Dolore di una vita

Sorrido amaramente e osservo il cielo; bronzeo e nuvoloso allo stesso tempo.

Vedo la vita passarmi davanti agli occhi, quando mi ricordo di una persona, quella persona.

Gli occhi cominciano a pungermi, ma devo essere forte, per i miei compagni.

Non posso mostrare le mie debolezze e perdere anche loro... non posso... non voglio...

Scendo dalla polena della Thousand Sunny e mi dirigo verso la mia cabina, ignorando i richiami dei miei compagni.

Capiscono che qualcosa non va e mi lasciano andare.

Non ho neanche voglia di cenare, strano per me...

Apro la porta di mogano (?) della stanza di fronte a me ed entro, chiudendomela alle spalle ed appoggiandomi ad essa.

Non riesco più a trattenermi; lacrime cristalline solcano le mie guance, superando anche la cicatrice sotto l'occhio sinistro.

Il loro sapore amaro invade il mio palato; stringo gli occhi ma dei pensieri scorrono repentini nella mia mente.

E' passato molto tempo ma la ferita nel mio petto è ancora aperta e brucia, mandandomi scosse di dolore lungo tutto il corpo, a seconda del battito del mio cuore.

E' stato un duro colpo per me perdere mio fratello.

La vita sa essere tanto crudele quanto disonesta.

Sorrido amaramente... di nuovo...

Come dice la canzone; prima mi fate volare in alto, poi mi lasciate cadere.

Le mie gambe non riescono più a sostenere il peso del mio corpo; mi lascio scivolare lungo la porta, sedendomi a terra.

Gocce salate ed amare cadono sulle assi del pavimento, inumidendole.

Marineford... se non fosse stato per me, a quest'ora Ace sarebbe ancora vivo...

La scena in cui viene trafitto rimane fissa nella mia mente, scuoto la testa, cercando di scacciare quell'immagine ma è tutto inutile...

Sono allo stremo, non riesco a vivere in queste condizioni... è impossibile...

Oramai non sono più in me; di questo passo finirò per impazzire!!

Ma è deciso. Non mi darò pace finché Teach non avrà pagato tutto il male che ha fatto ed il sangue che ha sparso.

Terrore, dolore, ferite; sono parte integrante di me.

Con uno scatto d'ira mi asciugo frettolosamente le lacrime e mi lancio di peso sulla mia amata amaca.

Appoggio il braccio destro sugli occhi mentre provo a scacciare e dimenticare tutte le sofferenze.

[…]

Quando riapro gli occhi mi accorgo che la luce lunare filtra attraverso le tende dell'oblò.

Mi alzo e noto che tutti stanno placidamente dormendo.

Esco dalla cabina, dirigendomi sul ponte della nave.

Salto sullo scivolo e mi sdraio, osservando il cielo notturno “macchiato” da piccole e candide stelle e da una lucente luna piena.

Mi sembra di vedere il volto sorridente di Ace, rispecchiato perfettamente, sulla superficie lunare.

Sorrido assopendomi a contatto con un calore familiare, anche troppo; ma non mi accorgo che la fonte di quel calore, oramai, è scomparsa per sempre.

Angolo Demon

Salve a tutti!!

Premetto col dire che questa storia l'avevo scritta già da un po' ma con la scuola non ho mai trovato il tempo di pubblicarla.

La scrissi (eh si, ho pure segnato l'ora) alle 20:53 quindi non scannatemi se appare contorta o altro.

E tra un po' aggiornerò anche la storia Nero e Bianco sull'account di Halloween_ ; ex Kuro_Okami. Ps: Dedico questa storia alla mia cara ex compagna di classe: AUGURI PER IL TUO COMPLEANNO ANCHE SE IN RITARDO!!!

Ora vado e a preeeesto!!