Buona
domenica a tutti.
Io
non dico niente, ci vediamo giù.
Dieci
anni dopo...
Pov
Evan
"Prima
di cominciare, vorrei
pregarti di non prendermi in giro nei giorni a seguire.
Vorrei
che ricordassi questo
momento per l’emozione che ti ho provocato, e non per la mia
voce tremolante o le
mie mani sudate.
D’accordo?
Abbi pietà di me.
Va
bene, la finisco con queste
preghiere e cominciamo.
La
mia vita è cambiata quando
ti ho conosciuta.
È
una frase che si dice spesso,
lo so, ma è vera.
Quando
pensai di andarmi a
fare un giro sullo skateboard quel giorno, di certo non mi aspettavo di
conoscere
la persona della mia vita! E che bel tipetto di persona!
Ricordo
ancora come mi
trattasti quel pomeriggio in cui ci incontrammo per le strade di Los
Angeles.
Te
ne stavi lì, ad osservare il
mio skate, come se nulla fosse.
Perché,
diciamocelo, era un
gran fico come il proprietario!
Mi
avvicinai lentamente, ed
appena i nostri occhi si incrociarono, si creò subito un
legame profondo.
Talmente profondo... che il secondo dopo la mia lingua era
già in avanscoperta.
E non provo nessun tipo di vergogna nel dirlo, non so proprio dove
sarei arrivato
i piccoli dentini di qualcuno non mi avessero fermato.
E
così, il grande Evan Taubenfeld,
colui che faceva cadere decine e decine di ragazze ai suoi piedi, era
stato
rifiutato, perché una ragazza appena conosciuta aveva tirato
fuori gli artigli.
Mi
trattasti malissimo, lo sai
vero?
Ma,
per tua sfortuna, mi
piacesti all’istante.
E
da quel giorno?
Quante
me ne hai fatte
passare?
Lo
schiaffo che mi hai dato
dopo il bacio è senza dubbio il ricordo che preferisco.
Non
solo ti avevo reso partecipe
del bacio più bello e focoso che avessi mai dato, ma mi
avevi anche rifilato
una bella cinquina alla fine!
Dimmi
tu se si può.
E
quella volta che c'era tua
madre e stavamo per farlo nella tua c…
No,
forse questo è meglio se
lo teniamo per noi.
Comunque,
il succo è che, io,
Evan David Taubenfeld, mi innamorai.
Mi
ci volle molto prima di
capirlo, prima di accettarlo. Perché, donare completamente
il mio cuore a
qualcuno, rappresentava un rischio che all'inizio non volevo correre.
Troppo
complicato, troppo doloroso.
Come puoi provare un sentimento così
forte
per qualcuno, se sei certo
che quel qualcuno in realtà ti odi?
Ma
si sa, al cuor non si comanda.
Accettai
quell’amore e mi convinsi
che era giusto. Perché lo era, e lo è ancora
adesso.
Quando
quella sera di dieci
anni fa tu entrasti in coma, per me la vita era finita, ed era
incominciata la
sopravvivenza.
Sopravissi
nella paura, Avril.
Nella paura più totale di perderti per sempre, e di non
poter ascoltare più il
tuo cuore che batteva.
Sopravissi
nel dolore.
Vederti
così, apparentemente
senza vita tra le mie braccia giorno dopo giorno, era quanto di
più doloroso
avessi mai provato.
Rischiai
di cadere più volte,
ma mi rialzai.
Mi
rialzai, perché sapevo che
ormai ero diventato il tuo unico appoggio. E non potevo permettere che
tu
cadessi inerme sul pavimento come le tante lacrime che ho versato.
Sopravissi
nella rabbia.
Lo
ammetto, ero arrabbiato
con te.
Ero
arrabbiato con il mondo.
Ed
ero arrabbiato con Dio che
ti stava portando via da me.
La
rabbia, ecco cosa non ho
mai saputo affrontare.
Mi
rese egoista, ed era
proprio lei che mi impediva di vedere la realtà.
Di
vedere la tua realtà.
Avrei
dovuto capire quante energie stavi consumando per ritornare da me, quanto stanca fossi
di
combattere.
E
forse, nel profondo, sapevo
che sarebbe stato meglio se ti avessi lasciata andare.
Ma
sai una cosa? Sono felice,
anzi, sono strafelice di non averlo fatto.
Perché
sei qui con me, ora,
davanti ad all'uomo più fortunato della Terra, che ti sta
parlando in
ginocchio, mentre tu stai consumando tutti i fazzoletti che abbiamo in
casa per
le troppe lacrime che stai versando.
La
nostra storia non è una
storia come le altre.
Stava
per concludersi nella
paura, nel dolore e nella morte.
E
forse è assurdo, ma sono
convinto che questi tre elementi abbiano reso l’amore che
proviamo verso l’altro
il più vero di tutti.
Ci
hanno resi forti e ci hanno
legati indissolubilmente.
Non
c’è più niente al mondo
che noi due non possiamo affrontare insieme, piccola stella nera.
E
sono queste le parole magiche.
Abbiamo
vissuto nella paura,
nel dolore e nella morte, ma abbiamo superato tutto perché
quella piccola
stella ci ha tenuti uniti, e lo saremo per sempre.
È
questa la mia promessa.
“Finché
morte non ci separi” dice
la formula che, se accetterai questa mia proposta, ti
renderà mia moglie, ma io
non sono d’accordo.
Il
nostro amore… durerà anche
oltre.
È
per questo, che, adesso, con
le ginocchia che mi fanno male e con la gola secca per il lungo
discorso che ho
fatto, ma soprattutto, facendoti dono di questo anello, ti chiedo
finalmente: Avril Ramona Lavigne. Vuoi sposarmi?"
"Certo
che s-sì,
brutto... coglione... che... mi... ha... fatto... piangere...
dall'inizio alla
fine!"
-FINE-
Ok…
respiro… espiro… respiro…
espiro…
Non
potete neanche immaginare il mio stato emotivo in questo
momento!
Ho
scelto il verde perché è stato il colore della
mia prima
introduzione quando ho postato, quindi… mi sembrava carino
rifarlo.
*Respiro
profondo*
Bene.
Come sapete e come avrete senz’altro intuito, questo
è l’ultimo
capitolo di Little Black Star.
Cavolo…
ma come è possibile?
Me
lo sto chiedendo da quando ho iniziato questo capitolo.
Non
so davvero cosa dire, se non un immenso GRAZIE.
Grazie
alle 812 persone che fino ad adesso hanno letto il primo
capitolo e a tutte quelle che hanno seguito con piacere questa ff, a
Glaphyra
per sopportarmi qui su efp e anche in tutti i giorni della vita reale
(W la
cicciona cadavere), grazie ad Anna che mi ha riempito sempre di
complimenti che
non meritavo (W le cime di rapa), grazie a Solluxy (e Giovanni) che mi
ha
recensito sempre con le sue recensioni kilometriche sin dal capitolo 16
e non
ha mai più smesso, grazie comunque ad Hakkj, che
è stata la mia prima
recensione positiva, grazie a avrilismylittleangel, nunueroby, Ramona
LBS,
AliceKeepHoldingOn, Curly_Boy14 e Look_at_the_sky per aver recensito
più o meno
quasi tutti i capitoli.
E
l’ultimo grazie va a quella nana malefica e al suo
ex-chitarrista
skater, per tutte le canzoni fantastiche che hanno suonato insieme.
Che
dire… ci vedremo presto!
(Tradotto,
vi romperò ancora le bollas MUAHAHAH)
Per
l’ultima volta in questa ff, evaporo.
Cruel
Heart.