quei momenti. Si, avrei proprio voluto rivederlo. La pioggia continua a cadere incessante e io, persa fra quei pensieri, caddi in un sonno profondo.
Non so bene quanto rimasi svenuta ma appena riaprì gli occhi mi ritrovai legata appesa a dei rami di un gigantesco albero. La vista non mi era ancora tornata del tutto ma non ci volle molto a capire che quello non era il luogo nel quale avevo perso conoscenza, era buio e freddo e umido. La pioggia era finalmente cessata ma il luogo era circondato da una miriade di alberi altissimi, così folti da non lasciar penetrare la luce del Sole.
Due figure mi erano davanti, la prima era quella del mio nemico, colui che mi aveva intrappolata in questo posto, la seconda… riuscii a riconoscerla nonostante la scarsa vista di quel momento, era Inuyasha…chissà se questa volta era quello vero…
Qualcos’altro sembrava però cogliere la sua attenzione, era fisso a osservare la figura posta a pochi centimetri da me, quella figura che tante volte aveva sperato di incontrare fra la gente e che tanto l’aveva fatto sospirare fra malinconici ricordi. Dopo tanto tempo, come se nulla fosse successo, lei era li, Kikyo era tornata e lui era fermo, immobile, incredulo, davanti a ciò che mostravano i suoi occhi.


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Tadaaaaan >o<" Visto che non avevo nulla da fare mi sono affrettata a scrivere il 2° capitolo. Come vi sembra? Mi raccomando siate sinceri >w< Io sinceramente preferisco il primo, vorrei render e la storia il più emozionante possibile quindi ho preferito "allungarla" per creare suspancha XD Un bacione dalla vostra Kuro, al prossimo capitolo =^w^=
   
 
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