Anime & Manga > Danganronpa
Segui la storia  |       
Autore: BlackPaperMoon    03/11/2013    1 recensioni
E se gli studenti della Hopek non fossero morti veramente? E se fosse stata tutta un'illusione ideata dalla modifica del programma di alter ego realizzato da Chihiro Fujisaki? Naegi, Kirigiri, Maizono, Leon, Mondo, Fukawa, Sakura e tutti gli altri si ritrovano all'inizio del quadrimestre per rinunziare l'anno scolastico come la classe dei sedici ragazzi che erano prima che gli spiacevoli eventi avvenissero. Scopriranno con grande stupore che anche Juno è ancora viva. La bionda affermerà do essere cambiata e di non aver più niente a che fare con la disperazione. Ingenuamente la crederanno, non sapendo che in realtà la ragazza ha in mente un piano per eliminare tutti loro a partire da Naegi, con la quale quest'ultima ce l'ha a morte.
Direttamente dalla storia:
-F-fratello che fai?!-
Mondo era a 5 centimetri di distanza dalla faccia di Ishimaru. Un solo passo falso e le loro labbra si sarebbero sfiorate. Il generale inghiottì nervosamente. La situazione iniziava a farsi veramente imbarazzante. Le sua gote color peperone e le goccioline di sudore per il nervoso sulla fronte erano la prova.
-Ishimaru..-
-D-dimmi, Mondo...-
-E se noi...E se noi fossimo più che amici?-
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 1



Naegi spostò lo sguardo prima sulla stampa della mail e poi verso il cancello: gli pareva di essere tornato indietro nel tempo, gli pareva di essere tornato alla prima volta in cui si era recato alla Hopek. Sperava con tutto il cuore che quella volta le cose andassero diversamente. Attraversò la soglia del cancello guardandosi intorno: temeva di svenire come l'ultima volta. Ma fortunatamente, non successe nulla. Intorno alla scuola regnava un silenzio tombale, quasi spettrale. Il ragazzo continuava a guardarsi intorno, grattandosi lievemente la testa con fare confuso. Possibile che ci fosse solo lui in quel posto?
Finché non si udì una voce. Una voce squillante che ruppe quell'interminabile silenzio. 

-Naegi! Naeeegiii!-

Il ragazzo si voltò di scatto alla sua destra. Una chioma folta e blu si stava avvicinando a grandi passi verso di lui. Il moretto si strofinò gli occhi incredulo.
-Ma-Maizono-san..?-

Pronunciò il nome della ragazza con voce tremolante e visibilmente emozionato: non riusciva a crederci. La sua amica, quella per cui stava per prendersi una bella cotta, quella di cui aveva sofferto la morte, sebbene finta, stava proprio li davanti ai suoi occhi. Le labbra del ragazzo si allargarono in un ampio sorriso. Non appena arrivò vicino a lui, la ragazza gli saltò addosso buttandoli le braccia al collo e stringendolo in un abbraccio. 

-Come sono felice, Naegi! È stupendo rivederti!-

-P-per me vale la stessa cosa! Davvero!-

Naegi era davvero entusiasta di avere Maizono davanti ai suoi occhi. Aveva sofferto tanto per la sua morte. Inoltre, all'inizio della tragedia, aveva persino desiderato che tra loro due nascesse qualcosa di più profondo di una semplice amicizia. Ma adesso, le cose erano cambiate. Nei vecchi desideri di Naegi era sorto un grandissimo problema.

-Buongiorno Naegi-kun.-

Un problema dagli occhi a mandorla violacei e i lunghi e setosi capelli lilla.

-Kirigiri-san! Ci sei anche tu!-

Il ragazzo si voltò verso di lei con un ampio sorriso stampato in faccia. L'emozione che aveva provato nel sentire nuovamente la voce della ragazza era indescrivibile. Il cuore era impazzito sotto la stoffa della felpa. Era felice, felice come mai prima. Maizono, dal canto suo, era rimasta a fissare stupita i due che avevano iniziato a conversare tra di loro. Era tanto tempo che non si vedevano, questo era certo, ma la ragazza dai capelli blu si era aspettata una reazione diversa da perte di Naegi nel rivederla. Infondo aveva sempre pensato che fosse morta, quando lei non lo era affatto. Inoltre vederlo conversare amabilmente con Kirigiri l'aveva fatta innervosire parecchio. Dunque, dopo la sua finta morte i due avevano legato molto. Ma Maizono era consapevole di avere un certo ascendente su Naegi e, ovviamente, intendeva sfruttarlo al massimo. Percui, lo afferrò per un braccio non curandosi del fatto che stava ancora parlando con Kirigiri e lo trascinò via. 

-Andiamo dagli altri, Naegi-kun!-

Disse lasciando la ragazza dai capelli lilla da sola. Kirigiri, dal canto suo, guardò i due allontanarsi con un'espressione neutrale in volto, si girò di spalle e tornò a conversare con Asahina, Sakura, Togami, Fukawa e Yasuhiro. Tra i sei ragazzi che erano rimasti fino alla fine alla Hopek era nato na sorta di legame. Dopo aver vissuto insieme un esperienza così trauatica, una forte amicizia doveva nascere per forza.

-Tutto bene, Kirigiri-san?-

Domandò Asahina leggermente preoccupata.

-Non preoccuparti, va tutto bene.-

Rispose freddamente Kirigiri senza far trasparire nessuna emozione sul suo volto.

 
*


Mentre ciò accadeva, Ishimaru aveva appena varcato la soglia del cancello. Si stava guardando intorno con la sua espressione seria e la sua perfetta postura dritta, degna del suo titolo di Eccezionale Generale del Liceo. Scrutava con quegli occhi rossi e leggermente severi il cortile circostante in ogni angolo e parte prestando attenzione a tutto. Era ovvio che stava cercando qualcosa, o meglio qualcuno. A un tratto si sentì toccare una spalla. Sorpreso si girò di scatto, scomponendosi per un attimo. Ad attenderlo trovò dietro di lui un ampio e caloroso sorriso.

-Fratello.-

Negli occhi del generale si accese una luce particolare e sulla sua bocca si illuminò un sorriso.

-Mondo!-

Strinse entrambe le mani in un pugno. Avrebbe tanto voluto abbracciarlo, infondo aveva sofferto parecchio quando si erano separati, gli era mancato molto. Erano riusciti a creare in una sola notte un legame davvero profondo, erano diventati come due fratelli. Ma i rigidi insegnamenti imposti al generale gli impedivano di scomporsi, per cui lasciò perdere.
D'un tratto però, Mondo allargò le braccia rivolgendo lo sguardo altrove leggermente imbarazzato.

-Su dai vieni qui.. Te lo concedo, per una volta.-

-P-posso davvero?!-

Affermò Ishimaru estasiato portando i pugni chiusi sotto il mento. Mondo annuì con le guance leggermente rosse e lo sguardo sempre rivolto da tutt'altra parte.
Un attimo dopo, Ishimaru aveva già buttato le braccia al collo del suo amico e lo stava stritolando con le lacrime agli occhi per l' emozione. 

-Frateeeelloooo!-

-Ehi, Ishimaru! Vacci piano!-

Affermò Mondo spingendolo leggermente più in la. Ma in fondo al suo cuore desiderava che quel momento non finisse mai.

 
*


Dopo essersi riuniti tutti insieme, Naegi notò che c'erano veramente tutti. Nella testa del ragazzo, mano mano che il suo volto si posava sui diversi visi dei suoi compagni, si ripeteva nome e cognome di quest'ultimi:
Kyoko Kirigiri, Sayaka Maizono,Sakura Oogami,Touko Fukawa,Byakuya Togami, Celestia Ludenberck, Hifumi Yamada, Mondo Oowada, Yasuhiro Hagakure, Leon Kuwata, Aoi Asahina, Kiyotaka Ishimaru, Chihiro Fujisaki. Si sentiva davvero felice di quello che stava accadendo: finalmente sarebbero stati una classe, proprio come lo erano prima della diffusione della disperazione. Nulla questa volta avrebbe potuto cambiare le cose...
Si sentì un colpo di tosse. Tutti si votarono nella direzione da cui era venuto il rumore. 

-Muahahahah! Salve compagnetti di classe!-

Quella risata malefica... Quel tono di voce...

-J-Junko...-

Sibilò con un filo di voce Naegi sgranando gli occhi per la sorpresa. Davanti a loro c'era niente poco di meno che la ragazza bionda dal titolo di Eccezionale Modella dell'accademia nonché di Sorella della disperazione che l'anno precedente avea creato il caos più totale, oltre ad tentato di uccidere ognuno di loro mettendoli uno contro l'altro. Senza scordarci del fatto che pur di raggiungere il suo scopo era arrivata a uccidere il preside della scuola, nonchè padre di Kirigiri. Insomma, era un soggetto di cui avere discretamente paura. La maggior parte dei presenti ingoiò nervosamente, sudando goccioline fredde di sudore. Kirigiri dal canto suo la fissava con disdegno. 

-Esatto! È tornata Enoshima Junko! Vi sono mancata?-

Affermò con una certa sarcasticità incrociando le braccia e facendo le corna con entrambe le mani, per poi lasciarle ricadere lungo i fianchi.

-Ma neanche per idea!-

Sbottò Mondo.

-Ho ancora il mal di testa da quel dannato giro in motocicletta! Potevi benissimo crepare!-

Mondo parlava con un tono di voce piuttosto alto tremendamente adirato mentre Ishimaru, reggendolo per un braccio, lo tratteneva e cercava di farlo ragionare.

-Come [purtroppo] non siete crepati voi non sono morta nemmeno io mio caro!-

Nel mentre che parlava, una ragazza dai corti capelli neri, gli occhi violacei e una postura perfetta fece capolino da dietro la sua schiena, mettendosi di fianco alla biondina. Naegi riconobbe in lei l'Eccezionale Soldato dell'Accademia, la sorella di Junko che nel corso dell'anno scolastico si era spacciata per lei e che lei aveva ucciso senza nessuna pietà, trafiggendola con una moltitudine di lance nere. Mukuro Ikusaba. Dunque era sopravvissuta anche lei!

-Come potete vedere siamo vive entrambe..-

Ricominciò a parlare la modella indicando la sorella alla sua sinistra. 

-Sentite lo so che l'anno scorso vi ho fatto dannare e che molti di voi mi hanno presa per psicopatica. Ma vi posso assicurare che Naegi ha distrutto ogni briciolo di disperazione in questo mondo con la sua speranza. Ho perso, e ne sono consapevole. Non essendo riuscita a provare realmente la disperazione della morte, ho pensato di rimediare alle mie misfatte in un altro modo. Io e mia sorella saremo vostre normalissime compagne di classe. La disperazione non ha più a che fare con nessuna di noi due. Siamo pronte a giurarvelo.-

Finì il suo discorso portandosi una mano sul fianco e fissando i presenti senza alcuna emozione in particolare stampata sul volto. Nei visi di tutti i presenti, invece, era chiaramente disegnata un'espressione sorpresa. Nessuno si aspettava che tali parole potessero mai uscire dalla bocca di Junko. Nel silenzio più totale si udì uno starnuto. 

-Sembra davvero pentita...-

Disse Celest rigirandosi tra le dita una ciocca dei neri capelli, come faceva di solito.

-L-lo penso anche io!-

La seguì a ruota Yamada alzando la mano. A quanto pare la cotta per lei non gli era per niente passata, nonostante quest'ultima l'avesse ucciso, anche se poi era tutta una finzione.

-Io non so che dire...-

Si grattò la testa perplesso Fujisaki.

-Oh, Shite kudasai! Davvero pensate che una persona possa cambiare da un giorno all'altro? Buahahahah che branco di ingenui! Uccidetela finchè siete ancora in tempo! Anzi la riduco in brandelli io! Tanti piccoli brandelli! Zac zac zac!-

Affermò Genochider Syo brandendo le forbici.

-Non ha tutti i torti...-

Affermò Togami aggiustandosi gli occhiali mentre Genochider lo fissava con aria estasiata, portandosi le mani sulle guance tutte rosse.

-Oh Togami-kun che bello mi hai dato ragione! Sarà meraviglioso ucciderti!-

-...Sta lontana da me, essere riprovevole.-

-Oh insomma piantatela!-

Gli interruppe alla fine Leon per poi rivolgere lo sguardo verso Naegi. 

-Eccezionale Studente della speranza, tu che dici?!-

Domandò incuriosito il rosso incrociando le braccia al petto. Il moretto guardò da prima Leon, poi Junko che non si era minimamente scomposta e attendeva il verdetto finale. Si avvicinò dunque a lei, portando una mano sulla sua spalla e accennandò un sorrisetto. Tutti i presenti intanto guardavano la scena ammutoliti.

-Io penso... Che dovremo darle un'altra possibilità.-

Sentenziò infine.

-C'era da aspettarselo.-

Lo sbeffeggiò Togami.
Kirigiri accennò un sorrisetto socchiudendo gli occhi con le braccia incrociate sotto il seno. Da uno come Naegi non si poteva pretendere diversamente. 

-Ma si, diamole un'altra possibilità!-

Affermò Ishimaru.

-Voi siete tutti matti!-

Sbuffò Mondo incredulo di tanta ingenuità. 

-Io la mia promessa l'ho fatta e intendo mantenerla.- 

Fu la risposta di Junko a tutto.

-Bene, andiamo in palestra allora.-

Propose infine Sakura, prima che tutti seguissero il suo consiglio. 

[Muahahahah che ingenui! Che beoti e idioti ingenui! Non sapete cosa vi aspetta! Tremate, la disperazione tornerà a regnare! Vi farò fuori tutti quanti, uno ad uno! E la morte che mi pregusterò maggiormente sarà la tua, mio caro Naegi.]

Pensò Junko, progettando tra se il suo malefico piano e continuando indifferentemente a camminare insieme agli altri verso la palestra.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Danganronpa / Vai alla pagina dell'autore: BlackPaperMoon