Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Riders98    02/11/2013    2 recensioni
Storia ambientata soprattutto fuori dalle mura, che tratterà il duro lavoro della legione Esplorativa, come si può capire dal titolo, e da tutti i problemi che devono affrontare ogni volta che escono dalle mura.
Ho intenzione di aggiungere almeno un paio di OC, quindi fatevi avanti! Se troverò qualche personaggio interessante, nonostante il numero sia stato superato, sarò ben felice di inserirlo.
Detto questo, godetevi la storia :)
Genere: Avventura, Generale, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
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Capitolo 4


Il racconto di Mikasa

 


Non appena aprì gli occhi, Mikasa si accorse di trovarsi dentro una stanza non troppo grande, distesa in un letto e con qualche ferita. Capì di essere nell’infermeria militare, ma non ricordava come fosse finita lì. Quando si voltò, trovò accanto a sé Teresa. Ricordava il suo nome perché gliel’aveva chiesto quando aveva mandato la ragazza e Lyar, l’altro messaggero, ad informare le altre squadre della loro situazione. Già, la sua squadra se l’era vista davvero brutta. Approposito, ma gli altri dov’erano?
Proprio mentre la sua mente era occupata da questi pensieri, entrò nella stanza Lyar, accompagnato da Lucinda, per controllare la situazione di entrambe le ragazze.
Quando Lucinda notò il risveglio di Mikasa, corse a chiederle il suo stato fisico e come risposta ottenne un semplice ‘’Sto bene, tranquilla.’’ seguito da un sorriso appena percettibile.

‘’Mikasa, ti va di raccontare cos’è successo alla tua squadra? Magari anche solo in parte, se non vuoi sforzarti, ma ci serve sapere che fine hanno fatto gli altri soldati.’’ Chiese Lucinda con tono preoccupato.

‘’Tranquilla, posso parlare. Ho riposato abbastanza, quindi ora sono in forma. Tuttavia, vorrei parlarne con il Generale Erwin, se possibile.’’

‘’Certo, vado a chiamarlo!’’ disse prima di correre verso l’uscita, per chiamare il Generale.

‘’Come state voi due?’’ chiese poi la bruna a Lyar.

‘’Stiamo bene, signore! Teresa aveva qualche ferita grave, ma grazie alle cure di Lucinda-san e Christa-san, ora sta molto meglio!’’

‘’Ne sono contenta. Si è già svegliata o dorme da quando l’avete trovata?’’

‘’Si era svegliata qualche ora fa, infatti abbiamo avuto modo di parlare, ma dopo pochi minuti si sentì nuovamente girare la testa e si è addormentata prima di finire la frase…’’

Il viso di Lyar era davvero molto preoccupato e Mikasa non sapeva che cosa dirgli per tirarlo su di morale, ma per fortuna arrivarono Lucinda, Erwin e Rivaille e la salvarono.

‘’Scusa, Lyar, devo chiederti di uscire per qualche minuto. Il tempo di finire l’interrogatorio e potrai rientrare! Vuoi che ti faccia compagnia?’’ chiese Lucinda con gentilezza.

‘’No, Lucinda-san, non si preoccupi. Andrò a parlare con degli amici fuori. Ritornerò più tardi, nessun problema!’’ e si congedò con il saluto militare.

‘’Allora, Mikasa, raccontaci tutto.’’ La incitò Erwin.

‘’Sissignore! Allora, avevamo appena superato i primi 50 km, quando arrivarono i primi Giganti. Eravamo preparati, così siamo riusciti ad ucciderli senza problemi e continuammo così fino ai primi 20. Dopo aver superato i primi 100 km, però, improvvisamente, accadde qualcosa d’inaspettato; un’orda di 8 Titani, tutti anomali e tutti di 7 metri, si misero a correre verso di noi. Grazie al cielo, fino a quel momento, non avevamo avuto nessun ferito né morti, ma quell’attacco fu decisivo. Non riuscivamo ad essere coordinati, così quando uccidemmo tuti i Giganti e contammo le vittime, ci accorgemmo di aver perso 10 persone. Calcolando che avevamo quasi ucciso 30 Giganti, però, la statistica non era troppo preoccupante. Ciò che mi preoccupava sul serio, era il fatto che non avevamo mai affrontato tutti questi Giganti in una sola spedizione, da quello che ricordo, quindi non riesco a capire che cosa possa essere successo… In ogni caso, poco prima di raggiungere questo posto, mandai i messaggeri e subito dopo accadde l’inferno. Qualcosa di enorme, forse un Gigante anomalo come Eren, Annie e gli altri, ci attaccò improvvisamente, con una forza e una velocità furi dal comune, che riuscì ad uccidere più della metà della mia squadra e a ferire tutti gli altri, me compresa. Ordinai a tutti di correre, ma a causa del fumo provocato da quel Titano, non vidi granchè. Sapevo che qualcuno era scappato a cavallo, mentre qualcun altro con la manovra tridimensionale. In poche parole, da quello che so, dovrebbero essere salvi circa 50 soldai, ma non ho la più pallida idea di dove siano. Come ho detto, ci siamo persi di vista a causa del fumo. Questo è il mio rapporto, signore.’’

‘’Come immaginavo, c’è qualcosa che attira i Titani…’’ disse infine Rivaille. ‘’E’ una cosa di cui mi sono accorto da qualche tempo, non appena ho visto i rapporti delle altre squadre. La cosa è troppo preoccupante, Erwin, e non possiamo non fare nulla.’’

‘’Hai ragione, Rivaille. Raduna i capisquadra.’’

Dopo una decina di minuti, Lucinda, Rivaille e Erwin erano radunati in una stanza, insieme a Elko e Armin. Stavano programmando nuovamente le squadre, perché ora che sapevano qualcosa sul loro nemico principale dovevano per forza organizzare il tutto seguendo la preparazione dei soldati e dei capisquadra. Armin aveva pianificato con Elko le squadre con tutti gli spostamenti, che furono poi approvate dai tre superiori e decisero che l’avrebbero messe in pratica.

‘’Per quanto riguarda i feriti, Lucy, credi che qualcuno di loro potrà montare a cavallo, domani? Più il carro sarà leggero, meglio è, altrimenti con quel Gigante alle calcagna sarà difficile correre velocemente.’’

‘’Credo che Mikasa-sama potrà cavalcare, ma con le ferite alle gambe di Teresa, ho dei dubbi che potrà montare.’’ Ammise Lucinda.

‘’Capisco… Meglio di niente.’’

Poi furono tutti mandati nelle proprie stanze a riposare, in modo che il girono seguente avessero potuto affrontare il viaggio al meglio.
Il giorno seguente, le squadre furono organizzate com’era stato deciso e ora la maggior parte delle reclute era con Lucinda. Il piano principale era quello di tornare a casa il più in fretta possibile, ma visto che nella foresta molto probabilmente c’erano alcuni soldati della squadra di Mikasa, avevano deciso che li avrebbero cercati e poi sarebbero tornati.
Le squadre erano molto equilibrate e Erwin era molto fiero sia di Armin che della recluta, che sembrava possedere un cervello sviluppato come quello di Armin, proprio come gli aveva detto Rivaille.

‘’Seguite i capisquadra e correte più veloce che potete. Ci rivedremo dentro le Mura!’’ disse Erwin, prima di far partire tutte le squadre verso dove avevano pianificato.
Alla fine la squadra di Rivaille era separata da quella di Erwin, perché avevano organizzato tutto diversamente. Al ragazzo non cambiava nulla, visto che non importava molto quante persone avesse la sua squadra, ma l’importante era che fossero pronti a combattere se fosse stato necessario e che fossero molto veloci a correre.
Lucinda era molto più tranquilla rispetto alla sera prima, così riuscì a guidare molto bene la squadra, senza problemi. Nel tragitto, incontrarono 7 soldati della squadra di Mikasa, che si unirono alla sua, e poi uscì dalla foresta, senza aver trovato nemmeno un Titano. La cosa, invece di renderla felice, la preoccupava molto.
La squadra di Erwin procedeva a passo spedito e avevano recuperato la maggior parte dei componenti del vice-Generale, prima di uscire dalla foresta, mentre la squadra di Rivaille ne trovò circa 15.
Quando i messaggeri portarono le notizie riguardanti le reclute, Armin calcolò che avevano perso solo 10 soldati e che probabilmente erano stati divorati la notte precedente.
Nonostante la brutta notizia, le statistiche erano abbastanza positive e tutte le squadre raggiunsero il Muro prima di sera.
Gli stratega si occuparono di controllare le varie statistiche, mentre tuti gli altri andavano a riposare. Lucinda si sentì davvero molto bene, nonostante lo stress che aveva subito come caposquadra, e passò la serata in compagnia degli altri attorno ad un falò che avevano preparato per rilassarsi tutti insieme.
Teresa era stata portata all’ospedale, dove Lyar le faceva costantemente compagnia, mentre Mikasa, ormai quasi completamente guarita, decise di tornare a dormire con gli altri, ma prima andò anche lei al falò.
Marge e Sasha parlarono tutto il tempo, sedute su un tronco, mentre Connie fissava la ragazza dai capelli castani con ogni sognanti. Quando Marge se ne accorse, andò dal ragazzo e cominciò a parlargli.

‘’Perché non le dici nulla, diamine?! Si vede da un miglio quello che provi per lei! Sai che quella ragazza dorme all’impiedi, tranne se c’è in giro del cibo, quindi se non le parli non succederà mai niente!’’

Continuò a parlargli fin quando non notò sua sorella parlare con Jean.

‘’Guarda, anche Jean è innamorato di una ragazza, mia sorella, per la cronaca, e, anche se un po’ impacciatamente e indirettamente, cerca di mettersi in mostra. Guarda come parlano! Muoviti e fai lo stesso con Sasha, prima che sia io quella a fare qualcosa!’’

Connie capì che se avesse lasciato fare alla ragazza, sarebbe finita male, così si avvicinò alla sua innamorata e cominciò a parlarle.

E anche oggi ho fatto una buona azione! Pensò Marge, mentre andava a parlare con altri soldati.

La serata trascorse abbastanza bene e poi tutti andarono a dormire. Tutti tranne Erwin, che continuava a pensare al racconto di Mikasa, mentre guardava nuovamente le statistiche e i rapporti.

Il giorno seguente, i soldati si occuparono della pulizia del luogo, tranne Lucinda e Christa che andarono a controllare i feriti e alcuni Capitani che si dovevano occupare di addestrare i novizi.

‘’Mi sento come nuova!’’ affermò Teresa alla domanda di Lucinda.

‘’Sono contenta! In questo caso, potrai lasciare l’ospedale stasera stesso.’’ Poi prese una cartella dove annotò la guarigione della ragazza e le fece firmare alcuni fogli che le avrebbero permesso di uscire la sera.

Christa aveva finito di curare alcuni feriti, poi s’incontrò con Lucinda e decisero di andare a controllare i novizi insieme. Nel guardare quei ragazzi, si ricordarono della loro prima esperienza e cominciarono a ridere ripensando a quei momenti così nostalgici. Dopo andarono dai loro compagni che si stavano occupando della pulizia, guidati ovviamente da Rivaille, per andare ad aiutargli.

‘’Buongiorno ragazzi!’’ dissero in coro.

Tutti salutarono le ragazze e  furono bene felici di avere delle braccia in più ad aiutarli. Non appena finirono di pulire tutto, andarono a cenare, raccontandosi quello che avevano fatto tuto il giorno. Il discorso principale, era incentrato sulle figuracce di Connie, ma ovviamente si era parlato anche di altro.

Erwin guardava quei ragazzi sorridendo, ma poi ripensò al Titano e ricominciò a preoccuparsi. Doveva inventarsi qualcosa, non aveva scelta. Si era ripromesso che avrebbe abbandonato il Corpo di Ricognizione non appena sarebbe tornato da questa spedizione, ma doveva ancora occuparsi di una cosa. Solo allora sarebbe potuto passare alle Truppe Stazionarie.










Salve ragazzi :3 che ne pensate? Dal prossimo dovrei mettere un po’ di azione in più se riesco a descrivere bene i combattimenti, s’intende xD vi ringrazio per il supporto e alla prossima ^^
 
  
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