3°Capitolo
Torno,ma … non per lui!!!
Si era stancato di quella situazione,era dalla sera scorsa che non la
sentiva,non rispondeva alle chiamate,ai messaggi,non sapeva più cosa fare se
n’era andata via così senza che lui potesse dargli una spiegazione,senza che
lui riuscisse a parlargli,eppure lei non era un tipo da colpi di testa,anzi era
un tipo piuttosto riflessivo.
Sai * e con questo siamo arrivati a 20435 telefonate * posa il
telefono sul comò prende la giacca e esce di casa,poi rientra di nuovo prende
il cellulare e esce ,così era sicuro che se nel caso remoto lo avrebbe chiamato
aveva il cellulare per rispondere.
Come doveva fare con quella ragazza,sì lei aveva ragione lui l’aveva
tradita e più di una volta, però era anche vero che lei era la ragazza che
amava e che se anche la tradiva sarebbe
tornato sempre da lei ,era l’unica che sapeva rimettergli la testa sulle
spalle,ed era proprio per questo che non l’avrebbe mai e poi mai lasciata
andare via … MAI!!!
Era arrivato di fronte ad un cancello dorato ,si avvicinò al citofono
fece scorrere l’indice accanto ai cognomi, finche non trovò quello che stava
cercando,un etichetta di un rosa sgargiante con il cognome scritto in una
grafia ordinata e la faccia di un maialino disegnata accanto
(Narratore:vediamo se indovinate chi è)
come al solito Sakura doveva
dare un tocco di personalità a tutto quello che faceva,anche quando faceva il
bucato ,in fatti si ricordava una volta quando …
///Inizio Flash Bake///
Sai entra in casa, posa la borsa vicino
all’attaccapanni, appende il giubbino,poi va in cucina beve,
Sai:”SAKURA dove sei?”
Sakura dalla camera dal etto:”sono in camera”
Sai si dirige verso la loro stanza e vede la sua
ragazza seduta sul letto a gambe incrociate, che annusava la biancheria
Sai con la faccia stranita:”cosa fa il mio
amore”disse abbracciandola da dietro
Sakura:”faccio li bucato”
Sai:”e … perché lo annusi?”
Sakura:”perché il mio lo lavo sotto capi
delicati”
Sai:”e il mio?”
Sakura:”con l’acido muriatico”
Sai:”ma come è esagerato il mio amore” prese un
suo calzino lo annuso e fece finta di svenire.
(Narratore:o era svenuto veramente?????????????)
///Fine Flash Bake///
Finalmente era uscita da quella casa di pazzi maniaci,non ne poteva
più ,poi non si era riuscita ancora a spiegare il perché avesse seguito
quell’estraneo,in fondo non lo conosceva ,mha … lei
alcune volte faceva delle cose inspiegabili anche se molto raramente, ma adesso
questo non era importante adesso doveva tornare a Kyoto e riprendere la sua
vita di sempre.
Sì sarebbe tornata ,ma … non lo avrebbe fatto per lui doveva soltanto
pensare al suo lavoro di avvocato e a continuare la sua vita ,lei non avrebbe
ma più sofferto per un,altro uomo ,tanto erano tutti uguali ne avevi fatto uno,
tutto il resto erano fotocopie.
Finalmente era arrivata alla stazione, andò verso la biglietteria e
chiese un biglietto per Kyoto,gli
rispose un uomo molto grasso con la bocca ancora piena di patatine che stava
consumando, una volta fatto il biglietto si diresse verso il binario dodici,si
sedette nel primo posto libero che vide e poggiò la testa vicino al finestrino.
Quanto odiava le cene in famiglia,non poteva subirle erano una noia
tremenda,anche perché l’argomento preferito di qui si parlava sempre era “la
sua condotta”
Sì da quando aveva rifiutato il posto come dirigente nell’azienda di
famiglia non si faceva altro che parlare di lui,per non parlare di quando se n’era
andato via di casa appena compiuta la maggiore età ,sua madre aveva deciso che
ogni venerdì dovevano andare a cena li e lui puntualmente chissà per quale assurdo motivo ogni venerdì aveva
da fare,mha che strana coincidenza.
Quello stramaledetto nodo alla cravatta non riusciva mai a farlo,se la
tolse e si slacciò i primi due bottoni
della camicia ,anche il pantalone classico non gli andava, faceva schifo,
si mise il jins,
ecco ora era molto più lui,perlomeno non sembrava un pinguino con il
vestito da sera.
Finalmente era arrivata a destinazione ,ora non le restava altro che
andare da Ino e tornare nella sua vecchia stanza
,adorava quella stanza ,c’era tutto di lei ,aveva pure deciso di che colore
dipingerla, infatti era molto particolare ,se la ricordava ancora .
///Inizio Flash Bake///
Lei ,Ino e Tenten avevano appena trovato casa ,dovevano dipingerla ed
era rimasta solo una camera vuota non sapevano di che colore farla perché la
cucina era giallina il soggiorno arancio con una parete rossa il bagno con le
mattonelle verdi e il soffitto blu,la camera di I no era con le pareti di tutti
i colori diversi ,lo studio era verde smeraldo ,solo la sua camera era rimasta
senza un colore.
Un giorno gli venne un illuminazione,andò a casa
e si mise a dipingere
E quando ebbe finito la sua stanza era bicolore,
la parte inferiore era di un arancio scuro mentre quella superiore di un
arancio più chiaro e al centro vi passava una graca
che Ino e Tenten gli
regalarono, sapendo benissimo che lei adorava il mitico Tigro
di Winnie the Pooh, eh si anche un tipo come lei così ordinario aveva il debole
per i peluche, poi se la mettiamo a
confronto con la stanza dell’altra sua carissima amica, Tenten
che ora si trovava per studi a Oxford bhe … era … era
… lasciamo perdere la camera di Tenten …
Però fu proprio
lei in combutta con Ino , che le insegnò come
personalizzare la propria stanza, lasciamo stare quello che successe, tanto tra
breve l’avrebbe rivista
///Fine flash Bake///
Finalmente era arrivata a casa,
aveva bussato al citofono ,e Ino molto
leggiadramente gli aveva sbadigliato in un orecchio per poi rispondere.
Era arrivato di fronte ad un enorme cancello in ferro battuto,se non
sbagliava a destra dopo il cespuglio ci doveva ancora essere il suo passaggio
privato che usava quando faceva troppo tardi,infatti era ancora li ,attraversò
il giardino arrivò di fronte alla porta
in legno massiccio intarsiata con decorazioni e anche li lui aveva lasciato il
segno se non sbagliava vicino allo stipite della porta ci dovevano essere
incisi le iniziali sue e della sua prima ragazza, che ovviamente suo padre non
poteva sopportare perché tutto quello che faceva lui non gli stava bene.
Bussò alla porta e gli venne ad aprire Alfred il maggiordomo,
praticamente quel’uomo lo aveva visto crescere era in servizio in quella casa
da quando morì sua nonna lui adorava sua nonna l’unica persona dopo sua madre
che amava ,attraversò il corridoio, quanti ricordi per esempio quando
aveva sei anni aveva bruciato il tappeto persiano che si trovava nell’ingresso
o quando a cinque anni aveva sotterrato i gemelli di suo padre per giocare ai
pirati con Naruto e non si ricordava dove li aveva
sotterrati ,però quella più bella era quando aveva messo la tintura verde nello
sciampo di sua zia Sayaka quella si che fu eclatante
,oppure il murales che aveva fatto sulla parete esterna della casa e suo padre
glielo fece cancellare, per poi ridipingere la parete … ci mise un mese …
Pensando a tutti questi ricordi era arrivato in soggiorno e come
previsto c’era, suo padre seduto su una poltrona che leggeva il giornale e sua
madre sulla poltrona accanto …
Fugaku:”Sasuke credevo che questa volta ti
avessero rapito i marziani pur di non vederci” disse atono continuando a leggere
il giornale
Sasuke:”ciao pà”
Intanto la madre già gli aveva rivolto uno dei suoi sorrisi più belli
e con lo sguardo che sapeva addolcire anche i più duri di carattere gli disse …
Mikoto: “Buonasera Sas’ke-chan”
Da quanto non sentiva quel nomigliolo, sua
madre è sempre stata molto rigorosa sul comportamento anche nel dire un
semplice “ciao”, lo riteneva un atto alquanto confidenziale e che venga detto
solamente tra ragazzi.
Anche quando era piccolo non lo diceva, ha sempre avuto molto rispetto
nei confronti suoi, di suo fratello e di suo padre, ma oltre al rispetto e queste regole secondo il
suo parere assurde gli vuole bene , e lo capiva dal semplice sguardo che gli
poneva ogni volta che la vedeva o comunque dalla sua voce , sempre dolce e
disponibile.
In ogni caso se c’è una cosa che non ha mai mutato negli anni e che
gli ha sempre concesso è quel nomignolo che gli mise sin da quando disse la sua
prima parola e lei rispose e continua a rispondergli ancora “Sì Sas’ke-chan”.
Il rumore del campanello lo riporta alla realtà, è qui …
?: “Buonasera … nee-chan”
Ecco … ed eravamo solamente ad inizio serata …
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E anche questo è andato, wau
certo che trattare con la famiglia Uchiha non è
semplice, oh mamma.
Bhe diciamo che il titolo è dedicato al ritorno in patria di Sakura, che
ovviamente non ritorna certo per uno STR**** di Sai, ma solamente per cercare
di ricostruirsi una vita lì, ci riuscirà, mha
speriamo.
In seguito abbiamo aggiunto qualche parte del
tremendo, orribile, mostruoso , incontro tra il piccolo Uchiha
e la sua adorabilissima famiglia, anche se secondo il nostro modesto parere di
adorabile in quella famiglia c’è solamente la madre …
Cosa più, bhe solamente
una battaglia psicologica sul nomigliolo di Sasuke, allora premettendo che in giapponese il nome di Sasuke si pronunci e scriva propriamente Sas’ke, secondo alcune ricerche
fatte, per noi rimarrà sempre e solo un nomigliolo
visto che in italia lo pronunciamo e scriviamo come Sasuke, ma per rispetto alla nazionalità di Sasuke che è propriamente giapponese abbiamo aggiunto il chan accanto per farlo apparire il più possibile un
vezzeggiativo che la madre gli ha donato sin dalla tenera età ç__ç ç__ ç.
Per quanto riguarda invece il nome personale che Itachi ha dato a Sasuke sin da
piccolo per dire in ogni caso fratellino
a noi personalmente piace di più nee-chan che otouto, anche perché quanto lo pronunciamo ci vengono in
mente altre parole da abbinarci, noi
siamo napoletane ed ad asempio una di queste è
o’taut che sarebbe traduction
la cassa da morto, bhe e altre cose che non sto qui a
raccontarvi .Però anche se noi abbiamo osato mettere nee-chan
e quindi manomettere un po’ il copione comunque il nome che itachi
gli da è otouto e non vogliamo cambiare il
personaggio in alcuna maniera, però comunque tutte e due sono la stessa parola
almeno da quello che noi sappiamo quindi …
Alla prossima Clod90 e maoa
Ringraziamenti
Lady of evil Nanto86: Scusaci per quel errore anzi “orrore”
tremendo, siamo dispiaciute ma è stata una presentazione buttata lì, anche perché
l’abbiamo postata la sera tardi, ma comunque scusaci
Inoooo: Siamo contente che ti piaccia e ti sia incuriosita, speriamo che
anche questo capitolo sia di tuo gradimento
Ringraziamo anche tutti quelli che ci hanno
inseriti nei preferiti , che adesso sono saliti a due e anche a tutti quelli
che leggono solamente
Alla prossima Clod90 maoa