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Autore: Wolfass_    03/11/2013    2 recensioni
-Dovresti tornare dentro, fa freddo qui fuori- Fu l'unica cosa che le dissi, prima di alzarmi e porgerle un mano.
Poi, senza che me ne accorgessi, lei si alzò senza il mio aiuto e, inizialmente titubante, mi abbracciò senza stringere troppo.
Fu un gesto inaspettato ma decisi comunque di ricambiare la stretta, le posai una mano sui capelli e mi accorsi che era piuttosto bassina.
Aveva posato la testa sul mio petto involontariamente, era lì che mi arrivava, proprio dove batteva il cuore.
-
Un’altra lacrima solcò silenziosa la mia guancia e lui, prontamente, allungò la mano per asciugarla.
Il contatto con la sua mano calda contro la mia pelle fredda e bagnata mi fece rabbrividire appena, forse perché quel gesto fu del tutto inaspettato ma comunque piacevole e rassicurante.
 
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Settima stagione
Capitoli:
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Questo capitolo si ispira al primo capitolo della settima stagione, ho dovuto apportare delle modifiche per far si che le due protagoniste fossero presenti.
Buona lettura :)

Meet the new Boss





Erano esattamente le 6.45 del mattino, io ero già in piedi, o meglio, seduta sul bordo del "letto", se così si poteva chiamare.
Quella notte dormire si dimostrò un'impresa più che ardua, per la prima volta nella mia vita ebbi paura, o forse era timore.
Restava il fatto che non volevo rischiare un'altra volta di morire ed essere rispedita in Paradiso con un biglietto di sola andata.
A differenza mia, Vex dormiva beatamente rannicchiata sotto le coperte, in una posizione che a parer mio sembrava più che scomoda.
Sorrisi istintivamente.
Guardare Vex mi rilassava, era come una bambina piccola da guidare e difendere dal male, che ancora non distingue dal bene.
Era così ingenua, maldestra ed estremamente fragile.
Sembrava che tutto quello che era successo la sera prima le fosse scivolato addosso, come se essere quasi morta per mano di un fantasma fosse una cosa da tutti i giorni.
Beh, una cosa era più che certa, io non sarei riuscita a dimenticare quella sera per molto tempo, forse anche perché mi era rimasto il segno della corda invisibile avvolta al collo.
Lo sfiorai delicatamente, ricordando quanto fu brutto non riuscire più respirare e soffocare alla ricerca di aria.
Guardai un'ultima volta Vex, dormiva a pancia in giù e aveva entrambe le mani sotto al cuscino, la coperta sgualcita ormai le copriva solo le gambe e non sembrava avere la minima intenzioni di svegliarsi.
Mi alzai, presi il borsone ai piedi del letto ed estrassi un pugnale, poi afferrai la maniglia della porta e mi decisi ad uscire.
Faceva freddo, il vento non faceva altro che scompigliarmi i capelli, più crespi che mai.
Portai le braccia al petto, cercando riparo e mi avvicinai all'Impala di Dean.
Mi sedetti sul cofano, sperando che se il proprietario mi avesse visto non mi avrebbe ucciso all'istante.
Mi ritrovai subito sommersa dai pensieri, era come se nella mia testa ci fosse una sottile nebbia che non mi permetteva di ragionare lucidamente.
Avevo trovato i Winchester grazie al mio istinto, che difficilmente si sbagliava, ma ero quasi morta senza combattere.
Avevo provato ad allontanare il fantasma con la mia luce, ma non aveva funzionato, era come se gli avessi fatto il solletico.
Non avevo intenzione di ferirla, ma solo di allontanarla.
Io non ero in grado di uccidere, ero un Guardiano di Dio, non era compito mio uccidere nessuno.
Stavo per iniziare un altro monologo interiore, quando il -Comoda?- di Dean mi fece tornare alla realtà.
Inizialmente sussultai, non mi ero accorta della sua presenza.
Scesi dal cofano con davvero poca eleganza, visto che stavo per cadere a faccia avanti, ma non accadde perché mi ricomposi appena in tempo.
-Ehm, si, scusa, non volevo..- Cercai di comporre una frase di senso compiuto, ma il mio intento fallì prima ancora di cominciare.
-Tranquilla, non fa niente- Disse, poggiandosi allo sportello anteriore della macchina -Come sta la tua amica?-
-Dorme come un ghiro, credo stia bene- Dissi, cercando di riscaldarmi le mani unendole e sfregandole tra loro lentamente.
-E tu? Come ti senti?- Chiese.
-Sto bene, apparte il collo che mi da un po’ di fastidio, ma sto bene- Mi avvicinai a lui, affiancandolo -Quindi, che si fa oggi?-
-E' un po’ difficile da spiegare, ma tu cerca di seguirmi- Feci cenno di "" con la testa -Anche io conosco un angelo, si chiama Castiel e dice di essere il nuovo Dio. Ha ucciso 200 predicatori, i membri del Ku Klux Clan e di una setta New Age.-
-Non fraintendermi, ma è difficile per me credere che un Angelo si spacci per mio Padre e poi seminare morte e distruzione non sembra il comportamento che un Dio dovrebbe tenere- Cercai di elaborare quello che mi era stato appena detto.
-Lo so, è per questo che dobbiamo fermarlo- Disse più rivolto a se stesso che a me.
-Hai intenzione di ucciderlo?- Chiesi, sperando vivamente in un "No" come risposta.
-No, ora come ora è troppo forte, ucciderlo sarebbe un'impresa impossibile-
-E allora che intendi con "dobbiamo fermarlo"?-
-Abbiamo evocato un Demone, Crowley, che ci ha suggerito un incantesimo per assoggettare Morte..- Lo interruppi all'istante.
-Aspetta, cosa? Hai intenzione di sottomettere Morte? Non puoi dire sul serio-
-Vuoi che Castiel o Dio o qualsiasi altra cosa sia commetta altri omicidi?- Lo vidi alterarsi leggermente.
Non risposi, mi limitai a sospirare e pregare mio Padre ad aiutarmi e darmi la forza.
Quella situazione era insostenibile, ero scesa sulla Terra per fermare l'Apocalisse, non un pazzoide che si spacciava per Dio.
Interrompemmo la nostra conversazione quando Sam e Vex ci raggiunsero.
-Che succede?- Chiese Vex quando capì che qualcosa non andava, il suo sorriso si spense all'istante e mi guardò intensamente, facendomi capire che aveva bisogno di risposte.
-Ti spiegherò tutto in macchina, okay?- Dissi, aprendo lo sportello posteriore e accomodandomi dietro al sedile di Dean, che prese posto subito dopo insieme a suo fratello.
Vidi Vex indugiare per qualche secondo, poi si decise ad entrare e chiudere lo sportello lentamente.
Ci avrebbe messo sicuramente il dopo, se non anche il triplo, di quanto ci avevo messo io per elaborare la situazione.
Come dicono solitamente gli umani in situazioni del genere? Ah si..che Dio mi aiuti!

-

-Santo Cielo! Un Angelo che si finge Dio e uccide chiunque gli si presenti davanti, invocare un Demone, poi Morte e addirittura assoggettarlo! Voi siete totalmente fuori di testa!- Iniziò a sbraitare Vex, gesticolando freneticamente.
-Hey, Barbie, calmati o ti spunteranno le prime rughe- Disse Dean, guadagnandosi un'occhiata di fuoco da parte di Vex.
-Dean ha ragione, bisogna mantenere la calma o altrimenti non faremo altro che peggiorare la situazione- Dissi, poggiando la testa al finestrino e cercando di chiudere gli occhi per almeno un paio di minuti.
-Peggio di così? Seriamente?- Continuò Vex.
-Smettila, dare di matto non cambierà nulla- Dissi, facendo del mio meglio per non perdere le staffe.
Si strinse nel suo maglioncino rosa e si accovacciò su sedile.
-Si può sapere almeno dove stiamo andando?- Chiese.
-A casa di Bobby, è un amico e un abilissimo cacciatore- Rispose Sam, anche lui visibilmente provato dalla situazione.
Da lì in poi il viaggio durò non più di un'ora, nessuno di noi parlò, ognuno troppo impegnato a combattere i propri demoni interiori.
Poi, finalmente, arrivammo a Sioux Falls in Sud Dakota.
Certo, la casa di questo "Bobby" non era certamente il meglio che si potesse desiderare, ma la preferivo all'hotel in cui avevamo alloggiato poco prima.
-Ce ne avete messo d tempo! E' da ieri sera che vi aspetto, che diamine avete combinato questa volta?- Chiese una voce profonda e leggermente roca.
Da quella che doveva essere la cucina spuntò fuori un uomo piuttosto robusto e imbronciato, in testa aveva un capellino verde e tra le mani si rigirava uno strofinaccio sporco.
Quando vide me e Vex il viso assunse un espressione piuttosto insolita, sembrava sorpreso e parecchio scocciato.
-E loro chi cavolo sono?- Disse, confermando la mia descrizione.
-Lei è un Serafino, cioè un Guardiano di Dio- Disse Sam, indicandomi -E lei è un Virtù, un Angelo un po’ meno esperto-
-E perché invece di stare in Paradiso si trovano nel salotto di casa mia? E' per caso diventato uno spizio per creature soprannaturali?- Continuò Bobby, gettando bruscamente lo straccio sul tavolino in legno e sedendosi alla scrivania.
-E' Dio che le ha fatte scendere sulla Terra, il mondo sta per finire e loro sono la nostra ultima possibilità per evitare l'inevitabile- Disse Sam, sedendosi su una poltrona.
-Da quanto ho capito queste due restano, non abbiamo scelta- Disse Bobby.
-Già, ma cambiando discorso, hai trovato gli ingredienti per l'incantesimo?- Chiese Dean.
-Abbiamo quasi tutto, ma rimangono alcune cosette da recuperare-
-Del tipo?- Chiese nuovamente Dean.
-Del tipo "Un atto di Dio, cristallizzato per l'eternità"-
-E cosa dovrebbe significare?- Chiese Sam.
-E' un cristallo vero e proprio- Intervenni io- Vedete, se un fulmine colpisce la sabbia con una certa angolazione, si cristallizza in una perfetta copia di se stesso-
-Il fulmine è un atto di Dio- Disse Sam.
-Esatto, ora andate a procurarvi una fulgorite, ce ne servirà una bella grossa- Continuò Bobby.
-E lasciami indovinare..è rara- Disse Dean, incrociando le braccia al petto.
-Ho trovato i registri di un'asta, quello che se l'è aggiudicata vive a circa nove ora da cui- Disse Bobby, spegnendo il pc.


-Nove ore dopo, la sera..

Dean fermò l'Impala davanti al cancello della villa e scendemmo tutti.
Le luci erano ancora accese, quindi Bobby iniziò a smanettare i fili elettrici per far saltare la corrente.
-Hey!- Disse un poliziotto quando ci vide.
-Mi scusi, ha della "Grey Puopon"?- Chiese Dean, sorprendendo l'uomo alle spalle e sbattendogli la torcia in faccia talmente forte da farlo cadere a terra privo di sensi.
Io e Vex lo guardammo in cagnesco, per il gesto fin troppo impulsivo e violento.
Poi entrammo in casa, naturalmente Bobby era riuscito nel suo intento, la corrente era saltata.
Dean, facendo luce con la torcia riuscì a trovare la fulgurite, si trovava in una delicata teca di vetro quindi iniziò a muoversi lentamente cercando di non fare rumore o combinare casini.
Sentimmo il rumore di un fucile che veniva caricato e quando ci girammo ci ritrovammo i proprietari della casa in pigiama pronti a spararci un colpo in testa.
-Salve- Disse Dean alzando le mani in segno di resa -Non voglio farvi del male, davvero-
-Sono io quello con fucile, figliolo- Disse l'uomo.
-Questo lo vedo- Disse Dean, prima di riuscire a stordire i due e legarli su due sedie con dello scotch in bocca per non farli urlare.
-Dovevi traumatizzarli a tutti i costi vero?- Dissi io, aiutandolo contro voglia a stringere la corda.
Poi Sam, Bobby e Vex ci raggiunsero.
-Hey ragazzi, loro sono il dottore e la signora Weiss- Disse Dean, lasciandoli tutti e tre a bocca aperta -Ho trovato la cosetta di Dio- Disse Dean
-Bene, accendiamo questa candela- Disse Bobby, aprendo il borsone con dentro tutto il necessario.
Sam e Dean intanto liberavano il salone togliendo di mezzo sedie e quant'altro.
Io e Vex invece recuperavamo la fulgurite, cercando di non farla cadere a terra.
L'incantesimo era quasi pronto, Bobby fece un piccolo taglio sul braccio di Dean e fece ricadere il sangue nella ciotola di ferro.
Poi, Bobby si sistemò al centro del salone e, con un cenno della testa di Sam, iniziò a recitare l'incantesimo in Enochiano per invocare Morte.
Le pareti iniziarono a tremare, i vetri delle finestre si ruppero, mentre noi cercavamo di proteggerci dalle schegge come meglio potevamo.
Poi tutto quel trambusto iniziale cessò, ci guardammo intorno per vedere cosa fosse successo.
-State scherzando?- Chiese Morte, spuntando alle spalle di Vex e facendole prendere quasi un infarto.
-Scusa Morte, non è come sembra- Disse Dean, cercando di giustificarsi.
-A me sembra che mi abbiate incatenato Mostrò entrambe le mani legate.
-E' per un buon motivo, ok? Tu stacci a sentire- Continuò Dean - Ehm, ti vanno dei cetrioli fritti? Sono i migliori di tutto lo stato-
-Credi che basti così poco per tenermi buono?- Chiese morte- Si tratta delle allucinazioni di Sam, non è vero? Spiacente, Sam, c'è solo un muro per cliente, ora liberatemi-
-Non possiamo- dissi Vex - Non ancora.
-Abbiamo bisogno che tu uccida Dio- Disse Dean.
-Chiedo scusa?Cosa vi fa pensare che io possa farlo?-
-Me lo hai detto tu- Continuò Dean.
-E perché dovrei?- Chiese Morte.
-Sorprendente..-Disse un uomo comparso all'improvviso al centro del salone.
-Cass- Disse Sam, che però venne interrotto prontamente da quello che doveva essere l'angelo di cui parlavano.
-Hai cancellato tutta la nostalgia che avevo per te, Dean- Disse Castiel.
-Morte è al nostro servizio, non moriremo neanche se è Dio a premere il grilletto- Continuò Dean.
-Protozoi estremamente seccanti, vero?- Si intromise Morte- "Dio"? A me sembri decisamente un Angelo mutato, il tuo tramite si sta liquefacendo, sei sul punto di esplodere-
-Invece no, quando avrò finito la mia opera mi auto riparerò- Disse l'Angelo.
-Credi di poterlo fare perché pensi di portate solo il peso di tutte quelle anime, vero?Non è quello il tuo problema principale, ci sono entità molto più antiche delle anime, nel Purgatorio e hai inghiottito anche quelle-
-Un momento, quali entità più antiche?- Chiese Dean.
-Molto prima che Dio creasse l'Angelo e l'Uomo, egli fece la bestia primordiale, il Leviatano- Dissi io, che sapevo già di cosa stesse parlando Morte.
-Personalmente li trovavo divertenti, ma Lui temeva che si sarebbero trangugiati l'intera capsula di Petri per cui li mise sotto chiave- Disse Morte.
perché credete che abbia creato il Purgatorio?-Continuò- Per tenere lontano quelle micidiali, ingegnose creature-
-Ed ora Castiel le ha ingerite, vero?- Chiesi.
-Esatto, Guardiano- Disse Morte, facendomi capire che su di me sapeva più di quanto io potessi immaginare- E' stato solo uno stupido soldatino- perché ho osato riaprire la porta che Lui aveva chiuso? Dov'è ora Lui?- Chiese Castiel avvicinandosi a Morte- Prendendo il Suo posto ho prestato un servizio.
-Un servizio? Con quelle tue meschine vendette?- Disse Vex, parecchio alterata, verso l'Angelo.
-No, sistemo le cose che non vanno una dopo l'altra, altruisticamente- Disse Castiel contro Vex.
-Un vero benefattore!- Disse lei, non facendosi alcun problema a sfidarlo.
-Credi di poter giudicare?- Continuò Castiel- Cosa sei tu, in fondo? Un pezzetto insignificante in un enorme puzzle-
-Almeno io non sono un pazzo omicida-
-Questo mi fa pensare che potrei uccidere anche te- Disse lui.
-Te la canti e te la suoni proprio è!- Intervenni io, sistemandomi davanti e Vex- Conosco Dio, e tu tesoro, non sei Dio-
-E va bene, ora vedete di piantarla, tutti e tre- Disse Dean- Chiamatelo come vi pare, basta che Morte lo faccia fuori, e subito!-
-E va bene- Disse Morte, facendo per schioccare le dita, quando Castiel lo liberò dalle catene.
-Ora facciamo a pugni?- Chiese Vex, guadagnandosi una gomitata nelle costole da parte mia.
-Fremevo all'idea di mietere qualcuno molto, molto presto- Disse Morte, accomodandosi sulla poltrona e iniziando a mangiare i cetriolini fritti- Tranquilli, non intendevo voi- Rivolto ai proprietari della villa.
Poi Castiel sparì e quando Dean stava per dire qualcosa, Morte lo precedette- Taci, Dean, non sono qui per allacciarti le scarpe ogni volta che inciampi. Ti avevo avvertito circa quelle anime, ricordi quanto tempo fa? Abbastanza da fermare quello stolto, eppure rieccoci qua, con il vostro minuscolo pianeta sul punto di essere immolato-
-Beh, mi dispiace- Disse Dean- Va bene? Sto cercando di salvarlo, questo pianeta, quindi dovresti trovarti qualcuno migliore di me a cui dar consigli-
-O forse dovrei dedicarmi ad un pianeta migliore di questo- Continuò Morte- E' stato divertente- Concluse, alzandosi dalla poltrona e facendo per andarsene.
-Aspetta un attimo, magari un aiutino? Dovrà pur importartene un po’ di ciò che ci accadrà- Disse Sam.
-A dire il vero no, sai?- Rispose Morte- Però trovo quel piccolo angelo assai arrogante-
-Anche noi!- Dicemmo io e Vex all'unisono.
-La vostra unica possibilità è convincerlo a restituire tutto quanto al Purgatorio- Disse Morte.
-Ci serve una porta- Disse Sam.
-In quel laboratorio avete tutto ciò che vi serve- Continuò Morte- Lo attirate di nuovo là e lo costringete a rinunciare al potere-
-Lo "costringiamo"?- Chiese Vex.
-Trovate il modo- Rispose lui.
-Ma la porta si are soltanto durante un'eclissi, e quella c'è già stata- Disse Bobby.
-Ne farò un'altra, Domenica mattina alle 3 e 59, un attimo prima dell'alba- Rispose Morte- Siate puntuali- Concluse andandosene.
-Comunque i cetriolini fritti sono squisiti- Disse Vex, addentandone uno.

-A casa di Bobby..

Io e Vex eravamo sedute sul divano, cercavamo qualcosa di interessante da guardare in tv, mentre Dean sorseggiava un liquore e stava al pc.
-Ci vuoi de caffè, con quello?- Chiese Sam, entrando nel soggiorno.
-Da qualche parte sono le sei del pomeriggio- Disse Dean.
-Dobbiamo muoverci, sennò come portiamo l'Angelo al laboratorio prima delle 3 e 59 di mattina'?- Chiesi io, alzandomi dal divano e affiancando Sam.
-Non ce lo portiamo- Continuò Dean.
-Come sarebbe a dire "non ce lo portiamo"?-Chiese Vex, sull'orlo di un'altra crisi isterica.
-Non possiamo portare il cavallo allo stagno, né convincerlo ad abbeverarsi, perché illudersi?-
-Dean, senti, so che credi che Cass sia ormai perduto, ma non è così!- Disse Sam, avvicinandosi al fratello.
-Sam, tu non sei più lo stesso libro aperto di sempre, allucinazioni?Sul serio?- Chiese Dean, versandosi un altro goccio di liquore- E lo devo venire a sapere da Morte?-
-Cos'avrei dovuto fare?-Chiese Sam, mentre io e Vex ci godevamo la scena.
-Non mentirmi, magari?- Continuò Dean- Dirmi che tutte quelle stronzate assurde hanno passato il muro-
- Perché? Non mi puoi aiutare, te ne sono successe parecchie ultimamente, e ho pensato "perchè rovinarti l'unica cosa che andava bene?" E' sotto controllo.
-Cosa?Cos'è di preciso sotto controllo?- Chiese Dean.
-Dean, senti, ne possiamo riparlare dopo che ci saremo occupati di Cass-
-Sai come ho intenzione di occuparmene? Mi rimpinzerò, berrò e mi guarderò un po’ di cartoni animati porno e mi comporterò come se il mondo stesse per esplodere-
Vidi Dean accendere il pc e leggere una notizia dell'ultima ora.
-"Massacro nella sede della campagna di una prossima senatrice a opera di un uomo in impermeabile"- Lessi io ad alta voce.
Guardammo anche i video delle telecamere della sicurezza.
-Beh, direi che convincere Cass sia fuori discussione- Disse Dean.

-Il mattino seguente..

Dean e Sam erano seduti al tavolo del soggiorno, mentre Vex poltriva sul divano circondata da pacchetti di patatine e carte di caramelle, evidentemente la sera precedente non aveva esitato a comprare schifezze per il suo "spuntino di mezzanotte".
Naturalmente era toccato a me dormire sulla moquette.
-Sam, ho sentito il tuo appello- Disse Castiel apparendo all'ingresso, ricoperto di sangue e privo di forze- Ho bisogno d'aiuto-

-La stessa sera, al laboratorio di Crowley..

-Ci serve il sangue giusto, c'è un barattolo in fondo al corridoio, nel ripostiglio- Disse Castiel seduto a terra con la schiena poggiata ad uno scaffale.
-Ok- Disse Sam, prima di andare a cercare il barattolo.
-Dean, sento rimorso, per te e quello che ho fatto a Sam. Se ci fosse più tempo, se fossi più forte lo rimetterei a posto adesso- Disse Castiel- voglio solo fare ammenda prima di morire, sta funzionando?-
-Ti senti meglio?- Chiese Dean.
-No, tu?-
-Neanche un pò-
Dean, non vedendo Sam tornare con il barattolo lo andò a cercare, ma di lui nessuna traccia, quindi prese il sangue che serviva per l'incantesimo e tornò da noi.
Quando finirono di marchiare il muro con i segni in Enochiano, Bobby e Vex aiutarono Castiel a rimettersi in piedi, sistemandolo al centro della stanza.
Bobby iniziò a recitare l'incantesimo, prima che il muro potesse rompersi del tutto, Castiel si girò verso Dean, sussurrandogli un lieve- Mi dispiace-
Le anime iniziarono a fuoriuscire dal corpo dell'Angelo, che alla fine cadde a terra stremato.
Bobby e Dean lo raggiunsero, seguiti da me e Vex.
-E' morto- Disse Bobby.
-Dannazione, Cass, bambino che non sei altro, perchè non mi hai dato ascolto?-Disse Dean, rialzandosi da terra.
Poi, Castiel riaprì miracolosamente gli occhi e lo aiutammo a rialzarsi.
-E' stato spiacevole, sono vivo, grazie-
-Cerchiamo Sam ed usciamo di qua, ok?- Disse Dean, prima che Castiel li spinse via- Dovete fuggire ora! Non posso trattenerli ancora, sono dentro di me-
-Ma di che diavolo stai parlando?- Disse Vex, più confusa che mai.
-I Leviatani- Dissi quasi in un sussurro.
-Andate a cercare Sam, veloci!- Disse Dean rivolto a Vex e Bobby.
-Troppo tardi, Castiel è morto, le redini sono in mano a noi, ora- Disse Castiel scagliando me e Dean verso i tavoli in ferro e successivamente Bobby e Vex contro il muro.
-Ci divertiremo tantissimo..-Concluse Castiel.
  
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